mercoledì 31 agosto 2016

L'ALLENATORE NEL PALLONE


P.: Spalletti, indovini chi le ho preso?
S.: Chi?
P.:Wi...
S:Witsel! Il citto l'ho avutho allo Sènith e mi si garba.
P:Noooo, pal. Wil...
S.:Willelmson c'è l'ho già avutho pure a lui ma nu'l'è bono...
P: What's Willemson? Wilsh...
S: Wilshere! L'è rotto ma mi si garba
P: Ma no...quello va da un altra parte...
S: Ma Borja di quella maiala Jeims, l merhato l'è alla frutta e a me mi thocca jià mette i 'hiodi alla baracca!


lunedì 29 agosto 2016

CAGLIARI - ROMA 2 - 2



Cagliari - Stadio Sant'Elia - domenica 28 Agosto 2016 ore 20.45
SERIE A - 2 Giornata
CAGLIARI - ROMA 2 - 2 


CAGLIARI: Storari 7; Isla 6, Salamon 6,5, Bruno Alves 6, Murru 6; Padoin 6 (26' st Giannetti sv), Di Gennaro 7, Ionita 6,5; Barella 6,5 (34' st Deiola sv); Sau 7,5 (46' st Munari sv), Borriello 7.
A disposizione: Rafael, Colombo, Pisacane, Krajnc, Capuano. Allenatore: Rastelli 7

ROMA: Szczesny 6,5; Florenzi 5,5, Vermaelen 5,5, Manolas 5, B. Peres 6; Nainggolan 6, De Rossi 5,5, Strootman 7 (34' st Paredes sv); Salah 5,5, Perotti 6 (19' st Fazio 6), El Shaarawy 5,5 (1' st Dzeko 7). A disposizione: Alisson, Emerson, Seck, Marchizza, Iturbe, Ricci, Gerson, Sadiq. Allenatore: Spalletti 5



MARCATORI 5' su rig. Perotti (R), 1' st Strootman (R), 11' st Borriello (C), 42' st Sau (C)

ARBITRO: Mazzoleni



Rieccoci, purtroppo, alle solite. Inquietanti come un film di Hitchcock ma con un finale alla Stanlio e Ollio. Nonostante un buon avvio (terzo rigore realizzato da Perotti in due giornate) il gioco, col passare dei minuti, diventa piano piano farraginoso. Si comincia a navigare a vista, ma almeno, nonostante il palo colpito nel finale di tempo da Borriello, a inizio ripresa arriva cmq il raddoppio grazie alla rete del generoso e mai domo Strootman (bella la torre di Dzeko). Poi, il consueto, annoso, crollo dei giallorossi che spiana la strada alla clamorosa rimonta beffa del Cagliari, riuscita proprio in zona Cesarini. 


Se ci soffermiamo sui particolari sono risate grasse: terzo gol in tre mesi concesso a Borriello (e nel primo tempo ci ha salvato il palo) mentre Sau, alto circa un metro e mezzo, ci infila di testa con mezza difesa a farfalle. 



Siamo ancora alla seconda giornata e non ce la sentiamo di infierire sui singoli. Tuttavia le nostre sensazioni nel merito, anche alla luce di quanto visto contro il Porto, non sono quelle di un grande club: dov'è il gioco? qual'è il modulo? chi fa il regista? qual'è l'attacco titolare? i partenti (Pjanic, Keita e Digne) sono stati sostituiti in maniera degna o la rosa è ancora incompleta con voragini perenni, stavolta in cabina di regia e sulla fascia sinistra? Troppi interrogativi che si vanno a sommare agli oramai storici errori dirigenziali commessi in maniera ostinatamente reiterata da una società che sembra puntare a tutto tranne che a vincere qualcosa. Speriamo tanto di sbagliarci ma nel frattempo il miniciclo di Agosto Serie A - Champions è impietoso per la Roma: 2 pareggi - 1 sconfitta - 1 vittoria. Eliminazione dalla C.L..

