giovedì 10 dicembre 2015

ROMA - BATE 0 - 0



Roma - Stadio Olimpico 09 Dicembre 2015 ore 20.45
Champions League - Gruppo E - 6 Gara
ROMA - BATE BORISOV 0 - 0

ROMA Szczesny; Florenzi, Manolas, Ruediger, Digne; Nainggolan, De Rossi, Pjanic; Iago (dal 38' s.t. Uçan), Dzeko, Iturbe (dal 14' s.t. Salah) (De Sanctis, Castan, Maicon, Keita, Vainqueur). All. Garcia.
BATE BORISOV Chernik; Zhavnerchik, Polyakov (dall'11' s.t. Dubra), Milunovic, Mladenovic; Yablonski, Nikolic (dal 33' s.t. Karnitski); Stasevich, Hleb, Gordeichuk; Mozolevski (dal 15' s.t. M. Volodko) (Soroko, Aleksievich; Jevtic, Olekhnovich). All. Yermakovich.

ARBITRO
 Atkinson (Eng)




OTTAVI SENZA GLORIA

Al triplice fischio dell'inglese Atkinson, i neanche 30.000 presenti all'Olimpico esplodono l'ennesima bordata di fischi all'indirizzo dei giallorossi. Nel frattempo, a Leverkusen, va in scena l'ultimo giro di orologio tra Bayer e Barcellona. Lo score è ormai piantato sull' 1 a 1 ma più di qualcuno, considerati i miracoli di Ter Stegen, teme la doccia scozzese dell'ultimo secondo che potrebbe spedire i tedeschi in Paradiso e beffare ignobilmente gli uomini di Garcia. Trenta...quaranta..sessanta! In Germania è finita. Si può tirare il fiato. La Roma è qualificata agli ottavi di finale di Champions League ma nessuno festeggia: in campo sguardi bassi, sugli spalti i dissensi hanno invece volume altissimo. Una scena tanto surreale quanto grottesca, durante una notte di coppe europee, non ricordo di averla mai vissuta .

Qualificazione a parte, rimane difficile salvare qualcosa dalla Roma che stasera, contro il Bate Borisov, si gioca già una bella fetta di stagione. Gli errori la fanno da padrone in ogni parte del campo: errori di gioco, di impostazione, di costruzione, di misura, di conclusione. Errori dettati anche dalla paura di bissare la sconfitta contro i campioni di Bielorussia ed uscire dalla Champions League per mano di una compagine fondamentalmente mediocre quanto tignosa e velocissima. I giallorossi non azzeccano nulla per tutti i novanta minuti di una gara che si deve vincere ad ogni costo sia per staccare il biglietto qualificazione sia per dare una risposta all'ambiente dopo le brutte recenti prestazioni in campionato. Tutti sperano di fronte al nulla: in campo gli errori e la noia riescono anche ad andare oltre la logica dettata dalla Legge di Murphy.

Peccato perchè il ritmo, di certo non indiavolato, ci sarebbe pure ma, nel primo tempo, ogni buon proposito di Iturbe, di Nainggolan e di Iago Falque sembra scevro dello spirito di squadra. Uno spunto solitario e isolato che si infrange regolarmente contro il muro gialloblu del Bate, anch'esso in corsa per raggiungere una qualificazione che in Bielorussia sarebbe di portata storica. Poi ecco Dzeko, sempre più elefantiaco nei movimenti e deludente nelle conclusioni. Quando il bosniaco la stoppa bene o cade pesantemente a terra o viene sistematicamente fermato da avversari più veloci di lui. Quando invece deve concludere e segnare, come a inizio ripresa quando si trova in contropiede la porta quasi totalmente spalancata, finisce per spararla addosso a Chernik in uscita. Roba da imprecare tutto il calendario. Non finisce qui: qualche minuto dopo è Florenzi a cercare il benedetto gol del vantaggio ma la sua conclusione viene deviata in corner dall'ottimo estremo del Bate. Poi è ancora Dzeko a spararla fuori dopo una pregevole azione in area avversaria mentre Rudiger ci prova di testa mandando alto. 

