giovedì 28 settembre 2017

QARABAG - ROMA 1 - 2




Baku - Tofiq Bahramov - 27 Settembre 2017 ore 18.00
Champions League - Gara 2 - Girone C
QARABAG - ROMA 1 - 2

QARABAG: Sehic 5,5, Medvedev 6 , Hüseynov 6, Sadygov 6, Agolli 5,5, Richard Almeida 6,5, Garayev 6, Pedro Henrique 6,5 (30' st Elyounoussi 6), Míchel 6 (43' st Quintana sv), Madatov 6 (36' st Guerrier 6), Ndlovu 6,5. A disp.: Kanibolotskyi, Amirguliyev, Rzezniczak, Diniyev. All.: Gurbanov 6,5ROMA: Alisson 6, Peres 6, Manolas 7, Juan Jesus 6, Kolarov 6, Pellegrini 6,5 (36' st Strootman 6), Gonalons 4,5 (22' st De Rossi 6), Nainggolan 6, Defrel 5 (16' st Florenzi 6), Dzeko 7,5, El Shaarawy 6. A disp.: Skorupski, Fazio, Gerson, Under. All.: Di Francesco 5,5
Arbitro: Dias (Por)
Marcatori: 7' Manolas (R), 15' Dzeko (R), 28' Pedro Henrique (Q)




Nessuna partita di Champions League è una passeggiata. Non lo fu a Bate, due anni fa, e non lo è stato oggi a Qarabag. Sarà il viaggio lunghissimo, il fuso orario, l'aria umidiccia del Mar Caspio che non fa bene alla cervicale...insomma pure se parti facendo la girandola de Castello, con Manolas che segna, Dzeko che butta dentro il settimo centro stagionale, Pellegrini ispirato e El Sciaraui assisteggiante, ecco la "fatal cazzata" di Massimino Gonalons e,in un attimo, ti ritrovi impantanato nel paradosso del provinciale a Baku. 



Allora, visto che non ti chiami Real, che non corri, che stasera non entra manco un passaggio da scuola calcio, che non parli la lingua del posto e che Defrè s'impappina n'altra volta sul più bello, allora soffri e manco poco perchè all'ultimo secondo si rischia pure l'incredibile beffa. Sò i sapori del calcio vero e Di Fra, su questo, è chef d'alto bordo. Coi tergicristalli sui bernardoni, sbuffa perchè Gregorio (Defrè) va in panne come 'na due cavalli sul Passo dello Stelvio e perchè nessuno la passa a El Sciaraui. Sempre con l'incubo di non riuscire mangiare il panettone e con la tabella della crescita a portata di mano, manco fosse un endocrinologo.

Eppure, tra fiato mozzo, qualche profilo non proprio da massima competizione continentale e diversi piedi storti, la Roma si mangia 5 gol, stringe i denti, lotta e, alla fine, dopo la grande paura dell'incornata di Ndlovu, tiene ancora una volta. Arrivano i primi 3 punti in Champions lontano dall'Olimpico. Non succedeva dall'epoca de Checchennina. Della serie oggi saranno stati brutti come un quadro de Picasso ma almeno sò efficaci. In fondo, in fondo la scorsa estate chiedevamo pure questo, no? Daje!














0-1: Manolas



0 - 2: Dzeko

IL GRUPPO C

Vittoria in rimonta del Chelsea sull'Atletico Madrid. La Roma vince a fatica sul terreno del Qarabag. Le prossime gare ci riveleranno il vero valore europeo dei giallorossi.





domenica 24 settembre 2017

ROMA - UDINESE 3 - 1


Roma - Stadio Olimpico - sabato 23 Settembre 2017 ore 15.00
SERIE A - 6 Giornata
ROMA - UDINESE 3 - 1

ROMAAlisson 6,5; Florenzi 6,5 (33' st Bruno Peres sv), Manolas 7, Fazio 6,5, Kolarov 6,5 (29' st Moreno 6); Nainggolan 7, De Rossi 6, Strootman 6,5; Perotti 6,5, Dzeko 7,5 (26' st Defrel 6), El Shaarawy 7,5. A disposizione: Skorupski, Lobont, Juan Jesus, Castan, Gonalons, Pellegrini, Gerson, Ünder. All.: Di Francesco 7.UDINESE: Bizzarri 5,5; Larsen 4,5, Angella 4,5, Nuytinck 5, Samir 5; De Paul 6 (25' st Bajic 6), Behrami 5, Barak 5 (7' st Fofana 5,5), Jankto 6; Maxi Lopez 5, Lasagna 5 (1' st Pezzella 5,5). A disposizione: Scuffet, Borsellini, Bochniewicz, Alì Adnan, Hallfredsson, Balic, Matos, Ewandro. All.: Delneri 5.
Arbitro: Massa
Marcatori: 12' Dzeko (R), 30', 45' El Shaarawy (R), 45' st Larsen (U)



Arriva finalmente anche il giorno di El Sciaraui, uomo copertina con 2 gol di questo Roma - Udinese che chiude, con 9 punti conquistati e una sola rete subita, la serie di partite "abbordabili" ma non scontate con le quali era necessario saggiare la bontà del lavoro di Di Fra dopo la sconfitta rimediata contro l'Inter. 