TOP:

Dzeko - Stasera impatta bene sul match. Molto bello il suggerimento per il raddoppio di Strootman. Poi ha una buona occasione negatagli da Storari.

Strootman - Considerato che non gioca da due anni, mette la gamba, ringhia, non molla di un centimetro e segna pure. Di un altra categoria.

FLOP

Florenzi: Forse risente ancora dell'infortunio ma purtroppo l'errore sul disimpegno che porta al pari di Sau è molto grave. Poi si divora il gol del possibile 3 a 2.

Vermaelen/Nainggolan: Il primo ancora fatica a trovarsi nella sua nuova realtà. Speriamo capisca presto che non è capitato in un altro Barcellona. Stasera invece è sottotono anche il ninja. Dopo tre partite giocate allo sfinimento, una flessione può starci.

IL FILM DELLA PARTITA

Roma in vantaggio dopo 5 minuti: Perotti realizza il terzo rigore in due giornate

Col passare dei minuti però la Roma perde smalto. El Sharaawy appare ancora lontano dalla condizione migliore

Nainggolan e Salah in un contrasto di gioco. Entrambi non hanno brillato.

La ripresa però si apre col raddoppio di un grande Kevin Strootman. Bella anche la sponda di Dzeko.

Ma nell'ultima mezz'ora di gioco riecco il consueto crollo giallorosso: Borriello accorcia le distanze (terzo gol alla Roma in tre mesi)

E nel finale, Sau (di certo non un gigante) infila di testa la palla del 2 a 2 di fronte a una difesa totalmente imbambolata. 

Luciano Spalletti si dispera. Questo antipasto estivo di stagione è iniziato nel peggiore dei modi. 2 pareggi - 1 vittoria - 1 sconfitta ed eliminazione dalla Champions League. Problemi che sembravano sotterrati sono invece tornati pericolosamente a galla.

I GOL


                                                

              0 - 1: Perotti rig


         

0 - 2: Strootman

venerdì 26 agosto 2016

ORGANIZZATI...ORGANIZZATISSIMI

Dopo i sorteggi di Europa League, la dirigenza giallorossa ha meditato sugli errori commessi contro il Porto a causa della mollezza e della scarsa concentrazione dell'undici di mister Spalletti. Così, da oggi è vietatissimo parlare di girone facile o di avversari da prendere sottogamba. Tutto è chiaro, anzi chiarissimo sulla strada infinita che porta alla ricerca della mentalita' vincente. Tutto...tranne un particolare che forse, nel caos, non si è compreso al meglio...





L'EUROPA "PICCOLA"


Allora....guardate bene la tabelle delle fasce di sorteggio per l'Europa League. Nonostante tutti i proclami sul brand, sulla presenza nei social network e nonostante quella immensa, triste cazzata del "chi muore per la Roma?", le statistiche Uefa dimostrano che il nostro amato club non conta una benemerita mazza nemmeno in Europa League. Infatti, anche nella coppetta dei poveri, i giallorossi non partono come teste di serie ma come squadra di seconda fascia, addirittura dietro a Inter e Fiorentina, nella scorsa stagione tagliate fuori dalla corsa Champions.

Tutto ciò, oltre a rappresentare un'evidente beffa, espone la Roma al pericolo di incrociare lo United di Ibra e Murigno o i russi dello Zenit o il Villarreal o l'Anderlecht. La sconfitta contro il Porto e la conseguente eliminazione dalla Champions League, oltre al danno economico comporta inoltre un notevole danno di blasone, dal momento che pone la squadra di Spalletti alla pari di compagini come il Salisburgo e Apoel Nicosia. Questo perchè concetti come programmazione e mentalità vincente da queste parti contano poco o nulla....

mercoledì 24 agosto 2016

ROMA - PORTO 0 - 3




Roma - Stadio Olimpico - Martedì 23 Agosto 2016 - ore 20.45
Champions League - play off - ritorno
ROMA - PORTO 3 - 0


