lunedì 28 febbraio 2022

SPEZIA - ROMA 0 - 1

 


SPEZIA: Provedel; Amian, Erlic, Nikolau, Reca; Sala (12' Maggiore), Kiwior, Bastoni (62' Gyasi); Agudelo, Nzola, Verde (46' Ferrer).A disp.: Zoet, Zovko, Bourabia, Kovalenko, Hristov, Antiste, Nguiamba, Strelec, Bertola.All. Thiago Motta
ROMA: Rui Patricio; Mancini (46' Zaniolo), Smalling, Kumbulla; Karsdorp, Veretout (67' El Shaarawy), Cristante, Zalewski (80' Shomurodov); Pellegrini, Mkhitaryan (90'+2 Bove); AbrahamA disp.: Fuzato, Ibanez, Vina, Perez, Maitland-Niles, Diawara, Volpato, KeramitsisAll. José Mourinho (squalificato, in panchina Salvatore Foti)

Arbitro: Michael Fabbri
RETE: 90'+9 Abraham (R)



FINALMENTE IL VAR - La Roma espugna il "Picco" grazie a un calcio di rigore assegnato tramite VAR, il quale rileva un calcio in faccia rifilato da Maggiore a Zaniolo nel corso di un mischione durante l'ultimo minuto di gioco. La realizzazione dagli 11 metri da parte di Abraham, arrivata tra le polemiche di Thiago Motta e dei tifosi spezzini, regala ai giallorossi una vittoria meritatissima. Tuttavia, con lo Spezia in 10 uomini per larga parte della ripresa, ed un dominio territoriale quasi assoluto, i nostri hanno mostrato la consueta difficoltà nell'andare a segno riuscendo nell'impresa di colpire ben 4 legni. Bene Miki e Pellegrini, buono l'impatto di Zaniolo, non mi è piaciuto Tammy ma il rigore segnato cancella la serata storta, prima dall'inizio per Zalewski.














lunedì 21 febbraio 2022

ROMA - VERONA 2 - 2

 


Roma - Stadio Olimpico - sabato 20 Febbraio 2022 ore 18
Serie A - 26 Giornata
ROMA - VERONA 2 - 2
ROMA: Rui Patricio; Karsdorp, Smalling, Kumbulla, Vina (1' st Zalewski); Maitland-Niles (33' st Bove), Cristante, Oliveira (1' st Veretout); Pellegrini; Abraham, Felix (17' st Volpato). A disp.: Fuzato, Mastrantonio, Keramitsis, Missori, Diawara, Darboe. Allenatore: Mourinho.
VERONA: Montipò; Ceccherini (33' st Sutalo), Gunter, Casale (11' st Depaoli); Faraoni, Tameze (34' st Retsos), Ilic, Lazovic; Barak, Caprari (19' st Bessa); Simeone (19' st Lasagna). A disp.: Chiesa, Berardi, Coppola, Hongla. Allenatore: Tudor.

ARBITRO: Pairetto di Nichelino.
MARCATORI: 8' pt Barak (V), 20' pt Tameze (V), 20' st 



CI SALVANO I PRIMAVERA... - Miracoloso 2 a 2 in rimonta contro un Verona sceso all'Olimpico in formissima e che nel corso del primo tempo non ce l'ha mai fatta vedere. La Roma, pur priva di dieci uomini, non è sembrata in grado di reggere il confronto contro una squadra più veloce e convinta e così incassava il gol di Barak, su uscita dubbia di Rui Patricio, dopo appena quattro minuti di gioco. Nonostante una flebile reazione, gli uomini di Mourinho, schierati con difesa a tre, hanno mancato sia di precisione - non mi sono piaciuti nè Vina nè Karsdorp nè Maitland Niles - di velocità e con distanze siderali tra i reparti. Inevitabile l'uno due di Tameze e i fischi dell'Olimpico a fine primo tempo. Nella ripresa fondamentali i cambi con l'innesto dei tre Primavera Zalewski (per Vina), Volpato (per Felix, apparso ancora acerbo per questi livelli), Bove (per Niles) e Veretù per uno spento Oliveira. Col Verona calante, la freschezza dei giovani è riuscita a spingere i giallorossi, tornati in partita prima con una bella staffilata di Volpato e poi col bel gol di Bove che, nel finale, vale un pareggio che mi rende felice per i due ragazzi ma che non può essere sufficiente per tutto il resto. 























domenica 13 febbraio 2022

SASSUOLO - ROMA 2 - 2



Reggio Emilia, Mapei Stadium, domenica 13 Febbraio 2022 ore 18
Serie A - 25 giornata
SASSUOLO - ROMA 2 - 2
SASSUOLO: Consigli; Muldur, Chiriches, Ferrari, Kyriakopoulos; Frattesi (35' st Ayhan), Lopez, Henrique (22' st Harraoui); Berardi (39' st Ceide), Defrel (35'st Ruan), Traore. A disposizione: Pegolo, Satalino, Peluso, Rogerio, Ciervo, Magnanelli, Oddei, Samele. Allenatore: Dionisi
ROMA: Rui Patricio; Mancini (32' st Veretout), Smalling, Kumbulla; Karsdorp (38' st Perez), Mkhitaryan, Oliveira (24' st Cristante), Vina (31' st Maitland-Niles); Pellegrini; Afena-Gyan (24' st Shomurodov), Abraham. A disposizione: Boer, Fuzato, Keamitsis, Bove, Darboe, Diawara, Zalewski. Allenatore: Mourinho


