lunedì 31 dicembre 2018

PARMA - ROMA 0 - 2


Parma - Stadio Ennio Tardini - sabato 29 dicembre 2018 ore 15.00
PARMA - ROMA 0 - 2

PARMA: Sepe; Iacoponi, Bruno Alves, Bastoni, Gagliolo; Deiola, Stulac, Barillà (37' st Di Gaudio); Siligardi (16' st Ceravolo), Gervinho, Biabiany (24' st Sprocati).A disposizione:  Rigoni, Dezi, Gobbi, Gazzola, Ciciretti, Bagheria, Frattali.Allenatore: D'Aversa

ROMA: Olsen; Florenzi, Manolas (15' st Juan Jesus), Fazio, Kolarov; Cristante, N'Zonzi; Under, Zaniolo (29' st Lo. Pellegrini), Kluivert; Dzeko (39' st Schick). A disposizione: Karsdorp, El Shaarawy, Fuzato, Pastore, Marcano, Perotti, Lu. Pellegrini, Mirante. Allenatore: Di Francesco

ARBITRO: Manganiello di Pinerolo
MARCATORI: 58' Cristante, 75' Under




La Roma ritorna dal Tardini con tre punti preziosi ottenuti al termine di una gara tutt'altro che facile e risolta grazie a un secondo tempo nel quale abbiamo finalmente visto verve, gol e bel gioco. La vittoria rinfranca il morale e la panchina di mister Eusebio avvicinando sensibilmente i giallorossi al quarto posto. Adesso ci sarà un intero girone di ritorno a disposizione per cercare di invertire la rotta e per trasformare in certezze le tante lacune fin qui affiorate nel corso del campionato.



Anche oggi però rimane fondamentale Bobbi Olsen, autore di una parata decisiva sulla botta sicura di Siligardi, l'unica conclusione dei gialloblu in tutta la partita. Gli uomini di D'Aversa, specialmente nel primo tempo, hanno tirato fuori il meglio da ciò che era ampiamente prevedibile: le folate di rimessa portate dall'ex Gervigno ma che sono state quasi sempre disinnescate con successo da Manolas e da Pié Veloce Fazio.



Poi, nella ripresa, la Roma ha iniziato a macinare gioco con più continuitá. E'salito il rendimento sia di Cencio Under sia di Cristante finchè è arrivato il gol che ha sbloccato la contesa, proprio ad opera dello stesso Cristante. Da lì abbiamo rivisto una coralità quasi del tutto smarrita nel corso del girone d'andata e, col ritorno in campo di Pellegrini, anche quel pizzico di fantasia che permette ad Under di scagliare in porta la palla del raddoppio. 



Singoli: con i ritorni di Dzeko e Pellegrini la squadra si muove meglio sia come collettivo che come personalità. Ancora una buona partita (con gol) di Cristante: l'ex Atalanta sembra avere più minuti nelle gambe ma soprattutto la convinzione di poter diventare uno dei protagonisti di questa squadra. Bene anche Cencio Under, quando nella ripresa infila maggiormente la difesa del Parma. Oggi sufficiente pure la difesa, quasi mai sorpresa dalla rapidità del fu Cristiano Gervaldo, specialmente in un primo tempo in cui il Parma ha onestamente fatto di più. Note stonate: si è rotto pure Manolas. Ennesimo stiramento. Speriamo bene.

Subito in evidenza Gervinho, l'uomo più pericoloso del Parma. Le folate dell'ex romanista mettono in apprensione la difesa che, però, non si lascia sopraffare.

Florenzi tiene d'occhio Biabiany, altro "velocista" dei ducali

Juan Jesus, subentrato a Manolas, accompagna Ceravolo

Cristante, devia la palla di testa, ed è gol! La Roma è avanti. Si tratta del terzo centro per il centrocampista ex Atalanta, anche oggi tra i migliori e in vistosa crescita

Cengiz Under festeggia il raddoppio con Dzeko e Pellegrini

Nove punti in quattro partite. Di Francesco rafforza la panchina e mangia il panettone. Il girone di andata si chiude al sesto posto. Il rendimento, in futuro, dovrà essere migliore.



Il girone di andata si chiude con un poco onorevole sesto posto. Tuttavia il distacco dal quarto posto è ritornato breve: -2 dalla Lazio e a -1 dal Milan

mercoledì 26 dicembre 2018

ROMA - SASSUOLO 3 - 1


Roma - Stadio Olimpico - mercoledì 26 Dicembre ore 20.30 
Serie A - 18 Giornata
ROMA - SASSUOLO 3 - 1

ROMA: Olsen; Florenzi, Manolas, Fazio, Kolarov; Cristante, Nzonzi; Under, Zaniolo (64′ Pastore), Perotti (68′ Kluivert); Schick (76′ Dzeko).A disposizione: Fuzato, Mirante, Karsdorp, Lu. Pellegrini, Juan Jesus, Marcano, El Shaarawy.Allenatore: Eusebio Di Francesco.

