domenica 24 gennaio 2021

ROMA - SPEZIA 4 - 3

 


Roma - Stadio Olimpico - Sabato 23 Gennaio 2021 ore 15.00
Serie A - 19 Giornata
ROMA - SPEZIA 4 - 3
ROMA: Pau Lopez; Ibanez, Smalling, Kumbulla; Karsdorp (80′ Peres), Veretout, Villar (67′ Cristante), Pellegrini, Spinazzola; Perez (89′ Diawara), Mayoral.A disp.: Farelli, Fuzato, Santon, Feratovic, Darboe, Podgoreanu, Providence, Tall.All.: Paulo Fonseca.
SPEZIA Provedel; Dell’Orco (58′ Bastoni), Terzi, Chabot (80′ Erlic), Marchizza; Estevez, Agoumé, Maggiore (58′ Acampora); Gyasi (80′ Verde), Piccoli (33′ Galabinov), Farias.A disp.: Krapikas, Ramos, Ismajli, Ricci, Pobega, Deiola, Agudelo.All.: Vincenzo Italiano.

Arbitro: Pairetto
Marcatori: 17′, 53′ Mayoral, 24′ Piccoli, 55′ Karsdorp, 59′ Farias, 90′ Verde, 93′ Pellegrini


Finalmente è la vittoria di Pellegrini
che, all'ultimo minuto, salva la Roma e la panca di mister Fonseca. E' la drammatica vittoria di una squadra che, nonostante i tanti problemi di questa tormentata settimana, è riuscita in qualche modo a compattarsi e a trovare quel colpo di reni che stavolta mette ko lo Spezia. Non portare a casa i tre punti oggi sarebbe stato ingiusto perchè, nonostante le tante assenze e le cappellate viste in campo, la vittoria era tutta meritata.

Mayoral porta in vantaggio la Roma 


Dopo le brutture del match di Coppa Italia, Borja Mayoral riesce nell'intento di farmi tornare il sorriso non soltanto per i due gol ma anche per i movimenti giusti, così come Pellegrini, autore di una prova da vero capitano della Roma, l'unico a predicare in mezzo ai ritmi da Santa Calla visti nel primo tempo e l'ultimo a mollare, anche quando il gol del 3 a 3, firmato ancora dal solito Verde, avrebbe steso pure un lottatore di sumo. Notevole anche l'apporto di Spinazzola che riesce a trovare lo scatto giusto per avviare l'azione decisiva, di Veretù che nel secondo tempo aumenta sensibilmente i giri del motore, di Karsdorp incredibilmente a segno e, stavolta se lo merita, anche di Brunetto Peres, fondamentale col suo assist vincente. La cosa bella è aver visto vincere un gruppo che non ha mollato e, diciamo pure questo, di un allenatore, sicuramente con i suoi tanti difetti, ma che, in questi giorni, ha messo davanti la Roma e non se stesso. L'abbraccio finale insomma è una bella cartolina di romanismo.

Lo Spezia però pareggia i conti: rimpallo letale Kumbulla-Smalling, smanacciata di Pau Lopez e Piccoli, tutto solo, insacca la palla dell'1 a 1

Borja Mayoral riporta la Roma avanti

La vittoria odierna non può però mettere in secondo piano le ombre che ho visto svolazzare sul capoccione della nostra Roma non solo in questa settimana (dramma Dzeko, crisi Fonseca,Gombar &Zubiria, gossip interminabili) ma pure nella partita di questo pomeriggio. E non credo che un gol vittoria in zona Cesarini, sebbene rappresenti un benefico medicamento, possa spazzare via tutte le nuvole in un sol colpo. Quindi umiltà e lavoro perchè i giallorossi nel primo tempo sono stati contratti e hanno viaggiato a una velocità da tartaruga. Diverse falle difensive (malissimo Kumbulla-Smalling, Ciàrles Perez e il solito Pau Lopez) mi hanno fatto venire i capelli dritti e si è rischiato seriamente di mandare a puttane all'89esimo minuto un buon secondo tempo nel quale i giallorossi erano avanti di due lunghezze. Nonostante la squadra di mister Italiano sia messa in campo alla grande (linee corte e compatte, pressing sui portatori avversari, notevoli qualità di palleggio per una neopromossa) mi pare eccessivo concedergli 7 gol in due partite. In attesa di vedere se Mayoral sarà decisivo anche negli appuntamenti importanti, sono dell'idea che in questa squadra, più della difesa, sia fondamentale il centrocampo, nello specifico la coppia Villar-Veretù. Se i due alzano il ritmo, la manovra della Roma decolla. Quando rallentano, invece, la fase difensiva ne risente molto.

