lunedì 19 agosto 2024

CAGLIARI - ROMA 0 - 0

Cagliari - Sardegna Arena - domenica 18 Agosto 2024 ore 20.30
Serie A - 1 giornata
CAGLIARI - ROMA 0 - 0

CAGLIARI (3-5-2): 22 Scuffet; 28 Zappa, 23 Wieteska, 6 Luperto; 3 Augello, 18 Marin, 16 Prati (71′ Adopo), 14 Deiola, 37 Azzi; 77 Luvumbo (71′ Pavoletti), 91 Piccoli (86′ Lapadula)A disp. 31 Iliev, 97 Felici, 8 Adopo, 30 Pavoletti, 80 Mutandwa, 99 Di Pardo, 71 Sherri, 24 Palomino, 4 Chatzidiakos, 29 Makoumbou, 25 Pereiro, 33 Obert, 9 LapadulaAll. Davide Nicola

ROMA (4-3-3): 99 Svilar; 19 Celik, 23 Mancini, 5 N’Dicka, 3 Angelino; 28 Le Fée (61′ Baldanzi), 4 Cristante, 7 Pellegrini; 18 Soulé (90′ El Shaarawy), 11 Dovbyk (90′ Abraham), 59 Zalewski (70′ Dybala)A disp. 89 Bellucci, 66 Sangaré, 9 Abraham, 72 Nardin, 14 Shomurodov, 8 Bove, 6 Smalling, 92 El Shaarawy, 35 Baldanzi, 21 Dybala All. Daniele De Rossi

Arbitro: Livio Marinelli (Tivoli)




Esordio in terra sarda a reti bianche e con qualche rimpianto di troppo. Il risultato ottenuto sul campo e la paradossale, fumosa situazione che vede protagonista Dybala, lasciano, al momento, aperto qualsiasi tipo di scenario, considerato anche il non semplice lavoro da ultimare dal neo DS Ghisolfi negli ultimi dieci giorni di mercato. Guardando al campo è possibile invece affermare che esiste una Roma senza e una Roma con Dybala, chiaramente il calciatore più talentuoso e rappresentativo, quasi certamente l'unico a mettere con un solo tocco di palla il capoccione di Dovbyk ad una manciata di centimetri dal gol. I giallorossi senza l'argentino, danno al momento l'impressione di essere una squadra onesta ma con meno estro e con la solita innata cattiveria zero (Pellegrini che frana al momento della battuta a rete ne resta un significativo esempio). 

Il Cagliari, al termine dello scorso campionato giunto ad un solo punticino dal baratro, ha avuto due grosse occasioni, entrambe sventate da un attento Svilar, in particolare decisivo all'81esimo su Marin (palla deviata sulla traversa). Il centrocampo sembra come al solito soffrire il pressing avversario e gli improvvisi rovesci di fronte. Nella fase propositiva latitano i cambi di ritmo (ma siamo solo all'inizio) e le buone intuizioni. Davanti, come già detto, si arriva ad un centimetro dal gol ma si continua a non metterla dentro. Stanti così le cose, l'impressione è appunto quella di una compagine che non boccerei seccamente ma a cui serve tempo per trovare identità e qualche giocatore in più. Nello specifico, il tempo per capire se Le Feè e Soulè (bella la conclusione deviata da Scuffet) possano rivelarsi idee vincenti, il tempo per effettuare cessioni che sembrano essere bloccate, il tempo per trovare qualche acquisto al fine di rimpolpare una rosa tradizionalmente risicata. Il tempo che, come sempre, da queste parti, di solito non è mai molto.   











   




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