venerdì 27 settembre 2019

ROMA - ATALANTA 0 - 2


ROMA-ATALANTA 0-2
ROMA: Pau Lopez 5.5; Fazio 5,5 (31' st Kalinic 5,5), Smalling 5,5, Kolarov 5,5; Florenzi 5,5, Cristante 5, Veretout 5, Zaniolo 5 (20' st Mkhitaryan 5), Spinazzola 6 (11' st Juan Jesus 5,5); Pellegrini 5; Dzeko 5,5.A disp.: Fuzato, Mirante, Santon, Pastore, Diawara, Antonucci, Mkhitaryan, Kluivert. All.: Fonseca 5
ATALANTA: Gollini 7; Toloi 6,5, Kjaer 5,5, Palomino 5,5; Hateboer 6, De Roon 6,5, Freuler 6,5, Castagne 6; Malinovskyi 6,5 (34' st Gosens 6), Gomez 6,5 (43' st Pasalic 6,5); Ilicic 5,5 (15' st Zapata 7). A disp.: Rossi, Sportiello, Masiello, Arana, Djimsiti, Ibanez, Barrow. All.: Gasperini 6,5
Arbitro: Irrati
Marcatori: 26' st Zapata (A), 45' st De Roon (A)



La calma è la virtù dei forti (speriamo) - Dopo la bella vittoria in extremis di Bologna si era percepito il solito richiamo all'esaltazione che caratterizza il romanismo. Per carità in parte ci poteva pure stare: dopo gli sfracelli della scorsa stagione, qualche volta, credo che sia lecito pure lasciarsi andare un pò. Tuttavia sappiamo bene quanto la nostra tradizione ci imponga a rimanere calmi, a gettare benzina sul fuoco perchè dietro a ogni piccola esaltazione spunta troppo spesso una grande delusione. Quindi, archiviata la brutta e deludente sconfitta di ieri sera, nonostante mi roda veramente parecchio, per il momento mi sforzerò a non creare tragedie eccessive.



Siamo piccoli. Cresceremo? - Tuttavia è innegabile che Gasperini (quello che a Giugno rifiutò la panca della Roma) a mister Fonseca gliel'ha incartata alla grande e, anche se è doloroso ripetermelo ancora una volta, l'Atalanta al momento sembra squadra più forte, più mentalmente determinata e più consapevole della Roma. Ritmo intenso per novanta minuti, marcature strettissime a centrocampo, una difesa di ferro (Palomino, l'ex Toloi e il portiere Gollini su tutti) oltre a un cannoniere come Zapata, probabilmente il più sottovalutato tra tutti gli attaccanti di Serie A. Francamente, nonostante tre ghiotte occasioni da parte giallorossa per le quali possiamo recriminare, i bergamaschi non ce l'hanno mai fatta vedere ed escono imbattuti dall'Olimpico per l'ennesima volta in quattro anni. La Roma è risultata invece sempre seconda su quasi ogni palla, ha evidenziato tanti passaggi sbagliati e molti contrasti persi. Purtroppo la difesa continua a confermarsi burrosa: 9 gol subiti in 5 partite. Gli infortuni continuano a verificarsi con regolarità costante. Insomma, siamo ancora piccoli. Cresceremo?


Il walzer dei moduli - Dopo le prime partite avevo pensato che con Fonseca fossimo di fronte all'ennesimo"intransigente" di ferro, legato indissolubilmente ai propri principi attacco e difesa altissima. Magari una leggera italianizzata al proprio sistema lasciando i terzini alternativamente più bassi, giusto per non prendere troppe imbarcate al primo contatto con la Serie A. E invece contro l'Atalanta riecco i cambi volanti di modulo che costarono molto cari a mister Di Fra. Il passaggio dalla difesa a quattro alla difesa a tre, facendo entrare Jesus, e poi di nuovo il ritorno allo schema precedente, è sembrato quasi un segno di paura nei confronti dell'avversario che, così, si è trovato a giocare alla sua maniera davanti a una Roma impersonale, frastornata e insicura.



