sabato 30 dicembre 2017

ROMA - SASSUOLO 1 - 1




Il girone d'andata si chiude, purtroppo, con un amaro pareggio con i giallorossi che si fanno recuperare il vantaggio, col VAR che che ci toglie (a ragione) 2 reti e con Consigli autore di due interventi decisivi. La Roma chiude al 4°posto, a -9 dal Napoli campione d'inverno, soltanto perchè Inter e Lazio impattano nel big match di San Siro.
Il campo ci consegna oggi una squadra ancora più brutta di quella vista a Torino. Pesante nelle gambe e soprattutto nella testa, svogliata, tecnicamente regredita e male assortita nel reparto offensivo dove Scic e Dzeko non conferiscono all'undici giallorosso quel valore (e quei gol) che un pò tutti ci aspettavamo. Il centrocampo, poi, appare decisamente in difficoltà: tanti passaggi sbagliati, anche i più elementari, tanti lancioni che si spengono in balia degli avversari o fuori campo, senza che ci sia un regista a dettare i tempi giusti della manovra.
Il quadro di confusione generale nel quale la gagliarda Roma di inizio stagione sembra essere affondata, non ci fa stare tranquilli. Mister Di Francesco appare, forse per la prima volta, in evidente difficoltà.
Da una parte il deludente inserimento di Scic è ormai diventato, per diversi motivi, una telenovela ma il tecnico giallorosso, finora, non è riuscito a trovare la cosiddetta quadratura del cerchio per quanto riguarda il modulo di gioco. Dall'altra, preoccupa non poco l'atteggiamento di squadra tradizionalmente molle e poco determinato che porta centrocampo e difesa a concedere troppo, a non chiudere più le partite e a giocare a calcio con imbarazzante intermittenza. Tutto il contrario di ciò che avevamo visto nella prima parte della stagione, quando il carattere, specialmente nel girone di Champions, aveva portato i nostri a raggiungere livelli che, probabilmente, ci hanno leggermente fatto illudere più del dovuto sulle possibilità di questa rosa.
Purtroppo proprio il valore di una rosa ancora incompleta, in questo momento buio, si sta mostrando in tutta la sua crudezza. Ancora manca un esterno di qualità che rimpiazzi la dipartita di Salah, in mezzo al campo non c'è un regista di tale nome, a sinistra Palmieri ancora non può far rifiatare Kolarov, anch'egli in evidente calo. E infine non c'è un leader vero, un giocatore di classe assoluta, che possa sobbarcarsi le sorti della Roma quando si trova in difficoltà e, con i suoi acuti, magari farla vincere da solo.
Ecco perchè, col Napoli e la Juve ormai lontani, aver snobbato la Coppa Italia, l'unico trofeo forse alla portata dei nostri, facendosi eliminare in malo modo dal Torino, potrebbe portarci già da Dicembre a un'ennesima stagione con "zero tituli" e a un girone di ritorno da affrontare sui carboni ardenti.









1-0: Pellegrini

venerdì 22 dicembre 2017

JUVENTUS - ROMA 1 - 0




Torino - Allianz Stadium - sabato 23 Dicembre 2017 ore 20.45
Serie A - 18 Giornata

JUVENTUS - ROMA 1 - 0

JUVENTUS Szczesny 7,5; Barzagli 6, Benatia 7, Chiellini 6, Alex Sandro 5,5; Khedira 6.5, Pjanic 6,5, Matuidi 6,5 (34' st Marchisio sv); Cuadrado 6 (32' st Bernardeschi sv), Higuain 5,5, Mandzukic 7. A disp.: Pinsoglio, Loria, Lichtsteiner, Rugani, Asamoah, Bentancur, Sturaro, Dybala, Douglas Costa, Pjaca. All.: Allegri 6,5ROMA Alisson 7,5; Florenzi 6, Manolas 6, Fazio 6, Kolarov 5,5; Nainggolan 5,5, De Rossi 6 (40' st Ünder 6), Strootman 5,5 (26' st Pellegrini 5,5); El Shaarawy 5 (22' st Schick 5), Dzeko 5,5, Perotti 5,5. A disp.: Skorupski, Lobont, Emerson, Bruno Peres, Juan Jesus, H. Moreno, Castan, Gonalons, Gerson. All.: Di Francesco 6
Arbitro: Tagliavento
Marcatori: 18' Benatia (J)


