giovedì 30 settembre 2021

LAZIO - ROMA 3 - 2

 


Roma- Stadio Olimpico - 26 Settembre 2021 ore 18
Serie A - 6 Giornata
LAZIO - ROMA 3 - 2
LAZIO: Reina; Marusic, Luiz Felipe, Acerbi, Hysaj; S. Milinkovic, Leiva (61’ Cataldi), Luis Alberto (66’ Akpa Akpro); Pedro, Immobile (89’ Muriqi), F. Anderson.  A disp: Strakosha, Adamonis, Gil, S.Radu, Lazzari, Escalante, Basic, Raul Moro, Romero All: Sarri.
ROMA: Rui Patricio; Karsdorp (82’ Zalewski), Mancini, Ibañez, Vina (82’ Smalling); Cristante, Veretout; Zaniolo (77’ Perez), Mkhitaryan, El Shaarawy (64’ Shomurodov); Abraham. A disp.: Fuzato, Boer, Kumbulla, Calafiori, Bove, Diawara, Darboe, Borja Mayoral. All.: Mourinho.

Arbitro: Guida
Marcatori: 10’ Milinkovic, 20’ Pedro, 41’ Ibanez, 63’ Anderson, 69’ Veretout



SCONFITTA MOLTO DOLOROSA - GUIDA INDEGNO
- ZANIOLO E UNA PARZIALE REAZIONE DI SQUADRA, UNICHE CONSOLAZIONI IN UNA SERATA BUIA 

Una sconfitta molto dolorosa. A dieci giorni dal ko di Verona, il primo derby stagionale coincide con la seconda sconfitta in campionato. Purtroppo si tratta dell'ennesimo derby approcciato dalla Roma senza minimamente scendere in campo. I primi venti minuti della stracittadina mi sono sembrati un concentrato di errori tecnici, tattici ma soprattutto mentali da parte dei protagonisti in campo, inaccettabili in un contesto di questo tipo. Venti minuti che purtroppo hanno deciso in maniera inequivocabile le sorti della gara. I limiti della rosa sono arcinoti da tempo ma la difesa (tutta), a mio parere, non è stata all'altezza della situazione. Ovvio che nessuno chiede a questa squadra di vincere lo scudetto ma nemmeno di assistere al grottesco errore di posizione dei due centrali che lasciano solo Milinkovic di metterla dentro dopo appena dieci minuti. I laterali hanno poi perso tanti duelli, quasi tutti. In mezzo al campo sappiamo che manca un regista/mediano di livello e che i loro dirimpettai sono, volente o nolente, più forti/strutturati. Il reparto, allo stato attuale, non riesce a pulire mezzo pallone, nè a filtrare l'azione avversaria. Ne sono conscio e lo accetto. Ma riuscire a fermare Pedro e a impedirgli il tiro in porta a qualunque costo, era il minimo sindacale che mi aspettavo di vedere dai nostri. E invece niente. Preoccupa inoltre vedere alcuni giocatori con la lingua di fuori già alla quinta giornata perchè fino a Gennaio dovrai giocartela praticamente sempre con gli stessi. Mourinho secondo me ha gestito abbastanza bene il post partita. Probabilmente il tecnico dovrà per forza di cose ricominciare dall'aspetto mentale,fare leva su quel senso di reazione che nel corso della gara si è comunque visto e, magari, provare a cercare qualcosa di diverso a livello tattico (difesa a 3? L'idea non mi sembra malvagia ma Smalling è in grado di giocare una partita intera?Diawara e Villar sono davvero così scarsi da non giocare più?Abraham può essere intercambiato anche a sinistra?).

