giovedì 29 novembre 2018

ROMA - REAL MADRID 0 - 2


Roma - Stadio Olimpico - 27 Novembre 2018 ore 21.00
Champions League - Gruppo G - Gara 5
ROMA - REAL MADRID 0 - 2

ROMA: Olsen; Florenzi, Manolas, Fazio, Kolarov; Nzonzi (dal 19’ s.t. Coric), Cristante; Under, Zaniolo (dal 24’ s.t. Karsdorp), El Shaarawy; Schick (Mirante, Juan Jesus, Marcano, Santon, Kluivert). All. Di Francesco.

REAL MADRID: Courtois; Carvajal, Sergio Ramos, Varane, Marcelo; Modric (dal 35’ s.t. Valverde), Llorente, Kroos; Vazquez, Benzema (dal 32’ s.t. Mariano), Bale (dal 39’ s.t. Asensio) 
(Casilla, Ceballos, Vinicius, Javier Sanchez). All. Solari.

ARBITRO: Danos (Francia)
MARCATORI: 46' Bale, 59' Vazquez





Un buon primo tempo (senza gol) viene oscurato da una seconda frazione disastrosa dal punto di vista tecnico e psicologico. Se il migliore in campo è un ragazzino di 18 anni, c'è poco da commentare. Il Real, forse il peggiore degli ultimi 10 anni, arriva a Roma in evidente crisi. In panchina non siede più Lopetegui, sostituito dalla vecchia gloria Solari. Nonostante ciò, il confronto dei singoli suona come un' impietosa conferma: quelli della Roma riescono a essere più critici di quelli in crisi. Come già avvenuto col Bate Borisov (e non portò bene a Garzìa) ci qualifichiamo tra le bordate di fischi dell'Olimpico. Pallotta stavolta deve ringraziare la pippaggine estrema di Cska e Pilsen perchè può vantarsi di un vero e proprio record dell'assurdo: alle 20.30 eravamo la prima italiana passata agli ottavi, senza ancora aver toccato palla e con un sacco di titolari scocciati sul groppone (Dzeko, Pellegrini, De Rossi, Pastore e Perotti). Insomma la qualificazione fa piacere ma non riesco proprio ad essere contento



Oltre allo score e a uno secondo tempo da dimenticare, non me ne voglia Kolarov, questa partita mi lascia l'amaro in bocca per diversi motivi:

  • I tanti tiri in porta senza metterla dentro nel corso di un primo tempo gagliardo. Ci hanno provato tutti ma niente da fare...una caviglia, un piede, un deretano...insomma c'è sempre un ostacolo di troppo tra la Roma e il gol. Però la pochezza di Scic e l'errore di Cencio Under da due passi rimangono elementi sanguinosi. Mi sa che Zaniolo, se continua così, soffierà al giovane turco la corsa alla prossima cessione con relativa plusvalenza.
  • S'è rotto El Sciaraui! Proprio nella partita in cui stava giocando meglio. Se ne andava in velocità su Carbajal, se portava dietro tutta la fascia, su una media di tre contrasti ne perdeva soltanto uno. Magari, chissà, l'avrebbe pure messa dentro. 
  • Totti nella Hall of Fame andava onorato con novanta minuti giocati ad alti livelli. Insomma Falcao c'è venuto dal Brasile per assistere a quel secondo tempo da mummie. Fossero entrati in campo lui, il Capitano e Pluto Aldair, le merengues stasera non avrebbero mai vinto.     