La solita storia, i soliti errori, la solita incapacità di centrare gli appuntamenti importanti. Primo tempo pavido e regalato agli avversari che colpiscono con l'ex Benatia dopo due conclusioni di Chiellini respinte dalla traversa e da Alissò, migliore in campo nella supersfida di stasera. Poi un finale da leoni con la Juve alle corde ma senza riuscire a piazzare il colpo del ko. L'errore di Scic è, purtroppo, imperdonabile e decisivo.
















mercoledì 20 dicembre 2017

ROMA - TORINO 1 - 2




Per l'ennesima stagione la Coppa Italia viene snobbata alla grandissima, concedendo al Torino di portare a casa una qualificazione in partenza insperata.
Dopo questi novanta minuti sembrano evidenti due problematiche. 1) gli eterni peccati di concentrazione: va bene che domenica c'è la Juve ma la partita, alla quale invece Di Fra aveva posto molto attenzione durante le interviste dei giorni scorsi, è stata affrontata sottogamba, sotto ritmo e con scarsa lucidità per almeno 70 minuti. E questo la spiega bene su come la Coppa Italia, al momento secondo me il trofeo più alla portata dei giallorossi, a Trigoria abbia un riscontro pressochè minimo.

2) Persistenti problemi in attacco: la scarsa vena realizzativa di questi ultimi tempi sembra oramai cosa acclarata. Non è possibile prendersela sempre coi pali colpiti (stasera cmq altri due legni) o con la sfortuna. Per vincere bisogna fare gol e, come avvenuto domenica, anche oggi alla prima opportunità di pareggiare, si è finiti per glorificare il portiere avversario dagli 11 metri.
Inutile poi recriminare sul 60% e rotti di possesso palla e sulle tante occasioni create e sciupate, se agli unici tiri concessi al Toro si incassano due gol e si riapre la partita quando mancano meno di dieci minuti al termine.
Singoli: Palmieri ha gravi responsabilità sul secondo gol del Torino ma dopo il brutto infortunio, la ripresa non è ovviamente facile. Qualcuno invece comincia a far dubitare...vedi Gonalons, nello specifico elefantiaco non anticipando De Silvestri in occasione del vantaggio granata. Il francese si è presentato coi galloni di capitano del Lione ma ad ogni partita scappa spesso la "fatal cazzata". Altra gara da dimenticare per Cengiz Under che, francamente, con Dybala sembra avere in comune poco o nulla. Male anche Dzeko: senza voler riaprire vecchi discorsi ma il terzo rigore sbagliato di fila e la scarsa vena realizzativa di questi tempi non ci rendono molto allegri. Finalmente va in gol Scic. I suoi acuti serviranno molto.
Adesso testa alla Juve ma l'eliminazione dalla Coppa Italia si può già considerare la prima macchia stagionale su cui si dovrà riflettere, sempre sperando di trovarci di fronte a un periodo di passaggio.







1 - 2: Schick

domenica 17 dicembre 2017

ROMA - CAGLIARI 1 - 0



Roma - Stadio Olimpico - Sabato 16 Dicembre 2017 ore 20.45
SERIE A - 17 Giornata
ROMA - CAGLIARI 1 - 0

ROMA: Alisson sv; Florenzi 6, Manolas 6, Fazio 7, Kolarov 6; Nainggolan 5,5 (35' st Strootman 6), De Rossi 5,5, Pellegrini 5 (27' st El Shaarawy 5,5); Schick 5 (42' st Ünder sv), Dzeko 5, Perotti 5,5. A disp.: Skorupski, Lobont, Emerson, Bruno Peres, Juan Jesus, H. Moreno, Gonalons, Gerson. All.: Di Francesco 6CAGLIARI: Cragno 6; Romagna 7, Pisacane 6, Andreolli 7; van der Wiel 5,5, Ionita 6, Cigarini 7, Barella 7 (27' st Deiola 5,5), Padoin 6,5 (49' st Ceppitelli sv); João Pedro 5 (14' st Farias 6,5), Pavoletti 5,5. A disp.: Daga, Rafael, Capuano, Miangue, Cossu, Giannetti, Melchiorri, Sau. All.: Lopez 6,5
Arbitro: Damato
Marcatori: 49' st Fazio