Singoli - Detto delle responsabilità del tecnico (ci auguriamo sia soltanto un episodio legato alla scarsa conoscenza del nostro campionato), è impossibile non rilevare una costante "fiacca" in molti protagonisti in campo (Pau, Veretù, Michitarian, Florenzi, Piè Veloce Fazio, Pellegrini e Cristante). Peccato perchè in fondo, poi, le ghiotte occasioni per metterla dentro non sono mancate. Magari, come ciliegina su una torta molto amara, è mancata pure un pò di fortuna: Dzeko trova sulla sua strada un Gollini monstre mentre Zaniolo, dopo un'azione personale da spellarsi le mani, perde incredibilmente l'attimo giusto facendosi chiudere da Toloi a due passi dalla linea di porta. Imperdonabile poi il sanguinosissimo errore di Kalinic che, alla prima occasione di segnare in giallorosso, scaglia su Gollini in uscita dopo un gran suggerimento di Dzeko. Chiudiamo con la consueta tegola degli infortuni: Spinazzola, peraltro molto bene, regge un tempo e spiccioli, poi il consueto rendez vouz con il flessore che lo costringe alla resa. Chi c'è rimasto?...ah l'esordio di Smalling! Incoraggiante ma non benissimo, considerato pure che viene risucchiato nel crollo degli ultimi venti minuti. Considerato il suo curriculum, mi auguro possa fare di più. Che la forza sia con lui.

        
Occasionissima per la Roma nel primo tempo: Dzeko mira al palo più lontano ma Gollini si esibisce in una parata super negando il vantaggio alla Roma

Spinazzola parte dal primo minuto e si fa subito notare. Purtroppo, nel secondo tempo, il solito infortunio muscolare lo toglierà ancora di mezzo per un bel pò. 

Mikhtaryan, partito dalla panchina, stasera non è stato all'altezza della situazione

Nel secondo tempo, tra infortuni e cambi di modulo, i giallorossi calano e lasciano il proscenio agli avversari. Veretout sbaglia incredibilmente un passaggio servendo gli avversari al limite dell'area. La sfera arriva a Duvàn Zapata che non lascia scampo a Pau Lopez.

Veretout scialbo e pasticcione, ha praticamente regalato il vantaggio ai bergamaschi. 

La Roma riesce a produrre altre azioni importanti ma gli errori sono altrettanto clamorosi: Zaniolo dopo un'irresistibile fuga sulla destra, salta Palomino e si accentra in area. Con Gollini ormai battuto, però, il giallorosso non trova il tempo giusto per battere a rete e si fa chiudere sulla linea da Toloi.

Nell'ultimo quarto di gara esordio in giallorosso per Kalinic che commette subito un errore sanguinoso: Dzeko libera il croato davanti a Gollini ma l'ex milanista spara addosso al portiere in uscita fallendo il clamoroso pareggio. Dopo questo episodio la Roma esce di scena.

Calcio di punizione dalla destra e, su uno svarione generale di tutta la difesa, De Roon la mette nel sacco di testa. La Roma va ko definitivamente.

L'Atalanta legittima la bella vittoria anche con un palo scheggiato dall'incontenibile Zapata in zona Cesarini. La delusione serpeggia tra le fila romaniste.

Mister Fonseca pensieroso. Sulla prima sconfitta con la Roma, il tecnico ha molte responsabilità. Dato importante: l'Atalanta esce imbattuta dall'Olimpico da ben quattro anni.





lunedì 23 settembre 2019

BOLOGNA - ROMA 1 - 2




Bologna - Stadio R. Dall'Ara - domenica 22 Settembre 2019 ore 15.00
Serie A - 4 Giornata
BOLOGNA - ROMA 1 - 2


BOLOGNA: Skorupski 6; Tomiyasu 6, Bani 6, Denswil 6, Dijks 5,5 (1'st Krejci 6); Medel 6,5, Poli 6 (35'st Palacio sv); Orsolini 6,5, Soriano 6, Sansone 7; Destro 5,5 (35' Santander sv). A disp: Da Costa, Sarr, Paz, Mbaye, Corbo, Svanberg, Krejci, Dzemaili, Schouten, Santander, Palacio, Svon Olsen. All: Mihajovic 6,5. 
ROMA: Pau Lopez 7; Florenzi 5,5 (25'st Spinazzola 6), Mancini 5, Fazio 6, Kolarov 7; Cristante 6, Veretout 6; Kluivert 5 (6'st Zaniolo 6), Pellegrini Lo. 6, Mkhitaryan 5,5 (40'st Juan Jesus sv); Dzeko 7. A disp: Mirante, Fuzato, Smalling, Juan Jesus, Cetin, Spinazzola, Santon, Diawara, Pastore, Antonucci, Zaniolo, Kalinic. All: Fonseca 6.