  • Singoli: Scic ha ormai il ruolo di Bello Addormentato cucito addosso. Siamo ai livelli del caso umano. Cencio Under bene fino all'errore in finale di tempo. Poi je crollano i nervi e torna ad essere un regazzino che reclama la sottana della mamma. Zonzo sarà pure forte ma stasera pare spaesato e più lento del solito. Insomma se viene sostituito nun pò fà l'isterico. Kluivert e Florenzi corrono ma non pungono mai. Zaniolo molto bene: corsa, fisico, tigna e pure piedi. E' partita la rincorsa alla plusvalenza! Bene pure Manolas, l'unico a farsi in quattro per tappare le falle, e un pò pure Kolarov, dai. 
  • Piè Veloce Fazio, come nel derby, torna ad essere un devastante giggilungo. Quando meno te l'aspetti, je parte er boccino e confeziona una perfetta "fatal cazzata" che ti impicca la serata. Purtroppo con un centrocampo che fa poco filtro e una difesa maggiormente sollecitata, vengono a galla i limiti di un onesto difensore che magari, in un top team, sarebbe un onestissimo terzo o quarto di panca.
  • Non penso che con l'eventuale esonero di mister Di Fra la Roma possa tornare in Paradiso, specialmente se nel prossimo futuro dovessimo sorbirci gente del calibro di Paulo Sousa o Montella in panca. A mio parere l'errore rimane a monte: tentare di nascondere le consuete cessioni eccellenti e un ridimensionamento generale offrendo le chiavi della squadra a un giocatore cronicamente rotto (Pastore) è come sperare di costruire un grattacielo con la sabbia. In più gli acquisti di Monchi non stanno dando gli esiti sperati e tantomeno lo spagnolo ha portato fenomeni in rosa. Tuttavia se l'input societario è investire in ragazzini che necessitano di tempo prima di crescere e di essere venduti, in vecchi o addirittura in pippe al sugo, il risultato non può essere che questo. Il Real sarà pure in crisi ma Bale, Benzema, Modric e compagnia cantante se li tiene ben stretti.    

Francesco Totti celebrato per l'entrata nella Hall of Fame giallorossa

Il Capitano tra i più grandi: Falcao, Conti, Roberto Carlos, Butragueno e Raul 


Poi si passa al calcio giocato:i giallorossi disputano un buon primo tempo ma pur creando tante occasioni, il gol non arriva. Schick, chiamato a sostituire Dzeko, parte titolare ma la prestazione è ancora da dimenticare.

Cengiz Under si da da fare e mette in crisi il Real. Poi all'ultimo minuto del primo tempo fallisce un gol clamoroso sparando alle stelle a pochi passi da un Curtois battuto.

Il Real Madrid sembra subire i rapidi contropiedi della Roma. Modric semina comunque il panico in mezzo ai giallorossi. 

Al ritorno dagli spogliatoi la Roma sparisce incredibilmente e dopo un minuto e mezzo, Fazio serve a Bale il più comodo dei gol. Per i nostri è il crollo.

Kluivert, subentrato al posto di El Sharaawy, la mette sulla velocità ma i risultati non sono incoraggianti
Il Faraone consolato da Sergio Ramos. Lesione al flessore. Tre settimane di stop.

Zaniolo supera di forza Kroos sotto gli occhi di Nzonzi e Modric. Il ragazzo è stata l'unica nota lieta della serata.  

Fazio anticipa Benzema. Il suo errore difensivo rimane a dir poco sanguinoso.

Di Francesco, sconsolato, alza le braccia. Gli ottavi sono in tasca ma non si può essere contenti di questa Roma.

Il girone è chiuso con un turno di anticipo. Real Madrid primo, Roma seconda.






domenica 25 novembre 2018

UDINESE - ROMA 1 - 0


Udine - Dacia Arena - sabato 24 novembre 2018 - ore 15
Serie A - 13 Giornata
UDINESE - ROMA 1 - 0

UDINESE: Musso; Nuytinck, Troost-Ekong, Samir (24'st Pezzella); ter Avest, Fofana, Behrami, Mandragora, Larsen; Pussetto (49'st D'Alessandro), De Paul (33'st Machis). A disp.: Scuffet, Nicolas, Opoku, Micin, Pontisso, Coulibaly, Lasagna, Vizeu. All.: Nicola.

ROMA: Mirante; Santon, Fazio, Juan Jesus, Kolarov; Cristante, Nzonzi; Kluivert (20'st Ünder), Pellegrini (33'st Zaniolo), El Shaarawy; Schick (25'st Dzeko). A disp.: Fuzato, Marcano, Florenzi, Karsdorp, Lu.Pellegrini, Coric. All.: Di Francesco.

