martedì 29 maggio 2018

Italia - Arabia Saudita 2 - 1



Il nuovo corso ci vede clamorosamente vestire i panni dei nobili decaduti a fare gli sparring partners dell'Arabia Saudita, pronta per andare ai Mondiali. Primo tempo abbastanza volitivo, giocato con decente manovra, la quale sfocia nel tanto atteso Balotelli gol. A Rai Sport Supermario mancava da morire. Quattro anni possono essere un secolo. Il tempo giusto per sfociare in un festino tv istituzionale. Preludio alla goleada? Maddechè...nella ripresa si gioca a maglie invertite: nel senso che gli arabi sembravamo noi. Finora l'unica differenza tra Di Biagio e Mancini sembra essere la presenza di Chicco Evani in panchina. Per il resto si intravede qualche idea in avanti, va a segno pure Belotti (rudemente) ma nessuno sembra in grado di saltare l'uomo. E parliamo dell'Arabia Saudita, eh...
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Mancini ha detto che nel secondo tempo la squadra era stanca. Qualcuno gli ha ricordato che giocavamo contro avversari che sono a digiuno da più di una settimana e che abbiamo rischiato pure di farli pareggiare?
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Romanisti in campo: Florenzi e Pellegrini. Discreti. Cercano di stantuffare, uno a destra e l'altro a sinistra. Finchè il fiato regge lo fanno degnamente.




sabato 26 maggio 2018

Caro Cloppe...mai accettare regali dagli sconosciuti prima delle finali. A volte porta 'na sfiga....

Iurghen Cloppe sghignazza compiaciuto osservando lo sbiadito presente rivevuto in dono dal Lazio club "Burins of England" per aver scongiurato l'accesso della Roma nella finale di Champions. Dall'espressione del volto il tedesco, naturalmente, non immaginava che il pur minimo contatto con quella maglia gli avrebbe portato fatali conseguenze. Ma adesso, probabilmente, se li ricorderà mooolto bene.

Nell'ordine: infortunio a Salà dopo 30 minuti (Ps: dispiaciuti per Momo. Speriamo ce la faccia per il Mondiale), Karius che s'impicca la carriera con due interventi che manco Goicoecea, palo di Manè a riprova che, nei momenti decisivi, non è soltanto la Roma a colpirli. Sembra comunque che della famigerata maglia non si abbia più traccia. 

mercoledì 23 maggio 2018

Mondiali: Quante bestemmie avrà tirato Nainggolan?


Le figurine Panini col volto di Nainggolan a Russia 2018 tra un pò varranno moolti euro 

Le bestemmie, stavolta, le sentiamo fin qui, senza l'aiuto di Twitter o Instagram. Il Ninja salta i Mondiali per espresso volere del ct belga Martinez. La cosa folle, che nemmeno in Italia si è peraltro mai vista, è che la Federcalcio Belga aveva basato tutta la campagna di Russia 2018 su Nainggolan. Quindi cartelloni stradali, pubblicità, orsacchiotti con la cresta, milioni di figurine Panini già stampate, adesso se li daranno in fronte.

Mascotte tatuata del ninja

...Insomma...pensate se la stessa cosa l'avessero fatta da noi con Buffon. Le bestemmie sarebbero state identiche. E nonostante l'incazzatura della tifoseria belga tra proteste e petizioni online, la Federcalcio ha fatto spallucce dicendo "ci sono stati tanti giocatori-endorser che poi non hanno fatto i Mondiali perchè infortunati".

Alla fine ha vinto Don Martinez. Per il Belgio si profila un Mondiale alla Savonarola: no ai fumatori, bestemmiatori e frequentatori di postriboli. Soltanto ritiri e preghierine.


martedì 22 maggio 2018

SASSUOLO - ROMA 0 - 1


Reggio Emilia - Stadio Mapei - domenica 21 Maggio 2018 ore 20.45
Serie A - 38 Giornata
SASSUOLO - ROMA 0 - 1

SASSUOLO: Pegolo 5; Lemos 6, Acerbi 6, Peluso 6 (14'st Letschert 6); Adjapong 6, Missiroli 6 (40'st Biondini sv), Magnanelli 6, Duncan 6.5, Rogerio 6; Berardi 6 (28'st Babacar sv), Politano 6. A disp.: Consigli, Marson, Mazzitelli, Matri, Pierini, Frattesi, Cassata, Dell'Orco, Ragusa. All. Iachini 6. 
ROMA: Skorupski 6; Florenzi 6 (31'st Capradossi sv), Manolas 6, Fazio 6, Kolarov 6; Pellegrini 6.5, Gonalons 6, Strootman 6; Schick 6 (27'st El Shaarawy sv), Dzeko 6, Perotti 6 (35'st Gerson sv). A disp.: Romagnoli, Lobont, Pellegrini, Juan Jesus, De Rossi, Under, Karsdorp, Silva. All. Di Francesco 6. 
Arbitro: Abbattista. 
Marcatori: 46' pt aut. Pegolo (R)