Nel secondo tempo la coppia Villar-Veretout aumenta i giri e la Roma cresce. Karsdorp finalizza col suo primo gol in giallorosso una splendida azione. 

Ma un'altra amnesia difensiva permette a Farias di accorciare lo svantaggio: 3 a 2


Considerazioni al giro di boa: Non si è vinto nemmeno uno scontro diretto ma i giallorossi hanno battuto tutte le piccole. La Roma chiude il girone d'andata al momentaneo terzo posto (NB: al momento Napoli e Juve hanno due partite in meno quindi potrebbe finire quinta ma con una distanza minima) con due punti in più rispetto alla passata stagione (37 punti contro i 35/quinto posto). Pertanto siamo più o meno in linea con l'obiettivo finale del quarto posto. Tuttavia la maggiore competitività di questo campionato rende più interessante la classifica perchè la Roma è a -6 dal Milan Campione d'Inverno mentre a metà campionato della scorsa stagione la Juventus era praticamente off limits - +13. Considerata la cappellata del caso Diawara a Verona e il fazioso arbitraggio di Maresca contro il Sassuolo, a mister Fonseca mancano 4 punti secchi. A mio parere una media migliorabile ma assolutamente da non buttare via, considerata la rosa in cui i campioni/leader non sono molti e considerato che la Roma è forse l'unica squadra di Serie A priva del suo top player (Zaniolo). Fondamentale, con l'apporto dei Presidenti, sarà in qualche modo sanificare l'ambiente di Trigoria dalle chiacchiere che hanno reso la scorsa settimana rovente e disastrosa e porre la Roma, come squadra, al centro di ogni prospettiva a corto raggio.

La Roma, pur sprecando qualche palla, sembra poter controllare la gara ma all'89esimo è ancora l'ex Verde a trovare il varco giusto per un incredibile 3 a 3! Decisivo, nell'occasione del pari spezzino, un clamoroso errore di Smalling

Sembra amaramente finita ma a un minuto dal termine i giallorossi trovano le forze per l'ultimo assalto: Spinazzola sfonda a sinistra, cross per Bruno Peres che rimette al centro per la stoccata di Capitan Pellegrini. E' il gol vittoria del 4 a 3!!!!

L'abbraccio di tutta la squadra subito dopo il gol di Pellegrini

Brunetto Peres esulta

L'immagine più bella della gara: l'abbraccio tra Pellegrini e mister Fonseca. Il capitano ha salvato la panchina del tecnico portoghese al termine di una settimana rovente

Pellegrini a fine gara. Finalmente una prestazione da capitano vero. 


Il telecronista, al gol di Pellegrini, la tocca piano...."Me magno er microfono"... 





sabato 23 gennaio 2021

ROMA - SPEZIA 2 - 4 d.t.s. poi 0-3 a tavolino


Roma - Stadio Olimpico - martedì 19 gennaio 2021 - ore 21.15
Coppa Italia - ottavi di finale (gara unica)
ROMA - SPEZIA 2 - 4 dts (2-2 dopo i tempi regolamentari)
ROMA: Pau Lopez; Mancini, Cristante (95′ Fuzato), Kumbulla; Peres, Villar (69′ Veretout), Pellegrini, Spinazzola (69′ Karsdorp); Pedro (95′ Ibanez), Mkhitaryan (85′ Carles Perez); Borja Mayoral (90′ Dzeko).A disposizione: Farelli, Juan Jesus, Smalling, Santon, Fazio, Podgoreanu.Allenatore: Fonseca.
SPEZIA: Krapikas; Vignali, Erlic, Ismajli, Ramos (68′ Dell’Orco); Deiola (80′ Acampora), Sena (68′ Ricci), Maggiore; Agudelo (59′ Verde), Galabinov (68′ Piccoli), SaponaraA disposizione: Zoet, Rafael, Chabot, Terzi, Agoumé, Gyasi, Farias.Allenatore: Italiano.

