lunedì 16 dicembre 2019

ROMA - SPAL 3 - 1


Roma - Stadio Olimpico - 15 Dicembre 2019 ore 18
Serie A - 16°Giornata

ROMA-SPAL 3-1
ROMA: Pau Lopez 6,5; Florenzi 6,5, Cetin 6, Fazio 5,5, Kolarov 5; Veretout 6,5, Diawara 6; Zaniolo 6,5, Pellegrini 6,5, Perotti 7 (34' st Mkhitaryan 6,5); Dzeko 6,5 (44' st Kalinic sv). A disp.: Cardinali, Fuzato, Juan Jesus, Ünder, Spinazzola, Antonucci. All.: Fonseca 6,5
SPAL: Berisha 6,5; Tomovic 5, Felipe 5,5 (28' st Tunjov 6), Vicari 5; Cionek 6,5, Murgia 5,5, Missiroli 5, Valoti 6 (41' st Jankovic sv), Igor 5,5; Paloschi 5,5 (40' st Floccari sv), Petagna 6,5.A disp.: Thiam, Letica, Valdifiori, Moncini, Strefezza, Di Francesco, Salamon, Cannistra, Mastrilli. All.: Semplici 5,5
Arbitro: Giua
Reti: 44' rig. Petagna (S), 8' st aut. Tomovic (R), 21' st rig. Perotti (R), 38' st Mkhitaryan (R)



Bella reazione, ma.... - ...durante il primo tempo si è rischiato tanto, troppo per essere al cospetto di una Spal ultima in classifica. Nonostante l'inizio volenteroso con Perotti e Dzeko sugli scudi, il centrocampo è apparso privo di gambe e di idee, quasi annullato dalla densità proposta dagli uomini di mister Semplici che, francamente oggi potevano soltanto giocarsela con le ripartenze in contropiede o sfruttando qualche clamorosa "fatal cazzata" della Roma. Detto fatto: a seguito di un ribaltamento di fronte, Petagna, lasciato solo da tutti, batteva a rete in corsa e soltanto un miracolo di Pau Lopez salvava la baracca con la palla che finiva deviata sul fondo. Poi, in finale di tempo, disimpegno apparentemente innocuo di Pau e Kolarov che toppa clamorosamente il controllo. Cionek brucia sul tempo il serbo che lo tocca. Rigore e solito gol di Petagna. Gli spiriti della sconfitta della scorsa stagione si rimaterializzano di colpo. Nonostante tre occasioni Dzeko (fuori), Cetin (alto) e Perotti (deviazione di Missiroli) e finalmente qualche tiro dalla distanza, non si riesce a sfondare. Il primo tempo si chiude in svantaggio clamoroso con la squadra che sembra avere urgente bisogno del fosforo e delle giocate di un fantasista.



Finalmente Pellegrini - Due tempi contro il Wolfsberg e uno contro i ferraresi totalmente da cancellare. Che avrà detto Fonseca negli spogliatoi? Forse s'è incazzato di nuovo...Forse, chissà?. Però la Roma approccia la ripresa con piglio migliore. I primi quarantacinque minuti sono stati letargici: la squadra, già priva dei centrali difensivi titolari, oltre ad apparire lenta, non trova profondità e non piazza mai bene l'ultimo passaggio. Ci si affida così alle scodellate in mezzo (non sempre precise) di Florenzi o alle gimcane del pur vivo Perotti, l'unico che tenta di saltare l'uomo, spesso e volentieri senza uscita. Finalmente se svejia Pellegrini che dopo otto minuti prova la botta da lontano. Tomovic devia e mette fuori causa Beriscia. Uno a uno!!! Alla faccia der Wolfsberg e de quelle partite che vanno spesso a puttane dopo un'ora di nulla. La Roma, agguantato il pari, cambia passo mentre gli spallini retrocedono a fatica nel fortino. 20esimo: si accende di nuovo Pellegrini e sò dolori de panza. L'apertura per Dzeko è giusta, il bosniaco fa boa e l'ex primavera Vicari arriva da dietro e impatta la caviglia. Rigore!! Batte Perotti che gela Beriscia. 2 a 1.