ROMA: Szczesny 4; Bruno Peres 5,5, Manolas 6, De Rossi 2, Juan Jesus 4,5; Nainggolan 7, Paredes 5 (42' Emerson 2), Strootman 7; Salah 5,5, Dzeko 5 (15' st Iturbe 5,5), Perotti 5,5 (41' st Gerson sv). A disp.: Alisson, Totti, Fazio, El Shaarawy. All.: Spalletti 5 

PORTO: Casillas 6; Maxi Pereira 6 (47' Layun 6,5), Marcano 6,5, Felipe 7, Telles 6,5; H.Herrera 6,5, Danilo 6,5, André André 6; Otavio 7 (10' st Oliveira 6), André Silva 6 (21' st Adrian 6), Corona 7. A disp.: Sa, Neves, Varela, Evandro. All. Espírito Santo 6,5.

ARBITRO: Marciniak (POL) 6MARCATORI: 8' Felipe, 27' st Layun, 30' st Corona





Inaffidabili e come al solito amaramente deludenti nelle occasioni che contano. Anche i sampietrini sapevano cosa cosa si sarebbe dovuto mettere in campo per avere ragione di una squadra non trascendentale come il Porto. E invece, dopo le illusioni dell'andata e dell'esordio in campionato contro l'Udinese, eccoci qui a commentare l'ennesima figuraccia internazionale condita da momenti di follia vera e propria e dai soliti crolli psicologici che, a questo punto, potrebbero tradizionalmente compromettere la stagione appena nata.




Testa e piedi - Si aspettava questo preliminare da otto mesi? A noi non sembrava. I giallorossi partono lenti, timorosi, convinti di non poter essere migliori di un Porto che non sarà più quello di una volta ma che surclassa la Roma sia in personalità che in palleggio. Così ecco che Paredes sbaglia due passaggi sulla trequarti, ecco che loro prendono una punizione dal vertice sinistro, ecco che Jesus si perde l'uomo. Colpo di testa e Scesni a farfalle. Felipe ha vendicato il fatale autogol dell'andata.

Il dramma vero, però, è che la reazione non arriva: Dzeko è il solito pachiderma inconcludente, Perotti e Salah giostrano mai pungere troppo Casillas, Peres è arrivato da due giorni e, in questi contesti, si vede. La palla arriva sempre lì lì ma nessuno riesce mai a impattarla o a trovare la giusta forza per buttarla dentro. Manca l'anima e l'azione corale, di squadra. Finché De Rossi e Palmieri, con le loro nefandezze comportamentali, non certificano che pure quel briciolo di testa rimasto per abbozzare mezza azione è completamente partito. Nel finale, con la Roma in nove uomini, il Porto dilaga nonostante Nainggolan e Strootman ricalchino la gloriosa fine del Generale Custer a Little Big Horn. Commoventi ma, alla fine dei giochi, parliamo di spiccetti. Hanno vinto gli indiani di Espirito Santo, quelli che combattendo in silenzio, non si arrendono mai. Alla prima partita seria, gli yankees vanno a casa con l'impressione che, rispetto alla scorsa stagione, sia cambiato davvero molto poco. Infatti alcuni giocatori, forse più o meno validi per la serie A, alla fine risultano fortemente inadeguati a livello europeo o nelle partite da "dentro o fuori".


Proclami e Tattiche suicide - Per la prima volta sul banco degli imputati sale anche Spalletti. Prima per aver fomentato il mondo con i soliti proclami poco umili ("Siamo più forti", "Pjanic chi?", la Juventus è vicina) sconfessati da scellerate scelte tattiche (De Rossi centrale di difesa, Palmieri di nuovo in campo, Iturbe schierato nel tragicomico finale, il Capitano malinconicamente finito in panca ad osservare l'ultima Champions che sfuma). Caro Lucianone, sai quanto ti vogliamo bene, ma in certi casi la modestia è oro. Ci è cascato Luis, ci è cascato Garcia. Non fare la stessa cosa.