Con la vittoria di misura sul campo del Sassuolo la Roma chiude il campionato certificando il meritatissimo terzo posto in classifica e strappando il pass per la prossima la Champions League.
La partita è decisa da una "folle" incursione di Manolas in area neroverde e dalla decisiva deviazione di Pegolo sulla conclusione del greco.

Sugli scudi anche Skorupski, oggi titolare al post dell'infortunato Alissò e probabilmente all'ultima partita in giallorosso, che si congeda dalla Roma parando di tutto.



Ritorno alla base per Lorenzo Pellegrini, autore di una buona gara

Si rivede Perotti, qui impegnato contro Adjapong

Occasione per Schick, con palla che lambisce il palo

Gonalons, oggi titolare, tra le maglie neroverdi

Ultimi spiccioli di partita anche per Gerson

Stacco di Dzeko

Strootman cerca di superare Biondini

Meritati applausi per Dzeko e compagni: la Roma chiude il campionato al terzo posto!!!

Sorrisi e abbracci tra Di Francesco e Iachini 




0-1 - Autogol Pegolo


  

lunedì 21 maggio 2018

Il consiglio...la luce accesa...i fuochi d'artificio...rigorepaariomma...la maglia a Cloppe...

Lampante esempio di Nemesi sportiva


Dall'altra parte del Tevere lo capiranno mai che non si può stare un anno a guardare appollaiati come gufi le partite degli altri pure quando si ha la possibilità di arrivare quarti, peraltro con merito, e di riscrivere il proprio futuro sportivo? Francamente avrei goduto non poco nel vedere Spalletti cestinato dai cinesi, però se prendi due gol in tre minuti quando stai vincendo la partita della vita, altrettanto francamente, in Champions League "nun ce pòi annà". Salisburgo 2.0. 

PS: Fossi Iurghen Cloppe, 'na bella grattatina, in vista di Sabato, me la darei...



giovedì 17 maggio 2018

La finale che Garcia non è riuscito a dare alla Roma...


...se doveva essere quella di ieri sera, meglio che non ce l'ha data. Un gol divorato davanti al portiere dopo tre minuti, una clamorosa "fatal cazzata" che spiana la strada all'Atletico, rassegnazione serpeggiante già a mezz'ora dalla fine, tre pappine incassate e un palo colpito (l'unica cosa che della Roma è riuscito a portare in finale di Europa League). Ci hai provato, Rudi, ma erano più forti. A bientot...

mercoledì 16 maggio 2018

Continuità nella discontinuità


"Sarà nostro compito riavvicinare l’Italia ai tifosi: so che è molto difficile per un ct mettere d’accordo tutti, spero di farcela attraverso gioco e risultati”.


«Andremo in Russia giocando a calcio»

lunedì 14 maggio 2018

ROMA - JUVENTUS 0 - 0



Roma - Stadio Olimpico - domenica 13 Maggio 2018 ore 20.45
Serie A - 37 Giornata
ROMA - JUVENTUS 0 - 0

ROMA: Alisson 6; Florenzi 6, Fazio 7, Juan Jesus 6, Kolarov 6,5; Lo. Pellegrini 6,5 (28' st Schick 6), De Rossi 7 (37' st Strootman sv), Nainggolan 5; Under 6,5 (36' st Gerson 6), Dzeko 6, El Shaarawy 5,5. A disp.: Skorupski, Lobont, J. Silva, Manolas, Capradossi, Lu. Pellegrini, Antonucci, Perotti, Gerson. All.: Di Francesco 7
JUVENTUS: Szczesny 6; De Sciglio 6, Barzagli 7, Rugani 6,5, Alex Sandro 6; Matuidi 6, Pjanic 6; Bernardeschi 6 (22' st Douglas Costa 6), Dybala 6,5, Mandzukic 6 (36' st Bentancur 6); Higuain 6. A disp.: Buffon, Pinsoglio, Benatia, Chiellini, Lichtsteiner, Howedes, Asamoah, Marchisio, Khedira, Sturaro. All.: Allegri 7
Arbitro: Tagliavento



Un punto a testa, senza farsi male, e tutti contenti. L'augurio rimane però il solito: poter competere davvero per il titolo in un match di questo tipo, senza recitare il ruolo di compagine cornice giunta a una distanza siderale dalla vetta. Ciò premesso, siamo molto soddisfatti per la qualificazione in Champions che certifica l'ottimo lavoro, ad inizio stagione non scontato, svolto da mister Di Fra. Fondamentale continuare in questa direzione sperando che, a questo punto della storia e con un discreto gruzzolo in berta, la società si decida una volta per tutte a rinforzare evitando di smembrare, come annualmente succede, la rosa.