Arbitro: Ghersini
Marcatori: 6′ Galabinov (rig.), 15′ Saponara, 43′ Pellegrini (rig.), 73′ Mkhitaryan, 107′ Verde, 119' Saponara



Roma- riserve Spezia finisce peggio del derby. Sconfitta sul campo e sconfitta a tavolino per aver effettuato sei cambi. 0 a 2 dopo un quarto d'ora, la faticosa rimonta, Mayoral che si divora tre gol davanti al portiere, due espulsioni in pochi secondi nei supplementari, un arbitro inadeguato, Saponara e l'ex Verde che vengono a passeggiare all'Olimpico. Uno spettacolo vergognoso che disonora il 30esimo anniversario della morte di Dino Viola.

Cristante anticipato da Krapikas. Un suo intervento, non evidentissimo, porterà al rigore assegnato allo Spezia dopo soli 5 minuti di gioco

Rigore trasformato da Galabinov che non giocava da tre mesi

E' bastata una sconfitta nel derby, gara mentalmente più sentita di questa prima parte di stagione, per svelare problemi di tipo societario che, nonostante il cambio di proprietà, continuano a permanere e a compromettere il cammino della nostra Roma. Due sviste da circo (quella di Diawara nella lista di Verona e quella di stasera legata al !sesto cambio!) ci possono far intuire quanto al momento sia basso il profilo professionale di alcuni responsabili che ancora gravitano a Trigoria. L'ennesima sconfitta a tavolino determina nel giro di due giorni l'allontanamento dai quadri di Gombar e Zubiria, due profili insediatisi nel corso della precedente gestione societaria, responsabili, secondo i Friedkin, di questa pagina orribile di storia giallorossa.   

Poi c'è il fronte esterno, quello del campo, in parte legato ad un tecnico molto spesso testardo nell'incaponirsi a non cambiare assetto o tattica in corso d'opera - ad esempio Italiano stasera ha sgamato la mossa del centrale che inizia l'azione dal vertice basso a sinistra e ha alzato il pressing a tutta forza. Detto delle responsabilità tattiche, non credo che Fonseca, confermato dalla società ma apparentemente a un passo dall' esonero, anche alla luce di diverse buone gare in questa prima parte di stagione, possa essere il solo responsabile di due partite disastrose.

Dopo il 2 a 0 di Saponara la Roma inizia a giocare e a sbagliare gol. Pellegrini accorcia le distanze su rigore.

Mikitarian finalizza molto bene la conclusione del sospirato pareggio

Al mister è stato imputato poco carisma e magari è vera anche questa critica perchè stasera è andato totalmente in confusione. Tuttavia sembra che parte della squadra (Dzeko in testa) lo stia ancora contestando dalla terribile sconfitta rimediata contro il Siviglia di Europa League. Si sarebbe addirittura arrivati allo scontro fisico tra un giocatore e un membro dello staff tecnico negli spogliatoi dell'Olimpico e alla richiesta di riammissione di Gombar nei quadri societari fatta a Fonseca durante l'allenamento del giorno dopo

Sarebbe l'ennesimo grave atteggiamento non corretto da parte di chi va in campo e di chi, a mio parere, ha più responsabilità di tutti e, generalmente, evita di pagare dazio. Infatti se la difesa soffre di timori giovanili nei momenti da dentro o fuori, se mancano i trascinatori, i leader in mezzo al campo, se Mancini è troppo aggressivo e Pau stende il primo che gli capita o se Mayoral non è capace di metterne dentro almeno una su tre davanti al portiere, tutto questo non può essere soltanto colpa di Fonseca.

Ci sono poi le false aspettative create da una stampa spesso di ogni colore ma quasi mai romanista: se dopo una buona serie di prestazioni si accostano gli Ibanez agli Aldair, i Karsdorp ai Cafu o non ci si accorge che Brunetto Peres non possiede la caratura per sostituire Spinazzola o per giocare titolare in squadre importanti, se non si comprende che Pau non è Alissò o che Mayoral non è uno spaccaporte, significa creare false illusioni e gettare benzina pronta a diventare fuoco nei momenti sfavorevoli.

Con lo Spezia alle corde, Borja Mayoral si divora tre palle gol davanti al portiere. Sarebbe potuto essere il colpo del ko e invece si va ai supplementari.

