domenica 10 novembre 2013

ROMA - SASSUOLO 1 - 1



Roma – Stadio Olimpico – Domenica 10 Novembre 2013 ore 15.00
ROMA – SASSUOLO 1-1

ROMA: De Sanctis, Maicon, Burdisso, Castan, Balzaretti, Pjanic (75′ Caprari), De Rossi, Strootman, Florenzi(84′ Marquinho), Borriello(33′ Bradley), Ljajic. A disposizione: Lobont, Skorupski, Romagnoli, Torosidis, Jedvaj, Dodò, Taddei, Ricci, Gervinho. All: Garcia
SASSUOLO: Pegolo, Antei, Bianco, Acerbi, Gazzola(72′ Kurtic), Missiroli (64′ Farias), Magnanelli (76′ Zaza), Marrone, Longhi, Floro Flores, Berardi. A disposizione:Pomini, Rosati, Schelotto, Chibsah, Laribi, Ziegler, Rossini, Masiccu, Alexe. All: Di Francesco

MARCATORI: 19′ Longhi aut., 94’Berardi
ARBITRO: Giacomelli di Trieste


Per la prima volta in questa stagione si può parlare di due punti persi. Due punti pesantissimi, considerata la vittoria della Juventus sul Napoli, che adesso si porta a -1 dai giallorossi.
La Roma appare da un paio di turni evidentemente stanca e agonisticamente meno spietata rispetto ai primi turni di campionato. Probabilmente sulla rosa (corta) di Garcià cominciano a pesare in maniera marcata gli infortuni (Totti, Gervigno ma anche quello ormai secolare di Destro e l’ultimo, odierno, di Borriello). Il continuo fare di necessità virtù comincia per forza di cose ad evidenziare le magagne di una panchina che sapevamo essere corta e non da primato già in partenza, oltre ad alzare il livello ansiogeno di qualche giocatore, apparso meno concentrato del solito e più incline a svarioni di vecchia data (vedi l’ormai bollito Burdisso e il pasticcione Bradley). Qualche preoccupazione è lecita, a nostro parere, riguardo al vistoso calo fisico di Maicon, il quale, dopo la partita contro il Napoli, sembra aver smarrito per strada quella cattiveria che lo aveva caratterizzato nelle prime giornate di campionato lasciando il proscenio a tocchi approssimati, falli inutili e fiato mozzo. Un calo generale, considerati infortuni e turni infrasettimanali, è tuttavia ancora da considerarsi nella normalità. Speriamo nella pausa Nazionali per recuperare qualche acciaccato.

La sfiga: quella però non si infortuna mai. E così rieccoci di fronte alla consolidata tradizione che vuole gli ultimi della classe venire a fare i leoni all’Olimpico e a pontificare: “Le partite si chiudono!”. Questo temevamo succedesse col coriaceo Sassuolo targato Di Francesco e così, puntualmente, è accaduto. Nello specifico mettiamo sugli allori il portiere Pegolo, sicuramente un affidabile elemento di categoria, oggi trasformatosi in Jascin. Prendiamo atto delle polveri bagnate di Ljajic (comunque, a nostro parere, autore di una buona prestazione) ma di fronte alla palla che rimbalza sempre sui piedi degli avversari sfiorando con regolarità di calibro quelli degli attaccanti giallorossi, crediamo si possa fare davvero poco. Ancora meno si può fare e dire di fornte al mischione e al gol del pari a sette secondi dal triplice fischio. Sappiamo che il calcio è sport impietoso ma, se lo amiamo, dobbiamo accettare anche questo suo lato poco piacevole.

L'arbitraggio: dopo Banti ecco Giacomelli che non vede un netto fallo su Bradley in occasione del mischione finale da cui scaturisce il pari di Berardi. Ciliegina sulla torta.









Nessun commento:

Posta un commento