venerdì 30 ottobre 2015

TO BE...INTER - ROMA


L'attaccamento alla maglia, l'essere campioni e bandiere in un calcio che, oramai, ne conta sempre meno. Questa foto, secondo noi, la dice tutta.

ROMA - UDINESE 3 - 1



Roma - Stadio Olimpico - Mercoledì 28 Ottobre 2015 - ore 20.45
SERIE A - 10° Giornata
ROMA - UDINESE 3 - 1

ROMA Szczesny 6.5; Maicon 7.5, Manolas 7 (dal 25' s.t. Gyomber sv), Rudiger 6, Digne 6.5; Florenzi 6.5 (dal 34' s.t. Vainqueur sv), Nainggolan 6.5, Pjanic 6.5; Gervinho 6.5 (dal 20' s.t. Iturbe 6), Dzeko 6.5, Iago 6 (De Sanctis, Torosidis, Castan, Nura, Uçan, Machin, Emerson, Ponce, Sadiq). All. Garcia 7.UDINESE Karnezis; Wague, Danilo, Piris; Widmer (dal 13' s.t. Bruno Fernandes), Badu, Iturra (dal 19' s.t. Aguirre), Marquinho, Pasquale; Perica (dal 25' s.t. Edenilson), Thereau (Meret, Perisan, Di Natale, Insua, Lodi, Felipe, Pontisso, Alì Adnan, Heurtaux). All. Colantuono.
MARCATORI: 4' Pjanic, 8'Maicon, 63'Gervinho; 77' Thereau (U) 

ARBITRO Russo di Nola


OTTIMA PRESTAZIONE


La Roma impiega venti minuti per sbriciolare il fortino dell'Udinese. Un ottima prima frazione di gioco in cui abbiamo registrato compattezza nei reparti, buona forma fisica e coesione tra i protagonisti in campo nell'aiutarsi a vicenda e nel chiudere al più presto una partita che ci introduce a una settimana di fuoco (Inter-Bayer-Lazio).

Dopo la bella vittoria di Firenze la squadra non si è seduta, anzi ha confermato il brillante avvio stagionale di alcuni singoli, su tutti, Pjanic e Gervinho, e l'importanza di avere un jolly (a questo punto è così che dobbiamo definirlo) come Capitan Florenzi, vivo e pungente in ogni parte del rettangolo verde. Nota lieta: dopo un mese torna Maicon e lo fa nel migliore dei modi tirando fuori dal cilindro un assist, un bel gol e diverse discese travolgenti tipiche del suo repertorio. Certo, stasera davanti a lui agisce er pòro Piris, ma quello che conta è in qualche modo il ritrovare il valore aggiunto del brasiliano, anche se acciaccato e dolorante.

A questo punto tutti devono risultare utili alla causa: Digne con le sue intelligenti sgroppate sulla sinistra, Manolas, stasera autore addirittura di un'incursione e un assist, con le sue puntuali, vigorose chiusure, lo stesso Iturbe, il quale, pur rivestendo il ruolo di riserva, ha sempre voglia di spaccare il mondo (e chissà, magari, a forza di insisitere, un giorno potrà riuscirci).
Capitolo a parte per Dzeko e Nainggolan: il bosniaco non segna, tuttavia regala sempre l'impressione di utilità in fase tecnico-tattica, facendo ripartire l'azione con la sua falcata che, sovente, è il doppio di quella avversaria, facendo torre per l'inserimento dei laterali offensivi, conquistando di testa palloni e punizioni importanti e giocandola anche bene con i piedi. Aspettando i gol e una forma più brillante dobbiamo ammettere che siamo di fronte ad un giocatore molto valido. Per quanto riguarda il Ninja, stasera, ha preso in mano la squadra durante il solito calo a venti minuti dalla fine. Lo ha fatto lottando, sudando, buttandosi su ogni palla e, questa volta, sbagliando molto meno del solito in fase propositiva.
Purtroppo quando cala Pjanic, la Roma, al momento, non ha un uomo d'ordine (come Keita) o un mastino dai piedi buoni (come Strootman) che amministra tenendo gli avversari lontano dall'area, dove cmq speriamo di recuperare al più presto anche il benedetto Castan.
Pertanto Rudi Garcia, bravo questa sera a trovare il giusto equilibrio, è costretto ancora a fare di necessità virtù disponendo, al contrario delle dirette avversarie che attualmente sembrano o sono più solide ma con un collettivo meno brillante dei giallorossi, di una squadra secondo noi ancora al 70%. Tuttavia se si dovesse superare il momento con grinta, capacità, senso di squadra e un pizzico di fortuna, le possibilità (in campionato) di questa Roma, nei mesi successivi, potrebbero aumentare enormemente.