Successo fortunoso in pieno recupero. A decidere è una deviazione di petto in mischia da parte di Piè Veloce Fazio. Il decisivo tocco, arrivato su una respinta di Cragno nel pieno della bagarre finale in area dei sardi e dopo il brivido dell'accertamento al VAR, addolcisce i toni di una partita dura da vedere, forse la più brutta finora disputata dai giallorossi sotto la gestione Di Fra.
La coppia Dzeko-Scic, oggi all'esordio dal primo minuto, appare però male assortita. La causa potrebbe essere individuata nella forma fisica agli antipodi dei due (cotto il bosniaco, non ancora pronto il ceco). A risentirne è però un pò tutto il reparto avanzato che, nonostante il totale controllo dei giochi, non conclude praticamente mai in porta. L'unica volta in cui la Roma potrebbe sbloccare la partita, Perotti si fa ingenuamente parare da Cragno un prezioso penalty concesso (generosamente anche se il contatto tra i due c'è tutto) da Damato e dal VAR per fallo dello stesso portiere isolano su Dzeko.


Oltre a queste due occasioni, però, si registra davvero poco...anzi tantissimi errori di palleggio, anche in banale fase di impostazione, una lentezza imbarazzante e l' assenza di cattiveria un pò in tutto l'undici romanista (e l'errore madornale di Perotti dal dischetto ne è il sintomo più eclatante). Il Cagliari, nonostante negli ultimi anni ci abbia spesso riservato bocconi amari grazie alle imprese di autentici underdogs come El Kabir o Avramov, stavolta è arrivato all'Olimpico solamente per alzare le barricate e, seppur sia reduce da tre risultati positivi e appaia molto ben organizzato in fase difensiva, non sembra poter creare problemi a una squadra che, nonostante la solida prestazione del reparto difensivo Florenzi-Manolas-Fazio e, con un Kolarov sempre decisivo, dovrebbe per forza fare di più per aggiudicarsi i tre punti.
Nonostante gli ultimi minuti giocati in maniera più convinta, l'impressione sembra però quella di una Roma che, in questo momento, oltre ad apparire appannata (le cause sono molteplici: infortuni che fin qui hanno permesso pochi cambi nella rosa, preparazione estiva un pò lacunosa, calendario inclemente e girone di Champions infernale) avrebbe bisogno di maggior classe nel reparto avanzato che sappia sopperire quando il collettivo, per forza di cose, perde qualche colpo. Per farla breve, uno che sia in grado di saltare l'uomo specialmente quando si incontrano compagini che tendono a chiudere ogni spazio possibile. In più, il centrocampo, da un pò di tempo finisce per girare a vuoto per poi sedersi, senza l'aiuto di un regista puro, sul ritmo degli avversari.


In sintesi è ciò che si è notato per la maggiorparte del minutaggio contro Genoa, Qarabag e Chievo. Stasera, però, il passo indietro è sembrato essere più marcato in quanto abbiamo assistito davvero a poche conclusioni verso la porta avversaria. Tenendoci quindi stretto il salvifico gol di Piè Veloce Fazio riflettiamo sui problemi sperando vivamente che si tratti di un momento passeggero. Il calcio a volte è anche questo e lo sappiamo molto bene. Poi, finchè la palla entra va tutto bene.
Forza Roma














domenica 10 dicembre 2017

CHIEVO - ROMA 0 - 0




Verona - Stadio Bentegodi - domenica 10 Dicembre 2017 ore 12.30
SERIE A - 16 Giornata
CHIEVO - ROMA 0 - 0