Arbitro: Pairetto
Marcatori: 3'st Kolarov, 8'st Sansone, 47'st Dzeko
Espulsi: Mancini


La "garra" o più romanescamente le palle - Si sapeva che la trasferta al Dall'Ara, per tanti motivi,  non sarebbe stata semplice e complessa si è puntualmente confermata. Dopo un primo tempo abulico a tal punto che stavo quasi per cambiare canale, nella ripresa si parte subito con l'acceleratore a tavoletta. Quarantacinque minuti giocati su un campo pieno di pioggia e nebbiolina. Terreno di battaglia per pellacce consumate, con occasioni a rimpiattino da una parte e dall'altra. In più, cosa frequente quando gioca la nostra Roma, un arbitro che non ci pensa mai due volte quando si tratta di fischiare per gli avversari. Dulcis in fundo, l'ultimo tratto di gara disputato in inferiorità numerica. La prima considerazione che mi viene in mente è quella relativa alla personalità, tanto cercata invano nel corso della passata stagione. Dopo l'inizio di campionato abbastanza contraddittorio, mi sembra che mister Fonseca stia pian piano riuscendo nella delicata operazione di bilanciamento mentale. Portarla a casa in quella situazione non era cosa da poco e strappare i tre punti in zona Cesarini fa senza dubbio godere ancora di più.



Campioni ritrovati - il Bologna sembra essere una squadra in forma sia mentalmente che fisicamente. Una compagine in grado di compattarsi e riciclare l'energia negativa della malattia di mister Mihajlovic in furore agonistico gettato sul campo. I felsinei si sono rafforzati rispetto allo scorso anno sfoderando gente di categoria come i due italiani di Germania Sansone e Soriano, il redivivo Sallucchione Destro più il talentuoso Orsolini. Oggi, molto spesso, il nostro portatore di palla finiva per essere aggredito da tre rossoblu. Reparti stretti, traffico tra le linee e pressing asfissiante hanno portato spesso i giallorossi, forse apparsi un pochino lenti, a sbagliare qualche passaggio di troppo e soprattutto a non trovare con facilità il varco giusto (ne hanno risentito gli esterni Michitarian e Kluivert, oggi non brillante). In queste condizioni servono i giocatori chiave, quelli che ti sbaragliano il fronte con una singola giocata o, alla meglio, con un calcio piazzato. Di campioni, che piaccia o no, ne abbiamo due: Kolarov e Dzeko. Entrambi sembrano essersi ritrovati (l'esultanza del serbo con i tifosi la dice tutta). Entrambi piazzano la stoccata vincente: ennesima punizione letale per il primo e un' incornata del bosniaco a due secondi dalla fine.



Gli altri crescono - Conferme sensibili per quanto riguarda i nuovi arrivati. Pau Lopez salva la baracca con una gran parata su sventola ravvicinata di Soriano. Veretù avvia l'azione del vantaggio con una proposizione personale in cui fa sfoggio di tecnica e potenza. Cristante ok anche oggi, conferma che l'idea dei due mediani di Fonseca non è sbagliata. Pellegrini, un pò in ombra, azzecca l'ultimo cross sulla testa di Dzeko e, dulcis in fundo, Mancini (purtroppo espulso) e Piè Veloce Fazio, a tratti, più efficaci nella fase di pressing che va a spezzare l'azione offensiva degli avversari. Meno brillanti, invece, Michitarian e Florenzi.


Due righe su Pairetto - esaltare il Var, la tecnologia, il plotone di assistenti arbitrali che si trova nella stanza delle moviole e poi ritrovarsi con un direttore di gara che assegna, pure da buona posizione, senza mostrare il minimo dubbio, un rigore diciamo...alquanto "fumoso" che influenza non poco il risultato della partita, mi sembra un ragionamento di lana caprina. Oggi, per fortuna, è andata bene, ma senza il gol vittoria in zona Cesarini saremmo praticamente alle solite. 
      
Dopo uno scialbo primo tempo, Kolarov fa centro su calcio piazzato

Mikhtaryan protegge la palla da Orsolini. 

Nella ripresa entra anche Zaniolo. Eccolo in una sgroppata delle sue.

Il Bologna pareggia con un rigore realizzato Sansone
Sull' 1 a 1, miracolo di Paul Lopez che devia in corner una ravvicinata botta di Soriano

Nel finale, il contestato Pairetto espelle Mancini per doppia ammonizione.

Veretout sbuffa su Capoccione Santander. Da un'azione personale del francese verrà fuori il gol vittoria romanista

Cross di Pellegrini, stacco di Dzeko, la difesa rossoblu dorme e Skorupski è battuto! 1 a 2 al 94esimo minuto!

Dzeko festeggia sotto la curva dei tifosi giallorossi

E la squadra lo sommerge

Fischio finale

Medel non ci sta e punta Fonseca. Ci saranno repliche del siparietto contro altri avversari?