In tutto questo contesto e sulla scorta dell'assurda squalifica di Pellegrini nel precedente turno disputato contro l'Udinese, si inserisce poi la faziosa prestazione dell'arbitro Guida, non nuovo a situazioni di questo tipo con la Roma in campo, il quale ha finito per buttare benzina sul fuoco attraverso le sue discutibilissime decisioni, decisiva quella del rigore non dato a Zaniolo (per me il fallo c'è o se vuoi dare fuorigioco, stoppi l'azione o te la chiama il VAR) e molto grave, proprio nell'ottica della gestione cartellini, il secondo giallo non comminato a Leiva. Occhio pure alle lamentele laziali per il gesto di Zaniolo all'uscita dal campo. Negli ultimi due turni mi è sembrato di tornare all'epoca di Moggi. Si parla di un dossier arbitri che la proprietà starebbe preparando. Mi auguro sia così perchè la situazione è già rovente dopo appena un mese di campionato.

Nonostante tutto devo però dire che ho intravisto qualcosa di positivo. La prestazione di Zaniolo è stata molto buona: il ragazzo ha vinto quasi ogni duello, si procura un rigore e oggi deve soltanto prendersela prima con la sfortuna (ennesimo palo colpito - 7 legni totali per i giallorossi da inizio stagione) e poi con Reina, autore di un mezzo miracolo nel corso della ripresa. Il recupero del numero 22 può diventare il miglior acquisto della Roma: è l'uomo di garra che, nell'attesa di puntellare ulteriormente l'organico, può trascinare tutti gli altri, caricandosi pure le loro lacune. Mi è piaciuto, poi, comunque quel senso di reazione nel corso del secondo tempo, bellissimo e giocato a viso aperto da entrambe le squadre. Ho avuto, per un momento, anche la percezione di riacciuffarla, perfino dopo il 3 a 1 di Anderson. Purtroppo nella fase decisiva, nonostante la squadra sfrutti bene i calci piazzati,  è mancata anche la fortuna. Sperando che il debito con la Sorte contratto nella gara contro il Sassuolo sia estinto, penso che vada data fiducia al lavoro di Mourinho, peraltro molto onesto verso i romanisti quando le cose andavano bene, e cercare di ripartire dai concetti sopra espressi che lo stesso Mou saprà esprimere diecimila volte meglio di me. 

La stracittadina parte su ritmi altissimi. Mourinho in trance agonistica impartisce istruzioni

Ibanez accorcia le distanze con un gran colpo di testa su corner battuto da Veretout

Il gol del difensore brasiliano da altra angolazione














venerdì 24 settembre 2021

ROMA - UDINESE 1 - 0

 


Roma - Stadio Olimpico giovedì 23 settembre ore 20.45
Serie A - 5 Giornata
ROMA - UDINESE 1 - 0
ROMA: Rui Patricio; Karsdorp, Mancini, Ibanez, Calafiori (69’ Smalling); Cristante, Veretout; Zaniolo (74’ El Shaarawy), Pellegrini, Mkhitaryan; Abraham (85’ Shomurodov). All.: Mourinho. A disp.: Fuzato, Boer, Reynolds, Kumbulla, Diawara, Darboe, Zalewski, Perez, Borja Mayoral.
UDINESE: Silvestri; Becao, Nuytinck (79’ Samardzic), Samir; Molina (62’ Soppy), Pereyra, Walace, Makengo (85’ Arlsan), Udogie (79’ Stryger Larsen); Pussetto (62’ Beto), Deulofeu. All.: Gotti. A disp.: Padelli, Piana, De Maio, Perez, Zeegelaar, Jajalo, Forestieri.

Arbitro: Rapuano.
Marcatori: 36’ Abraham



VITTORIA NON APPARISCENTE MA MERITATA.
PELLEGRINI ESPULSO INGIUSTAMENTE: SALTA IL DERBY
- Dopo la deludente sconfitta del Bentegodi, i giallorossi tornano a vincere di fronte al proprio pubblico, mettendosi così in berta tutta la posta in palio prima della stracittadina in programma domenica prossima. Contro la muscolare Udinese di mister Gotti i tre punti arrivano di misura, senza strafare, al termine di una partita non bella e con poche emozioni da ricordare. La Roma mi è piaciuta per l'approccio espresso durante la prima frazione: subito avanti tutta a cercare di sbloccare il punteggio e, come spesso accade quando giocano i nostri, subito due pali colpiti (Miki e Zaniolo). La svolta viene dettata da Tammy Abraham che appoggia in rete un cross di Calafiori, caparbio a vincere il duello in sgroppata sulla fascia sinistra contro Molina.

