domenica 8 dicembre 2013

ROMA - FIORENTINA 2 - 1



Roma – Stadio Olimpico – 8 Dicembre 2013 ore 12.30
ROMA – FIORENTINA 2-1

ROMA: De Sanctis; Maicon, Benatia, Castan, Dodò; Pjanic, De Rossi, Strootman; Florenzi (Destro poi Bradley), Ljajic (Taddei), Gervinho. A disp. Lobont, Skorupski, Burdisso, Romagnoli, Jedvaj, Torosidis, Marquinho, Caprari, Borriello, Totti). All. Garcia
FIORENTINA: Neto,Tomovic, Gonzalo Rodriguez, Savic, Pasqual; Aquilani (Pizarro), Ambrosini (Matos), Borja Valero;  Cuadrado, Vargas (Joaquin); Rossi. A disp. Munua, Alonso,  Compper, Roncaglia, Wolski, Olivera, Mati Fernandez,  Rebic, Ilicic. All. Montella

MARCATORI: 7’Maicon, 29’Vargas, 67’Destro
ARBITRO: Orsato di Schio

Dopo quattro pareggi consecutivi, finalmente, l’undicesima vittoria frutto di carattere, forza e personalità. E’stata una battaglia, specialmente nei durissimi minuti finali trascorsi in inferiorità numerica, tra due squadre con velleità da grandi.  Una battaglia vinta dall’undici che ha ritrovato quella fame, quella intensità di gioco che l’aveva contraddistinta nei primi turni di campionato. Onore comunque alla Fiorentina di Montella, a nostro parere (come l’anno scorso) la migliore squadra fin qui vista all’Olimpico.

Destro ritorna in campo e segna!!! Se di domenica fosse aperta Piazza Affari, le azioni romaniste schizzerebbero in cima all'Everest. Un urlo, il suo, che manda all’Inferno i fantasmi del lungo infortunio e che tiene con merito la Roma e i suoi folli sogni di gloria a ridosso della Juve (il +3 in classifica suona comunque come un’ingiustizia).  Soprattutto il gol del Sallucchione permette ai giallorossi di allungare a +5 dal Napoli e a +10 (!) dalla stessa Fiorentina.

Applausi per Benatia, dimostratosi un acquisto fondamentale per temperamento e classe. Grande Leo Castan, bravissimo a negare il pari a Pepito Rossi nel momento più caldo della gara. Migliore in campo Gervigno, ancora una volta, imprendibile e devastante incubo di ogni difesa avversaria. Ogni azione passa per i suoi piedi e se non segna, piazza comunque due assist deliziosi. Bene anche Pjanic che rispetto alle scorse stagioni sembra possedere una marcia in più. Peccato per quelle due ingenuità che gli faranno saltare il Milan. In ombra invece Florenzi e, soprattutto, Ljajic, oggi ancora una volta pasticcione e quasi estraneo alla manovra. Un'involuzione inaspettata e, ahinoi, continua. Per Dodò, invece, un incoraggiante miglioramento nonostante l’errore sull’azione che provoca il pari di Vargas.

Applausi o Chapeau!, per dirla alla sua maniera, anche per Rudi Garcià che si è dimostrato tecnico intelligente e risoluto nel correggere gli errori di formazione commessi contro l’Atalanta.











lunedì 2 dicembre 2013

ATALANTA - ROMA 1 - 1



Bergamo - Stadio Atleti Azzurri d'Italia - 1 Dicembre 2013- ore 15
ATALANTA - ROMA 1 - 1
Serie A - 16 Giornata
ATALANTA: Consigli; Scaloni (74′ Lucchini), Cazzola, Canini, Del Grosso (30′ Bonaventura); Carmona, Cigarini, Brienza (63′ Kone), Brivio; Moralez; Denis. A disp.: Sportiello, Pugliese, Caldara, Baselli, Gagliardini, Migliaccio, Livaja, Marilungo. All.: Colantuono
ROMA: De Sanctis; Maicon, Benatia, Castan, Dodò; Bradley, De Rossi (58′ Ljajic), Strootman; Florenzi (88′ Ricci), Gervinho, Marquinho (63′ Pjanic). A disp.: Lobont, Skorupski, Burdisso, Romagnoli, Caprari, Di Mariano, Jedvaj, Taddei, Destro. All.: Garcia

MARCATORI: 50′ Brivio (A), 90′ Strootman (R)
ARBITRO: Damato



Una Roma quasi provinciale finisce nella trappola dell’Atalanta di mister Colantuono. Tanti errori, prevedibilità nelle giocate, poco carattere e fiato un pò corto nel corso di una prima frazione che ci ha fatto pericolosamente tornare indietro al recente passato. A salvarci dalla sconfitta è un gol di Strotman in zona Cesarini.  

Dopo il grande exploit iniziale, siamo entrati in un periodo di calo di forma generale durante il quale, senza ricambi adeguati nella rosa (e senza Totti), i giallorossi cominciano a girare un pò a vuoto. E gira gira, quando l'aria comincia a scarseggiare, si incappa anche in sensibili errori di carattere individuale. Su tutti quello di Morgan De Sanctis, fin qui irreprensibile, autore di una paperissima che trasforma l'innocua punizione calciata da Brivio nel vantaggio atalantino. 

It happens, direbbero gli inglesi, però la coperta corta sta mettendo in difficoltà Garcia che oggi perde un pò le staffe di suo schierando una "ratatouille" di formazione. A sorpresa fuori Pjanic (non si è compresa l'esclusione, aveva preso una botta in allenamento?) per inserire un Ljajic vistosamente calato rispetto ai primi turni di campionato, che non è praticamente piaciuto a nessuno. Ilbosniaco entrerà soltanto a ripresa inoltrata per ribaltare le sorti di una partita che pareva incanalata verso la sconfitta. Che dire poi di Marchigno? A me il brasiliano è parso spesso un mezzo giocatore e pure oggi non ci ha risparmiato la consueta impalpabile prestazione.

Mistero Destro: possibile che sto Sallucchione non ha nemmeno cinque minuti sulle gambe? Almeno durante i minuti dell’assedio finale, avere un centravanti di ruolo al posto dell’imberbe Ricci (auguri per l'esordio in A) avrebbe sicuramente fatto comodo, considerata la scarsa potenza fisica dell’attacco giallorosso e la paura serpeggiante tra le fila orobiche.

Questione di mentalità: Torino,Sassuolo, Cagliari e Atalanta. Totale: 4 punti con 4 squadre di bassa classifica. Ci eravamo illusi ma il problema atavico della Roma rimangono sempre le “piccole”. Obbligatorio porre rimedio anche se ormai i punti persi per strada ed i rimpianti cominciano ad essere tanti, probabilmente troppi, considerata la rosa, lo stellone e le sviste arbitrali in favore della Juve.

A proposito di arbitri: anche oggi incassiamo l'ennesimo episodio dubbio a sfavore. Celi non vede un evidente "mani" di Canini nell'area dell'Atalanta. Baldissoni, tanto per cambiare, minimizza l'episodio ma intanto dalla trasferta di Udine, queste bucce di banana sono costate più di qualche punto.