Finalmente pure Miki - A ribaltone acquisto, se svejia il resto della truppa. Troppa grazia, mica no. Dopo un decisivo stop di Kolarov su Petagna, Florenzi parte sulla destra, trova spazio, mette in mezzo col compasso, tùrbigliòn, tocca Michitarian, la palletta rimbalza lemme lemme e va dentro! Gooooool....l'avemo chiusa e partono i sospiri. Na fortuna che giocavamo contro l'ultima in classifica: Florenzi piagne, Miki lo segue a rota, Pellegrini idem con patate. Poi torna pure Kalinic e pare che avemo vinto 'a coppa der monno. Francamente, come in Europa League, non mi è sembrato di vedere una bella Roma almeno per metà partita buona. Poi, per fortuna, la reazione d'orgoglio e il ritorno sulla Terra di Pellegrini: per gioire a volte serve poco ma, se per caso, pure Petagna e Paloski fanno venire i brividi, quel poco tocca tenesselo stretto stretto drentr'ar core. Nonostante le consuete assenze, è chiaro che, in casa contro l'ultima in classifica, bisogna essere più attenti. E' comunque innegabile che in passato partite con questo svolgimento si sono regolarmente perse mentre oggi il buon secondo tempo ci consegna una vittoria tanto sofferta oltre misura quanto meritata e importante per la classifica.



Singoli - Diavarà gioca tantissimi palloni sebbene a volte ci piazza l'errore, Florenzi oggi discreto: meglio quando la Spal cala e trova più spazio. Piè Veloce Fazio a mio parere non bene, a volte è più lento de Petagna. Cetin fa il suo. Poco brillante, secondo me, anche Veretù che non spacca il fronte avversario: ha giocato tanto e non ha sostituti se la forma cala. Zaniolo lotta anche se non mi è parso incisivo. Dzeko si danna. Perotti mi è piaciuto almeno per l'intenzione propositiva.

A causa di infortuni e squalifiche, in difesa oggi ci sono Fazio e Mert Cetin. Nel primo tempo si rischia abbastanza.

Petagna, sfuggito in velocità alla retroguardia giallorossa, scaglia in corsa un insidioso rasoterra sul secondo palo. Pau Lopez compie un miracolo e devia in angolo. 


Al termine del primo tempo, però, la Spal passa in vantaggio. Petagna realizza dagli undici metri. Il rigore era stato concesso per un fallo di Kolarov su Cionek.

Florenzi, dopo la gara di Europa League, disputa la seconda consecutiva da titolare. Al netto di qualche sbavatura, il capitano non ha demeritato.

Nella ripresa sala in cattedra Pellegrini: il suo tiro, deviato da Tomovic, consegna il pareggio alla Roma. Successivamente è bravo a innescare l'azione che porta al rigore giallorosso concesso per tocco di Vicari su Dzeko.

Perotti realizza dal dischetto. Per l'argentino sono tre gol su quattro partite.

Nel finale Mikhtaryan è bravo a metterla dentro finalizzando un bel cross di Florenzi

Vittoria importante in chiave classifica per Fonseca anche se il mister non avrà certamente gradito il brutto primo tempo dei suoi uomini.


    

venerdì 13 dicembre 2019

ROMA - WOLFSBERGER 2 - 2


Roma - Stadio Olimpico - giovedi 12 Dicembre 2019 ore 21.00
Europa League - Gruppo J - gara 6
ROMA - WOLFSBERGER 2 - 2

ROMA: Mirante 6,5 (16' st Pau Lopez 6); Florenzi 5,5, Mancini 6, Fazio 5,5, Spinazzola 6; Diawara 6,5, Veretout 6; Under 6 (22' st Pellegrini 6,5), Mkhitaryan 6, Perotti 7 (22' st Zaniolo 6,5); Dzeko 7.
A disp: Juan Jesus, Kolarov, Antonucci, Kalinic. All.: Fonseca 6,5
WOLFSBERGER: Kofler 6,5; Novak 6, Sollbauer 5, Rnic 5,5, Schmitz 5,5; Schmid 5,5, Sprangler 6, Wernitznig 6 (31' st Schofl 6); Liendl 6,5; Weissman 6,5 (47' st Hodzic sv), Niangbo 7 (49' st Steiger sv).A disp.: Kuttin, Gollner, Peric, Golles. All.: Mohamed Sahli 6,5
Arbitro: Pawson (Inghilterra)
Marcatori: 7' rig. Perotti (R), 10' aut. Florenzi (R), 19' Dzeko (R), 18' st Weissman (W)


