mercoledì 12 giugno 2019

ITALIA - BOSNIA 2 - 1



Torino - Allianz Stadium - martedi 11 Giugno 2019 ore 20.45
Qualificazioni Euro 2020 - Gruppo J - gara 4
ITALIA - BOSNIA 2 - 1
ITALIA: Sirigu; Mancini (21' st De Sciglio), Bonucci, Chiellini, Emerson; Barella, Jorginho, Verratti; Bernardeschi (35' st Belotti), Quagliarella (1' st Chiesa), Insigne. A disp.: Cragno, Gollini, Romagnoli, Florenzi, Pellegrini, Sensi, Cristante. All.: Mancini

BOSNIA: Sehic; Todorovic, Bicakcic, Zukanovic, Civic (27' st Nastic); Besic, Pjanic, Saric; Visca, Dzeko, Gojak (35' st Cimirot). A disp.: Kovacevic, Piric, Memisevic, Duljevic, Sunjic, Bajic, Prevljak, Vrancic, Zakaric, Milosevic. All.: Prosinecki

Arbitro: Estrada Fernandez (Spagna)
Marcatori: 32' Dzeko (B), 4' st Insigne (I), 41' st Verratti (I)

Dzeko contro Bonucci. Quando vuole, Edin, fa ancora la differenza.


Finalmente la Nazionale vince e convince contro un avversario vero e tecnicamente molto temibile. Lo fa segnando due bei gol dopo aver lottato a denti stretti e dopo aver rosicchiato metro su metro ai bosniaci del fu Prosineschi (mamma mia come è diventato...). Del Mancini CT mi sta piacendo molto una caratteristica: la squadra non molla mai, anzi, stasera di fronte alla vigoria fisica di Dzeko & co. e dopo un primo tempo non proprio all'altezza, gli Azzurri hanno contrapposto il cuore la personalità e la voglia di vincere, determinanti proprio quando gli avversari, dopo un primo tempo giocato a ritmi esagerati, sono finiti per calare.

Cose belle: oltre al cuore due bei gol, la botta al volo di Insigne e quella di giustezza di Verratti che riabilita alla grande un primo tempo sonnecchioso. Ma soprattutto il senso di squadra espresso coi cambi attuati dal tecnico. Chi entra (De Sciglio e Gallo Belotti) si fa in quattro per la maglia, raddoppiando le chiusure. Quattro gare, dodici punti e primato nel girone di qualificazione. Era molto tempo che non mi spellavo le mani per la Nazionale.


Omonimie: Mancini (Roberto) riprende Mancini (Gianluca). Per l'atalantino non è stata una gara da ricordare.


Cose meno belle: rinunciare in partenza al vigore e alla personalità di Chiesa (Raisport ha detto che era stanco) mi è sembrato un azzardo. Entrato lui è cambiata la partita. Non mi è piaciuto Giorgigno (fisicamente a disagio nel primo tempo, in crescendo nel finale) mentre la solidità fisica di Quagliarella non ha supportato le buone intenzioni dello stesso centravanti contro avversari fisicamente dotati e supportati invece da piedi forse migliori dei nostri. Non mi è piaciuto Mancini Gianluca, in netto disagio contro un uomo squadra contro Dzeko. Non mi è piaciuto (per l'ennesima volta) Bernardeschi: ha comunque la scusante di non essere un centravanti e dopo l'uscita di Quagliarella si è trovato ad esserlo. Per fortuna i cambi hanno dato ragione a Mancini, bravo a rimettere in piedi una situazione che si era fatta pesante. Non mi è piaciuto, nel primo tempo, il pubblico di Torino, troppo timoroso di fronte a 5000 ultrà bosniaci letteralmente scatenati (sembrava di giocare a Sarajevo). Poi però, col crescendo Azzurro, è cresciuto anche il tifo che ha supportato alla grande i nostri verso la vittoria  (suggestivo l'inno di Mameli cantato a squarciagola da tutto lo stadio durante l'ultimo minuto di gioco). 

Romanisti in campo: Dzeko - non so ancora per quanto sarà romanista ma Edin sembra tutto tranne che finito. 


Pjanic di tecnica in mezzo al centrocampo azzurro. Stasera però non sono bastati soltanto i piedi migliori.


Nota di colore (made in Zeman, ricordiamolo sempre): dopo il gol vittoria Verratti viene preso a collettoni da Insigne mentre beve.




  

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