Roma - Stadio Olimpico - domenica 30 Aprile 2017 ore 12.30
Serie A - 34 Giornata
ROMA-LAZIO 1-3
ROMA: Szczesny 6,5,
Rüdiger 4, Manolas 5,5, Fazio 5 (18' st Perotti 5), Emerson 5,5, De Rossi 6,5
(28' st Totti 5,5), Strootman 5,5, Salah 5, Nainggolan 5,5, El Shaarawy 5,5 (1'
st Bruno Peres 5), Dzeko 5,5 A
disp.: Lobont, Alisson,
Juan Jesus, Mario Rui, Vermaelen, Paredes, Grenier, Gerson, Totti All.: Spalletti 5 LAZIO: Strakosha 7,
Bastos 6,5, De Vrij 6,5 (29' st Hoedt 6), Wallace 6, Basta 7, Parolo 7, Biglia
7,5, Lulic 7, Lukaku 6,5 (42’ Felipe Anderson 6,5) Milinkovic-Savic 7,5, Keita
8,5 (42' st Djordjevic sv) A
disp.: Vargic,
Adamonis, Patric, Radu, Crecco, Murgia, Lombardi, L.Alberto, Djordjevic All.: Inzaghi 7,5
Arbitro: Orsato
Marcatori: 12’ Keita (R), 45’ De Rossi rig. (R), 5' st Basta (L) 40' st Keita (L)
Arbitro: Orsato
Marcatori: 12’ Keita (R), 45’ De Rossi rig. (R), 5' st Basta (L) 40' st Keita (L)
Ennesimo disastro derby. Forse il più amaro di tutti, giunto
al primo filo di pressing avversario, sbagliando
le poche occasioni concesse dagli avversari, raggiungendo a stento il momentaneo
pari soltanto grazie a un rigore inesistente, mettendo in mostra orrori
tecnico-tattici da squadra di terza fascia oltre a una forma fisica pietosa.
La Lazio ci ha stracciato su tutto: orgoglio, cattiveria,
carattere, fisico, organizzazione, tifo ma soprattutto umiltà, dote sconosciuta
ai saccenti dirigenti giallorossi e a una parte di tifoseria che ha
passivamente accettato la cancellazione dell’orgoglio e della tradizione
giallorossa da parte di questi sapientoni in doppiopetto, lesti da 7 anni soltanto
a parlare di stadio e brand invece che puntellare a dovere la rosa per essere
competitivi su tre fronti.
Ma veniamo al campo, con Spalletti primo responsabile di
questa debacle grazie alle continue farneticazioni contrattuali che da Gennaio
ad oggi hanno finito per sfasciare definitivamente le certezze di una squadra senza
dubbio più forte di quella vista oggi. Poi una difesa sempre in affanno,
polverizzata da Keità, un centrocampo, col solo Nainggolan a portare invano la
croce, ridicolizzato da Milinkovic e da un Biglia che pareva Junior. Dell’attacco,
poi, manco a parlarne, con Dzeko e Salah perennemente nulli. A tutto questo
aggiungiamo l’inadeguatezza a certi livelli di gente come Palmieri e Bruno
Peres e un De Rossi che, in qualità di guitto provocatore, moltiplica soltanto
le prese per i fondelli verso la Roma da parte di laziali e non. Infine l’arbitraggio di Orsato totalmente di parte, che non vede il rigore netto su Lukaku e assegna quello
inesistente su Strootman…nemmeno quello aiuta a svegliarsi questa accozzaglia
di zombie presuntuosi e sopravvalutati.
Adesso, nonostante l’orribile calendario in arrivo, rimane obbligatorio difendere il punticino che ci mantiene al secondo posto. Più per i soldi Champions
che per la gloria, dal momento che la Roma, per organizzazione, giocatori e
società, a certi livelli, non è presentabile. Poi un’opera di attenta
ricostruzione guardando maggiormente al lato caratteriale (- presunzione e +
carattere) dei protagonisti che dovranno scendere in campo. La sfida, per il Señor
Monchi non sarà facile…..Auguri!
VISTI DA VICINO
Brunetto Peres - Nello scacchiere di inizio stagione doveva essere una specie di nuovo Cafù. In quello di fine stagione, stiamo rimpiangendo Cassetti...Madonna dell'Incoronèta di Canosa (cit.)
@TheBigPaul72 Perché fa ride pic.twitter.com/ju6mL6O2Op— Romano Anomalo (@Trico_ria) 30 aprile 2017
Cairo su Bruno Peres: "12,5 milioni + 1,5 + percentuale su rivendita...e quanno me ricapita..." |
Per spiegare il secondo posto in classifica serve il parere di Darwin
Darwin, su Roma Channel, spiegherà perchè i giallorossi sono ancora secondi in campionato. |
Motivazione: ritrovarla
con semplici gesti
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