Agguantato il vantaggio, i nostri iniziano a calare: del resto,specialmente a centrocampo, la rosa sembra essere corta e, alla quarta gara in meno di due settimane, giocando sempre con gli stessi uomini (Diawara rimane in panca mentre Villar è addirittura in tribuna), un calo fisiologico è purtroppo inevitabile. Così mentre l'Udinese avanza il proprio raggio di azione riuscendo anche a pizzicare un paio di volte un attento Rui Patricio, tocca al tifo incessante dell'Olimpico sostenere alla grande gli uomini di Mourinho. Alla fine, seppur stanchi, si può festeggiare il ritorno alla vittoria anche se il mediocre arbitro Rapuano, espellendo Pellegrini con un assurdo secondo cartellino giallo al 91esimo, ci priverà del nostro attuale uomo più in forma proprio alla prima chiamata seria di questa stagione. Come sottolineato nel dopopartita dal mister, ci vuole calma: nel cammino di crescita sarà importante non solo costruire una rosa importante ma anche crescere dal punto di vista societario per ottenere il rispetto che la nostra squadra, per storia e tradizione merita, da parte degli organismi tutti "particolari" del nostro calcio. Ora più che mai, sosteniamo la nostra Magica!!!! Forza Roma!!!   

Calafiori contro Molina, duello sulla fascia sinistra. Da un azione del numero 3 giallorosso

...scaturisce il gol vittoria di Abraham!!!

Tutta la forza di Zaniolo al tiro. Per lui un palo colpito.

E' stata una partita dura. Non si può dire che i nostri non abbiano dato il sangue per la causa

Veretout grintosissimo non lascia tregua all'avversario

L'assurdo secondo cartellino giallo, comminato da Rapuano a Pellegrini al 91esimo. La sgomitata è inesistente. Il Capitano salterà il derby

Mister Mourinho abbastanza nervoso dopo l'espulsione di Pellegrini. E'stata comunque una vittoria degna del suo nome: non bella ma concreta e di misura. Avanti così.

 “Rosso severo? Tu dici severo, io dico ridicolo. Abbiamo fatto una riunione super educativa con Valeri, che è un arbitro di Roma e non può arbitrarci. Ha spiegato tutto, regolamenti, video, immagini, dubbi, domande, analisi, sono state due ore fantastiche. E poi succede un rosso così. Non posso dire altro, solo usare la parola ridicolo. Il calcio è calcio e sarà sempre calcio, non possiamo cambiarlo in un altro sport senza contatto. Il calcio è uno sport di contatto, al giorno d’oggi è molto chiaro quello che può essere un giallo o un rosso”.
(Josè Mourinho in conferenza stampa post Roma - Udinese)







 

lunedì 20 settembre 2021

VERONA - ROMA 3 - 2

 


Verona - Stadio Bentegodi - domenica 19 Settembre 2021 ore 18
Serie A - 4 Giornata
VERONA - ROMA 3 - 2
VERONA: Montipò; Dawidowicz, Gunter, Ceccherini (45’ Magnani); Faraoni, Ilic, Barak, Lazovic (83’ Casale); Bessa (64’ Tameze), Caprari (78’ Hongla); Simeone ( 64’ Kalinic). All.: Tudor. A disp.: Pandur, Berardi, Cetin, Cancellieri, Lasagna, Ragusa.
ROMA: Rui Patricio; Karsdorp (78’ Smalling), Mancini, Ibanez, Calafiori (78’ Mayoral); Cristante, Veretout (65’ Perez); Zaniolo (65’  El Shaarawy), Pellegrini, Shomurodov (65’ Mkhitaryan); Abraham. All.: Mourinho. A disp.: Fuzato, Boer, Reynolds, Kumbulla, Tripi, Villar, Diawara.