Si era detto allora di non fare drammi eccessivi, diciamo oggi di non esaltarci in quanto lo spessore delle tre avversarie è notevolmente inferiore a quello dei giallorossi. Tuttavia, al mister deve essere riconosciuta ragione e fiducia per quanto riguarda movimenti e concentrazione. Primo perchè il gioco della squadra sta assumendo, partita dopo partita, quell'armonia collettiva che permette di costruire azioni avvolgenti senza mai lasciare nessuno fuori dai giochi. Oggi, ad esempio, tornava De Rossi in mezzo assieme al Ninja e Strootman mentre nella ripresa si è dato spazio a Defrè (a momenti segna pure) e al redivivo Moreno. Idem per quanto riguarda la concentrazione: nessuno ti affronta per regalare punti...a Roma lo sappiamo bene. E l'Udinese oggi, nonostante le tante lacune, si è presentata subito col piglio giusto davanti ad Alissò. Bravi i giallorossi a ribattere subito, a trovare la rete sull'asse Nainggolan - Dzeko  e a congelare la partita nel primo tempo.



Poi, l'attimo d'oro del Faraone, tornato a buoni livelli dopo i problemini estivi. Chi subito sparava a zero su Di Fra dopo 180 minuti di campionato, ha proprio nel rendimento di El Sciaraui la cartina tornasole di un approccio troppo "accalorato" alle stagionali sorti giallorosse. L'impressione è cmq che dai piedi del Faraone dovranno passare molte occasioni importanti per la stagione di questa nuova Roma e per i destini del tecnico. Speriamo sarà capace il ragazzo a coglierle perchè a nostro parere la qualità ce l'ha.



Infine la sfiga...palo pure oggi (rigore di Perotti)...il settimo in quattro partite. E' già record del mondo. Meglio prenderli cmq sul 3 a 0 che sul vantaggio striminzito. Poi, come con l'Inter, il gol subìto....ok c'è il buco di Moreno che è nuovo e non ha mai giocato, il risultato in cassaforte al 91', la testa alle coppe. Però Di Francesco si è incazzato e, a nostro parere, ha fatto bene. Le grandi squadre non prendono gol così. Soprattutto in vista della perigliosa trasferta Champions a Qarabag dove bisognerà dimostrare di essere per forza grande squadra. Per noi il punto preso contro l'Atletico rimane d'oro pesante. Necessario sarebbe farlo fruttare con una vittoria in Azerbaigian in cui saranno fondamentali cuore e tanta tanta testa. Sperando che il fiato diventi, prima o poi, un prezioso alleato. 












1-0: Dzeko



2-0: El Sharaawy



3-0: El Sharaawy



La Juve vince facile il derby della Mole, il Napoli fatica in casa della Spal. Vittorie anche per Inter e Lazio. Inatteso ko del Milan a Marassi.

giovedì 21 settembre 2017

BENEVENTO - ROMA 0 - 4




Benevento - Stadio Ciro Vigorito - mercoledì 20 Settembre 2017 - ore 18.00
SERIE A - 5 Giornata
BENEVENTO - ROMA 0 - 4

BENEVENTO: Belec 5; Letizia 4,5, Venuti 4,5, Lucioni 4,5, Di Chiara 4,5; Memushaj 4,5, Cataldi 5, Chibsah 5, Lazaar 5 (19' st Parigini 5,5); Puscas 5, Coda 5,5 (30' st Armenteros sv). A disposizione: Brignoli, Piscitelli, Gravillon, Gyamfi, Viola, Del Pinto, Iemmello, Lombardi, Kanoute. All.: Baroni 5. 
ROMAAlisson 6; Bruno Peres 6,5, Fazio 6.5, Juan Jesus 6, Kolarov 7,5; Pellegrini 6 (23' st Gerson 6), Gonalons 6,5, Strootman 6; Ünder 5,5 (1' st El Shaarawy 6), Dzeko 8, Perotti 6,5 (30' st Florenzi sv). A disposizione: Skorupski, Lobont, Manolas, Moreno, Castan, De Rossi, Defrel, Antonucci. All.: Di Francesco 6,5. 
Arbitro: Fabbri
Marcatori: 22', 7' st Dzeko, 35' aut. Lucioni, 29' st aut. Venuti