SASSUOLO: Consigli; Marlon, Lemos (45′ Lirola), Ferrari, Dell’Orco; Bourabia, Magnanelli, Djuricic (58′ Di Francesco); Berardi, Babacar, Brignola (63′ Locatelli).A disposizione: Satalino, Pegolo, Magnani, Peluso, Sensi, Matri, Trotta. Allenatore: Roberto De Zerbi.


Marcatori: 8′ Perotti (R.), 23′ Schick, 59′ Zaniolo, 90′ Babacar
Arbitro: Giacomelli




Si rivede Perotti, Scic batte un colpo e Zaniolo s'inventa un "golasso da manuale del calcio": insomma sotto l'albero di Natale ritroviamo la miglior Roma. Naturalmente il Sassuolo, seppur rigenerato dalla cura di mister De Zerbi, non può rappresentare un test troppo probante per capire se la crisi andata in onda durante questo girone d'andata sia davvero messa nel dimenticatoio.



Però stasera abbiamo visto ciò che cercavamo da tempo: un pizzico di fantasia restituitaci dal redivivo Perotti e un gol del Bell'Addormentato. Poi fari puntati su Zaniolo: il ragazzino fa strabuzzare gli occhi partita dopo partita e stasera conferma quella voglia di emergere unita a mezzi tecnici che non proprio tutti gli Under 21 italiani sembrano possedere. Mò però calmi...niente paragoni irriverenti perchè parliamo sempre di un 19enne che gioca in un campionato in cui le difese te se magnano e in cui dopo una partita da dieci e lode, puoi incappare come niente nel flop. Quindi bravo Zaniolo ma continua a lavorare in silenzio e con umiltà.


Capitolo Di Francesco: dopo due mesi di massacro mediatico, mò per i giornali il mister è diventato un profeta perchè in estate aveva detto che Zaniolo era forte. Ma fateme er piacere. Sto cristiano ha dovuto giocare con cinque, sei titolari infortunati, uno spogliatoio leggermente crepato, riserve spesso non all'altezza, arrampicandosi sugli specchi coi moduli più improbabili e questi manco je volevano fa magnà er panettone per quel gobbo moscione de Paolo Sousa.  Vi ho detto tutto....



Singoli: spendo due righe in favore del pòro Bobbi Olsen, lasciato da tutti in balia degli eventi sia a Cagliari che contro il Genoa. Non sarà Alissò ma una serata storta può capitare a tutti. Bobbi nostro si è ampiamente riscattato contro la Juve, evitando il cappottone, e stasera quando in apertura di gara nega a Berardi il gol con un notevole balzo felino. Un pensierino pure su Piè Veloce Fazio: va bene che al 90' stavamo 3 a 0, però farsi bere come un succo di frutta da Babbacar, onestamente, nun se pò vede.

Alla prima occasione Schick recupera palla bruciando sul tempo Ferrari che lo può solo toccare. Per Giacomelli è calcio di rigore. 

Diego Perotti realizza dagli undici metri. Il Monito torna al gol dopo tanti mesi.

Schick dribbla Consigli e sigla il raddoppio giallorosso

L'attaccante ceko festeggiato dai compagni e dall'Olimpico

Zaniolo, dopo una bella fuga sulla destra, la chiude di classe: lo scavetto preciso non lascia scampo nè a Ferrari nè a Consigli

Per Zaniolo è il primo gol in Serie A. E' nata una stella? Ce lo auguriamo



lunedì 24 dicembre 2018

JUVENTUS - ROMA 1 - 0



Torino - Juventus Stadium - sabato 22 Dicembre 2018 ore 20.30
Serie A 17 Giornata
JUVENTUS - ROMA 1 - 0

JUVENTUS: Sczesny; De Sciglio, Bonucci, Chiellini, Alex Sandro; Bentancur, Pjanic (26' st Can), Matuidi; Dybala (35' st Douglas Costa); Mandzukic, Cristiano Ronaldo. A disposizione: Kean, Perin, Benatia, Pinsoglio, Spinazzola, Bernardeschi, Rugani, Khedira. Allenatore: Allegri

ROMA: Olsen; Santon, Manolas, Fazio, Kolarov, Florenzi (1' st Kluivert), Cristante, N'Zonzi (34' st Dzeko), Zaniolo; Under (26' st Perotti), Schick. A disposizione: Lu. Pellegrini, Mirante, Marcano, Karsdorp, Pastore, Juan Jesus, Fuzato. Allenatore: Di Francesco

ARBITRO: Massa di Imperia

MARCATORI: 35' pt Mandzukic



Considerate le premesse poco incoraggianti, non è stata la peggiore Roma stagionale. Il secondo tempo è stato disputato decentemente e forse, con maggiore carattere e convinzione nel reparto offensivo, si sarebbe potuto tornare dallo Stadium anche con un pareggio in saccoccia.