Deludenti - Non bastano i gol di Perotti (rigore) e di Dzeko per vincere il gironcino di Europa League. All'Olimpico tra Roma e gli austriaci del Wolfsberger finisce 2 a 2 , score che sancisce per i nostri la qualificazione ai sedicesimi di finale ma come secondi in classifica. Purtroppo, un pò come all'andata, i ragazzi di mister Fonseca mi hanno dato l'impressione di aver snobbato il meno titolato avversario, di aver sbagliato l'approccio alla gara e, onestamente, di essere scesi in campo con tanta sufficienza nel serbatoio. Dopo la buona prestazione di campionato in casa Inter, l'Europa League ci riconsegna quindi una Roma che speravamo fosse stata messa in soffitta: svagata, discontinua e con una difesa di burro. In poche parole, deludente. Senza Smalling (rotto) il reparto arretrato ha sofferto molto le azioni di rimessa portate da Niangbo, Liendl e Weissmann, che colpisce pure la traversa. Florenzi continua a rimestolarsi nel suo personalissimo periodo no (per lui uno sfortunato autogol), male anche Piè Veloce Fazio, bruciato da Weissmann in occasione del pareggio austriaco. Ancora una volta dobbiamo ringraziare Mirante (poi uscito anche lui per infortunio), decisivo sul pallonetto a girare del velocissimo Niangbo. Imprecisi anche gli uomini di sostanza Veretù e Spinazzola, regolarmente bevuto dall'avversario di turno, mentre Cencio Under, impalpabile, è stato bersaglio dei fischi dell'Olimpico al momento della sostituzione. Tra le poche cose belle del match rimangono l'azione del secondo gol, costruita sull'asse Diavarà-Perotti-Dzeko, e una girata ravvicinata del bosniaco su cross di Florenzi, respinta dall'attento Kofler a una manciata di secondi dal fischio finale.



Fonseca scontento - A sorpresa il girone J viene vinto dal Basaksehir, vittorioso in zona Cesarini a casa del Gladbach (eliminato - godo!!!). Il clamoroso risultato non può non farmi venire in mente che i giallorossi hanno rifilato ben sette gol in due partite alla modesta compagine turca e che, in pratica, sarebbe bastato tenere il 2 a 1 per vincere il girone. "Qualcuno non ha meritato di giocare. Così non vinceremo l'Europa League", la laconica dichiarazione di un mister Fonseca apparso abbastanza piccato durante il dopo partita. Purtroppo, ciclicamente, torniamo a commentare sempre film già visti tante volte. Di buono, stasera, c'è soltanto la qualificazione ai sedicesimi che però la Roma affronterà non essendo testa di serie.

Dopo quattro minuti la Roma è in vantaggio: gol di Perotti su calcio di rigore

Ma al primo rovesciamento di fronte il Wolfsberger pareggia. Decisivo un autogol di Florenzi, ormai in un periodo no senza fine

Dzeko riporta in vantaggio i giallorossi finalizzando una bella azione nata sull'asse Diawara-Perotti

L'argentino è stato uno dei migliori romanisti di questa scialba serata di coppa

Ancora una parata decisiva di Mirante che nega la gioia del gol a Niangbo

Spinazzola in azione: per l'esterno ex Juve una gara di sofferenza

In ombra anche Mikitaryan, qui in azione di ripartenza

Cengiz Under, anch'egli in un tunnel che sembra ancora senza uscita. Per il turco sono arrivati anche i fischi dell'Olimpico 

Alla fine della fiera è qualificazione. Tuttavia in questo girone di Europa League, al netto dei clamorosi errori arbitrali, la Roma poteva fare molto di più.




sabato 7 dicembre 2019

INTER - ROMA 0 - 0


Milano - Stadio Giuseppe Meazza - venerdì 06 dicembre 2019 ore 20.45
Serie A - 15 Giornata
INTER-ROMA 0-0
INTER: Handanovic 6; Godin 6,5, De Vrij 7, Skriniar 6; Candreva 5,5 (47' Lazaro 5), Vecino 6, Borja Valero 6 (27' st Asamoah 5,5), Brozovic 5,5, Biraghi 5 (43' st D’Ambrosio sv); Lukaku 5,5, Lautaro Martinez 5,5. A disp.: Padelli, Berni, Ranocchia, Dimarco, Agoume, Bastoni, Politano, Esposito.. All.: Conte 6
ROMA: Mirante 7; Santon 6 (16' Spinazzola 6,5), Mancini 6,5, Smalling 7, Kolarov 6; Veretout 6, Diawara 6,5; Mkhitaryan 5,5 (44' st Florenzi sv), Pellegrini 6, Perotti 5 (23' st Dzeko 5,5); Zaniolo 5,5. A disp.: Fuzato, Cardinali, Jesus, Cetin, Under, Antonucci, Kalinic. All.: Fonseca 6
Arbitro: Calvarese




