Roma - Stadio Olimpico - 14 Maggio 2017 - ore 20.45
SERIE A - 36 Giornata
ROMA - JUVENTUS 3 - 1
ROMA: Szczesny 6,5; Rüdiger 7, Manolas 6,5, Fazio 6,5, Emerson 6,5; Paredes 6, De Rossi 7, Nainggolan 7,5 (33' st Juan Jesus 6); Salah 6 (48' st Totti sv), Perotti 5,5 (25' st Grenier 6), El Shaarawy 7. A disp.: Lobont, Alisson, Peres, Mario Rui, Vermaelen, Gerson. All.: Spalletti 7
JUVENTUS Buffon 5,5; Lichtsteiner 5 (19' st Dani Alves 5,5), Bonucci 5,5, Benatia 5, Asamoah 5; Sturaro 6 (24' st Dybala 6), Pjanic 5,5, Lemina 6; Cuadrado 5 (32' st Marchisio 5), Higuain 6, Mandzukic 5,5. A disp.: Neto, Audero, Mattiello, Barzagli, Chiellini, Mandragora, Alex Sandro, Rincon. All.: Allegri 5
Arbitro: Banti
Marcatori: 21' Lemina (J), 25' De Rossi (R), 11' st El Shaarawy (R), 20' Nainggolan (R)
Nella sfida più dura arriva una vittoria bellissima e inaspettata che permette alla Roma di resistere all’ennesimo assalto del Napoli in ottica secondo posto. La Juve forse stava con la testa a Cristiano Ronaldo o, forse, a Immobile, Keita e Milinkovic Savic. Fatto è che i giallorossi hanno ampiamente meritato il 3 a 1 in rimonta, sciorinando una cattiveria sportiva che non avevamo visto più da Gennaio e che solitamente risulta essere marchio di fabbrica della compagine bianconera.
Benatia “ciancicato”, Pjanic che
buca in occasione del terzo gol romanista, Higuain che s'incazza con l'arbitro e un Nainggolan versione "core de sta città", rappresentano forse la cartolina più
bella di una serata comunque memorabile e in cui ogni cosa proposta dai giallorossi sarebbe in
ogni caso finita bene (sì..se avesse giocato avrebbe probabilmente segnato pure
Brunetto Peres).
Purtroppo, accanto alla gioia per
aver negato la festa scudettata agli invisi zebrati (e per aver evitato l’ennesima
umiliazione in pochi mesi), nei nostri cuori rimane un bel po’ di amarezza. Eh
sì… perchè Roma – Juve 3 - 1 resterà quasi sicuramente un episodio isolato di
una stagione che aveva tutte le carte in regola per finire con un trofeo in
saccoccia e che è naufragata a causa di un mercato inadeguato e a causa dei
pantagruelici “manifesti ideologici” di Spalletti il quale, nonostante partisse
da ragionamenti magari non del tutto sbagliati, ha però finito per essere il primo a
non credere nei suoi uomini e a smantellare le certezze mentali della propria
squadra. Basti vedere come il mister, per l’ennesima volta, ha finito per
gestire l’entrata in campo di Francesco Totti a una manciata di minuti dal
fischio finale.
Adesso guai a rilassarsi e a
sentirsi invincibili di fronte a Chievo e Genoa: la Roma è ancora seconda ma il
Napoli è sempre lì e ci sono ancora 180 minuti da giocare con in mente l’unico
obiettivo a portata di mano per mettere una toppa a una stagione comunque malinconica. Poi ognuno sarà libero di scegliere la sua strada,
sperando soltanto che la società non ripeta all’infinito gli errori commessi in questi ultimi sette anni…
Forza Roma
I GOL
Roma - Juventus 3 - 1 (servizio completo)
Nessun commento:
Posta un commento