lunedì 1 maggio 2017

ROMA - LAZIO 1 - 3





Roma - Stadio Olimpico - domenica 30 Aprile 2017 ore 12.30
Serie A - 34 Giornata
ROMA-LAZIO 1-3 

ROMA: Szczesny 6,5, Rüdiger 4, Manolas 5,5, Fazio 5 (18' st Perotti 5), Emerson 5,5, De Rossi 6,5 (28' st Totti 5,5), Strootman 5,5, Salah 5, Nainggolan 5,5, El Shaarawy 5,5 (1' st Bruno Peres 5), Dzeko 5,5 A disp.: Lobont, Alisson, Juan Jesus, Mario Rui, Vermaelen, Paredes, Grenier, Gerson, Totti All.: Spalletti 5 LAZIO: Strakosha 7, Bastos 6,5, De Vrij 6,5 (29' st Hoedt 6), Wallace 6, Basta 7, Parolo 7, Biglia 7,5, Lulic 7, Lukaku 6,5 (42’ Felipe Anderson 6,5) Milinkovic-Savic 7,5, Keita 8,5 (42' st Djordjevic sv) A disp.: Vargic, Adamonis, Patric, Radu, Crecco, Murgia, Lombardi, L.Alberto, Djordjevic All.: Inzaghi 7,5
Arbitro: Orsato 
Marcatori: 12’ Keita (R), 45’ De Rossi rig. (R), 5' st Basta (L) 40' st Keita (L) 


Ennesimo disastro derby. Forse il più amaro di tutti, giunto al primo filo di pressing avversario, sbagliando le poche occasioni concesse dagli avversari, raggiungendo a stento il momentaneo pari soltanto grazie a un rigore inesistente, mettendo in mostra orrori tecnico-tattici da squadra di terza fascia oltre a una forma fisica pietosa.  
La Lazio ci ha stracciato su tutto: orgoglio, cattiveria, carattere, fisico, organizzazione, tifo ma soprattutto umiltà, dote sconosciuta ai saccenti dirigenti giallorossi e a una parte di tifoseria che ha passivamente accettato la cancellazione dell’orgoglio e della tradizione giallorossa da parte di questi sapientoni in doppiopetto, lesti da 7 anni soltanto a parlare di stadio e brand invece che puntellare a dovere la rosa per essere competitivi su tre fronti.

Ma veniamo al campo, con Spalletti primo responsabile di questa debacle grazie alle continue farneticazioni contrattuali che da Gennaio ad oggi hanno finito per sfasciare definitivamente le certezze di una squadra senza dubbio più forte di quella vista oggi. Poi una difesa sempre in affanno, polverizzata da Keità, un centrocampo, col solo Nainggolan a portare invano la croce, ridicolizzato da Milinkovic e da un Biglia che pareva Junior. Dell’attacco, poi, manco a parlarne, con Dzeko e Salah perennemente nulli. A tutto questo aggiungiamo l’inadeguatezza a certi livelli di gente come Palmieri e Bruno Peres e un De Rossi che, in qualità di guitto provocatore, moltiplica soltanto le prese per i fondelli verso la Roma da parte di laziali e non. Infine l’arbitraggio di Orsato totalmente di parte, che non vede il rigore netto su Lukaku e assegna quello inesistente su Strootman…nemmeno quello aiuta a svegliarsi questa accozzaglia di zombie presuntuosi e sopravvalutati.


Adesso, nonostante l’orribile calendario in arrivo, rimane obbligatorio difendere il punticino che ci mantiene al secondo posto. Più per i soldi Champions che per la gloria, dal momento che la Roma, per organizzazione, giocatori e società, a certi livelli, non è presentabile. Poi un’opera di attenta ricostruzione guardando maggiormente al lato caratteriale (- presunzione e + carattere) dei protagonisti che dovranno scendere in campo. La sfida, per il Señor Monchi non sarà facile…..Auguri!










VISTI DA VICINO

Brunetto Peres - Nello scacchiere di inizio stagione doveva essere una specie di nuovo Cafù. In quello di fine stagione, stiamo rimpiangendo Cassetti...Madonna dell'Incoronèta di Canosa (cit.)

Cairo su Bruno Peres: "12,5 milioni + 1,5 + percentuale su rivendita...e quanno me ricapita..."

Per spiegare il secondo posto in classifica serve il parere di Darwin


Darwin, su Roma Channel, spiegherà perchè i giallorossi sono ancora secondi in campionato.  

Motivazione: ritrovarla con semplici gesti


HOT! - Il rigore secondo Roma Channel!!!!


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