lunedì 17 giugno 2019

DUE RIGHE: Il giorno più buio



Purtroppo in bacheca non abbiamo i trofei del Real Madrid o del Liverpool. Nè abbiamo tradizionalmente conosciuto nel corso delle stagioni sportive un ricambio di campioni degno di un top team. Quindi l'amore per la maglia e per i coloriper me, hanno rappresentato il fuoco, quel qualcosa di magico a cui appigliarsi sia quando in campo andavano Piacentini e Bonacina sia i calciatori di oggi. La Romanità, invece, la benzina che fa muovere tutta la macchina, la passione, l'identità. Continuerò sempre a sostenere la maglia e i colori. Ma non chiedetemi di sostenere una dirigenza che, da quasi dieci anni, ha progressivamente ucciso la romanità e l'appartenenza, ammainando le bandiere per promuovere, troppo spesso, figuracce anticalcistiche a 360 gradi. A presto (speriamo) Capitano.   

mercoledì 12 giugno 2019

ITALIA - BOSNIA 2 - 1



Torino - Allianz Stadium - martedi 11 Giugno 2019 ore 20.45
Qualificazioni Euro 2020 - Gruppo J - gara 4
ITALIA - BOSNIA 2 - 1
ITALIA: Sirigu; Mancini (21' st De Sciglio), Bonucci, Chiellini, Emerson; Barella, Jorginho, Verratti; Bernardeschi (35' st Belotti), Quagliarella (1' st Chiesa), Insigne. A disp.: Cragno, Gollini, Romagnoli, Florenzi, Pellegrini, Sensi, Cristante. All.: Mancini

BOSNIA: Sehic; Todorovic, Bicakcic, Zukanovic, Civic (27' st Nastic); Besic, Pjanic, Saric; Visca, Dzeko, Gojak (35' st Cimirot). A disp.: Kovacevic, Piric, Memisevic, Duljevic, Sunjic, Bajic, Prevljak, Vrancic, Zakaric, Milosevic. All.: Prosinecki

Arbitro: Estrada Fernandez (Spagna)
Marcatori: 32' Dzeko (B), 4' st Insigne (I), 41' st Verratti (I)

Dzeko contro Bonucci. Quando vuole, Edin, fa ancora la differenza.


Finalmente la Nazionale vince e convince contro un avversario vero e tecnicamente molto temibile. Lo fa segnando due bei gol dopo aver lottato a denti stretti e dopo aver rosicchiato metro su metro ai bosniaci del fu Prosineschi (mamma mia come è diventato...). Del Mancini CT mi sta piacendo molto una caratteristica: la squadra non molla mai, anzi, stasera di fronte alla vigoria fisica di Dzeko & co. e dopo un primo tempo non proprio all'altezza, gli Azzurri hanno contrapposto il cuore la personalità e la voglia di vincere, determinanti proprio quando gli avversari, dopo un primo tempo giocato a ritmi esagerati, sono finiti per calare.

Cose belle: oltre al cuore due bei gol, la botta al volo di Insigne e quella di giustezza di Verratti che riabilita alla grande un primo tempo sonnecchioso. Ma soprattutto il senso di squadra espresso coi cambi attuati dal tecnico. Chi entra (De Sciglio e Gallo Belotti) si fa in quattro per la maglia, raddoppiando le chiusure. Quattro gare, dodici punti e primato nel girone di qualificazione. Era molto tempo che non mi spellavo le mani per la Nazionale.


Omonimie: Mancini (Roberto) riprende Mancini (Gianluca). Per l'atalantino non è stata una gara da ricordare.