Mancini viene espulso da Ghirelli per doppia ammonizione


Follia Pau Lopez! Il portiere travolge in uscita un avversario. Rosso diretto. La Roma rimane in nove uomini e con le speranze di far gol ridotte al lumicino

Dopo tre anni, esordio amarissimo per Fuzato, appena tornato dal prestito in Portogallo

 Ci troviamo, ancora una volta a Gennaio, in una situazione da dentro o fuori, forse decisiva dopo il cambio di proprietà per fare, una volta per tutte, pulizia all'interno della Roma. Consapevole che in questi giorni potrebbe succedere qualsiasi cosa, mi auguro che tutti i protagonisti de sta storiaccia mostrino AMORE nei confronti di questa maglia e di questi colori al fine di non ripetere la scandalosa prestazione di stasera. Sabato ci sarà ancora lo Spezia e la classifica ancora non ci volterebbe le spalle. Poi se vincerà Fonseca o i giocatori, l'importante è che sia una cosa funzionale per il bene dell'As Roma. Giocatori e allenatori vanno e vengono. Noi tifosi rimaniamo a tifare e ad incazzarci! 

Saponara segna il terzo gol per lo Spezia

L'ex Daniele Verde piazza il colpo di grazia anche se questi gol verranno annullati dalla sentenza del Giudice Sportivo. Per la Roma una delle notti più brutte della sua storia.


sabato 16 gennaio 2021

LAZIO - ROMA 3 - 0

Roma - Stadio Olimpico - venerdì 15 Gennaio 2021 - ore 20.45
Serie A - 18 Giornata
LAZIO - ROMA 3 - 0

LAZIO: Reina; Luiz Felipe (24' st Patric), Acerbi, Radu (38' st Hoedt); Lazzari, Milinkovic, Leiva (20' st Escalante), Luis Alberto, Marusic, Caicedo (20' st Akpa Akpro), Immobile (38' st Muriqi). A disp.: Alia, Furlanetto, Armini, Parolo, Lulic, Pereira, Correa. All.: Simone Inzaghi.
ROMA: Pau Lopez; Mancini (27' st Mayoral), Smalling, Ibanez; Karsdorp, Villar (15' st Cristante), Veretout, Spinazzola (26' st Bruno Peres); Pellegrini (1' st Pedro), Mkhitaryan; Dzeko. A disp.: Fuzato, Farelli, Kumbulla, Fazio, Juan Jesus, Diawara, Podgoreanu, Perez. All.: Paulo Fonseca.

ARBITRO: Orsato di Schio.
MARCATORI: 15' pt Immobile (L), 23' pt Luis Alberto (L), 22' st Luis Alberto (L)


Il derby riserva alla Roma una durissima sconfitta in quanto arrivata senza proporre un minimo di gioco e di agonismo per tutta la partita. Una debacle vergognosa ed irritante quanto, peraltro, inaspettata dal momento che si era reduci dal lusinghiero pari contro l'Inter ottenuto proprio su una reazione d'orgoglio della squadra.

Dopo quello di domenica contro Hakimi, Spinazzola perde pure il duello tutto italiano contro Lazzari. Speriamo risenta ancora dei postumi dell'infortunio.


Un ko che racchiude tutte le brutture possibili da vedere in una partita di calcio. Dalle due fatal cazzate di Ibanez che dopo venti minuti mandano la partita sui binari favorevoli a Inzaghi (il tradizionale 3-5-2, muraglia, ben fatta, in vista del lancio per Immobile o Lazzari) fino alla mancanza di personalità dei giocatori, agli errori dell'allenatore, incapace di imbastire una risposta tattica all'avversario nell'arco di un'ora, e alla totale assenza di carattere da parte di tutti i giallorossi.

Smalling in tackle su Akpa Akpro. Tra liscioni e scivolate, derby disastroso anche per lui 

Villar ha provato a lottare nella prima parte per poi sparire nel corso dei minuti

Secondo me tatticamente la partita è stata persa in due zone: 1) la fascia sinistra dove uno Spinazzola che, a questo punto, mi auguro sia ancora convalescente, è stato tritato dalla superiorità atletica e tecnica di Lazzari. Tale situazione ha contribuito in maniera decisiva a lasciare al suo destino il pòro Ibanez che, privo di sostegno, ha praticamente perso la testa e sbagliato qualsiasi tipo di intervento accollandosi la gravosa responsabilità dei primi due gol biancocelesti. 2) il centrocampo privo di idee e di mordente: se Villar ha cercato di battagliare un minimo pur senza riuscirci, totalmente nullo è stato l'apporto di fosforo da parte di Pellegrini e di grinta da parte di Veretù. Troppo facile per Luis Alberto, caricato a pallettoni, e Milinkovic avere la meglio sugli zombie e lanciare le folate di Immobile/Lazzari.

