domenica 29 aprile 2018

ROMA - CHIEVO 4 - 1


Roma - stadio Olimpico - Sabato 28 aprile ore 18.00
Serie A - 35 Giornata
ROMA - CHIEVO 4 - 1

ROMA: Alisson 7; Bruno Peres 6,5, Fazio 6,5, Juan Jesus 5, Kolarov 6,5, Pellegrini Lo. 7 (34' st Gonalons 6), De Rossi 6,5, Nainggolan 6,5; Schick 7 (15' st Manolas 6), Dzeko 8 (38' st Gerson sv), El Shaarawy 7,5. A disp.: Lobont, Skorupski. Pellegrini Lu., Capradossi, Florenzi, J. Silva, De Rossi, Under. All.: Di Francesco 7,5
CHIEVOSorrentino 6; Depaoli 5 (28' Jaroszynski 5), Bani 4,5 (1' st Gamberini 5), Radovanovic 4,5, Tomovic 5, Cacciatore 5; Castro 5,5 (34' st Birsa 5,5), Rigoni 5, Hetemaj 5; Inglese 5, Pucciarelli 5. A disp.: Seculin, Cofente, Cesar, Dainelli, Gobbi, Bastien, Giaccherini, Pellissier, Stepinski. All.: Maran 4,5
Arbitro: Calvarese
Marcatori: 9' Schick (R), 40' Dzeko (R), 20' st El Shaarawy (R), 22' st Dzeko (R), 43' st Inglese (C)




Stavolta niente passi falsi come successo in precedenza contro la Fiorentina. Di Francesco torna al 4-3-3 e non concede troppo spazio al turn over. In panca restano solamente Manolas e Florenzi. Risultato: la Roma vince in scioltezza contro un Chievo in netta caduta libera (5 sconfitte consecutivo) e ormai seriamente invischiato nella lotta per non retrocedere. 



Inizio partita col brivido: Castro scheggia la traversa dopo soli cinque minuti di gioco. Si tratta però di un fumo di paglia perchè, subito dopo, i giallorossi mettono prepotentemente la mani sulla partita: al 9', su cross teso di Nainggolan, Scic trova di nuovo la via del gol con una deviazione di sinistro a due passi da Sorrentino. Poi Piè Veloce Fazio, di testa, colpisce in pieno il solito palo. El Sciaraui si vede negato dal VAR (lievissimo fuorigioco) il raddoppio. Successivamente lo stesso Faraone, sfigatissimo, dopo una pregevole azione corale, colpisce il 22esimo palo della stagione (quello tra la Roma e i legni della porta è oramai un caso umano). A due minuti dalla fine del tempo è però il solito Dzeko, di voleè di sinistro, a superare Sorrentino e a finalizzare col 2 a 0 il bel cross di Kolarov.



Ripresa: il punteggio chiede agli uomini di mister Eusebio di gestire soltanto la situazione ma al minuto '57 accade l'irreparabile. Un rimpallo in area di rigore romanista favorisce Inglese sorprendendo Fazio e Jesus. Trattenuta del brasiliano e per Calvarese (dopo l'attesa per la consultazione del VAR) è rigore ed espulsione. La battuta di Inglese dagli 11 metri non è però nulla di trascendentale e per Alissò è abbastanza per intuirne la traiettoria e per chiudere la porta.



Di Fra ridisegna la squadra con il 3-3-2 e fa entrare Manolas per Scic. Accusata la botta per il rigore sbagliato, gli uomini di Maran crollano ed El Sciaraui, dopo essere sceso dal centrocampo fino in area di rigore, la chiude superando Sorrentino con un pallonetto di destro. Poi il 4 a 0 firmato Dzeko grazie a una conclusione di sinistro a giro dalla lunga distanza con le maglie clivensi ormai dilatate all'inverosimile.

Nei minuti finali si può tranquillamente pensare al Liverpool e addirittura concedere ad Inglese l'inutile gol della bandiera che non cambia le sorti del malcapitato Chievo. Roma vogliosa e concreta: il miracolo 2.0 contro gli inglesi è quasi impossibile ma almeno provarci rimane doveroso.

SINGOLI: Bene Dzeko e Nainggolan, ok Scic e Pellegrini, perentorio Fazio, fondamentale Alissò. Jesus da tremarella. 
    