Arbitro: Maresca
Marcatori: 36’ Pellegrini, 49’ Barak, 54’ Caprari, 58’ Ilic (aut.), 63’ Faraoni




RIPARTIRE SUBITO! - Primo, inaspettato, stop stagionale a casa di un Verona ultimo in classifica e già reduce, nel corso della settimana, dal cambio di panchina che ha visto Tudor subentrare a Di Francesco. Purtroppo il gran gol di capitan Pellegrini non basta per portare a casa la vittoria. Nel secondo tempo ho visto l' AS Roma eseguire un pò tutto sotto la media: duelli persi a centrocampo (Barak giganteggia e crea la strada per le incursioni di Caprari e Simeone), movimenti sbagliati, lettura difensiva che, almeno in tre fatali occasioni per gli scaligeri, non mi è sembrata al livello di una squadra con ambizioni europee (gol di Caprari, gol decisivo di Faraoni, miracolo di Rui Patricio ancora su Caprari). L'errore più grave commesso dalla Roma, secondo me, è stato però forse quello di adagiarsi al ritmo forsennato imposto al match dai gialloblu di Tudor. I nostri, specialmente dopo aver agguantato il 2 a 2, non sono riusciti a prendere in mano le redini della partita e a portarla sui binari giusti smorzando i tempi e imponendo la propria personalità. Probabilmente questo "cocktail" di fattori, tutti sbagliati, è andato poi a determinare il primo ko stagionale.

Una sconfitta rocambolesca e fastidiosa anche perché si porta dietro un pizzico di delusione proprio a conferma dei dubbi espressi in settimana da mister Mourinho riguardo alle mancanze della rosa (un regista di valore e un laterale destro). Nonostante tutto, bisogna però cercare di non creare psicodrammi: è importante ricordare che, per l'ennesima stagione, si è praticamente ripartiti da zero e che il percorso di crescita di questo nuovo corso tecnico, presumibilmente medio lungo, passerà, per forza di cose, anche da serate poco felici come quella di Verona. L'augurio è almeno quello per cui certe partite possano contribuire a forgiare il valore dei nostri eroi in campo. Testa quindi all'Udinese e un applauso ai tifosi romanisti che erano sugli spalti del Bentegodi.

Ritmi forsennati sotto il diluvio.Il Verona spinge,la Roma stringe i denti e trova il vantaggio con un supergol di Pellegrini!!!

Zaniolo, dopo due anni di stop, ha bisogno di tempo. Finchè ne ha avuto, è stato bravo a procurarsi diversi falli e, nel finale di tempo, a cercare qualche sgroppata.

La Roma impatta male nel secondo tempo e,a quattro minuti dal via, Barak la punisce dopo un rimpallo molto fortunoso su precedente miracolo di Rui Patricio (Caprari). 

Ed eccolo Caprari svegliarsi puntualmente ogni volta che affronta la Roma. Lasciato colpevolmente solo dalla difesa giallorossa, l'ex romanista, porta avanti il Verona.

I giallorossi, come contro il Sassuolo, reagiscono con veemenza al gol avversario e trovano il 2 a 2 su autorete di Ilic.

Ma il Verona stasera non conosce cali e, su un ennesimo errore di lettura a livello difensivo da parte dei giallorossi, agguanta il gol vittoria grazie a una pregevole conclusione di Faraoni.