Punto importante - I giallorossi escono dall'atteso scontro di San Siro con un punto in tasca al termine di una partita non bella. Tuttavia, per come si erano messe le cose in settimana (Kluivert e Pau prede di turno degli arcinoti infortuni muscolari, Dzeko con la febbre, Santon col muscolo che parte a gara in corso) è un pareggio che ha del peso specifico, soprattutto per la personalità di squadra espressa sul rettangolo verde. Peccato però che questa Roma debba sempre scendere in campo incerottata, con la forma fisica di tanti singoli spesso e volentieri altalenante e non giocarsi mai appieno tutte le proprie carte.



Buon palleggio - Mirante decisivo - In mezzo abbastanza bene il regista Diavarà, specialmente in fase di palleggio, specialità che stasera ai giallorossi riesce molto molto bene tanto da mettere in luce alcune lacune di un'Inter, priva comunque di Sensi e Barella, apparsa poco tecnica. Discreto anche Veretù nonostante lo svarione di inizio gara che libera pericolosamente Lukaku al tiro. L'impegno c'è sicuramente stato: la capolista Inter, per i primi venti minuti, non l'ha vista mai e se devo dirla proprio tutta, le ghiotte occasioni che gli uomini di Conte hanno avuto sono state generate da incredibili cappellate del reparto difensivo romanista (Veretù, Mirante, Mancini). Tuttavia un Mirante da applausi, migliore in campo a 36 anni suonati, ci regala due prodezze degne di Alissò su Lukakone e Vecino che indubbiamente salvano la baracca e lasciano a secco, per la prima volta stagionale, l'attacco nerazzurro.



Attacco sterile - Senza Dzeko in palla, purtroppo, è innegabile che il tasso tecnico della squadra diminuisca. Non bastano le buone prestazioni di Kolarov, Spinazzola e del solito duo di difesa Mancini-Smalling, il primo gagliardo nel bel duello contro Lautaro Martinez, il secondo ottimo nell'annullare Lukaku. Non si registra una conclusione degna di nota verso la porta di Handanovic e si avverte la mancanza della fantasia di chi è in grado di aprire le difese con un colpo e, soprattutto, di un bomber affidabile quando il bosniaco, come oggi, non sta bene. Pellegrini dopo il recente bel filotto di partite, incappa in una serata storta e sbaglia quasi tutto, Zaniolo schierato da prima punta non rende come dovrebbe, Perotti si perde per strada, Michitarian si muove bene ma non concretizza mai.



Fonseca: tattica e coraggio - Per fortuna però che c'è la sapiente mano di mister Fonseca a calmierare le lacune di una rosa incoraggiante ma sicuramente da puntellare e magari da far crescere. Il portoghese, dopo un avvio di stagione a due pistoni dovuto ad infortuni continui e alla poca conoscenza del nostro campionato, sta dimostrando di poter cavalcare molto bene la nostra serie A. A differenza  del Parruccato Conte non ha mai fatto piagnistei per i ko da Guinness dei primati e, come stasera, ha saputo plasmare gli uomini a disposizione nel tentativo non semplice di coniugare la solidità di squadra e il bel gioco senza aver paura di nessuno. Il coraggio, stasera, lo premia e ce ne andiamo a letto consapevoli che questa Roma incerottata ha dato comunque il massimo che poteva offrire.

Diawara si contende la sfera con Lukaku. Il guineano è stato tra i migliori orchestrando bene la fase di palleggio

Mirante strepitoso! Tre grandi interventi hanno salvato la Roma 

Brozovic si divora, sparando alle stelle, un'ottima occasione da pochi passi

Veretout di fisico su Candreva. Il francese, nonostante un grave svarione iniziale, non ha demeritato.

Zaniolo fa a sportellate con Godin. L'esperimento forzato come falso nueve non ha dato i frutti sperati (anche per l'assenza di Dzeko).

Partita scialba anche per Pellegrini che ha risentito dell'assenza di Dzeko

Duelli titanici in difesa: Mancini contro Lautaro Martinez

e quello degli ex United Smalling-Lukaku

Per il febbricitante Dzeko solo uno scampolo di gara nel finale

Mister Fonseca esce indenne, tra tante difficoltà, da San Siro

La Roma oggi ha dato il massimo