Dopo il gol contro la Spal, Patrik Schick replica con una deviazione sottorete

Molto bello il raddoppio di Dzeko. Volèè di sinistro nel cuore della difesa clivense

Il 3 a 0 è realizzato da El Sharaawy con un bel pallonetto. Il Faraone, come contro la Spal, ha anche colpito un palo e si è visto negare dal VAR un gol dopo pochi minuti di gioco.

Il poker giallorosso arriva con una "finezza" di Dzeko. Tiro a girare dal limite dell'area.

C'è gloria anche per Alisson: il portierone romanista para il rigore calciato da Inglese e decretato da Calvarese per fallo da ultimo uomo di Juan Jesus, poi espulso. 

Il gol della bandiera segnato da Inglese non cambia le sorti dell'incontro, dominato dalla squadra di mister Di Fra



1-0 - Schick


2-0 - Dzeko



3-0 - El Sharaawy



4-0 - Dzeko



mercoledì 25 aprile 2018

LIVERPOOL - ROMA 5 - 2



Liverpool - Anfield - martedì 24 aprile 2018
Champions League - semifinale (andata)
LIVERPOOL - ROMA 5 - 2

LIVERPOOL: Karius 5,5; Alexander-Arnold 6,5, Van Dijk 7, Lovren 5,5, Robertson 6,5; Oxlade-Chamberlain  6 (18'  Wijnaldum 7), Henderson 7, Milner 6,5; Salah  9 (30' st Ings 5,5), Firmino 8 (58' st Klavan sv), Manè 6. A disp.: Mignolet, Clyne, Moreno, Solanke. All.: Klopp 7,5
ROMA: Alisson 5,5; Fazio 5, Manolas 4,5, Juan Jesus 4 (22' st Perotti 6); Florenzi 5, De Rossi 5 (22' st Gonalons 6), Strootman 4,5, Kolarov 5; Under 4,5 (1' st Schick 5,5), Nainggolan 5,5; Dzeko 6. A disp.: Skorupski, Bruno Peres, Pellegrini, El Shaarawy. All.: Di Francesco 4,5
Arbitro: Brych (Ger)
Marcatori: 35', 45'  Salah (L), 11' st Manè (L), 16' st,  24' st Firmino (L), 36' st Dzeko (R), 40' st RIG Perotti (R)


L'inizio era stato incoraggiante: una traversa di Kolarov che grida vendetta, venti minuti di ottima Roma, alta e compatta, in un Anfield quasi ammutolito e l'infortunio di Oxlade Chamberlain, considerato l'uomo più tecnico degli avversari. Con l'ingresso di Giorgino Wijnaldum, però il Liverpool cambia passo e i giallorossi, schiacciati all'indietro, finiscono tritati a livello fisico e mentale, specialmente a centrocampo, che francamente non sembra poter competere con l'incredibile velocità e intensità dei Reds.
La cessione di Salà, esponenzialmente migliorato sotto tutti gli aspetti anche grazie alla cura Klopp e all'apporto di una squadra che, a differenza dei nostri, corre al completo, si conferma, purtroppo, sanguinosa. Momo, confezionando una doppietta e a due assist, esce da Anfield con i meritati galloni di uomo della gara ma soprattutto come un papabile alla vittoria del Pallone d'Oro.


La Roma stasera perde quasi ogni contrasto senza poi proporre fisicamente i tempi giusti per raddoppiare la marcatura e recuperare la palla persa. Questa carenza, principalmente in mezzo al campo, favorisce il gioco del Liverpool che ha così costantemente più uomini liberi per lanciare le terribili incursioni dell'ottimo Firmino e di Salà. La goleada degli inglesi, si concretizza anche sull'onda di un brutto crollo psicologico (prima paura e poi addirittura rassegnazione) avvenuto nel corso del secondo tempo. Assente, nel pacchetto arretrato e sulla corsia di sinistra, quella concentrazione e quella determinazione registrate in alcune precedenti partite. A testimonianza di ciò basta rivedere i tanti, elementari, errori di palleggio in fase di costruzione e/o ripartenza, anche quando l'avversario non è il primo sul pallone.
Nel finale, tuttavia, quando Salà viene sostituito e i ritmi del Liverpool calano improvvisamente a piombo, uando mister Eusebio imposta la squadra sul 4-3-3 mettendo dentro il più tecnico Perotti al posto di un Jesus largamente insufficiente, e quando la Roma non ha più nulla da perdere se non la faccia, ecco arrivare i gol di Dzeko e Perotti (rigore) che rendono leggermente meno amaro il viaggio di ritorno verso casa.