CHIEVO: Sorrentino 8,5; Cacciatore 6, Gamberini 6,5, Tomovic 6, Jaroszynski 6,5; De Paoli 5,5 (28' st Dainelli 6), Radovanovic 6, Bastien 5,5; Birsa 5; Meggiorini 5 (31' st Stepinski 6), Inglese 6,5. A disp.: Seculin, Confente, Cesar, Gobbi, Gaudino, Garritano, Leris, Pellissier, Pucciarelli, Vignato. All.: Maran 6
ROMA: Alisson 6; Bruno Peres 6, Fazio 6,5, Juan Jesus 6, Kolarov 7,5; Nainggolan 6, Gonalons 6, Strootman 6,5 (35' st Under sv); Gerson 5 (19' st Dzeko 5,5), Schick 6,5, El Shaarawy 5,5 (27' st Perotti 5,5). A disp.: Skorupski, Lobont, Florenzi, Manolas, Emerson, Nura, H. Moreno, Castan, Pellegrini. All.: Di Francesco 6
Arbitro: Maresca




Come da tradizione, ogni volta che bisogna vincere per avvicinarsi in maniera decisiva alla vetta, arriva puntuale lo stop. Stavolta per opera di un Chievo che, soltanto sette giorni fa, si è pietosamente fatto impallinare dall'Inter a San Siro ma che contro i giallorossi ritrova, con svizzera coincidenza, un Sorrentino paratutto e una difesa composta da sei-sette mastini implacabili più una traversa colpita da Inglese.
Certo, per carità, le coppe tolgono tante energie, tuttavia il problema, oggi, non è sembrato tanto l'intenzione della squadra di Di Fra, comunque buona perchè i giallorossi hanno fatto la prestazione, quanto la scarsa vena realizzativa che, Spal a parte, sembra aver colpito la Roma nelle due ultime settimane contro le compagini che si chiudono a riccio e non ti concedono nulla.


Dopo aver sofferto a dismisura per fare un gol al Genoa e al Qarabag, purtroppo contro i gialloblu di Maran la rete non è proprio arrivata. E nonostante le ripetute parate dell'estremo clivense ci facciano recriminare più di qualcosa, rimane evidente, come manifesto della trasferta al Bentegodi, l'erroraccio madornale di Gerson , nell'occasione moscio e incerto, che si divora l'unica occasione pulita (ovvero senza difensori a contrastare e col portiere a terra) concessa dai veronesi. Insomma nulla da contestare sul piano della prestazione: una giornata storta può capitare a tutti. Tuttavia in queste partite bisognerebbe essere spietati nel concretizzare ogni minima occasione concessa dall'avversario perchè già sappiamo che sarà molto difficile recuperare altri due punti che, assieme a quelli di Genova, registriamo come persi nel viale dei rimpianti di questo campionato.

Sempre Forza Roma


Singoli: Scic dal primo minuto...ovviamente se non gioca una partita intera dallo scorso Giugno non puoi aspettarti subito lo stravedo, anche se la personalità del ragazzo sembra esserci. Su Gerson abbiamo già detto. Jesus spesso incerto e pasticcione. Brunetto Peres continua a farci tremare i polsi ogni volta che gli avversari lo puntano. Gonalons sempre altalenante tra una cosa discreta e una disastrosa. El Sciaraui si sacrifica ma concretizza poco. Nainggolan appannato. Kolarov inesauribile: il migliore.


I tanti tifosi romanisti giunti a Verona ricordano Lando Fiorini, scomparso nella giornata di ieri

Dopo la magica notte di coppa contro il Qarabag, Di Francesco concede riposo a Dzeko, Florenzi, Manolas e Perotti. Partono quindi titolari Schick, Peres, Jesus e Gonalons. 
Ma sfondare il muro eretto da Maran è davvero difficile. Il Chievo è un'altra squadra da quella che l'Inter ha preso a pallonate una settimana fa e, dove non arriva la difesa, ci pensa Sorrentino con almeno quattro super parate.
Kolarov, il migliore dei giallorossi, stoppato da De Paoli
L'occasione più nitida capita sui piedi di Gerson che si fa parare da Sorrentino (a terra) una conclusione incerta dopo una parata dello stesso Sorrentino su Schick. Il brasiliano oggi è apparso molto appannato.
Gonalons prova, senza fortuna, la botta da lontano. Per l'ex Lione una partita in chiaroscuro: alcune cose buone, altre da dimenticare.  
Nel finale Di Fra inserisce Dzeko e Perotti ma Sorrentino para di tutto e la partita termina 0-0 tra punti persi e tanti rimpianti