sabato 2 giugno 2018

Francia - Italia 3 - 1




Naturalmente, come sapevamo già, tra i francesi e noi non c'è storia. Il chiccherone rode assai però il divario, al momento, è troppo. Mbappè e Dembelè lasciano sistematicamente sul posto D'Ambrosio e De Sciglio, Grizmàn è sempre troppo veloce...insomma la palla, quando ce l'hanno, loro va e viene come vogliono. Però, dalla trasferta di Nizza, qualche indicazione incoraggiante potrebbe esserci.

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Innanzitutto c'è una premessa insindacabile da mettere sul tavolo. La Francia è pronta per il Mondiale e ha il morale alle stelle. Gli Azzurri sono all'"anno zero" con tanti esordienti e altrettanta inesperienza. Poi gli altri aspetti: il primo proprio legato all'esperienza - Mbappè ha già fatto due Champions da titolare, Chiesa, alla stessa età, è quasi uno sbarbatello. Pogbà lo conosciamo tutti, Dembelè pagato dal Barcellona 100 milioni - Mandragora, Caldara, Cristante, Berardi, il nostro Pellegrini e D'Ambrosio, in quattro non fanno la loro esperienza internazionale.

Folies Bergère: Mandragora e Kantè ballano il can can

Poi c'è il lato prettamente tecnico, che forse è quello più inquietante e che ormai ripeto da mesi: nessuno, tranne Chiesa, sembra in grado di saltare l'uomo. A livello di regia, poi, sò dolori: tenuto a casa Verratti, Mancini si affida a Giorgigno che, francamente, sembra essere ancora acerbo e poco brasileiro. Ne esce fuori un centrocampo fragile e implume che onestamente, al momento, non può reggere contro lo strapotere fisico e tecnico dei transalpini. Lì davanti idem...intenzioni buonine (Balotelli sufficiente) ma piedi e visione della porta, zero. Del resto si pagano le conseguenze dell'eterno sonno della Federcalcio per cui ci vorrà tanto tanto lavoro per rimettere in piedi la baracca Nazionale.

Bonucci,autore del gol del momentaneo 2 a 1, leggermente piccato nel dopopartita. Raisport, affetta da SuperMariomania cronica, vede sempre 11 Balotelli in campo. Lui gli ricorda che la Nazionale è di tutti. Ps: Balotelli comunque è stato autore di una discreta gara.

Cose buone: Il carattere, contro un avversario più forte, stasera l'Italia ce l'ha messo, specialmente ad inizio secondo tempo quando, per quanto possibile, ha cercato di ribattere colpo su colpo. Mancini punta tanto sull'entusiasmo, dote che con Conte all'Europeo aveva indubbiamente funzionato. La prima mossa da cui ripartire effettivamente, sembra essere proprio quella. Poi, però, sti giovanotti vanno pescati accuratamente e, qualora siano validi, fatti giocare senza indugio ad alti livelli e non pasteggiare fino a 21, 22 anni nelle seconde squadre di Serie C o in cadetteria. A quel punto meglio l'estero di elite come fanno i francesi. Finalino con una nota di merito a Chiesa bravo sia tecnicamente che di tigna. Non sappiamo ancora se diventerà qualcuno ma è la prova del nove che se i giovani bravi vengono fatti esordire subito, i risultati potrebbero arrivare.

Il nostro Lorenzo Pellegrini duella con Kantè. Per il romanista altra gara in agrodolce.


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Romanisti in campo: Pellegrini - primo tempo in difficoltà, ripresa migliore. Florenzi - gioca gli ultimi 15 minuti.    

  

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