Per quanto riguarda la partita, c'è poco da raccontare: alla Juve serve un punto per lo Scudetto e Allegri si permette addirittura di tenere in panca Benatia e Douglas Costa. La Roma, complice il ko dell'Inter col Sassuolo, scende in campo con il pass per la Champions League già in tasca. Ne vengono fuori,come da pronostico, 90 minuti giocati in maniera onesta con i bianconeri che si limitano a non pungere troppo e i giallorossi che possono tirare il freno a mano dopo aver vissuto gli ultimi quaranta giorni in maniera infuocata.

L'unico a non concedere nulla e a sguainare il randello ogni volta che vede scritto "Juventus" è naturalmente Nainggolan, che riesce a farsi buttare fuori dopo aver commesso un' entrataccia su Dybala. Ma l'espulsione del Ninja, nonostante gli ultimi venti minuti giocati in inferiorità numerica, cambia poco o nulla ai connotati della gara.

Gli uomini di Allegri tornano sotto la Mole per la festa finale contro il retrocesso Verona mentre la Roma si concede il giro di campo tra i meritati applausi prima di chiudere la stagione in quel di Sassuolo con l'obiettivo di accaparrarsi la terza piazza in classifica. 
   














lunedì 7 maggio 2018

CAGLIARI - ROMA 0 - 1



Cagliari - Is Arenas - domenica 6 Maggio 2018 - ore 20.45
Serie A - 36 Giornata
CAGLIARI - ROMA

CAGLIARI: Cragno 6; Faragò 6, Andreolli 5,5, Ceppitelli 5,5, Lykogiannis 5; Deiola 6,5, Barella 6, Padoin 5,5 (44' st Han sv); Ionita 5 (38' st Cossu sv); Farias 5 (32' st Sau 5), Pavoletti 5. A disp.: Rafael, Crosta, Miangue, Caligara, Dessena, Pisacane, Giannetti. All.: Lopez 5,5.
ROMA: Alisson 7; Bruno Peres 5,5 (13' st Florenzi 5,5), Capradossi 6,5 (25' st Silva 6), Fazio 6, Kolarov 6,5; De Rossi 6,5, Gonalons 6; Under 7 (40' st Schick sv), Nainggolan 6, Gerson 5,5; Dzeko 6,5. A disp.: Skorupski, Lobont, Lo. Pellegini, Lu. Pellegrini, Antonucci, El Shaarawy. All.: Di Francesco 6.
Arbitro: Di Bello
Marcatori: 15' Under

Si sapeva che ci sarebbe stato da soffrire e sofferenza è stata in casa di un Cagliari indiavolato e con un piede in Serie B. La Roma conquista, soffrendo, tre punti pesantissimi in chiave Champions League grazie a una prodezza di Cencio Under - l'ennesima quando il risultato è fisso sullo 0 a 0 -  e alle parate del solito super Alissò (blindatelo!!!!!). Gara brutta, tutta giocata all'indietro, spesso coi tratti dell'assedio a Fort Apache, e a difesa di una baracca assai scricchiolante. Nel corso dei novanta minuti, abbiamo assistito a tanti, tanti errori, alcuni dei quali macroscopici. 
A dirla tutta, la sconfitta va stretta ai sardi: la squadra di Lopez può recriminare amaramente, oltre alle due paratone di Alissò (una su deviazione ravvicinatissima di Brunetto Peres, l'altra una prodigiosa uscita sui piedi del lanciatissimo Sau) per un incredibile errore di controllo di Farias che, sfuggito alla retroguardia giallorossa, finisce per incartarsi a due passi dalla porta e perdere l'attimo fatale mentre la palla sfila mestamente sul fondo. Tuttavia il Cagliari deve fare ammenda per una stagione giocata sempre sottotono, basti ad esempio pensare alla scalcinata trasferta di Milano contro l'Inter. Spesso non si può salvare un campionato mediocre con una sola partita, specialmente se la tecnica non è dalla tua parte.   