La gara all'Olimpico si prospetta quasi impossibile da ribaltare. Gli inglesi, a differenza del Barcellona, viaggiano a una velocità tripla rispetto ai giallorossi, che, onestamente, non sembrano avere nemmeno i palleggiatori adatti per fare fronte a uno strapotere fisico così evidente. Nonostante il Liverpool non appaia essere squadra irresistibile in difesa, la Roma dovrà per forza attaccare esponendosi alle terribili folate delle frecce a disposizione di mister Klopp. Infine mi hanno colpito le espressioni buie e quasi rassegnate di alcuni giocatori giallorossi, De Rossi su tutti, volti che fanno presagire poco di buono. Tuttavia la palla è rotonda e, riavvolgendo il film della partita, si può e si deve almeno sperare di fare meglio rispetto alla disastrosa, svagata prestazione di stasera. Forza Roma.
EPISODI: Sul terzo gol, Salà sembra essere in evidente fuorigioco. Vero che i pianti servono a poco ma un gol in meno sul groppone sarebbe servito molto.
SINGOLI: Nainggolan il migliore per tigna, Dzeko per il bel gol, Perotti impatta bene con la gara. Strotman e De Rossi male: appaiono sotto tempo e non incidono in entrambe le fasi. Kolarov, Fazio e Manolas in difficoltà fisica e mentale. Under non pervenuto. Jesus disastroso.


La Roma inizia nel migliore dei modi: squadra alta e compatta. Kolarov, qui contrastato da Oxlade Chamberlain, colpisce anche una clamorosa traversa (21esimo legno stagionale)

Ma quando il Liverpool cambia passo iniziano i guai: Momo Salah porta in vantaggio i Reds con una bellissima parabola che si insacca sotto al sette.

Il volo di Alisson che purtroppo non può nulla

Incassato il gol, la Roma "sbraga" mentalmente e Salah firma il 2 a 0 in chiusura di tempo

Nella ripresa, il crollo: prima segna Manè

...e poi due volte Firmino

Nainggolan, il migliore della Roma, ha lottato come un leone

Nel finale di gara Edin Dzeko, qui guardato a vista da Manè e da Milner, segna un gol molto bello

Il Liverpool perde improvvisamente colpi negli ultimi minuti di gioco. Perotti segna il definitivo 5 a 2 su rigore.

De Rossi e Strootman sfiniti mentalmente e fisicamente. L'immagine della brutta Roma di Anfield.

Jurgen Klopp esulta. Il Liverpool ha più di un piede nella finale di Kiev.

Di Francesco, invece, può soltanto sperare nell'ennesimo miracolo da realizzare nel proibitivo match di ritorno all'Olimpico.



5-1 - Dzeko



5-2 - Perotti rig

domenica 22 aprile 2018

SPAL - ROMA 0 - 3


Ferrara - Stadio Paolo Mazza - sabato 21 Aprile 2018 - ore 15.00
Serie A - 34 Giornata
SPAL - ROMA 0 - 3

SPALMeret (35' st Gomis) 7; Cionek 5,5, Vicari 5 (38' Grassi 5,5), Felipe 5,5; Lazzari 6, Kurtic 5,5, Everton Luiz 5,5, Schiattarella 5 (1' st Simic 5,5), Mattiello 5,5; Paloschi 5, Antenucci 6,5.A disp.: Marchegiani, Salamon, Vaisanen, Vitale, Schiavon, Dramè, Viviani, Floccari, Bonazzoli. All.: Semplici 5
ROMAAlisson 6,5; Peres 6, Fazio 6,5, Manolas 6,5, Silva 6; Pellegrini 6,5 (32' st Gerson 6), Gonalons 6,5, Strootman 6,5 (21' st Under 6); Nainggolan 7 (28' st Perotti 6), El Shaarawy 6,5; Schick 6,5.A disp.: Skorupski, Lobont, Florenzi, Jesus, Capradossi, Luca Pellegrini, De Rossi, Dzeko, Antonucci. All.: Di Francesco 7
Arbitro: Tagliavento

