giovedì 20 settembre 2018

REAL MADRID - ROMA 3 - 0



Madrid - Estadio Santiago Bernabeu - mercoledì 19 Settembre 2018 - ore 21
Champions League - Girone G - 1 Giornata
REAL MADRID - ROMA 3 - 0

REAL MADRID: Navas; Carvajal, Sergio Ramos, Varane, Marcelo; Modric (85′ Ceballos), Casemiro, Kroos; Bale (73′ Mariano), Benzema (62′ Asensio), Isco A disp.: Courtois, Nacho, Llorente , Lucas Vazquez All.: Lopetegui

ROMA: Olsen; Florenzi, Manolas, Fazio, Kolarov; Nzonzi (69′ Schick), De Rossi, Zaniolo (54′ Lo. Pellegrini); Under, Dzeko, El Shaarawy (62′ Perotti). A disp.: Mirante, Marcano, Santon, Cristante All.: Di Francesco

Arbitro: Kuipers- Olanda
Marcatori: 44′ Isco, 59′ Bale, 91′ Mariano



Oltre i meriti evidenti delle merengues e del pronostico già praticamente quasi scontato in partenza, l'avvilente impressione che viene fuori dalla trasferta di Champions al "Santiago Bernabeu" è quella di una piccola Roma, troppo remissiva perfino nelle poche occasioni da gol concesse da un avversario nettamente più forte, ridimensionata nella forza e negli equilibri. Una compagine che, almeno al momento, purtroppo non sembra ancora possedere la fisionomia di una squadra di pallone. 

Poco importa chi ha giocato o chi avrebbe potuto giocare: il punteggio la dice chiaramente tutta e, in realtà, senza le parate di Olsen e le chiusure di De Rossi, sarebbe potuto essere ancora più largo. Fiato corto, lentezza di esecuzione, personalità e grinta sottozero, nessuno spezza il ritmo, errori tecnici a grappoli, spesso anche negli appoggi più elementari che mettono in condizione campioni come Modric o Bale di lanciarsi in azioni di contropiede letteralmente devastanti. Ma la cosa più grave è che i senatori, per un motivo o per l'altro, falliscono quasi tutti.



Singoli: 
Bene Bobbi Olsen e De Rossi - il portiere svedese stasera ha un rendimento super e para tutto il parabile. Senza di lui sarebbe stata un'imbarcata da sei, sette gol. Per quanto riguarda l'ormai 35enne capitano, una grande partita. Si immola come ultimo uomo per due, tre volte e salva letteralmente il risultato di fronte a un implacabile Real Madrid. E' l'unico che, in campo, prova anche l'impostazione.
Volenteroso Cencio Under - nella sua inesperienza prova a mettercela tutta con una gara tutta corsa, riuscendo anche a impegnare Navas con una botta da fuori. 
Fazio: terribilmente lento e spaesato, rispecchia in pieno il nomignolo di Piè Veloce che a suo tempo gli assegnammo.
El Sciaraui - Una delusione dopo il buon mezzo tempo contro il Chievo. Non ne azzecca mezza e appare fortemente limitato in palcoscenici di caratura superiore. Da un suo passaggio sbagliato nasce il contropiede del 2 a 0. La sua discontinuità deve far riflettere.


Kolarov - la controfigura del condottiero ammirato nella scorsa stagione. Prevedibile, dal passaggetto sempre corto e dal cross spesso sbagliato. Il tiro più pericoloso della serata giallorosso, deviato da Navas, è tuttavia il suo. Ma non può bastare. 
Dzeko - rieccolo nuovamente nervoso, agitarsi contro tutto e tutti. Sicuramente avrà i suoi motivi, l'assenza di assist e di imbeccate lo fanno girare a vuoto, tuttavia non incide mai, si perde nel leziosismo e nella lentezza d'esecuzione.
Scic - male , malissimo. Manda in piccionaia un'ottima occasione dal limite. Non vince mai un contrasto anche se è entrato nell'ultimo quarto d'ora. Irritante.

Zonzo - sul suo conto già circolano inquietanti soprannomi tipo "Lampada Osram". Per carità, è arrivato da poco e passarlo in graticola appare ingeneroso, ma se nella nazionale campione del mondo è una riserva, ci sarà un perchè. Del resto anche noi nel 2006 avevamo Barone.

Capitolo Zaniolo - in molti hanno spernacchiato Di Francesco per l'inserimento del giovane tra i titolari in una gara del genere. Nonostante le normali problematiche di ritrovarsi al "Bernabeu" a 19 anni, il ragazzino non se la cava male. Meglio come mezza punta, è tra i più propositivi. Da rivedere anche in campionato.
Riconsolamose co' l'ajietto: per fortuna il Mosca pareggia i conti in zona Cesarini contro i birraioli del Pilsen. La qualificazione come secondi in classifica non è affatto scontata ma almeno le dirette avversarie rimangono a un punto di distanza. Tuttavia affermare che questa Roma è uguale a quella dell'anno scorso é una bella presa per i fondelli...

L'avvio di gara vede la Roma soccombere di fronte alle migliore qualità del Real. Gran parata di Olsen su Isco.

Lo stesso Isco, in finale di tempo, sblocca il punteggio con una splendida punizione dal limite.

Dzeko, nervoso e in ombra, contrastato da Casemiro

Di Francesco lancia titolare il 19enne Zaniolo. Il ragazzo, qui di fronte a Bale, non ha demeritato.

Prova negativa anche per Nzonzi, guardato a vista da Carbajal sotto gli occhi di mister Eusebio.

El Sharaawy peggiore in campo. Gli errori tecnici del Faraone stasera non si contano.

Il Real raddoppia con un perfetto diagonale di Bale

Nel finale c'è gloria anche per il giovane dominicano Mariano, che firma il definitivo 3 a 0.
De Rossi scuro in volto a fine gara. Il Capitano è stato comunque tra i migliori.


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