Per la Roma ci sono comunque delle corpose attenuanti che non possono non essere considerate nel quadro generale della partita: 1) stanchezza fisica e mentale post Liverpool, 2) numerose assenze. Tra squalificati (Jesus), acciaccati (Pellegrini e El Sciaraui) e infortunati (Perotti, Strotman, Manolas all'ultimo minuto e Brunetto Peres in corso d'opera) stasera si è finito per raschiare il fondo del barile. Tuttavia, l'undici di mister Eusebio conferma la forza mentale e la crescita che ha permesso ai giallorossi di vincere le insidiose gare contro Genoa, Spal e Chievo e finora di non perdere punti nella dura corsa per il piazzamento nell' Europa che conta. Le grandi, molto spesso, vincono anche così.


Per concludere, un grande in bocca al lupo a Elio Capradossi, ex capitano dell'ultima Primavera scudettata stasera all'esordio assoluto in Serie A per sostituire Manolas. Se l'è cavata bene.










0-1 - Cengiz Under


sabato 5 maggio 2018

ROMA - LIVERPOOL 4 - 2


Roma - Stadio Olimpico - mercoledì 2 Maggio 2018 ore 20.45
Champions League - semifinale (ritorno)
ROMA - LIVERPOOL 4 - 2

ROMA: Alisson 6,5; Florenzi 5, Fazio 5, Manolas 6,5, Kolarov 6,5; Pellegrini 4,5 (8' st Under 6), De Rossi 5,5 (24' st Gonalons 6), Nainggolan 5,5; Schick 4,5, Dzeko 6,5, El Shaarawy 7 (30' st Antonucci sv). A disp.: Skorupski, Bruno Peres, Juan Jesus, Gerson. All.: Di Francesco 6,5
LIVERPOOL: Karius 6,5, Alexander-Arnold 4,5 (47' st Clyne sv), Lovren 6, Van Dijk 6, Robertson 6, Milner 6, Henderson 6, Wijnaldum 6,5, Salah 5,5, Firmino 6 (42' st Solanke sv), Mané 7,5 (38' st Klavan sv). A disp.: Mignolet, Moreno, Woodburn, Ings. All.: Klopp 6,5
Arbitro: Skomina (Slovenia)

Marcatori: 9' Mané (L), 15' aut. Milner (R), 26' Wijnaldum (L), 7' st Dzeko (R), 41' st Nainggolan (L), 49' st rig. Nainggolan (R)

Nonostante due gol gravemente regalati nel primo tempo, una grande Roma ribalta lo score e sfiora addirittura l'impresa. Nel corso dei 180 minuti di semifinale i giallorossi pagano probabilmente l'inesperienza in certi contesti e gli errori tattici del match di Anfield, che hanno permesso agli inglesi di mantenere un margine di gol non impossibile ma comunque difficile da superare. 




La Roma però non ha affatto demeritato ed esce a testa altissima da una Champions League giocata a livelli impensabili all'inizio del torneo. Siamo fiduciosi che da questa esperienza si potranno trarre spunti e mentalità per fare il salto di qualità a livello europeo. Poi è logico che per arrivare stabilmente a certi livelli ed evitare alcuni incomprensibili black out verificatisi stasera e in particolar modo in Inghilterra, servirebbe non vendere annualmente i migliori e puntellare la rosa con almeno un paio di giocatori di livello continentale (nello specifico un regista e un centrale difensivo) che possano limitare i danni portati da squadre fisicamente devastanti come quella inglese. Ma quello legato al mercato sappiamo bene che è un discorso di altro tipo.




Tornando alla partita di stasera, il Liverpool, a mio parere, esce dall'Olimpico abbastanza ridimensionato, il che contribuisce ad aumentare i rimpianti della Roma in quanto, forse, si trattava di un avversario certamente forte ma  comunque alla portata dei nostri. Il valore degli inglesi è forse apparso più grande a causa della nefasta partita di andata, decisamente non interpretata all'altezza della situazione da squadra e tecnico almeno per un'ora buona. In quel lasso di tempo la Roma è sembrata essere totalmente in balia degli avversari che, grazie al momentaneo crollo mentale, hanno sfruttato alla grande la possibilità di dilagare nel punteggio. Lo score pesante di Anfield ha, di conseguenza, determinato anche l'incerto inizio della gara di ritorno, con i giallorossi che han preso gol in occasione di due clamorosi pasticci difensivi.