LA STAMPA






IL FILM DELLA PARTITA

Passano soltanto quattro minuti e la Roma è in vantaggio: discesa di Maicon, palla in mezzo e deviazione implacabile di Pjanic

Passano altri quattro minuti e ancora Maicon dà spettacolo. Il brasiliano salta Piris e Wague e poi batte Karnezis per la seconda volta

Dzeko contrastato da Wague. Il bosniaco resta ancora a secco di gol anche se regala al pubblico una partita ricca di  spunti positivi

Buona partita anche per Florenzi (oggi di nuovo capitano), preziosissimo, come sempre, in ogni parte del campo
Nei minuti finali l'Atalanta segna il gol vittoria alla Lazio; Sczeszny festeggia a modo suo

VIDEO




1-0: Pjanic



2-0: Maicon



3-0: Gervinho

SERIE A - 10 Giornata

Roma ancora sola in vetta. Le inseguitrici tengono il passo. La Juve, messa ko dal Sassuolo, è dodicesima.


Atalanta
2 - 0
Lazio
Bologna
0 - 1
Inter
Frosinone
2 - 1
Carpi
Hellas Verona
0 - 2
Fiorentina
Milan
1 - 0
Chievo
Napoli
2 - 0
Palermo
Roma
3 - 1
Udinese
Sampdoria
1 - 1
Empoli
Sassuolo
1 - 0
Juventus
Torino
3 - 3
Genoa

CLASSIFICA
Roma
23
Fiorentina
21
Inter
21
Napoli
21
Lazio
18
Sassuolo
18
Atalanta
17
Milan
16
Sampdoria
15
Torino
15
Chievo
12
Juventus
12
Genoa
11
Empoli
11
Palermo
11
Udinese
11
Frosinone
10
Bologna
6
Carpi
5
Hellas Verona
5

lunedì 26 ottobre 2015

FIORENTINA - ROMA 1 - 2



Firenze - Stadio Artemio Franchi - Domenica 25 Ottobre 2015 ore 18.00
SERIE A - 9° Giornata
FIORENTINA - ROMA 1 - 2

FIORENTINA Tatarusanu; Roncaglia, G. Rodriguez (dal 36' s.t. Babacar), Astori; Blaszcykowski (dal 16' s.t. Rossi), Vecino, Badelj (dal 16' s.t. Fernandez), Bernardeschi; Ilicic, Borja Valero; Kalinic (Sepe, Lezzerini, Pasqual, Tomovic, Suarez, Verdù, Rebic). All. Paulo Sousa.

ROMA  Szczesny 6.5; Florenzi 7, Rudiger 5.5, Manolas 6.5, Digne 6.5; Pjanic 6.5 (dal 34' s.t. Torosidis 5), De Rossi 6.5 (dal 37' p.t. Vainqueur 6.5), Nainggolan 6.5; Gervinho 7 (dal 44' s.t. Gyomber sv), Dzeko 6.5, Salah 7 (De Sanctis, Maicon, Castan, Iago Falque, Iturbe, Emerson, Uçan, Ponce, Sadiq). All. Garcia 7.

ARBITRO
 Orsato di Schio.

MARCATORI:  6' Salah, 34' Gervinho; 90'+4' Babacar

E ORA CONTINUITA'

Vittoria di cuore al termine di una gara maschia, accorta, in cui si è usato più il randello che la qualità. Come al solito non mancano i finali da infarto con l'espulsione stupida di Salah e il solito gol incassato, anche se stavolta era troppo tardi per essere riacciuffati.

Tuttavia c'è da dire che vincere a Firenze non era facile per niente. La forma dei viola, nonostante l'inaspettata sconfitta di Coppa contro il Poznan, è a nostro parere ottima così come è ottima la qualità di possesso palla della Viola in mezzo al campo e sulla trequarti. La Roma ha aspettato, presentandosi al Franchi con un atteggiamento attendista, umile, senza però perdere di compattezza, dando vita a  una gara di sacrificio nel segno delle veloci ripartenze orchestrate da Salah e Gervigno.