ARBITRO: Guida di Torre Annunziata
MARCATORI: 45'+1 Abraham (R), 47' Smalling (A), 73' Traore, 94' Cristante



ALL' ULTIMO RESPIRO - L'eroico/miracoloso pareggio agguantato da Cristante in pieno recupero non cancella la brutta prestazione offerta dalla Roma in casa di un mai domo Sassuolo, seppur privo degli uomini d'oro come Scamacca e Raspadori. I limiti, purtroppo, sembrano essere sempre gli stessi: mancanza di carattere, errori tecnico tattici, incapacità di tenere botta anche in superiorità numerica quando Ferrari viene espulso a dodici minuti dalla fine. Prendiamo dei gol assurdi che riescono a vanificare anche quanto di buono fatto da un Abraham che, nonostante non stia passando un momento brillante, si sta comunque facendo valere ed apprezzare con i gol (oggi rigorista). Male quasi tutti: anche Rui Patricio, alla prima insufficienza stagionale, e specialmente Karsdorp, divorato da Traorè. Centrocampo in barca con Sergio Oliveira che sembra essersi sbiadito dopo l'exploit iniziale (ma ci sta visto che è arrivato adesso) e Pellegrini ancora a mezzo servizio. In avanti, senza Zaniolo (squalificato) c'è Felix: gli voglio un mondo di bene ma al momento c'è bisogno di altro (idem per Shomurodov ancora deludente). Si salvano Miki, Cristante e un Kumbulla, bravo nel duello fisico contro Berardi, apparso in lenta ma sensibile crescita. Rimango convinto che questa società vada, come non fu fatto durante l'era Pallotta, riformata prima all'interno acquisendo competenze e attaccamento alla maglia e poi puntellata con giocatori veri.




















martedì 8 febbraio 2022

INTER - ROMA 2 - 0

 


Milano - Stadio Giuseppe Meazza - martedi 8 Febbraio 2022 ore 20.45
INTER - ROMA 2 - 0
INTER: Handanovic; D'Ambrosio, Skriniar, Bastoni (45’ De Vrij); Darmian, Barella (85’ Calhanoglu), Brozovic, Vidal (85’ Vecino), Perisic (85’ Dumfries); Dzeko (76’  Lautaro Martinez), Sanchez. A disp.: Radu, Cordaz, Ranocchia, Kolarov, Dimarco, Gagliardini. All. Inzaghi.
ROMA: Rui Patricio; Mancini, Smalling, Ibanez (45’ Kumbulla); Karsdorp, Veretout (70’ Cristante), Oliveira (70’ Pellegrini), Mkhitaryan, Vina (77' El Shaarawy); Zaniolo, Abraham (89’ Afena-Gyan). A disp.: Fuzato, Boer, Maitland-Niles, Bove, Zalewski, El Shaarawy, Carles Perez, Shomurodov. All.: Mourinho

Marcatori: 2’ Dzeko, 68’ Sanchez
Arbitro: Marco Di Bello





INTER DI UN ALTRO LIVELLO. GIALLOROSSI FUORI DALLA COPPA ITALIA - Come accaduto in campionato, anche in Coppa Italia tra Inter e Roma non c'è storia. Troppo marcata, al momento, la differenza tra le due compagini dal punto di vista tecnico, mentale e strutturale. Sapevo che a San Siro sarebbe stata dura ma i giallorossi non ci hanno nemmeno provato: Due minuti di orologio e ancora una volta Dzeko porta avanti i suoi nuovi compagni. Poi, un quarto d'ora infernale con la squadra di Inzaghi che poteva finire sul 4 a 0 come nulla fosse. Passata la buriana, i nostri sono riusciti, tra mille difficoltà di gioco e giro palla, a venire fuori ma è mancata la stoccata vincente con tre, quattro occasioni fallite (Zaniolo che regala palla ad Handanovic; Veretù la manda in piccionaia; tiro di Oliveira deviato). E' vero che nel corso della ripresa si è vista una Roma leggermente migliore - anche perchè l'Inter rallentava i giri -  ma quando è arrivato il momento di chiudere i giochi, Alexis Sanchez ha calato il colpo del ko rimandandoci a casa impacchettati a dovere. Purtroppo, da un mese a questa parte la Roma si è dimostrata una squadra scarsa/inadeguata anche al solo concetto di competere o tenere botta. Dispiace dirlo ma tanti protagonisti sono forse stati strasopravvalutati. Il confronto di alcuni singoli (Barella su tutti) con i nostri o del giro palla degli avversari in fase di costruzione e il loro modo di marcare in fase di non possesso, rimangono impietosamente scolpiti nella memoria della partita. Del resto se ogni anno a Febbraio si spengono i termosifoni, non può essere sempre la sfiga o gli arbitri zozzoni (che comunque ci sono). E il dramma è che vedendola stasera ho l'impressione che, per provare - e ripeto provare - a vincere un trofeo, non saranno sufficienti tre anni. Forse sarà meglio augurarsi qualcosa di onorevole in vista del Centenario (2027).