Terza vittoria consecutiva per mister Fonseca. Oggi l'esultanza è d'obbligo.




venerdì 20 settembre 2019

ROMA - ISTANBUL BASAKSEHIR 4 - 0


ROMA-ISTANBUL BASAKSEHIR 4-0
ROMA: Pau Lopez 6; Spinazzola 6,5, Juan Jesus 6, Fazio 6,5, Kolarov 6; Cristante 6,5 (27' st Veretout 6), Diawara 6; Kluivert 6,5, Pastore 6,5 (19' st Pellegrini 6,5), Zaniolo 8; Dzeko 7 (29' st Kalinic 5,5). A disp.: Mirante, Mancini,  Florenzi, Mkhitaryan. All.: Fonseca 7
ISTANBUL BASAKSEHIR: Gunok 7; Caicara 5, Tekdemir 5, Ponck 5, Clichy 4,5; Topal 4,5, Kahveci 5; Visca 5,5, Aleksic 5 (24' st Azubuike 5), Arda Turan 4,5 (19' st Crivelli 5,5); Gulbrandsen 5 (33' st Demba Ba 5,5). A disp.: Babacan, Behic, Epureanu, Ucar. All.: Okan Buruk 5

Arbitro: Fernandez (Spagna)
Marcatori: 42' aut. Junior Caiçara (R), 13' st Dzeko (R), 25' st Zaniolo (R), 48' st Kluivert (R)



Il ritorno della "blu notte" è andato alla grandissima. Dopo ventisette anni dalla prima e fino a stasera unica uscita di questa mitica maglia (1992, sconfitta a Montecarlo con gol di testa di Rui Barros...furono improperi pesanti), celebriamo con un bel 4 a 0 l'esordio stagionale in Europa League. A dirla tutta, il rango della terza squadra di Istanbul guidata dall'ex Inter Okan Buruk, dal nome praticamente impronunciabile e dalle vecchie glorie che ne caratterizzano la rosa (malissimo Arda Turan, male Clichy), alla lunga è apparso abbastanza modesto. Tuttavia, nonostante le molteplici buone occasioni da rete create dai giallorossi già a partire dall'inizio della gara, i turchi, grazie alla lentezza e alla poca lucidità dei nostri in fase conclusiva, sono riusciti ad "allungare la broda" fino a una manciata di minuti dal termine della frazione. Infatti per vedere lo score sbloccato, abbiamo dovuto confidare in una "fatal cazzata" del brasiliano Caicara, il quale, su cross di Spinazzola, la piazza con veemenza nella propria porta. Tutti abbiamo ringraziato tranne mister Fonseca, che, durante l'intervallo deve essersi incazzato non poco con i suoi.  




Nella ripresa infatti la Roma sembra un altra: Super Zaniolo e finalmente un buon Cristante sono i pilastri di una squadra guizzante. Si cerca e si trova tanta profondità di gioco, arrivando in porta e finalizzando con successo. Chiaramente l'empasse dei turchi favorisce l'azione offensiva dei nostri che riesce a mettere in mostra le qualità di Dzeko e (ancora una volta) di Tino Kluivert. Tuttavia stasera brillano pure le seconde linee: dal decente Jesus, tornato in campo dopo i disastri dell'esordio in campionato, passando per Flacco Pastore e Diawarà. Mi è piaciuto molto pure Pellegrini che ha rilevato l'argentino (fantastico un suo assist no look purtroppo non finalizzato con il gol) mentre Kalinic si divora in maniera sanguinosa per ben due volte il gol con cui avrebbe bagnato l'esordio in giallorosso. Stavolta la difesa regge e si porta a casa il primo clean sheet stagionale.




Insomma un esordio europeo incoraggiante che tale doveva essere. Nonostante l'exploit inaspettato degli austriaci del Wolfsberger, penso che la Roma abbia le carte in regola per fare molto bene nel proprio girone.

La curva Sud offre il meglio di se

Juan Jesus - il ritorno. Per fortuna è andato tutto bene.

Il cross decisivo di Spinazzola che propizia l'autorete dei turchi.

Kluivert come Giacomo Balla.

Dzeko segna il raddoppio giallorosso

Zaniolo, autore di un gran secondo tempo, la chiude definitivamente

Kalinic, entrato nel finale, ha il tempo di divorarsi due occasioni consecutive

Ma Kluivert pone la sua firma sulla partita col quarto gol romanista

I giallorossi possono festeggiare un incoraggiante esordio europeo

Fonseca si complimenta con Okan

Speriamo sia davvero così