Società inadeguata - "Chi muore per la Roma?"...per cortesia risparmiateci 'ste cazzate se non siete capaci di vincere nemmeno un play off in casa, contro questo Porto e con un risultato favorevole all'andata. La faccia cerulea di Nosferatu Baldissoni la dice tutta da anni. Una società che non programma e cincischia per mesi nelle trattative al fine di risparmiare due spicci per poi buttare nella mischia giocatori arrivati da appena due giorni. Una società che non ha mai soldi per comprare o rinnovare giocatori forti ma che foraggia un largo stuolo di pseudo dirigenti. Stagioni che nascono nel segno della precarietà con calciatori 
(ieri Pjanic, oggi Manolas) che fremono per cambiare aria (a questo punto anche giustamente perchè a Trigoria non c'è nè dinero nè gloria). Morale: se nei quadri non ci metti gente che ama la Roma (tipo Bruno Conti, Boniek e simili) e che facciano capire a muso duro cosa significa giocare nella Roma, i risultati, nei momenti topici saranno sempre questi. E se l'Italia pallonara juventina ci prende per il culo,  forse ha tutte le ragioni per farlo. A meno che al caro Geims interessi  per davvero non vincere nulla.


E ora sotto con la coppetta Uefa ruzzicando sugli insidiosi campi dell'Uzbekistan. E' giusto così.



IL FILM DELLA PARTITA



40.000 persone all'Olimpico ma il tifo non è più quello di un tempo.



Paredes durante un'azione di gioco. L'argentino parte in cabina di regia ma fallisce l'impatto con la partita che conta. Da un suo errore in fase di costruzione scaturisce l'azione che determina il primo gol del porto. Paredes sarà sostituito dopo l'espulsione di De Rossi. 
Il vantaggio dei portoghesi è firmato Felipe che sfugge a un "marmoreo" Juan Jesus e batte Sczeszny, facendosi perdonare l'autogol dell'andata
De Rossi "chiude" la partita con un fallaccio su Maxi Pereira. L'arbitro Marciniak espelle Capitan Futuro, tra i principali responsabili della disfatta. 
"Aspettachemolaprendoooo" - Ancora una volta Dzeko si segnala per la pesantezza e la poca incisività sotto porta. Contro l'Udinese ci aveva illusi non poco....

Un'altra partita da dimenticare per Emerson Palmieri. Entrato al posto di Paredes, il brasiliano non azzecca nulla e, nella ripresa, si fa espellere per un bruttissimo fallo su Jesus Corona. Non ce ne voglia nessuno ma non sembra essere un giocatore da Roma.
Con la Roma ormai ridotta in nove uomini, Strootman (diventato capitano) è uno tra gli ultimi a mollare. Dopo un'inizio poco convincente, si ritrova a lottare contro tre uomini ad azione. E non soccombe.

Un immenso Nainggolan sbuca fuori dalla morsa difensiva del Porto. Il ninja, migliore in campo, ha lottato su ogni pallone. Un esempio per come si onora la maglia.
                       
E nella ripresa si "rivede" anche Iturbe
Un maldestra uscita di Sczeszny permette a Layun di segnare lo 0 a 2. Sull'Olimpico e sulla Champions della Roma cala il sipario. 
Dopo pochi minuti, Corona sfugge a uno sfinito Manolas e sigla il terzo gol del Porto.
Totti osserva amareggiato l'ultima Champions che corre via. Spalletti non gli ha concesso nemmeno un quarto d'ora.

Errata gestione tattica, errori di comunicazione nei giorni precedenti la partita più importante. La Roma "retrocede" in Europa League e fallisce il primo traguardo stagionale vanificando la bella rimonta dello scorso girone di ritorno. Compromesse anche le strategie di mercato per il mancato pass in Champions, Spalletti dovrà correggere e correggersi.

