sabato 14 marzo 2015

RIECCO IL CASO DE ROSSI: POCA PROFESSIONALITA' O FLESSIONE IRREVERSIBILE?





Pensare a un suo non amore nei confronti di questi colori ci sembra follia pura, così come sbandierare ai quattro venti pettegolezzi e presunti vizi dell'uomo che, secondo noi, poco hanno a che fare col calcio giocato. A nostro parere Daniele De Rossi è stato, fino a qualche anno fa, un ottimo calciatore sia con la Roma sia con la Nazionale. E'stato un nostro orgoglio ai Mondiali di Germania e, con la maglia giallorossa, in tante partite di grosso calibro sia in Italia che in Europa. 

Poi, probabilmente anche a causa di diversi motivi, una pesante flessione sia fisica sia tecnica sia psicologica, lo ha irreversibilmente portato ai bassi livelli in cui si sta muovendo da qualche stagione a questa parte. Livelli, però, molto spesso non ritenuti così minimi da una stampa sempre favorevole al nostro e da qualche irriducibile tifoso, magari speranzoso che con un pò di tempo e un pò di fiducia, il calciatore sarebbe potuto tornare ai fasti del periodo 2006 - 2009. 

Purtroppo così non è stato e mentre la parabola calcistica ha continuato, inesorabilmente, la propria flessione, eccezion fatta per una breve ripresa nella scorsa stagione quando DDR si accompagnava a uno Strootman superlativo, l'ingaggio è invece salito fino a toccare i 6 milioni annui (e qui l'errore è da ascrivere alla società), cifra che, per quanto visto sul campo, con molta probabilità genera i tanti malumori nei confronti del ragazzo e ne rende assai difficile un'eventuale cessione, a questo punto possibile solamente per volontà del giocatore.

A nostro modo di vedere, allo stato attuale delle cose, a quasi 32 anni, riteniamo che De Rossi le pagine migliori, in tinta giallorossa, le abbia già scritte da tempo. Amen.

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