La Roma in modalità turn over fa comodamente suo il turno infrasettimanale acciuffando altri tre punti in casa del pòro Benevento, squadra onesta ma francamente non apparsa ancora a proprio agio in Serie A. 2 gol di Dzeko, 2 autogol, 2 pali (e siamo a sei totali), ennesimo clean sheet. L'impressione è che i movimenti e la forma vadano in sensibile rialzo. 

Con le assenze del Ninja, De Rossi e Manolas, e con Florenzi lasciato a riposo in panca, Di Fra concede la ribalta a Brunetto Peres e Piè Veloce Fazio per far compagnia a Jesus e all'ottimo Kolarov, ormai leader indiscusso della fascia sinistra. Strootman rincontra "acquasanta" Cataldi in mezzo al campo e, lì davanti sulla destra, spazio al riproposto Cencio Under, stasera nel tridente assieme a Dzeko e al buon Perotti. Bòna la seconda pure per Pellegrini, che riparte titolare. Il più atteso di tutti è però l'ex capitano del Lione Gonalons, all'esordio in giallorosso. Buona prova la sua, specialmente nel primo tempo, in cui il francese ha fatto vedere ciò che ci si aspettava: le movenze tipiche del direttore d'orchestra e pure un bel lancio per Brunetto, propiziatorio nell'azione del raddoppio giallorosso. Male invece il giovane turco. Per lui sostituzione con El Sciaraui nell'intervallo. "Non gli riusciva niente", dirà laconico il mister nel dopopartita. Ecchevvòfà? Sò giovani...speriamo cresceranno. Il finale ci riserva anche l'ingresso di Gerson: il senso della gara lo si capisce tutto quando il brasiliano, che proprio un fulmine non è, in un paio di occasioni torna indietro a rubare palla. E come se non basta, lo fa pure con successo.



Stamina: si regge benino almeno fino all' 80esimo, anche se l'avversario, in quanto a coefficente di difficoltà, sembra dirla meno del Verona di sabato scorso. L'obiettivo, con cinque partite in due settimane, è chiuderla al più presto, arrivare a fine gara senza avere la lingua di fuori e, magari, senza far allargare troppo le maglie difensive. Di Fra, alla porta inviolata, ci tiene parecchio, giocasse pure contro il Roccacannuccia. Alla faccia di chi ancora je punta er dito addosso e je dice "te ggiochi com'a Zeman". 

Minuti importanti per Strootman, oggi perno del centrocampo giallorosso

Maxime Gonalons in azione. Buona la partita dell'ex Lione in fase di regia

Bruno Peres ha giocato una discreta gara

Il primo gol di Dzeko

Per ben due volte i difensori del Benevento hanno maldestramente anticipato il bosniaco mettendo fuori causa Belec

Di Fra è soddisfatto

Tanti i tifosi giunti da Roma al seguito della squadra




0-1: Dzeko



0-2: aut. Lucioni



0-3: Dzeko



Classifica: Napoli e Juve balzano in testa dopo le vittorie su Lazio e Fiorentina. L'Inter stecca a Bologna. A sorpresa, il Torino a ridosso delle prime quattro.

domenica 17 settembre 2017

ROMA - VERONA 3 - 0




Roma - Stadio Olimpico - Sabato 17 Settembre 2017 ore 20.45
SERIE A - 4 Giornata
ROMA - VERONA 3 - 0

ROMA Alisson 6; Florenzi 7, Manolas 6 (33' st Moreno 6), Fazio 6, Kolarov 6,5; Nainggolan 7 (29' st Shick 6), De Rossi 6, Pellegrini 6,5; Under 6,5 (29' st Gerson 6), Dzeko 7,5, El Shaarawy 6,5.
A disp.: Lobont, Skorupski, Jesus, Strootman, Perotti, Gonalons, Defrel, Da Silva, Castan. All.: Di Francesco 7
VERONA Nicolas 6; Caceres 4,5, A. Ferrari 5, Heurtaux 4,5, Souprayen 4; Romulo 6, B. Zuculini 5,5 (30' st Fossati 5,5), Buchel 5 (12' st Verde 6); Bessa 5,5, Kean 5 (19' st Pazzini 6), Valoti 5.
A disp.: Silvestri, Coppola, Laner, Caracciolo, Zaccagni, Lee, Bearzotti. All.: Pecchia 5
Arbitro: Pairetto
Marcatori: 22' Nainggolan (R), 34' Dzeko (R), 16' st Dzeko (R)



Non c'è partita! Troppo il divario tecnico in campo tra i giallorossi e gli scaligeri di Pecchia che, oltretutto, hanno giocato in dieci uomini una buona porzione di secondo tempo. Se non ci fosse stata una miriade di errori sottoporta da parte della Roma, probabilmente il modesto Verona stasera sarebbe uscito dall'Olimpico con sei gol sul groppone.