LA STAMPA








(foto giornali da www.asromaultras.org)


sabato 20 agosto 2016

ROMA - UDINESE 4 - 0



Roma - Stadio Olimpico - Sabato 20 Agosto 2016 - ore 18.00
SERIE A - 1 Giornata
ROMA - UDINESE 4 - 0


ROMASzczesny 6; Bruno Peres 6,5, Manolas 6,5 (35' st Fazio sv), Vermaelen 6, Emerson 6,5 (31' st Juan Jesus sv); Nainggolan 7, Paredes 6,5, Strootman 6,5; Salah 7, Dzeko 6,5, El Shaarawy 5,5 (12' st Perotti 7,5).A disp.: Alisson, Marchizza, Gerson, Iturbe, Totti, Seck, De Rossi, Ricci. All.: Spalletti 7

UDINESEKarnezis 5,5; Widmer 4,5, Heurtaux 6 (7' st Angella 5), Danilo 5, Samir 5, Adnan 5; Badu 4,5, Hallfredsson 5, Fofana 5 (34' st Lodi sv); De Paul 5 (23' st Penaranda 6); Zapata 5.

A disp.: Scuffet, Perisan, Felipe, Edenilson, Evangelista, Armero, Jankto, Matos, Perica. All.: Iachini 4

ARBITRO: Di Bello 6
MARCATORI20' st rig. e 30' st rig. Perotti (R), 37' st Dzeko (R), 39' st Salah (R)





Ottimo impatto casalingo della Roma all'esordio in campionato. Gli uomini di Spalletti impiegano quasi cinquanta minuti per carburare ma, alla fine dei giochi, hanno nettamente la meglio su un' Udinese tosta fisicamente ma poco pungente in fase offensiva. 

Eppure i primi quarantacinque minuti di Serie A non cominciano sotto i migliori auspici. I giallorossi, imballati e sempre in ritardo sulla palla, non sembrano essere così diversi da quelli visti nel secondo tempo di Oporto se non fosse per il fatto che, stavolta, Vermaelen sta giocando assieme ai compagni. L'Udinese di Iachini, al contrario, si rivela squadra tosta, blindata e pronta a ripartire di rimessa specie quando capitan Strootman ha qualche amnesia di troppo o quando Emerson Palmieri, in preda a paure di lusitana origine, crea falle degne di un Ashley Cole. E lì sono dolori perchè la Roma dà l'impressione di annaspare di fronte alle discese di De Paul e alla forza fisica di Duvan Zapata. Fortunatamente per noi, il tempismo del primo e i piedi del secondo permettono quasi sempre il recupero difensivo di Manolas e di Bruno Peres. A proposito di Peres: buono il suo esordio in tutte e due le fasi. Chi, invece, sembra ancora girare a vuoto è El Sharaawy: è vero che il Faraone è l'unico a tentare la conclusione verso la porta di Karnezis ma è anche vero che il ragazzo non soddisfa un irrequieto Spalletti il quale chiede reattività e pungiglione in una fascia sinistra già di per se in fase di emergenza. E Dzeko? Bene in fase di impostazione e di sponda, il solito in fase conclusiva anche se oggi, far arrivare mezza palla lì davanti (urge regista), è impresa molto difficile. Insomma il finale di tempo a reti bianche, complice il gran caldo, è praticamente scontato.




Ripresa: dentro gli spogliatoi le urla di Lucianone devono evidentemente sortire il loro effetto perchè la Roma ricomincia spingendo subito forte. Poi quando Perotti entra a dare il cambio a uno spento El Sharaawy, l'equilibrio della gara finisce per mutare sensibilmente. L'argentino si posiziona sulla sinistra proponendosi con più efficacia e facendo arrivare in zona gol più palle giocabili. Ma è tutta la Roma a crescere notevolmente nella ripresa specialmente per quanto riguarda il rendimento degli uomini chiave (Nainggolan, Salah e Strootman) che finiscono per aver miglior gioco su un'Udinese che comincia pericolosamente ad allungarsi e che subisce pure la perdita di Hertaux (infortunio) nel cuore della difesa. L'uscita del francese manda nel panico la retroguardia di Iachini che risente anche del calo di Adnan (fino a quel momento ottimo sia su Peres che su Salah) e di Samir. Risultato: al 19' Dzeko, penetrato molto bene in area, crolla come un gigante d'argilla senza che Danilo lo tocchi. Per l'arbitro Di Bello è rigore. Perotti ringrazia. La Roma rinfrancata dal vantaggio aumenta i giri e la velocità di Salah inizia davvero a fare la differenza. Dieci minuti più tardi l'egiziano viene steso da Samir senza troppi complimenti dentro i 16 metri. Ancora rigore. Ancora Perotti.