Anche se a me l'attempata difesa Bonucci-Chiellini non convince più di tanto, la Juve rimane una categoria sopra rispetto a tutte le altre squadre della Serie A. Durante il primo tempo si è vista una netta superiorità degli uomini di mister Allegri che, una volta raggiunto il vantaggio, sembrava giocassero quasi con troppa scioltezza. In questo frangente, da una parte, è stato determinante un grande Bobbi Olsen, che ha fermato Ronaldo parandogli praticamente tutto. Ma dall'altra, quando i bianconeri si sono forse rilassati un pò troppo, è mancata la stoccata della Roma. E' mancata la cattiveria dell'attaccante vero che, a certi livelli, non può essere nè Scic, nè un ancora acerbo e a volte sciupone Cencio Under.



Nel gol decisivo di Manzukic c'è quindi un pò tutta la differenza di spessore tra le due compagini, stasera non tanto sulla qualità, quanto sul carattere. Il croato è il guerriero, il classico spaccapartite che ogni grande squadra dovrebbe avere in organico e che ti può sbloccare la gara da un minuto all'altro.

Santon, invece, il riservista che si trova per caso a giocare nell'Olimpo del calcio. Timido e partito forse già rassegnato. Rassegnato come la Roma che va in trasferta a Torino, abbastanza ordinata ma priva di fantasia e con un attacco che ha perennemente le pistolette caricate a salve.



Singoli: male Santon e Florenzi (sostituito nell'intervallo), traballanti Piè Veloce Fazio e Kolarov. Non sufficiente Cencio Under. Su Scic ormai c'avemo messo 'na pietra sopra. Benino Cristante, l'unico a rendersi pericoloso, Zonzo lento ma almeno non impreciso. Zaniolo come al solito ci mette il carattere e il fisico.       

Mandzukic asfalta Santon. La Juve passa in vantaggio.

Cristiano Ronaldo si divora il più facile dei gol dopo una salvifica parata di Olsen

Parata di Olsen su conclusione di Ronaldo. Il portierone svedese ha riscattato la brutta prestazione offerta contro il Genoa

Parata di Sczeszny su stacco aereo di Cristante, unica conclusione degna di nota dei giallorossi, autori comunque di una buona ripresa.

De Sciglio e Schick in stacco aereo. Con il ceko hanno ormai tutti alzato bandiera bianca.

Mister Eusebio indiavolato in panchina. Archiviata la Juve, obbligatorio vincere contro Sassuolo e Parma.

Classifica strettissima in chiave zona Champions: per il quarto posto ci sono nove squadre in sei punti. Le prossime partite contro Sassuolo e Parma saranno determinanti.


venerdì 21 dicembre 2018

ROMA - GENOA 3 - 2


Roma - Stadio Olimpico - domenica 16 Dicembre 2018 - oe 20.30
Serie A - 16 Giornata
ROMA - GENOA 3 - 2

ROMA Olsen; Manolas, Fazio, Jesus; Florenzi, Cristante, Nzonzi, Kolarov; Under (76′ Santon), Zaniolo, Kluivert (80′ Schick). A disp.: Fuzato, Mirante, Karsdorp, Marcano, De Rossi, Coric, Pastore, Marcucci, Perotti. All.: Di Francesco
GENOA: Radu; Biraschi, Romero, Zukanovic (60′ Pereira); Romulo (68′ Pandev), Hiljemark, Sandro (65′ Rolon), Bessa, Lazovic; Piatek, Kouamé.A disp.: Marchetti, Spolli, Lisandro Lopez, Russo, Dalmonte, Favilli, Omeonga, Veloso, Medeiros. All.: Prandelli

Marcatori: 17′ Piatek, 31′ Fazio, 33′ Hiljemark, 45′ Kluivert, 60′ Cristante
Arbitro: Di Bello



Partita da brividi, surreale, con una Roma a due facce. Un primo tempo troppo orrendo per essere vero. Difesa a tre in totale trance. Florenzi inguardabile, Zonzo assente per buona parte della gara, Kolarov nervoso (in molti avrebbero addirittura segnalato uno sputo - episodio assolutamente da verificare - del serbo verso la Curva Sud) mentre il Genoa è padrone del campo, con Romulo e Piatek a fare da mattatori. Aggiungiamo sul tavolaccio degli orrori anche la serataccia di Bobbi Olsen - Tranquillo Bobbi: sono sicuro che ti rifarai - che con due liscioni, in soli 45 minuti, riesce a distruggere la reputazione faticosamente costruita in 5 mesi. La Roma reagisce coi nervi all'imbarazzante vantaggio dell'attaccante polacco e trova il pari con Piè Veloce Fazio ma, complice un errore di posizione di Florenzi, il Grifone torna in vantaggio. Ci sarà mai qualcuno in grado di capire che sto cristiano nun è un terzino?