Tra gli spunti positivi annotiamo un generosissimo Florenzi (bellissimo il suo assist per lo 0 a 2), oggi capitano dopo l'uscita di De Rossi e un attento Manolas, efficace su ogni palla. Molto utile anche il lavoro svolto da Digne, bravo a rompere e a ripartire sempre con la tigna giusta. Nainggolan è il solito guerriero: fermare le giocate di Borja Valero e di Vecino non è compito facile. Lui non si risparmia mai, tentando anche l'impostazione in fase offensiva, purtroppo spesso imprecisa. Salah è autore di una gara esemplare: fischiato dal suo ex pubblico per tutti i 90 minuti di gioco, non solo trova un gol molto bello ma torna sempre a dare una mano nelle retrovie, anche come supporto sulla corsia di sinistra. Peccato per quel cartellino rosso che lascia i giallorossi in inferiorità numerica proprio quando le fatiche della battaglia di Leverkusen iniziano a farsi sentire pesantemente. Un errore sicuramente figlio del troppo nervosismo per una giornata un pò troppo particolare. Gervigno, anche oggi, si dimostra un giocatore totalmente ritrovato e imprevedibile. Per il resto, bene sia Pjanic, sia Dzeko. Nonostante i due bosniaci si divorino un gol gigantesco a testa che avrebbe steso la Fiorentina per il conto totale, partecipano molto bene alla manovra romanista. Il primo, pur soffrendo il pressing della Fiorentina, regala sprazzi di classe, Dzeko conquistando ogni palla alta e agendo molto bene nel ruolo di pivot. A questo punto gli manca solamente il gol che speriamo arrivi presto.    
Da correggere restano purtroppo tante cose. Rudiger sembra ancora tatticamente spaesato, ha problemi con la tattica del fuorigioco, sbaglia qualche appoggio di troppo anche se nel concitato finale il cuore non gli manca. Torosidis invece, dopo i disastri commessi contro il Bayer, si ripete perdendosi fatalmente Babacar a trenta secondi dalla fine. Se il gol della Fiorentina fosse arrivato due, tre minuti prima, avremmo rivisto i fantasmi parlarci in tedesco. Va bene che le energie scarseggiavano, la squadra era in inferiorità numerica ma il ripetersi di certe falle finisce per mettere in ombra quanto di ben fatto e per togliere tranquillità a una squadra che, in quei momenti, dovrebbe saper gestire con la calma dei grandi.

E veniamo a Garcia. Stasera non ha ripetuto gli errori commessi in Champions: squadra corta, compatta e concentrata. Se il fiato è mozzo, si rimpolpa centrocampo (abbastanza felice l'inserimento di Vainqueur al posto di De Rossi) e difesa con Dzeko a strappare palloni di testa e a prendere falli importanti. 
Ah...dimenticavamo: la Roma è sola al comando ma, vi prego, non lo ricordate troppo spesso ai giocatori... il nostro scudetto, per ora, si chiama continuità.








Passano soltanto nove minuti e Salah trova un gol da cineteca che porta avanti la  Roma

L'egiziano, al quinto centro consecutivo, non esulta. Per lui, ex viola dopo le tante polemiche estive, i tifosi della Fiorentina hanno riservato 90 minuti di fischi. 

La Fiorentina tiene palla, si fa pericolosa ma al 34' dopo un micidiale contropiede orchestrato da Florenzi, Gervinho supera Tatarusanu e sigla il raddoppio giallorosso

La metamorfosi dell'ivoriano sa di eccezionale. In estate era praticamente già venduto negli Emirati, adesso con quattro gol segnati, è ritornata la Freccia Nera di due anni fa.

Florenzi e Pjanic controllano Borja Valero. La Fiorentina dopo il raddoppio romanista non molla e il forcing a centrocampo è molto pesante

Una magia di Kalinic, tocco di tacco in corsa e conclusione al volo solo davanti a Sczeszny. La palla, per fortuna, termina fuori.

Nainggolan contrasta Bernardeschi. Il ninja stasera ha dovuto lottare non poco per avere la meglio sui diretti avversari.

Finalmente una buona prova di Kostas Manolas. Il centrale greco ha intercettato tutto l'intercettabile salvando più volte la porta giallorossa dalle conclusioni avversarie.

La gioia di Capitan Florenzi al fischio finale

Questa sera bene anche Garcia, sceso in campo con una formazione molto all'italiana che ha concesso pochissimi spazi. La Roma è sola al comando ma per confermarsi durante due settimane di fuoco servirà tanta concentrazione e tanta continuità.