ARBITRO: Fabbri.
MARCATORI: 54' De Paul.

Al ritorno dalla sosta e subito prima della Champions, riecco un altro brutto ko. Il brutto tonfo di Udine vanifica i punti rosicchiati alle dirette concorrenti per la corsa al quarto posto dopo l'illusoria vittoria contro la Samp nel precedente turno. Come se non bastasse la brutta prestazione offerta dai nostri,  i rimpianti aumentano pure perchè la sconfitta arriva in un turno sulla carta favorevole, con lo scontro Lazio-Milan, terminato in parità, che avrebbe potuto agevolare gli uomini di mister Eusebio nella risalita della classifica.


Invece, rientriamo dal Friuli con le pive nel sacco a raccontare le nefandezze di un copione ampiamente già testato. L'Udinese, mediocre compagine con l'acqua alla gola e che oggi vede l'esordio del nuovo tecnico Nicola, si rintana nel contropiede più sfrenato. Tuttavia i friulani, sostenuti dal tifo sfrenato della "Dacia Arena", dimostrano di avere più fame, più rabbia e, come al solito, più velocità di una Roma incolore, scoordinata nei movimenti e senza personalità sotto porta, meritando quindi la vittoria e i tre punti.


A decidere le sorti della partita è un gran bel gol di De Pol al quarto d'ora del secondo tempo, concretizzatosi dopo un pasticcio tattico su rimessa laterale, che esalta la salgemmatica lentezza di Santon, Jesus e Piè Veloce Fazio. Poi si rimane per mezz'ora ad attendere la risposta dei giallorossi che, però, sfuma tra tanto possesso palla, tiri sballati e altrettanta fuffa. A proposito di statistiche...rimane incredibile il fatto per cui una squadra che in novanta minuti tiene palla per il 64% contro un avversario non trascendentale, effettua 22 tiri e chiude con 12 calci d'angolo a 0, non riesca a buttarla dentro nemmeno per errore. 




E' vero che oggi mancano Olsen, Manolas, De Rossi oltre a Florenzi e Dzeko lasciati in panchina per turn over, però chi va in campo non fa nulla per non far rimpiangere gli assenti o non ha proprio lo spessore manco per competere contro la quartultima in classifica. Insomma, parlare di prime posizioni e poi avere la tremarella su ogni affondo dei vari Puzzetto, De Pol o Fofanà mi sembra abbastanza deprimente. Così come vedere Samìr (dico Samìr eh...uno scarsone che gli anni scorsi lo regolavi tranquillamente con la doppia ammonizione) trasformarsi e prendere il DNA misto di Roberto Carlos e Bale. Inoltre in novanta minuti, su 22 tiri scagliati verso la porta di Musso, non si annota una conclusione che faccia tremare effettivamente i bianconeri. 
Nel contesto di un poco rassicurante effetto yo-yo fatto di buone prestazioni alternate a ko clamorosi, si ritorna a quella brutta sensazione di avere di fronte una Roma ridimensionata che non riesce più ad avere la meglio su avversari che, in passato, venivano regolati quasi senza patemi. Insomma una navigazione a vista per una squadra mentalmente acerba e con qualche giocatore privo della personalità giusta, che non riesce a trovare continuità e a concentrarsi specialmente in vista delle grandi partite.

