lunedì 16 settembre 2013

PARMA - ROMA 1 - 3



Parma – “Ennio Tardini” – 16 Settembre 2013 ore 20.45
PARMAROMA 1-3

PARMA Mirante; Cassani, Felipe, Lucarelli; Biabiany (77′ Sansone), Gargano, Marchionni, Parolo, Gobbi (90′ Mesbah); Cassano, Amauri (68′ Okaka). A disp.: Pavarini, Bajza, Benalouane, Pedro Mendes, Rosi, Valdes, Munari, Acquah, Palladino. All. Donadoni.
ROMA: De Sanctis; Maicon, Benatia, Castan, Balzaretti; Pjanic, De Rossi, Strootman; Florenzi (68′ Marquinho), Totti (75′ Borriello), Ljajic (54′ Gervinho). A disp.: Skorupski, Burdisso, Jedvaj, Romagnoli, Torosidis, Dodò, Ricci, Taddei, Caprari. All. Garcia.

ARBITRO: Guida
MARCATORI: 38′ Biabiany (P), 47′ Florenzi, 69′ Totti, 85′ Strootman rig.


Dopo un primo tempo non giocato malissimo, ma comunque caratterizzato dalle bagnate polveri giallorosse e terminato con il gol di Biabiany che ci aveva già fatto alzare gli occhi al cielo, ecco, nella ripresa, la grinta invocata per tre anni. Tre anni condensati in tre strilli, il Capitano che brucia un’altra distanza verso il record, la squadra (finalmente oggi è lecito usare questo termine) che gira, tiene botta e rimonta il risultato portando a casa l’intera posta ed il momentaneo primato in classifica (con il Napoli). Emozioni lontane anni luce e sopite nel tempo.



E se Livorno e Verona erano considerati test poco attendibili, non possiamo dire la stessa cosa del Parma di Donadoni, compagine non eccelsa ma sicuramente costituita da navigati uomini di categoria (Mirante, Lucarelli, Biabiany, Gobbi, Cassani, Parolo ed Amauri) a cui è stato affiancato Cassano. Una squadra ostica che quest’anno celebra il proprio centenario (e in Serie A i centenari valgono tanto) e che sull’erba del “Tardini” dovrebbe costruire le sue fortune stagionali.
PRO: La stecca di Settepolmoni Florenzi a poco più di un giro di cronometro, l’attenzione del reparto difensivo quando, nel secondo tempo, i gialloblù non si sono arresi, la forza di Benatia, i progressi di DDR e Pjanic, la personalità di Ljajic (sebbene sia stato poco pungente) e di Strootman, le sgasate fumose ma finora efficaci di Gervigno, il sembrare, finalmente, in qualche modo, un gruppo (vedi l’esultanza di Borriellone). Detto questo, c’è il Capitano e ogni suo gol è una gioia a parte.



CONTRO: Un neo, a nostro giudizio, su tutti: Castan. Il gol preso nasce da un suo vistoso errore e rimaniamo sempre dell’idea che il difensore brasiliano potrebbe essere un buon panchinaro in una squadra di successo. Di seguito un Balzaretti così così e le polveri bagnate viste nel primo tempo. Per le remuntade è necessario sempre un pizzico di fortuna. Oggi è andata bene ma sarebbe meglio, qualche volta, far capire, fin dal primo tempo, di che pasta si è fatti.











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