Il raddoppio di Luis Alberto. Nulla può Pau Lopez

Dzeko tacchinato da Luis Alberto. Il bosniaco è stato assente per 89 minuti: l'unica conclusione, debole di piatto, è stata respinta da Reina. 

Uscita alta di Pau Lopez. L'estremo giallorosso è stato forse l'uomo più decente in campo.


Male anche il reparto arretrato (su tutti Smalling) e quello offensivo (Dzeko spento) dove continua, a mio parere, ad essere determinante l'assenza di uno stoccatore (1 tiro nello specchio in 90 minuti) e, di conseguenza, anche l'insistere, pure quando le cose non vanno, su un modulo che prevede una sola punta. Quindi male anche mister Fonseca, a mio parere tanto ingenuo nel preparare questa gara limitandosi a definire il derby "solo una partita", quanto rassegnato nel non sapersi inventare nulla al fine di riaddrizzarla. Sappiamo tutti, dai tempi de Mazzone, che il derby non è affatto solo una partita. Proprio per questo motivo ha vinto, con merito, la squadra più organizzata, più arrabbiata e con più appartenenza, che ha sudato per i tre punti, per i tifosi e per la maglia. E che, arrivati a una certa, ha, per nostra fortuna, deciso di fermarsi evitandoci il commento di un match di tennis.

 

Mikitarian resiste a Milinkovic. L'armeno forse è quello che ha corso di più, affondando tuttavia nella mediocrità generale della squadra romanista

Ibanez esce dal campo a testa bassa

Mister Fonseca con le mani tra i capelli. La gestione tattica del derby è stata disastrosa.

Ora, non credo che nella Roma di colpo in bianco sia diventato tutto da buttare via, però, dopo un intero girone non si è riusciti MAI a vincere contro una grande. Anzi, negli scontri con le big sono arrivate spesso e volentieri sonore legnate (Napoli, Bergamo, Lazio) che nella corsa all'agognato quarto posto, nonostante tutto ancora alla portata, avranno un proprio peso specifico. Siamo all'inizio di un percorso societario e per forza di cose la squadra è acerba. C'è molta strada da fare, soprattutto sul piano della personalità, dell'esperienza e dello spirito, sempre tenendo presente che non ci sono campionissimi in rosa. Non mi aspetto miracoli ma vorrei vedere tanto amore per questi colori dentro i quadri societari e non sentire più frasi tipo "il derby è una partita come le altre". Nell'immediato è auspicabile che la squadra rimanga compatta, evitando, come avviene tradizionalmente a Gennaio, gli assurdi sbandamenti che conosciamo bene da anni. In fondo c'è ancora un girone da terminare e mezzo campionato da scrivere. Speriamo che l'ennesima dura lezione che ci siamo dovuti mandare giù questa sera, stavolta sia servita una volta per tutte.   



lunedì 11 gennaio 2021

ROMA - INTER 2 - 2

 


Roma - Stadio Olimpico - domenica 10 Gennaio 2021 ore 12.30
Serie A - 16 Giornata
ROMA - INTER 2 - 2
ROMA: Pau Lopez; Mancini, Smalling, Ibanez; Karsdorp, Villar, Veretout (79′ Cristante), Spinazzola (73′ Bruno Peres); Pellegrini, Mkhitaryan; Dzeko (88′ Borja Mayoral).A disposizione: Farelli, Fuzato, Kumbulla, Jesus, Diawara, Perez, Podgoreanu, Providence. Allenatore: Fonseca

INTER: Handanovic; Skriniar, de Vrij, Bastoni; Hakimi (82′ Kolarov), Barella, Brozovic, Vidal (82′ Gagliardini), Darmian (34′ Young); Lautaro (77′ Perisic), Lukaku.A disposizione: Padelli, Radu, Ranocchia, Sensi, Eriksen, Sanchez.Allenatore: Conte

Arbitro: Di Bello
Marcatori: 17′ Pellegrini, 56′ Skriniar, 63′ Hakimi, 87′ Mancini


Mikitarian al tiro contrastato da Hakimi. L'ultimo quarto d'ora dell'armeno (altro assist) è stato molto efficace

Dzeko prova un passo di danza nel cuore della difesa interista

Davvero un'ottima Roma quella scesa sul prato dell'Olimpico contro l'Inter di Conte. Ancora una volta non si è vinto contro una grande ma questa partita ha una valenza ben diversa rispetto al ko di Bergamo perchè dimostra che la squadra di mister Fonseca può giocarsela con chiunque. Bravi tutti, anche quelli solitamente più spernacchiati, come Pau ed il subentrato Cristante. Bravi anche Pellegrini (oggi a segno ma mi è sembrato già da qualche partita in sensibile ripresa) e Villar, autore a mio parere di una partitona anche contro una big. 