Singoli: Scic purtroppo non si è svegliato col gol alla Samp..anzi, il ceco conferma appieno il soprannome di "Bello Addormentato". El Sciaraui e Kluivert oggi sono caricati a salve: il primo è come se non fosse in campo mentre il secondo sgasa a mezza palla e conclude poco. Zonzo ritorna a essere un lampione. Sempre in ritardo sui diretti avversari, il francese fallisce incredibilmente un gol di testa a pochi metri dalla porta. Cristante disputa un discreto primo tempo, in cui ci fa vedere un paio di buone aperture, ma non tiene alla distanza e sparisce nella ripresa. Pellegrini, nonostante non disputi la migliore partita, cerca di creare gioco ma poi si rompe e esce (occhio...altra tegola in vista del Madrid e dell'Inter!). Santon appare spesso e volentieri a disagio contro De Pol. Dzeko leggermente meglio quando entra. Kolarov svuotato e pasticcione: a 33 anni e con 50 partite stagionali sulle gambe magari dovrebbe avere un degno rincalzo per farlo rifiatare, no? Mirante un sacco di patate, mentre di Jesus e Fazio ho già parlato.
In passato ho scritto che ci sarebbero voluti mesi (almeno quattro-cinque) per amalgamare un nuovo gruppo fatto di giovani e raggiungere la continuità necessaria per disputare un campionato all'altezza (non oltre il quarto posto).  Sarebbe necessario sfruttare bene il mercato di Gennaio, sperando di non assistere ad altre svendite. Se no tra infortuni dei migliori, punti buttati e avversari al momento più forti, si rischia veramente di naufragare. E adesso un'altra settimana di passione? Vedremo....

Cristante imposta il gioco. Nel primo tempo un paio di buone intuizioni. Nella ripresa, invece, il crollo.

Kluivert anticipa Behrami. Tanta corsa ma poca sostanza.

Anche Pellegrini è andato così e così. Un infortunio muscolare lo ha costretto ad uscire. Salterà Real e Inter?

Purtroppo ancora una volta Patrik Schick si conferma disastroso. Verrà sostituito da Dzeko nel secondo tempo.

Male anche El Sharaawy, praticamente impalpabile e impreciso. La mancanza di continuità sembra essere la macchia di questo ragazzo. 

Deludente anche Nzonzi, spesso anticipato dagli avversari più veloci. Il francese si divora un clamoroso gol di testa su calcio d'angolo mandando alto da ottima posizione.

Il gol di De Pol chiude i giochi e, per ora, spegne le speranze di rimonta verso il quarto posto. All'Udinese verrà annullato tramite VAR il raddoppio di Pussetto, e nel finale Mirante salva i giallorossi chiudendo in uscita bassa su Machis. 

Mister Di Francesco arrabbiatissimo a fine gara. Il mister ha detto di "essere avvelenato per la sconfitta odierna". Ma ormai, a tre mesi dall'inizio del campionato, il ridimensionamento sembra essere evidente. 

domenica 18 novembre 2018

ITALIA - PORTOGALLO 0 - 0


Da almeno trenta e più anni continuo a portarmi nelle orecchie una sentenza di Kalle Rummenigge ilquale una volta, stuzzicato dai giornalisti italiani sui pregi-difetti della Nazionale, rispose teutonicamente " Italien molto bene fino a limite di area di rigore. Dopo, quando tocca fare gol, Italien kaputt!". Da piccolo, mi ricordo poi di un giocatore che si chiamava Scarafoni. Faceva l'attaccante nell'Ascoli di Rozzi ed aveva una particolarità incredibile: gol a raffica in Serie B ma col contagocce in Serie A. Ho iniziato il post in questo modo perchè la partita di stasera mi ha fatto ricordare questi due episodi di archeologia calcistica con virulenza estrema.



Per carità: non voglio azzardare l'accostamento di Insigne e Immobile col pòro Scarafoni però, cazzarola, attaccanti che fanno in media 50 gol in due a stagione e non riescono manco a buttarla dentro contro un Portogallo incredibilmente messo alle corde dalla buona prova del centrocampo azzurro, proprio non riesco a capirli. A sto punto c'aveva ragione er Tedescone. E se Rummenigge se lamentava già ai tempi di Baggio, oggi che dovrebbe dì? A sto punto, non gol per non gol, Mancini poteva pure chiamà Er Sciaraui.