Cose meno belle: rinunciare in partenza al vigore e alla personalità di Chiesa (Raisport ha detto che era stanco) mi è sembrato un azzardo. Entrato lui è cambiata la partita. Non mi è piaciuto Giorgigno (fisicamente a disagio nel primo tempo, in crescendo nel finale) mentre la solidità fisica di Quagliarella non ha supportato le buone intenzioni dello stesso centravanti contro avversari fisicamente dotati e supportati invece da piedi forse migliori dei nostri. Non mi è piaciuto Mancini Gianluca, in netto disagio contro un uomo squadra contro Dzeko. Non mi è piaciuto (per l'ennesima volta) Bernardeschi: ha comunque la scusante di non essere un centravanti e dopo l'uscita di Quagliarella si è trovato ad esserlo. Per fortuna i cambi hanno dato ragione a Mancini, bravo a rimettere in piedi una situazione che si era fatta pesante. Non mi è piaciuto, nel primo tempo, il pubblico di Torino, troppo timoroso di fronte a 5000 ultrà bosniaci letteralmente scatenati (sembrava di giocare a Sarajevo). Poi però, col crescendo Azzurro, è cresciuto anche il tifo che ha supportato alla grande i nostri verso la vittoria  (suggestivo l'inno di Mameli cantato a squarciagola da tutto lo stadio durante l'ultimo minuto di gioco). 

Romanisti in campo: Dzeko - non so ancora per quanto sarà romanista ma Edin sembra tutto tranne che finito. 


Pjanic di tecnica in mezzo al centrocampo azzurro. Stasera però non sono bastati soltanto i piedi migliori.


Nota di colore (made in Zeman, ricordiamolo sempre): dopo il gol vittoria Verratti viene preso a collettoni da Insigne mentre beve.




  

domenica 9 giugno 2019

GRECIA - ITALIA 0 - 3

Manolas, bevuto dal Gallo Belotti, gli tira la maglia. Anticipazione del prossimo Roma-Juve?

Atene - Spiridion Louis - 09 Giugno 2019 ore20.45
Qualificazione Euro 2020 - Gruppo J- Gara 3
GRECIA - ITALIA 0 - 3
GRECIA: Barkas; Siovas, Manolas, Sokratis; Samaris, Zeca, Kourbelis (1' st Siopis), Fortounis, Stafylidis; Masouras 5 (32' st Bakasetas), Kolovos (1' st Mavrias). A disp.: Vlachodimos, Paschalakis, Kotsiras, Durmishaj, Koulouris, Pelkas, Bakasetas, Valerianos, Mantalos, Koutris. All.: Anastasiadis

ITALIA: Sirigu; Florenzi, Bonucci, Chiellini, Emerson (23' st De Sciglio): Barella, Jorginho, Verratti (35' st Pellegrini); Chiesa, Belotti (39' st Bernardeschi), Insigne. A disp.: Cragno, Gollini, Mancini, Kean, Romagnoli, Sensi, Pavoletti, Quagliarella, Cristante. All.: Mancini

Arbitro: Taylor (Inghilterra)
Marcatori: 23' Barella, 30' Insigne, 33' Bonucci

Premesso che, con un girone del genere, portare a casa il biglietto di partecipazione ad Euro 2020 è un dovere più morale che sportivo; premesso che i Greci, lenti, mosci e messi male in campo, appaiono più allo sbando della Roma, devo riconoscere che la Nazionale ha giocato una bella partita in casa di una compagine che, in partenza, rappresentava un primo esame serio per le ambizioni di Mancini. C'è fiducia e un gruppo che sembra promettere. Avanti così.


Quanto me piace Barella: moto perpetuo, goleador, universale, sardo inside. Purtroppo alla Roma non lo vedremo mai.


Cose buone: Mi è piaciuta la costante intenzione offensiva oltre alla buona vena del centrocampo (Barella+Verratti+Giorgigno), oggi punto di forza dei nostri. Si vede che il ct sta lavorando su questi aspetti tradizionalmente lacunosi. Inoltre sono arrivati pure tre gol e un altro paio se li sono divorati davanti al portiere (Insigne e paratona dell'estremo greco su botta di Florenzi). Barella è un piccolo Nainggolan: infatti andrà all'Inter pure lui. 
Cose meno buone: Occhio però a intonare il "Gloria". La vittoria è stata bella e meritata ma più di qualche volta i nostri si distraggono regalando, senza motivo, la palla agli avversari. Mancini lo sa bene e dopo essersi incazzato in campo, lo ha rimarcato ai microfoni di Raisport. La Grecia è stata inoffensiva ma contro la più tecnica Bosnia, seppur anch' essa acciaccata, non dovranno esserci sconti.