Duellone ex ManUtd tra Smalling e Lukaku in area giallorossa

  

La gara ha proposto due grandi DUELLI: Smalling/Lukaku in mezzo all'area e Spinazzola/Hakimi sulla sinistra. Il primo è stato ben gestito dall'inglese mentre il secondo, quando è calata la benza (Spina, comunque autore di un buon primo tempo, rientrava oggi dopo il problema al flessore), vede vincitore l'interista che realizza pure un gol monstre. Avvincente anche il duetto al vetriolo tra Veretù e Barella, ben gestito dal nostro, e quello Ibanez/Lautaro. Detto questo la Roma ha giocato un eccellente primo tempo, forse fin qui il miglior momento dell'era Fonseca, ottimo sotto l'aspetto del palleggio, della coesione e della personalità

 

Spinazzola vs Hakimi. Conte sullo sfondo

Dopo un buon avvio dell'Inter, Pellegrini realizza il vantaggio romanista

L'unico NEO della partita è rappresentato invece dai primi 20 minuti della ripresa, dove i giallorossi non hanno retto, forse più mentalmente che fisicamente, l'arrembaggio interista facendomi temere l'ennesimo sbrago. Tra il gol di Skriniar e quello di Hakimi, la baracca è rimasta in piedi soltanto grazie alle parate di un Pau decisivo e determinante nello sventare l'imbarcata che, a quel punto, sembrava a un passo. Passata la buriana, Conte, da italica tradizione, ha messo i suoi arroccati sul cucuzzolo della montagna mentre Fonseca ha azzeccato i cambi (Cristante) che hanno rinvigorito la manovra romanista guidata da Villar e da Mikitarian e culminata nel pari di Mancini nel palpitante finale.

Fonseca e Conte si salutano. A mio parere il portoghese ha vinto la battaglia delle panchine


Emozioni forti: centro di Villar e deviazione vincente di Mancini tra Kolarov e Skriniar

 Se poi vogliamo per forza trovare un difetto, non mi sento però di trovarlo nei 20 minuti di black out, in quanto l'Inter mi sembra squadra più fisica e più strutturata. Rappresenta l'alternativa all'ennesimo scudetto Juve, ha speso milioni sul mercato e schiera, tra gli altri, campioni conclamati come Lukaku e Hakimi oltre a rinunciare volontariamente a uno come Eriksen. Direi che nella Roma è forse mancato uno stoccatore perchè nel finale ci sono state almeno due, tre occasioni oltre al gol in cui l'Inter ha concesso il tiro in maniera pulita. Purtroppo sono state tutte conclusioni telefonate e centrali, carezzine per le esperte manone di Handanovic. Tuttavia ritengo il 2 a 2 un punteggio giusto al termine di una bella prestazione che, al netto di ritocchi e puntellature, potrebbe rappresentare una tappa importante nel percorso di crescita di questa nuova Roma.

"Ahh..Come gioca Villar", avrebbe esclamato Maurizio Mosca


   



venerdì 8 gennaio 2021

CROTONE - ROMA 1 - 3

 


Crotone - Stadio Ezio Scida - Mercoledi 6 Gennaio 2021 - ore 15
Serie A - 16 Giornata
CROTONE - ROMA 1 - 3
CROTONE: Cordaz; Magallan, Golemic, Cuomo; Pedro Pereira, Molina, Zanellato, Eduardo (58′ Riviere), Reca; Simy, MessiasA disp.: Festa, Luperto, Rispoli, Marrone, Rojas, Dragus, Crociata, Petriccione, Djidji, Vulic, SiligardiAll.: Giovanni Stroppa

ROMA: Pau Lopez; Mancini, Smalling, Ibanez (63′ Kumbulla); Karsdorp, Villar, Cristante (80′ Veretout), Peres; Mkhitaryan (63′ Pellegrini), Carles Perez; Mayoral (85′ Dzeko)
A disp.: Farelli, Boer, Jesus, Diawara, Providence, Podgoreanu
All.: Paulo Fonseca

Arbitro: Piccinini
Marcatori: 8′, 29′ Mayoral, 35′ Mkhitaryan (rig.), 71′ Golemic