Dopo il bel pareggio di Tino Kluivert in chiusura di tempo e il terzo gol annullato al Genoa (millimetrico fuorigioco di Piatek che cancella la terza fatal cazzata di Olsen), il secondo tempo ci restituisce una Roma più volitiva che riesce a segnare il gol vittoria con Cristante (in sensibile crescita da qualche settimana) e a legittimare il successo con un palo clamoroso colpito dallo stesso. Poi, gli ultimi minuti in cui prevalgono la paura e le barricate alla Cesarone Maldini che permettono al Genoa di rifarsi sotto e di protestare (giustamente) per una netta spinta di Florenzi su Pandev in area non vista nè dall'arbitro, nè dal VAR check.



Mentre il cambio di panchina sembra ormai essere invocato da chiunque, devo dire però che a me il tema principale della gara, quel Zaniolo falso nueve inventato da Di Fra per mandare in confusione gli uomini del Prand, non è dispiaciuto. Il ragazzino, nei momenti di difficoltà di questa partita, ha a tratti trascinato i suoi compagni facendo salire la squadra e lottando su ogni palla.


Il problema di questa Roma, più che dall'allenatore, nasce semmai a monte, cioè dalla sua costruzione, perchè è una squadra senza assi portanti. Mancano un mediano incontrista e un regista difensivo. L'attacco, poi, gira su medie imbarazzanti. Rotto Dzeko (che peraltro in campionato non gira come gli altri anni), non c'è nessuno che riesca a fare gol. Infatti si punta spesso e volentieri sulle finalizzazioni di difensori e centrocampisti. Manca la fantasia e la convinzione tanto che anche i più volenterosi, come nel caso di Cencio Under, finiscono per divorarsi le occasioni più nette. Scic galleggia nel sonno eterno e la panchina di oggi suona tanto come una bocciatura quasi definitiva. Perotti gioca mezzo tempo e si rompe tre mesi. Pastore dopo tre mesi di infortunio è diventato una riserva.

Si può parlare parlare di 433 o di 532, di moduli che cambiano in continuazione, di fratture di spogliatoio, di Pallotta bla bla bla e di poca coesione tra i giocatori (NB: dopo il brutto episodio di Cagliari, Olsen è ancora una volta lasciato solo in un momento di difficoltà).  Se non si risolvono alcuni dei problemi primari, come prima impressione, questa Roma mi ricorda più che altro il famoso detto del fu Romeo Anconetani: "Avere e non essere è come filare e non tessere".

Olsen si dispera dopo la papera che ha determinato il vantaggio del Genoa

Ma come accaduto a Cagliari, nessuno dei suoi compagni va a rincuorarlo

Il gol di Piatek

Fazio pareggia i conti per i giallorossi. Per lui è il terzo gol in campionato.

La grinta di Zaniolo su Bessa. Il ragazzino è stato schierato da Di Francesco come falso nueve
Il Genoa passa però nuovamente in vantaggio con lo svedese Hiljemark. Decisivo un errore di posizione da parte di Florenzi

Ma in di tempo Kluivert pareggia con un bel gol su azione personale. L'episodio taglia le gambe al Genoa.

Dopo il 2 a 3 annullato al Genoa dal VAR, è la Roma a portarsi in vantaggio con la rete di Cristante

L'ex atalantino sta crescendo col passare dei mesi. Oggi il gol vittoria e il successivo palo colpito sono opera sua.

Nei minuti finali la Roma si rintana in area e al 94esimo, Florenzi spinge Pandev in area. Il fallo da rigore non viene visto nè dall'arbitro Di Bello nè dal VAR check

Di Francesco porta in qualche modo a casa i tre punti ma la situazione della panchina rimane traballante 


Roma - Genoa 3-2 - servizio completo


Contestazione alla squadra e al Presidente Pallotta


Il Milan inciampa a Bologna. La Lazio perde a Bergamo. Nonostante tutto il quarto posto sarebbe a tre punti. Sabato prossimo però ci aspettano Ronaldo e la Juve.