venerdì 18 ottobre 2013

ROMA - NAPOLI 2 - 0




Roma - Stadio Olimpico - Venerdi 18 Ottobre 2013 ore 20.45
ROMA - NAPOLI 2 - 0

ROMA: De Sanctis; Maicon, Benatia, Castan, Dodò; Strootman, De Rossi, Pjanic; Florenzi, Totti, Gervinho. All. Garcia A disposizione: Skorupski, Lobont, Torosidis, Burdisso, Romagnoli, Jedavaj, Marquinho, Taddei, Bradley, Caprari, Ljajic, Borriello. All: Garcia
NAPOLI: Reina; Maggio, Albiol, Britos, Mesto; Behrami, Inler; Callejon, Hamsik, Insigne; Pandev. All. Benitez A disposizione: Rafael, Colombo, Uvini, Mesto, Fernandez, Cannavaro, Radosevic, Dzemaili, Bariti, Mertens, Pandev, Zapata. All: Benitez.

MARCATORI: 45’+2′ Pjanic, 71’Pjanic rig.
ARBITRO: Orsato di Schio



Daniele De Rossi tornato super, la concretezza di De Sanctis, la solidità incredibile di un reparto difensivo che ricorda quello dell’Inter di Murigno, la grande partita di Borriellone, la tigna di Settepolmoni Florenzi, le asfaltate di Maicon (di un altro pianeta anche se in rottamazione), i muscoli di Strootman, l’imprendibile Gervigno e, finalmente, il genio di Miralem Pjanic, chiamato a sopperire quello inimitabile del Capitano proprio nella partita più importante.. Pur facendo i complimenti ad un Napoli mai domo, degno delle ambizioni sportive a cui mira, c’è da dire che di fronte alla compagine giallorossa, per ora, non ce n’è per nessuno.

Nel corso del dopopartita televisivo è subito volato il termine “cul de Rudi”: per carità Insigne si è mangiato il mondo, De Sanctis e DDR hanno salvato l’universo ma ci sembra paritariamente indubbio che la Roma stasera abbia dovuto fare a meno, in corso d’opera, sia di Totti che di Gervigno, ossia degli uomini migliori in questo scorcio di stagione a disposizione di Garcià. Se ciò non bastasse, è evidente che Cannavaro cintura Borriellone in area e che nel football si può vincere anche con un calcio di punizione (Platini docet).

Il resto sono dettagli e tanti dettagli uniti insieme formano un indizio (Poirot docet) che, per ora, preferiamo non rivelare. Dopo otto giornate, otto vittorie, 24 punti, 22 gol segnati, 1 subito, possiamo però emettere la prima sentenza: la Roma è forte, è gajiarda, è testaccina e può giocarsela, anche vincendo, a pieno diritto con le più forti. E’ meritatamente prima in classifica ad un passo dal record della juve capelliana e moggiopoliana.



















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