VIDEO





0 - 1: Salah


0 - 2: Gervinho
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venerdì 23 ottobre 2015

CHE FINE HA FATTO? IN EUROPA TRIONFANO AQUILANI E STEFANONE OKAKA


CHE FINE HA FATTO? IN EUROPA TRIONFANO AQUILANI E STEFANONE OKAKA

                                                   


Nel giovedì di Europa League appena trascorso  c'è anche un pizzico di memoria giallorossa. Eh sì... ...mentre gli attuali eroi di casa Trigoria sono sotto i riflettori dopo la gelida doccia tedesca in quel di Leverkusen, ci sono due ex romanisti che si stanno prendendo le proprie soddisfazioni lontano dalla Città Eterna.


Per Alberto Aquilani, dopo tante vicissitudini con le maglie più disparate, l'avvio della stagione con quella a righe biancoverdi dello Sporting Lisbona sembra essere abbastanza soddisfacente anche se finora le presenze non sono state tantissime. Una rete in campionato, poi quella di ieri sera su rigore agli albanesi dello Skenderbeu. Il Principino sogna ancora gli Europei. In bocca al lupo.







Notte di gloria anche per Stefanone Okaka che, dopo essere stato scaricato dalla Samp senza poche polemiche, si sta rivelando terminale offensivo importantissimo per i belgi dell'Anderlecht. La Jupiler League non sarà un campionato tra i più esaltanti d'Europa ma, sicuramente, è un torneo trampolino di lancio per tanti giovani interessanti. Dopo la doppietta dell'ultimo turno di campionato, il colosso di Castiglione del Lago è vice capocannoniere con sei reti. Con quello di ieri sera realizzato alla sua maniera, di sfondamento, nientepopodimenochè contro i londinesi del Tottenham, ha praticamente eguagliato il suo record personale dello scorso anno. A 26 anni, il buon Okaka potrebbe avere trovato davvero la svolta della sua carriera.





mercoledì 21 ottobre 2015

BAYER LEVERKUSEN - ROMA 4 - 4



Leverkusen - BayArena - Martedì 20 Ottobre 2015 ore 20.45
Championa League - Gruppo E - 3° giornata
BAYER LEVERKUSEN - ROMA 4 - 4
BAYER LEVERKUSEN (4-4-2) Leno; Donati, Tah, Papadopoulos, Wendell; Kampl, Toprak (dal 34’ s.t. Yurchenko), Kramer (dal 21’ s.t. Brandt), Calhanoglu; Hernandez, Bellarabi (dall’11’ s.t. Mehmedi). (Kresic, Ramalho, Jedvaj, Boenisch). All. Schmidt
ROMA Szczesny 5.5; Torosidis 4.5, Manolas 5.5, Rüdiger 4.5, Digne 6; Pjanic 7.5, De Rossi 7.5, Nainggolan 6.5; Florenzi 6 (dal 45’ s.t. Iturbe sv), Gervinho 7 (dal 40’ s.t. Dzeko sv), Salah 5 (dal 17’ s.t. I. Falque 7) (De Sanctis, Castan, Iturbe, Maicon, Vainquer). All. Garcia 4.5

ARBITRO Kassai (Ung)
MARCATORI: Hernandez (B) al 4’ su rigore e al 19’, De Rossi (R) al 29’ e al 38’; Pjanic (R) al 54’, I. Falque (R) al 73’, Kampl (B) al 85’, Mehmedi (B) al 87’.