Dopo i primi dieci minuti incoraggianti del secondo tempo, la Roma inizia però a calare di fisico e di testa. In difesa si comincia a ballare il boogie woogie con il caracollante Rudiger che appena arpiona il pallone riesce soltanto a spararla in tribuna e con Manolas che, da solo, deve chiudere per quattro. E quando il Bate, a metà secondo tempo, capisce che il colpaccio non è così impossibile, alza di colpo il baricentro confidando nella maggiore velocità di Mladenovic e Volodko i quali finiscono per lasciare regolarmente Florenzi e Digne come due statue di salgemma nonostante la trama tattica impostata dall'ingegner Yermakovich risulti abbastanza prevedibile (forcing al centro e apertura di prima a cercare la percussione degli esterni).

I giallorossi, allora, non la vedono più e salvano la baracca soltanto grazie a un miracoloso intervento di Sczeszny su Gordeichuk, a due passi dalla porta. Gli uomini di Garcia provano un'ultima disperata reazione che culmina nel tiro di Pjanic ribattuto sulla linea. Ma nel solito clima da cavalleria rusticana è ancora il Bate a divorarsi il gol che addirittura lo qualificherebbe agli ottavi quando ancora un super Sczeszny dice di no a Mladenovic e alla successiva ribattuta a rete di capitan Stasevich. Poi la fatica inizia a logorare anche i bielorussi che danno spazio alle ultime incursioni (stentate) di Salah e di Nainggolan prima dei fischi finali che si abbattono sull'Olimpico. Sicuramente la qualificazione più brutta che abbia mai visto in tanti anni.  Il primato negativo di punti e le 16 reti incassate ne restano a testimonianza.

LA STAMPA



LA REPUBBLICA Sport - Roma - Bate 0 - 0: Giallorossi agli ottavi tra i fischi
Impaurita e con poche idee, la squadra di Garcia non va oltre lo 0-0 contro i bielorussi che nella ripresa sfiorano in tre occasioni il colpaccio. Qualificazione ottenuta con il minimo storico di punti. Decisivi Szczesny e il pareggio tra Bayer e Barcellona. Pallotta attacca pubblico e giornalisti


IL MESSAGGERO - Roma - Bate Borisov 0- 0: Garcia agli ottavi grazie al Barcellona
La Roma centra gli ottavi di finale di Champions ma deve dire grazie al Barcellona che frena sul pareggio il Bayer Leverkusen: giallorossi e tedeschi appaiati nel girone, ma gli scontri diretti premiano la squadra di Garcia.
All'Olimpico finisce solo 0-0 contro il Bate Borisov: troppo poco per non scatenare l'ira dell'Olimpico che si aspettava ben altra prestazione e che, nonostante la qualificazione, ha sommerso di fischi la squadra sia alla fine del primo tempo che al triplice fischio finale. Garcia deve molto a Szczesny che nella ripresa compie un autentico miracolo su Gordeychuk.




IL FILM DELLA PARTITA


Iturbe anticipato da Stasevich. L'argentino seppur volenteroso, questa sera ha sbagliato ancora molto.

Non è andata meglio a Iago Falque, partito titolare, intrappolato nella rete gialla del Bate

Dzeko si dispera dopo una delle tante occasioni sciupate. Il bosniaco, ancora una volta, è rimasto a secco di gol. 

L'occasione capitata sui piedi di Florenzi ad inizio ripresa. Chernik devia miracolosamente in corner.

La prodigiosa parata di Sczeszny che vale la qualificazione agli ottavi di finale

Si rivede anche Salah anche se, dopo il lungo stop patito, l'egiziano non è ancora al meglio.
Rudi Garcia si complimenta con Yermakovich. Il tecnico giallorosso stasera ha di fatto salvato la panchina. Con il Napoli, però, la Roma è obbligata a fare molto di più.

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