Dopo la battaglia di Champions contro l'Atletico, DiFra concede un pò di turnover cercando estro e velocità in zona gol. L'idea si conferma buona: Pellegrini, Al Sciaraudi e Cencio Under partono dall'inizio aumentando ritmo e tasso tecnico in fase offensiva. In difesa turno di riposo per Jesus che lascia spazio a Piè Veloce Fazio. Nel finale entrano gli altri: Gerson, Moreno e soprattutto l'attesissimo Scic che esordisce all'Olimpico bussando subito dalle parti di Nicolas. Insomma dalla tempesta di pioggia di questa sera ne scaturisce un risultato che, pur non fornendo grandi indicazioni anche a causa della debolezza del Verona, ci induce a un cauto ottimismo.



Cose buone: su tutte il ritorno, con assist, di Florenzi. Quasi un anno dopo dal suo primo infortunio, Sandrino torna subito a suonare la carica su una fascia destra che senza di lui non era più tale. Poi il solito Ninja e l'affidabilità sia di Pellegrini (il ragazzo è dotato) sia dello stesso Cencio (un palo, un gol mangiato e tanta qualità). Infine i due gol di Dzeko che speriamo pongano fine a una settimana rovente dal punto di vista delle polemiche tra il mister e la stampa.

Cose meno buone: i gol sbagliati. Una marea se pensiamo al calibro del Verona. Poi la forma ancora arretrata di Al Sciaraudi. L'assist per il vantaggio è cmq molto bello. Aspettiamo il miglior Faraone perchè questa Roma ha bisogno di lui. Annotiamo infine la scaramuccia tra Gerson e Brunetto Peres a fine gara. Speriamo la società provveda.

Un risultato che speriamo infonda la tranquillità necessaria per confermarsi in una settimana che, con Benevento e Udinese all'orizzonte, dovrà essere capitalizzata a dovere. Avanti così...

Il vantaggio di Nainggolan sotto la bufera 

Esordio in Serie A per Cengiz Under. Il turco colpisce un palo nel primo tempo.

Florenzi anticipa Valoti di testa. Per Sandrino un super ritorno (con assist) dopo il lunghissimo infortunio

Dzeko conclude a rete. Nonostante i due gol, rimangono tanti..troppi gli errori sottoporta del bosniaco

Il 2 a 0 di testa siglato da Dzeko su cross di Florenzi

Di Francesco urla sotto la pioggia. 


1 - 0: Nainggolan



2 - 0: Dzeko



3 - 0: Dzeko


mercoledì 13 settembre 2017

ROMA - ATLETICO MADRID 0 - 0



Roma - Stadio Olimpico - martedì 12 Settembre 2017 ore 20.45
Champions League - Gruppo  - 1 Gara
ROMA - ATLETICO MADRID 0 - 0

ROMA: Alisson 7,5; Bruno Peres 5, Manolas 6, Juan Jesus 5, Kolarov 5,5; Strootman 5,5, De Rossi 5,5, Nainggolan 6 (34' st Pellegrini sv); Defrel 5,5 (23' st Fazio 6), Dzeko 5 (44' st El Shaarawy sv), Perotti 6,5. A disp.: Skorupski, Florenzi, Lorenzo, Gonalons, Ünder. All.: Di Francesco 5,5ATLETICO MADRIDOblak 6; Juanfran 6, Godin 6,5, Savic 6,5, Filipe Luis 6,5; Koke 6,5, Thomas 6,5, Gabi 6,5 (17' st Carrasco 6), Saul 6; Griezmann 5,5 (34' st Gaitan sv), Vietto 6 (13' st Correa 6). A disp.: Moya, Gimenez, Lucas, Torres. All.: Simeone 6
Arbitro: Mazic (Serbia)




Un immenso Alissò (e un palo colpito dagli Spagnoli nel finale) salva la Roma dal ko. L'Atletico Madrid del tanto atteso Cholo Simeone mantiene quindi le premesse della vigilia confermandosi compagine tanto marcatamente ruvida, quanto al tempo stesso fortemente talentuosa. Rapidità di manovra, continuità di ritmo e scatti improvvisi finalizzati alla stoccata del folletto Griezmann sono ormai il loro conosciuto biglietto da visita. Si annota anche qualche sbaglio vistoso anche se nel secondo tempo, provare reagire è dura davvero. C'è però un dato da non far passare sottogamba: i colchoneros in quattro anni sono arrivati due volte in finale di Champions League e, almeno in una occasione hanno seriamente rischiato di vincerla. Onestamente un pò troppo per le speranze giallorosse di questi magri tempi.