Una squadra tanto straripante sul piano fisico, quella di Klopp, e con una incredibile facilità di far gol, quanto fragile a livello difensivo, non sempre messa bene tatticamente e con scarsa capacità di gestire le situazioni senza palla. I Reds volano alla finale di Kiev solamente con un gol di vantaggio sulla squadra di mister Eusebio che in un eccellente secondo tempo è riuscita a mettere sotto Salah e compagni fino a sfiorare l'ennesimo miracolo calcistico. Una catena di sinistra (Kolarov - El Sciaraui) devastante per tigna e tecnica, uno Dzeko che fa squadra da solo, Nainggolan che sputa veleno per rimediare a quell'erroraccio commesso soltanto dopo 9 minuti. E poi c'è il solito palo, il 23esimo stagionale, colpito ancora una volta da El Sciaraui, a sbarrare il cammino verso l'Ucraina e verso il Real Madrid.


Ma purtroppo non è tutto: l'arbitraggio gravemente insufficiente dello sloveno Skomina, tra fuorigioco sbagliati e rigori non visti (errori macroscopici che si sommano al terzo gol dell'andata, segnato dal Liverpool in evidente fuorigioco), ha indubbiamente dato una bella mano ai Reds, indirizzati con decisione verso l'epilogo del torneo.


Singoli: Dzeko uomo squadra, ottimi El Sciaraui e Manolas, ok Kolarov e Alissò (due belle parate), rabbioso e pasticcione Nainggolan, so and so Florenzi e Scic. Delude Pellegrini. Bravo il giovane Antonucci: dopo la Samp, bagna molto bene anche l'esordio europeo.  Bravo anche mister Di Francesco, autore di un' avvincente cavalcata Champions in cui gli inevitabili errori di inesperienza, forse determinanti quelli commessi nella gara di andata, sono stati sempre compensati da gare vibranti e interpretate dalla Roma con grande orgoglio.
Sperando che questo sia soltanto un inizio di un radicale cambio di mentalità e di gestione, oggi i ragazzi meritano comunque tutti i nostri più grandi applausi così come il grande tifo giallorosso, finalmente, tornato ai leggendari fasti di una volta!!!

9' minuto: passaggio sbagliato di Nainggolan che accende la ripartenza Liverpool. Manè non perdona. Si mette subito male...

Tuttavia la Roma agguanta il pareggio qualche minuto dopo grazie a un clamoroso autogol di Milner

Ma il Liverpool torna sopra. Sugli sviluppi di un calcio d'angolo, Dzeko perde (forse spinto?) un contrasto aereo con Van Djik. La palla finisce dritta sulla testa del liberissimo Georginio Wjinaldum che non lascia scampo ad Alisson.

Di Francesco ha imparato la dura lezione di Anfield. Momo Salah è marcato a vista da Kolarov e da Manolas.

Nella ripresa sale in cattedra Dzeko. Suo il gol del 2 a 2 che ridà fiato all'Olimpico

Nainggolan scaglia tutta la sua rabbia verso la porta dei Reds. E' il 3 a 2!!!!

Di nuovo il Ninja a segno su calcio rigore. E' il 4 a 2! Il Liverpool è ko ma ormai la partita è finita e la finale sfuma in un grande rimpianto. 

L'arbitro sloveno Skomina e i suoi collaboratori ci hanno messo molto del loro con una pessima condotta di gara...

...prima non viene fischiato il penalty per questo placcaggio di Karius su Dzeko in area. Il guardalinee aveva segnalato una posizione di fuorigioco del bosniaco rivelatasi inesistente.

...poi Skomina ignora la plateale parata di Arnold su botta di El Sharaawy. La porta era sguarnita e il difensore inglese era ultimo uomo. Purtroppo il VAR in Champions ancora non esiste.

La grinta di mister Di Francesco. Comunque sia, per lui, il cammino in Champions rimane davvero eccellente

Finale da brividi. Tutta la squadra va a ricevere l'applauso di una commovente Curva Sud

Under e lo sfortunatissimo El Sharaawy

Applausi anche per Kostas Manolas, autore di un grande cammino europeo

Florenzi e la Sud

Finalmente si vede pure Pallotta, sceso in campo ad abbracciare e a consolare tutti i giocatori giallorossi. Il Presidente nel dopogara lancerà parole di fuoco contro l'arbitro Skomina. La UEFA, nel frattempo, minaccia ritorsioni.

IL GRANDE TIFO GIALLOROSSO foto da asromaultras.org












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