La Nazionale però secondo me oggi è andata abbastanza bene. Vero che Cristiano Ronaldo non si scomoda a infilare le braghe per giocare i gironi di Nations League, però davanti avevamo sempre i Campioni d'Europa in carica. E l'undici di Mancini non gli è stato inferiore: sia per atteggiamento sia per qualità di palleggio in mezzo al campo. Nella sera di San Siro abbiamo scoperto che il trio Verratti-Barella-Giorgigno può essere qualcosa di abbastanza interessante. Forse sulle due ali, Biraghi e Florenzi, nonostante la generosità, possono essere più incisivi però il problema rimane lì davanti. Premetto che, a prescindere dai rispettivi club di appartenenza, Ciro e Lorenzo mi stanno simpatici e calcisticamente mi piacciono pure. Però si cincischia con troppi passaggetti in mezzo alla muraglia avversaria, si fanno tiri sballati quando servirebbe la cattiveria, non c'è determinazione a sufficienza e forse, quando si alza il coefficente continentale delle squadre avversarie, manca pure un pò di spessore.

Mancini indossa lo sciarpone azzurro. In tre mesi di gestione, nonostante le difficoltà, la Nazionale sembra aver rialzato un pochino la testa e il livello del gioco. A questo punto attendiamo i gol come la manna dal cielo.


Così se non segni dopo 60 minuti di dominio calcistico, la squadra si deprime, si ammoscia e magari rischia pure di prenderlo rovinando tutta la buona prestazione. Magari in questo momento è sufficiente aver salvato l'onore e non essere retrocessi in Lega B di Nations League ma, per le qualificazioni a Euro 2020, qualche emozione in più sottoporta è lecito aspettarsela.

Romanisti in campo: Florenzi - grande impegno come sempre, precisione un pò così e così. Pellegrini - una manciata di minuti prima della fine. Un colpo di testa telefonato che finisce preda del portiere portoghese.

venerdì 16 novembre 2018

TIN TIN JEDVAJ: DA PLUSVALENZA A CAMPIONE?


Vedere la Spagna di Luis messa ko all'ultimo secondo dai croati è stato emozionante non poco. Sapere poi che in quel punteggio ci sta pure una doppietta di Tin Tin Jedvaj, mi provoca una sensazione di sorpresa e sgomento forse simile a quella che, intorno al 1990, un normale cittadino sovietico avrebbe potuto provare entrando dentro un Mc Donald's.

Giallorossi jugoslavi in rampa di lancio: Tin Tin Jedvaj, Ljajic e Pjanic

Adesso è troppo facile dire "l'avevo detto" oppure alzare gli occhi al cielo sbuffando "Ahò, però Sabatini c'aveva visto lungo". Se qualcuno fino a ieri avesse parlato di Jedvaj, avrebbe probabilmente focalizzato soltanto il suo zazzerone roscio e quello sguardo ficcante che fa molto "Educazione Siberiana". Però il ragazzotto di Zagabria aveva pure un bel piede e copriva agevolmente più ruoli. A Trigoria non se ne accorse nessuno. Nemmeno Garzìa che, tra una boutade e l'altra, lo bollò come ribelle mandandolo a giocare in Primavera per poi farlo rivendere dal Sabba all'altro Rudi (Voeller). Tin Tin, così, da una semplice plusvalenza è forse diventato un campione? L'aria pare quella. Vedremo...

Ramos e De Gea non credono ai propri occhi. Jedvaj ha appena messo a segno una doppietta.




martedì 13 novembre 2018

ROMA - SAMPDORIA 4 - 1


Roma - Stadio Olimpico - domenica 11 Novembre 2018 ore 15.00
Serie A - 12 Giornata
ROMA - SAMPDORIA 4 - 1

ROMA: Olsen; Florenzi, Manolas, Juan Jesus, Kolarov; Cristante, Nzonzi; El Shaarawy, Pellegrini (78′ Zaniolo), Kluivert (81′ Under); Schick (68′ Dzeko).A disp.: Mirante, Fuzato, Marcano, Santon, Fazio, Coric. All.: Eusebio Di Francesco.

SAMPDORIA: Audero; Bereszynski, Colley, Andersen, Murru; Praet (45′ Jankto), Vieira, Linetty (68′ Sala); Ramirez; Caprari (80′ Kownacki), Defrel. A disp.: Belec, Rafael, Tonelli, Rolando, Tavares, Saponara, Ekdal, Quagliarella. All.: Marco Giampaolo.