Tre gol in dieci minuti: roba mai vista. Chiesa per la gioia accenna a una figura reggaeton.


Romanisti in campo: Florenzi - bene. Gara di sostanza su tutta la fascia destra e una gran bella botta dalla distanza su cui il portiere della Grecia compie il miracolo. Pellegrini - dieci minuti al posto di Verratti. in attesa di giocare l'Europeo U21. Manolas - bevuto in occasione del primo gol. Non è serata....


"Ohhmmm" - ecco Mancini versione zen. Tre su tre. Siamo a punteggio pieno.



  

3 su 3 e Italia a punteggio pieno. Inatteso ko della Bosnia contro la Finlandia, ora seconda.

sabato 1 giugno 2019

ROMA - PARMA 2 - 1


Roma - StadioOlimpico - domenica 26 maggio 2019 ore 20.30
Serie A - 38 Giornata
ROMA - PARMA 2 - 1

ROMA: Mirante; Florenzi, Fazio, Jesus, Kolarov; De Rossi(37’st Under), Pellegrini; El Shaarawy, Pastore(12′ st Cristante), Perotti; Dzeko(17’st Schick). A disposizione: Fuzato, Karsdorp, Kluivert, Manolas, Marcano, N’Zonzi, Olsen, Santon, Zaniolo. Allenatore: Ranieri.
PARMA: Frattali; Iacoponi(34′ Gazzola), Bruno Alves, Gagliolo, Gobbi; Dezi, Stulac(21’st Machin), Kucka; Gervinho, Ceravolo, Sprocati(45’st Diakhate) . A disposizione: Barilla, Biabiany, Dimarco, Grassi, Kasa, Brazao, Scozzarella, Sepe. Allenatore: D’Aversa.

Reti: 35’pt Pellegrini(R), 41’st Gervinho(P), 44′ Perotti (R)
Arbitro: Mazzoleni

Con l'addio, tanto improvviso quanto contestato, di Daniele De Rossi si chiude questa mesta stagione calcistica che, all'orizzonte, ci lascia in eredità tante nubi minacciose. Dal punto di vista del campo è stato un fallimento totale: dopo la gioia dell'anno passato per la semifinale di Champions che sembrava finalmente preludere a un salto di qualità da parte di squadra e società, è arrivato, in modalità più pesante del previsto, lo smantellamento dell'organico al quale ha fatto da sfondo una reiterata involuzione tecnica e un caos societario senza precedenti che si sta drammaticamente consumando anche dopo la fine del campionato.



Morale della favola, il romantico avvicendamento in panchina da parte di mister Ranieri, sostituto del contestatissimo Di Francesco, non è bastato per conquistare il quarto posto e, di conseguenza, il pass per la massima competizione continentale per club. La Roma arriva sesta in classifica e dovrà disputare, fin da Luglio, i play off per l'accesso in Europa League. Con molta probabilità, dopo questo Roma-Parma saluteranno in molti: Dzeko (fischiato ingenerosamente dall'Olimpico) è a un passo dall'Inter del rientrante Antonio Conte. Manolas sembra conteso da Juve e Napoli. Per Under e Kolarov si parla di una trasferimento all'estero, lo stesso Zaniolo appare fortemente in bilico, Perotti potrebbe tornare in Argentina. 



Capitolo allenatore: un mistero da sciogliere al più presto. Ranieri, da par suo, ha già chiarito in maniera netta che non continuerà, pur rimanendone un tifoso, il suo rapporto con la Roma. Inoltre l'interesse verso profili di secondo piano come Gasperini (che ha declinato l'offerta), Giampaolo, Mihajlovic o Gattuso lasciano ben intendere al povero tifoso giallorosso quanto al momento sia sbiadita e inattendibile l'immagine della società Roma. 





















Verdetti finali: Juventus campione d'Italia. Napoli, Atalanta e Inter in Champions. Milan (ai gironi), Lazio (ai gironi come vincitrice della coppa Italia) e Roma (play off) in Europa League. In Serie B retrocedono Empoli, Frosinone e Chievo.