Per quanto riguarda la Roma, si riparte dal doloroso ko subìto contro l'Inter: Di Fra punta molto sul cuore, sull'applicazione e sulla tattica di una squadra ancora una volta valida a metà, o almeno fino al 60 minuto di gioco. Nella prima frazione, tra un tiro e l'altro degli avversari, i giallorossi rischiano però di fare male agli spagnoli sia con Nainggolan sugli scudi che costringe Oblak alla parata sporca con un tiraccio dal limite sia con Perotti che a tratti folleggia molto bene sulla corsia di sinistra prendendosi pure il lusso di mandare in tilt gente titolata come Felipe Luis o Godin. Peccato che uno Dzeko tornato ai livelli di "aspettachemomegirooooo" e un pur diligente Defrel, il quale per l'emozione, s'impappina davanti a Oblak come uno scolaretto durante il primo giorno, non conferiscano alla conclusione quella classe e quel quid decisivo che il contesto meriterebbe e che, per ora, sembra latitare di brutto (speriamo che Scic sia in grado di risolvere il problema).



Per la linea mediana una prova di sudore e fatica col fiato sempre tendente al rosso: incensato il Ninja, poi uscito per crampi con fasciature su tutta la gamba, è assodato che Strootman al momento regge sì e no un'ora buona per poi aprire pericolose voragini in mezzo al campo quando la stamina crolla a picco. De Rossi va al rallenty e non è una novità. Pellegrini (secondo me entrato troppo tardi) ha classe. Dietro, l'attenzione è alta con Brunetto Peres meglio in fase propositiva con le sgasate di alvarettiana memoria che in fase difensiva. Il problema è che perde palla troppo spesso. Jesus fa tenerezza di fronte ai diavoli spagnoli anche se fino all' 80esimo regge discretamente. Poi c'è Manolas: salvifico nel primo tempo, quanto totalmente folle e colto da visione onirica nel fare il remake di Gesù Cristo Superstar. Peccato che il gioco non fosse fermo e mancassero una manciata di minuti alla fine.



E veniamo a Di Fra, giunto al battesimo del fuoco pure in Champions. Lo vedi lì arrovellarsi coi capelli dritti, cercando di trovare dietro lo schermo dei suoi bernardoni la tattica giusta per reggere ai tori di Madrid. Effettivamente la trova inserendo in corsa Piè Veloce Fazio a puntellare il fortino. Bene ma come cantava Gianni Morandi, si può dare di più. Come? Magari facendo prima i cambi anche se i crampi di Nainggolan lo costringono a rinunciare a El Sciaraui e a pizzicare gli spagnoli in velocità, forse un pò stanchi dopo una ripresa molto intensa. Deve poi combattere con un avversario più insidioso di Simeone: la stampa, sempre pronta a bollarlo come provinciale e a farlo passare come lo scemotto del villaggio. Lui reagisce in punta di fioretto, stoccando contro le tournee americane e insistendo sul lavoro da svolgersi in un ritiro precampionato più corposo. Adesso ha un filotto di partite dove potrà eventualmente dimostrare la bontà del suo lavoro ma colpevolizzarlo per un punto d'oro in Champions ha ancora una volta un sapore lievemente eccessivo. La Roma è la Roma. L'Atletico rimane due volte finalista. La realtà, alla fine è questa e magari, un punticino d'oro in salsa provinciale, stasera non è nemmeno così poco...

Perotti tenta di saltare Koke e l'ex viola Savic. L'argentino è stato tra i migliori in campo
Anche Nainggolan ha dato il meglio di se, uscendo sfinito per i crampi tra gli applausi dell'Olimpico 
Manolas rincorre Vietto: per il greco un salvifico intervento sulla linea e qualche solita amnesia di troppo
Alisson, migliore in campo, salva la Roma dalla sconfitta grazie alle sue grandissime parate.

Di Francesco e Simeone si ritrovano avversari dopo quasi 20 anni

IL GRUPPO C

Debordante 6 a 0 interno del Chelsea che allo Stamford Bridge asfalta gli azeri del Qarabag.

CLASSIFICA