Marcatori: 33' aut. Vicari (S), 6' st Nainggolan (R), 15' st Schick (R)




Una vittoria con la disinvoltura della grande squadra. Uno 0 a 3 francamente mai in discussione, con gli undici di mister Di Fra sul pezzo per tutti i novanta e passa minuti. E attenzione: la trasferta al mitico "Paolo Mazza" di Ferrara si presentava, per tanti motivi, tutta tranne che semplice. Vuoi per il turn over, vuoi ovviamente per la testa già ad Anfield Road e al Liverpool ma anche perchè la Spal, peraltro in piena corsa per strappare la salvezza, era imbattuta da oltre due mesi. Inoltre, dato da non sottovalutare, tra le mura amiche la squadra di mister Semplici aveva costretto al pari sia la Juve, sia la Lazio, sia l'Inter.


Ai giallorossi servono invece soltanto pochi minuti per inquadrare un avversario sicuramente volitivo ma apparso tecnicamente inferiore, specialmente in fase di palleggio. Se col Genoa i maggiori problemi erano venuti dal centrocampo, stavolta Di Francesco spedisce subito in campo Nainggolan e Strotman coadiuvati da Pellegrini e da Massimino Gonalons in cabina di regia.La differenza tra le due compagini si nota ad occhio nudo, specialmente quando il Ninja, piazzato in fase avanzata sembra avere un passo doppio rispetto agli spallini.

Abbiamo detto del turn over abbastanza massiccio: oggi turno di riposo per Dzeko, Kolarov (rotto), De Rossi e Florenzi. Titolari Scic, Brunetto Peres e, a sinistra, debutto assoluto per l'argentino Jonathan Silva, arrivato nel mercato di Gennaio e fino ad oggi un oggetto misterioso. La Spal non costituisce un test probante ma il terzino argentino se la cava.



Dopo un paio di occasioni fallite da El Sciaraui e da Pellegrini, la Roma sblocca lo score grazie ad un'autorete (la seconda in tre giorni) di Vicari, ironia della sorte ex prodotto del vivaio giallorosso ma di fede laziale. L'azione è molto bella: Strotman trova un varco per vie centrali e, giunto al limite dell'area, apre a destra per Pellegrini. Il centrocampista chiude bene il triangolo con lo stesso Strotman che, a due passi dalla porta, viene anticipato dal tocco decisivo di Vicari, il quale la mette nel proprio sacco.

Subito il gol la Spal va in barca, complice anche l'infortunio occorso allo stesso Vicari nell'azione dell'autogol che costringe Semplici a rimescolare le carte. Le maglie biancoazzurre adesso si aprono con estrema facilità e, in finale di tempo, è ancora El Sciaraui ad avere l'occasionissima del raddoppio ma il bel pallonetto del faraone è respinto da un grande intervento di Meret, in uscita disperata.



Nel secondo tempo il tema della gara non cambia e al 52' la Roma trova lo 0 a 2 con una bella staffilata di Nainggolan che s'insacca sul palo più lontano. Nonostante sulla traiettoria si inserisca pure il piedone di Scic, il gol è tutto del ninja. Per l'attaccante ceco la prima, attesa, sospirata, gioia stagionale arriva però soltanto otto minuti più tardi quando, di testa, è molto bravo ad anticipare Felipe e, nonostante l'ottimo riflesso di Meret, a mettere in rete un cross al bacio di Pellegrini dalla destra. A partita ormai chiusa registriamo una bella parata di Alissò su diagonale di Patatino Paloski e la susseguente pronta chiusura di Brunetto Peres. Poi c'è anche il tempo per il ritorno di Perotti e per colpire l'ennesimo palo (il 20esimo stagionale più o meno) con lo sfortunatissimo El Sciaraui. Archiviata la Spal e difesa la terza piazza, da adesso si può pensare solo al Liverpool.