Arbitro: Irrati
Marcatori: 20′ Jesus, 60′ Schick, 72′ El Shaarawy, 89′ Defrel, 93′ El Shaarawy



L'onda lunga prosegue da Mosca all'Olimpico: finalmente una vittoria casalinga netta e con tanti risvolti positivi. 1) Sciogliete le campane...si sblocca Scic. Speriamo che il suo sospirato gol serva a farlo crescere e, in qualche modo, a consacrarsi definitivamente. 2) Mò diluvia: doppietta di El Sciaraui che suggella al meglio una prestazione molto convincente. In particolare la prima rete è spettacolare. A vuoto nell'occasione più semplice sull'uscita di Audero, Stephan riprende palla, si gira, si volta e s'inventa una traiettoria perfetta che s'insacca sotto al sette del palo più lontano. Praticamente un'istantanea di ciò che potrebbe essere il Faraone se fosse più continuo. 3) Dopo la gagliarda prova di Mosca, ottima gara di Tino Kluivert che, schierato a destra, ciancica il pòro Murru facendo vedere i sorci verdi alla retroguardia doriana. 4) Oggi un bravo anche a Zonzo che la tocca quasi sempre di prima sbagliando molto poco. 5) Primo gol sull'asse Cristante-Jesus...roba di santi, di chiesa, di divinità.



Certo..la Samp odierna è apparsa compagine molto in ambasce: priva di Quagliarella, praticamente ànema e còre dei blucerchiati, l'undici di mister Giampaolo conferma il preoccupante trend delle ultime gare.


Con puntualità svizzera registriamo il consueto gol dell'ex realizzato da Defrè che toglie dai guantoni di Bobbi Olsen il meritato clean sheet. Poi un intervento aereo quasi suicida di Kolarov (per fortuna la palla coglie l'incrocio dei pali) e due episodi VAR favorevoli alla Roma che certificano la buona vena di questa giornata. 

La classifica è ancora lunga ma stanotte possiamo dormì abbastanza sereni.

Calcio d'angolo, stacco aereo di Cristante e zampata vincente di Juan Jesus. Roma in vantaggio e primo gol in giallorosso per il difensore brasiliano

La Samp non sembra in grado di reagire. Kluivert semina il panico in area ma conclude sul palo

Meritatissimo, arriva il raddoppio di Patrik Schick. Si sarà sbloccato definitivamente?

Grande partita di El Sharaawy: per il Faraone un gran gol sotto al sette e il sigillo che chiude definitivamente la partita dopo la consolatoria rete della bandiera (e dell'ex) di Defrel. 

Mister Di Francesco sorridente a fine gara. Per la prima volta, quest'anno, la sua Roma gli è piaciuta

Nota di colore: Cristian Totti, a bordo campo come raccattapalle, esulta al gol di Schick. Suo padre Francesco faceva lo stesso tanti anni fa quando giocava la Roma di Voeller e Giannini. Magari fosse....










Inter travolta dall'Atalanta, la Lazio inciampa a Sassuolo, il Milan è messo ko dalla Juventus. Si rosicchiano punti importanti sulle dirette concorrenti per il quarto posto

giovedì 8 novembre 2018

CSKA - ROMA 1 - 2



Mosca - Luzniki Stadion - Mercoledì 07 Novembre 2018 - ore 18.55
Champions League - Girone G - Gara 4
CSKA - ROMA 1 - 2

CSKA : Akinfeev; Mario Fernandes (12′ Schennikov), Rodrigo Becao, Magnusson, Nababkin; Akhmetov (76′ Khosonov), Bijol, Oblyakov; Vlasic, Sigurdsson (64′ Chernov); Chalov. A disposizione: Pomazun, Efremov, Nishimura, Zhamaletdinov Allenatore: Goncharenko

ROMA: Olsen; Santon, Manolas, Fazio, Kolarov; Cristante, Nzonzi; Florenzi (88′ Juan Jesus), Lo. Pellegrini (82′ Zaniolo), Kluivert (70′ Under); Dzeko A disposizione: Mirante, Marcano, Schick, El Shaarawy Allenatore: Di Francesco