Mourinho sotto la pioggia.Per lui è il primo ko stagionale.






sabato 18 settembre 2021

ROMA - CSKA SOFIA 5 - 1

 


Roma - Stadio Olimpico - 16 Settembre 2021 - ore 21
UEFA Conference League - Gruppo C - Gara 1
ROMA - CSKA SOFIA 5 - 1
ROMA: Rui Patricio; Karsdorp (45’ Ibanez), Mancini, Smalling, Calafiori (76’ Kumbulla); Villar (57’ Veretout), Diawara (57’ Cristante); Carles Perez, Pellegrini (74’ Abraham), El Shaarawy; Shomurodov. A disp.: Fuzato, Reynolds, Darboe, Zaniolo, Mkhitaryan, Mayoral, Zalewski. All.: Mourinho
CSKA: Busatto; Turitsov (74’ Donchev), Mattheij, Galabov, Mazikou; Yomov (67’ Bai), Muhar, Lam, Wildschut; Carey, Krastev (’87 Ahmedov). A disp.: Evtimov, Varela, Catakovic. All.: Mladenov

Marcatori: 10’ Carey, 25’, 62’ Pellegrini, 38’ El Shaarawy, 82’ Mancini, 85’ Abraham
Arbitro: Glenn Nyberg (SWE)


MANITA DI CONFERENCE MA QUALCOSA DA RIVEDERE C'E' - L'esordio di Conference dei giallorossi inizia con un approccio moscetto. Stasera giocano le seconde linee e, in effetti, specialmente i protagonisti in mezzo al campo (Villar e Diawara) sembrano confermare le perplessità espresse da mister Mourinho nel corso del precampionato. Ad approfittarne è il CSKA di Sofia che partito a mille, realizza dopo pochi minuti l'insperato (per loro) gol del vantaggio. Il mister, scuro in volto, non gradisce.

La fisicità dei bulgari cala col passare dei minuti lasciando spazio a un sensibile divario tecnico in favore dei nostri che la riportano sui binari giusti grazie ad un fantastico gol di capitan Pellegrini e alla secca finalizzazione di El Sciaraui. Poi si va in discesa ancora con Pellegrini, Mancini e Abraham che chiudono il discorso sul 5 a 1 mentre il CSKA rimane addirittura in dieci.

Partita alla fine senza discussioni: mi sono piaciuti tanto Pellegrini, il Faraone ma anche Smalling e Calafiori oltre al solito Shomurodov, che non si tira mai indietro. Ho l'impressione che,oltre il dato tecnico, le gerarchie assegnate dal mister siano al momento molto figlie della forza mentale dei singoli giocatori. La testa e la consapevolezza, nello sport non saranno tutto, ma rappresentano sicuramente molto. Quindi speriamo che, chi è ancora indietro da questo punto di vista, riesca a trovare le migliori motivazioni per saltare il fosso in maniera definitiva. 

Un pasticcio difensivo permette a Carey di penetrare in area e battere Rui Patricio con una staffilata all'angolo più lontano. 10 minuti e CSKA in vantaggio. 

I bulgari però sono partiti troppo veloci e la Roma guadagna metri. Pellegrini pareggia con un eurogol sontuoso.

El Sharaawy ribalta il risultato con una secca staffilata sul primo palo che non lascia scampo a Busatto 

Dopo il tris di capitan Pellegrini, Mancini è bravissimo a insaccare una conclusione di Smalling ribattuta dal palo. 4 a 1!

Mourinho, scuro in volto dopo i primi minuti, si lascia andare all'euforia

Discreto il rientro di Chris Smalling, che ha sfiorato anche il gol

Tutta la grinta di Shomurodov, autore di ben 2 assist

Abraham mette il sigillo sulla serata di coppe. La Roma ringrazia i suoi tifosi.














lunedì 13 settembre 2021

ROMA - SASSUOLO 2 - 1

 



Roma - Stadio Olimpico - domenica 12 Settembre 2021 ore 20.45
Serie A - 3 Giornata
ROMA - SASSUOLO 2 - 1
ROMA: Rui Patricio; Karsdorp (89’ Reynolds), Mancini, Ibañez, Vina; Cristante, Veretout (74’ Shomurodov); Zaniolo (74’ Perez), Pellegrini, Mkhitaryan (69’  El Shaarawy); Abraham. All.: Mourinho. A disp.: Fuzato, Boer, Smalling, Calafiori, Villar, Diawara, Darboe, Borja Mayoral.
SASSUOLO: Consigli, Toljan, Chiriches, Ferrari, Rogerio; Frattesi (84’ Ayhan), M. Lopez; Berardi (77’ Defrel), Djuricic (84’ J. Traore), Boga (89’ Kyriakopoulos); Raspadori (45’ Scamacca). All.: Dionisi. A disp.: Pegolo, Goldaniga, Peluso, Muldur, Harroui, Henrique, Magnanelli.