NON SI CRESCE MAI

Difficile accroccare un concetto lucido dopo il surreale suicidio della BayArena. Secondo noi sono tre gli spunti principali per tentare di spiegare una partita folle e follemente gestita nei decisivi minuti finali.
1) I GIOCATORI: grande De Rossi, grande Pjanic, grande Gervigno, ottimo anche Florenzi ma alla resa dei conti ci ritroviamo come sempre con le pive nel sacco e stavolta con due reti incassate nel giro di un minuto e mezzo che ci portano dall'esaltazione per un'impresa degna di una grande squadra allo scoramento per un risultato incredibile che vede la Roma ancora fanalino di coda del girone. Col Siviglia sembrava uno scherzo, contro il Carpi, il Palermo e l'Empoli un pò meno; stasera ci rendiamo conto che diversi giocatori, specialmente in Champions, non dimostrano al 100% la caratura spesso e volentieri decantata. Ad altri manca invece sempre una lira per fare un soldo. Entro nello specifico: Torosidis, a nostro parere, non può fare il titolare a certi livelli, Manolas e Rüdiger sembrano male assortiti (due difensori poco esperti, fisici, entrambi con i piedi ruvidi e col senso della posizione a volte fatalmente ballerino). Salah, dopo Borisov, stecca di nuovo l'esame europeo. Nainggolan, guerriero indomabile, purtroppo pasticcia un pò troppo quando non serve. Pjanic (ripetiamo stasera eccellente sotto tutti i punti di vista), purtroppo, perde l'unica palla che non doveva perdere, nel momento in cui non doveva succedere, avviando l'azione del gol che rianima i tedeschi. Guai infine a recriminare contro l'arbitro o contro la Malasorte. Ribaltare un'inizio, come al solito penoso e farsi infinocchiare in quel modo avendo due gol di vantaggio, è ingiustificabile. E se il Chicharito Hernandez fallisce per un pelo il clamoroso 5 a 4 dobbiamo solamente ringraziare il Dio Culovic.
2) IL MISTER: Garcia per noi incolpevole fino all'80. Poi non si rende conto che la squadra, come al solito, o si sente stanca o forse è un pò appagata e molla. Non si rende inoltre conto che, dall'altra parte, gli avversari non mollano. Quindi, invece di tenere un'unica punta pesante, magari puntellando la mediana con due centrocampisti (Ucan, Vainqueur), effettua cambi soltanto in fase offensiva scoprendo il fianco al veemente ritorno dei tedeschi. Certo, la Roma, perso Keita, non possiede alcun ragionatore di esperienza e di livello ma almeno un fortino alla disperata poteva pure innalzarlo giusto per non incappare nella solita figuraccia di un gol incassato al minuto o per portare a casa tre punti che avrebbero riaperto clamorosamente il girone.
3) IL MERCATO
Forse le maggiori responsabilità risiedono proprio nell'operato di Walter Sabatini. Il campo ci dice che per onorare la Champions servono giocatori all'altezza. In estate si sono volutamente sottovalutati gli acciacchi di Maicon, che non offrono certezze sulla fascia destra, i tempi di recupero di Castan e quindi la necessitá di un centrale almeno del suo livello tecnico, il nuovo ko di Strootman, l'assenza di un regista che dia ordine e sostanza quando non c'e'Keita. Dispiace dirlo ma la rosa è incompleta e non pronta per figurare come dovrebbe (sperando che la cosa riguardi solamente il proscenio internazionale) .

Purtroppo, questa sera, per tanti motivi, e nonostante un grande cuore, la Roma è apparsa una grande squadra soltanto per sessanta minuti. E considerato che una partita può durare anche 95 minuti, tutto questo non ci rende soddisfatti.

Quattro minuti d'orologio e la Roma e subito sotto: Chicharito Hernandez trasforma il rigore concesso dall'ungherese Kassai per fallo di mano di Torosidis



La Roma prova a reagire ma un disastro difensivo di Rudiger spiana la strada al raddoppio del Bayer. Sczeszny compie un miracolo su Hernandez ma non può nulla sul rimpallo e sul tap in vincente del messicano ex Real e Manchester United. 
Nonostante il doppio svantaggio i giallorossi non mollano la presa e De Rossi accorcia le distanze con un colpo in mischia
Il Bayer accusa e soffre la maggiore velocità dei giallorossi. Il pareggio arriva grazie a un altro colpo in mischia di Capitan De Rossi che non lascia scampo a Leno.

La partita è durissima. Rudiger e Manolas in un ruvido contrasto aereo.  
La Roma inizia alla grande anche il secondo tempo e Pjanic, con l'ennesima perla su punizione, porta in vantaggio la squadra di Garcia. Peril bosniaco è il quarto gol stagionale su calcio piazzato.
Da una fantastica imbeccata di Pjanic per Gervinho parte l'azione che porta al gol di Iago Falque. Siamo sul clamoroso 2 a 4 e la Roma sembra ormai padrona del campo.
Ma a dieci minuti dalla fine i tedeschi sfruttano due ingenuità dei giallorossi e riacciuffano un incredibile pareggio grazie alle reti di Brandt e di Mehmedi.

Un assurdo pareggio che compromette ancora di più il cammino europeo della Roma, senza contare che al 92' il Chicharito Hernandez sciupa incredibilmente il gol vittoria per i tedeschi.


VIDEO



2- 1: De Rossi


2 - 2: De Rossi


2 - 3: Pjanic

2 - 4: Iago Falque


CHAMPIONS LEAGUE - GRUPPO E - 3 GIORNATA
Il Barca prende il largo vincendo a Borisov. Per la Roma il cammino europeo si complica di brutto.
BATE BORISOV - BARCELONA 0 - 2
BAYER LEVERKUSEN -
ROMA  4 - 4

CLASSIFICA
BARCELONA   7
BAYER L.         4
BATE                 3
ROMA               1