Marcatori: 4′ Manolas, 51′ Sigurdsson, 59′ Lo. Pellegrini
Arbitro: Çakır- Turchia


Vittoria pesante e sofferta su un campo quasi gelato e in un'atmosfera rovente che avrebbe potuto bloccare i nostri a livello psicologico. Invece un' altra incornata di Manolas, in apertura, indirizza la gara sui binari giusti per la Roma. Tuttavia i russi, col passare dei minuti, si rivelano avversari ostici : gli uomini di Goncharenko palleggiano meglio e, soprattutto, corrono il doppio dei romanisti. Di conseguenza, con un centrocampo che concede sempre qualche metro di troppo, assistiamo a diversi svarioni in fase difensiva (Kolarov su tutti) che ci fanno tremare non poco. Per fortuna, lo stesso Manolas, in finale di tempo, è letteralmente provvidenziale nella chiusura su Oblyakov.



Sulla sponda romanista, specialmente quando si accende Lorenzo Pellegrini o quando Kluivert, l'unico uomo veloce in una squadra di moscioni, pizzica in contropiede i russi, si contano comunque diverse occasioni. Il problema, stasera, è però fare gol: Florenzi, liberatosi in solitudine su assist di Pellegrini, caracolla improvvisamente come un sacco di patate a due metri dalla porta; Dzeko, invece, non ne vuole sapere di metterla dentro e finisce per divorarsi un paio di ghiotte opportunità per chiudere il conto. Daje e daje, ad inizio ripresa, arriva logicamente il pari del CSKA, siglato per merito dell'islandese Sigurdsson, al termine di una pregevole azione personale del tagiko Akhmetov (molto bravo il pischello). La Roma ha comunque il merito di reagire rialzando testa e baricentro, sfruttando la buona vena dell'unico uomo veloce in campo, Kluivert, bravo a far espellere l'altro islandese Magnusson per doppio giallo e a raddrizzare in positivo le sorti della contesa.


Nel momento migliore, col CSKA tatticamente andato in tilt dopo l'inferorità numerica, nonostante altre occasioni da gol dilapidate (ancora Dzeko, Piè Veloce Fazio di testa e poi il subentrato Nic Zaniolo) ecco il fortunoso  gol vittoria di Pellegrini (fuorigioco?), bravo a metterla nel sacco dopo una serie di batti e ribatti. Ma con la Roma,si sa, le partite non sono mai chiuse almeno fino al 95esimo minuto: Goncharenko ricompatta la cavalleria e, nonostante i padroni di casa giochino in dieci per 35 minuti, il CSKA si butta in avanti alla mammasantissima, sfruttando le ottime doti di palleggio. Per fortuna, nonostante le tante imprecisioni degli uomini di mister Eusebio, l'assalto finale vede sempre le cavalcate degli ussari moscoviti infrangersi sul muro difensivo giallorosso. Arrivano così tre punti che lanciano meritatamente la Roma in testa (assieme al Real) in attesa del big match contro i madridisti. 


Singoli: Bene Manolas, Pellegrini e Kluivert. Così così Kolarov e Santon: il serbo pasticcia spesso e volentieri in fase difensiva. L'ex interista arriva moscetto su Sigurdsson e rotola per le terre lasciando all'islandese il via libera per il gol dell'1 a 1. Generoso Florenzi ma sbaglia sempre l'ultima mossa
. Discontinui Cristante e Zonzo. Attento Piè Veloce Fazio. Bravo Zaniolo nel finale di gara.




Minuto numero quattro: stacco aereo di Manolas e palla nel sacco

L'ormai caratteristica folle esultanza del greco

L'uscita di Olsen e la chiusura di Kolarov su Chalov

Il gol vittoria di Pellegrini

Justin Kluivert: la sua velocità stasera ha fatto la differenza

Di Francesco guarda in cagnesco i suoi: il mister non ha gradito i troppi rilassamenti dei suoi ragazzi



CSKA - Roma 1 - 2 [servizio completo]


Discorso primo posto rimandato al big match contro il Real. Manca un punto per la qualificazione.