A questo punto la gara è virtualmente finita con i friulani che accusano il colpo del ko e i giallorossi in cerca della prima gloria di stagione. Persino Palmieri, un altro giocatore rispetto al primo tempo, si permette di involarsi sul green carpet della fascia sinistra come un divo del calcio ed è tutto dire. Il tris arriva grazie a un ottimo assist in scivolata di Nainggolan con palla che taglia tutta l'area per finire sul piedone di Dzeko, libero di battere a rete con Karnezis fuori causa. Per il bosniaco una bella soddisfazione perchè il portiere greco, ad inizio ripresa, gli aveva miracolosamente parato lo spunto più bello della gara. Nei minuti finali c'è tempo per il poker di Salah e per le uscite di Manolas e Paredes (discreta partita la sua). I muscoli sono ancora un pò arruginiti. Speriamo che non sia nulla di grave perchè ora che il ghiaccio e rotto, bisogna subito pensare al ritorno contro il Porto. 




TOP: 
Perotti - La sua entrata cambia la partita. Prende in mano la Roma e realizza due rigori. Meglio di così....
Salah - L'egiziano è l'uomo più in forma. Corre per novanta minuti prima sbattendo su Adnan ma poi, quando l'Udinese cala, sono dolori per tutti

FLOP:
El Shaarawy - Esordio apatico per il Faraone. E' l'unico a provare la conclusione in un primo tempo imballato ma risulta avulso dalla manovra e quasi sempre prevedibile. 

IL FILM DELLA PARTITA


Novità all'esordio: capitan Strootman! Dopo un primo tempo in ombra, l'olandese è cresciuto molto nella ripresa

Buono l'esordio di Bruno Peres in giallorosso. Attento in copertura, efficace in avanti.

Paredes smista palla in mezzo al campo. Discreta ripresa anche per l'argentino, dal quale Spalletti dice di aspettarsi molto

El Sharaawy durante un contrasto aereo. Per il Faraone un esordio a tinte grigie. Sarà sostituito nella secondo tempo da Perotti

...che cambia l'inerzia della partita.

....realizzando due rigori e prendendo per mano tutta la squadra

Dzeko batte Karnezis e realizza la rete del momentaneo 3 a 0. In seguito ci sarà gloria anche per Salah


Non si deve concedere nulla!!! Capito?
LA STAMPA





   (foto: asromaultras.org)

I GOL



1 - 0: Perotti rig



2 - 0: Perotti rig.



3 - 0: Dzeko



4 - 0: Salah

SERIE A - 1 GIORNATA

La Juventus supera la Fiorentina. Napoli fermato a Pescara. Inter ko contro il Chievo.


Roma
Udinese
4 – 0
Juventus
Fiorentina
2 – 1
Milan
Torino
3 – 2
Pescara
Napoli
2 – 2
Chievo
Inter
2 – 0
Atalanta
Lazio
3 – 4
Bologna
Crotone
1 – 0
Empoli
Sampdoria
0 – 1
Genoa
Cagliari
3 – 1
Palermo
Sassuolo
0 – 1
CLASSIFICA

Roma, Genoa, Chievo, Lazio, Milan, Juventus, Bologna, Sassuolo, Sampdoria p.3; Napoli, Pescara, p.1; Atalanta, Torino, Fiorentina, Crotone, Palermo, Empoli, Cagliari, Inter, Udinese p.0