Arbitro: Sozza
Marcatori: 37’ Cristante, 57’ Djuricic, 92’ El Shaarawy


DA INFARTO!!!! - Una partita pazza con tante occasioni, brividi di ogni tipo e pali colpiti da ambo le parti. Dopo aver viaggiato su ritmi elevati per larghe parti della gara, Roma-Sassuolo è decisa al minuto 93 da un tiro a giro di El Sciaraui. Poi la romantica corsa di mister Mourinho sotto la Sud e il possibile 2 a 2 firmato da Scamacca freddato dal VAR (fuorigioco) che mi fa passare dalla gioia alle bestemmie e di nuovo alla felicità nel giro di 30 secondi. Uno scontro che se non fosse arrivato alla terza giornata di campionato o che se avesse avuto un trofeo da alzare come epilogo, sarebbe finito subito nel ciclo de Le Indimenticabili.

Il Sassuolo di mister Dionisi è stato, specie nella ripresa, incontenibile e mai domo. Boga immarcabile, Rogerio onnipresente, Chiriches e Ferrari invalicabili, Frattesi col sangue agli occhi tipico dell'ex rifiutato, Berardi che ha messo a lucido i suoi ferri da stiro, Raspadori una zanzara veloce e col tocco vellutato, Scamacca centravanti consumato tra colpi di tacco e girate da bomber. Complimenti ma spero di rivedere la stessa voglia anche contro strisciate e sbiaditi.


Per i giallorossi è stata una partita molto dura: pur avendo iniziato discretamente e a buon ritmo, ho avuto l'impressione che non sarebbe stato facile avere ragione di un avversario brillante e già al top della forma.Concentrazione nei ruoli, anticipi frequenti sull'uno contro uno,pressing asfissiante e belle giocate in contropiede sull'asse Raspadori-Berardi: insomma, quasi a ogni break dei neroverdi si percepisce quel brividino costante del pericolo che gira come uno squalo intorno all'area. Dopo un gol dello stesso Berardi annullato al VAR, il vantaggio dei nostri arriva nell'unico modo possibile, su schema di punizione dal vertice sinistro - Pellegrini per Cristante, bravissimo ad inserirsi e a battere Consigli.

Secondo tempo: Dionisi cambia Raspadori (infortunato) con Scamacca e cominciano i guai. Il Sassuolo viaggia alla stessa velocità dei primi minuti e gioca maggiormente in profondità alla ricerca del centravanti. La Roma registra qualche calo - comprensibile dopo le nazionali - in alcuni protagonisti importanti (Vina-Veretù-Miki a sinistra; Zaniolo a destra). Ne scaturisce il pari di Djuricic su gran bell'assist di Berardi. I nostri, però, non si sciolgono ed è Abraham a colpire l'ennesimo palo. Poi doppio dribbling di capitan Pellegrini ma la conclusione finisce in piccionaia: sarebbe venuto giù l'Olimpico. Ma gli emiliani non calano e serve il miglior Rui Patricio per negare in due occasioni il gol al Sassuolo con due grandi parate - super quella su un imprendibile Boga. Qualche minuto dopo Traorè colpisce in pieno il palo con una staffilata che a momenti tira giù la porta. Poi Consigli compie un miracolo su Shomurodov a due passi. L'1 a 1 sembra ormai scontato (e tutto sommato prezioso) quando scocca il 90esimo. Poi l'acuto del Faraone, il brivido di Scamacca e l'esultanza per una vittoria importantissima sotto il profilo mentale.