SINGOLI: Ottimo Nainggolan, bene Pellegrini (qualche sbavatura e un gol mangiato ma anche ottime giocate e due assist) e Strotman, finalmente sorrisoni per Scic, El Sciaraui bravo ma sfigato, Gonalons non crea danni ma, per una volta, crea solamente, buon impatto per il mago Silva. Dietro, tutti abbastanza concentrati con Brunetto Peres ancora sugli scudi. Nota di colore: uscito il ninja, la fascia di capitano va a Manolas. 










0 - 1 - Vicari aut.


0 - 2 - Nainggolan 


0 - 3 - Schick



giovedì 19 aprile 2018

ROMA - GENOA 2 - 1



Roma - Stadio Olimpico - Mercoledi 18 Aprile 2018 ore 20.45
Serie A - 33 Giornata
ROMA - GENOA 2 - 1

ROMAAlisson 6,5; Florenzi 6, Fazio 6, Juan Jesus 5,5, Kolarov 6,5; Gerson 6 (25' st Manolas 5,5), Gonalons 6, Pellegrini 7; Under 7 (31' st Schick 5), Dzeko 6,5, El Shaarawy 6 (37' st Strootman sv). A disp.: Skorupski, Lobont, Silva, Bruno Peres, Capradossi, Nainggolan, De Rossi, Antonucci, Luca Pellegrini. All.: Di Francesco 6,5
GENOA: Perin 6; El Yamiq 6, Rossettini 6, Zukanovic 5; Rosi 5,5, Hiljemark 6 (9' st Medeiros 6), Bertolacci 5,5, Rigoni 6, Migliore 6 (15' st G. Rossi 6); Pandev 6 (18' st Cofie 6), Lapadula 6,5. A disp.: Lamanna, Zima, Pereira, Veloso, Laxalt, Lazovic, Bessa, Omeonga, Galabinov. All.: Ballardini 6
Arbitro: Pairetto

Marcatori: 17' Under (R), 7' st AUT. Zukanovic (R), 16' st Lapadula (G)

Buona Roma per 35 minuti, brava, nonostante il massiccio turn over, a sbloccare subito lo score grazie al tocco sottorete di Cencio Under che finalizza al meglio una bella punizione di Kolarov. Il raddoppio arriva in apertura di ripresa con l'autogol dell'ex Zukanovic. Sembra fatta ma appena i giallorossi si rilassano, riecco tornare a galla i soliti errori e gli inspiegabili cali di tensione che permettono a un Genoa più cattivo di riaprire le sorti dell'incontro.

Nello specifico, la grave dormita di Gerson che si fa anticipare da Pandev (!), e l'altrettanto maldestra idea di Massimino Gonalons, lanciano Lapadula verso il gol degli ospiti. A questo punto la Roma sembra come imbambolata, incapace di pressare e, spesso, di effettuare una minima giocata perchè in preda alla paura (Lazio e Inter hanno vinto e la classifica per l'europa che conta, a questo punto, è una sorta di roulette russa). Soprattutto il centrocampo, privo di Nainggolan, Strotman e De Rossi,  nonostante un buon Pellegrini, non sembra possedere riserve dello stesso livello dei titolari. Inoltre un ulteriore erroraccio del subentrato Manolas manda per la seconda volta i rossoblu di fronte ad Alissò. Per nostra fortuna, nell'occasione, Medeiros ha solo il sinistro e, cercando il piede giusto, perde l'attimo fuggente e finisce per incartarsi. Nonostante il patema d'animo c'è, tuttavia, anche la possibilità di segnare il terzo gol, ma prima Florenzi e poi Dzeko (nervosissimo nei confronti di Sandrino e di uno Scic ancora una volta pasticcione) si divorano due occasioni clamorose.




Si finisce così tra i sospiri a ogni giocata degli avversari e con gli sguardi preoccupati verso il cronometro sperando che Pepito Rossi o Pandev, sulla scorta di qualche altro errore, non ci spediscano al quinto posto. Bisognava vincere e per fortuna vittoria è stata. Rimane però evidente che la Roma di campionato è ancora diversa da quella di Champions.  Tuttavia, il terzo posto è ancora giallorosso. Andiamo avanti...



SINGOLI: Bene Under, ok Pellegrini, Kolarov, Dzeko e Florenzi generosi ma imprecisi. Male Gonalons e Gerson, mentre Manolas impatta male con la partita. Qualche errore di troppo per Scic.








1-0- Cengiz Under

 
2 - 0 - Zukanovic autogol