sabato 16 gennaio 2021

LAZIO - ROMA 3 - 0

Roma - Stadio Olimpico - venerdì 15 Gennaio 2021 - ore 20.45
Serie A - 18 Giornata
LAZIO - ROMA 3 - 0

LAZIO: Reina; Luiz Felipe (24' st Patric), Acerbi, Radu (38' st Hoedt); Lazzari, Milinkovic, Leiva (20' st Escalante), Luis Alberto, Marusic, Caicedo (20' st Akpa Akpro), Immobile (38' st Muriqi). A disp.: Alia, Furlanetto, Armini, Parolo, Lulic, Pereira, Correa. All.: Simone Inzaghi.
ROMA: Pau Lopez; Mancini (27' st Mayoral), Smalling, Ibanez; Karsdorp, Villar (15' st Cristante), Veretout, Spinazzola (26' st Bruno Peres); Pellegrini (1' st Pedro), Mkhitaryan; Dzeko. A disp.: Fuzato, Farelli, Kumbulla, Fazio, Juan Jesus, Diawara, Podgoreanu, Perez. All.: Paulo Fonseca.

ARBITRO: Orsato di Schio.
MARCATORI: 15' pt Immobile (L), 23' pt Luis Alberto (L), 22' st Luis Alberto (L)


Il derby riserva alla Roma una durissima sconfitta in quanto arrivata senza proporre un minimo di gioco e di agonismo per tutta la partita. Una debacle vergognosa ed irritante quanto, peraltro, inaspettata dal momento che si era reduci dal lusinghiero pari contro l'Inter ottenuto proprio su una reazione d'orgoglio della squadra.

Dopo quello di domenica contro Hakimi, Spinazzola perde pure il duello tutto italiano contro Lazzari. Speriamo risenta ancora dei postumi dell'infortunio.


Un ko che racchiude tutte le brutture possibili da vedere in una partita di calcio. Dalle due fatal cazzate di Ibanez che dopo venti minuti mandano la partita sui binari favorevoli a Inzaghi (il tradizionale 3-5-2, muraglia, ben fatta, in vista del lancio per Immobile o Lazzari) fino alla mancanza di personalità dei giocatori, agli errori dell'allenatore, incapace di imbastire una risposta tattica all'avversario nell'arco di un'ora, e alla totale assenza di carattere da parte di tutti i giallorossi.

Smalling in tackle su Akpa Akpro. Tra liscioni e scivolate, derby disastroso anche per lui 

Villar ha provato a lottare nella prima parte per poi sparire nel corso dei minuti

Secondo me tatticamente la partita è stata persa in due zone: 1) la fascia sinistra dove uno Spinazzola che, a questo punto, mi auguro sia ancora convalescente, è stato tritato dalla superiorità atletica e tecnica di Lazzari. Tale situazione ha contribuito in maniera decisiva a lasciare al suo destino il pòro Ibanez che, privo di sostegno, ha praticamente perso la testa e sbagliato qualsiasi tipo di intervento accollandosi la gravosa responsabilità dei primi due gol biancocelesti. 2) il centrocampo privo di idee e di mordente: se Villar ha cercato di battagliare un minimo pur senza riuscirci, totalmente nullo è stato l'apporto di fosforo da parte di Pellegrini e di grinta da parte di Veretù. Troppo facile per Luis Alberto, caricato a pallettoni, e Milinkovic avere la meglio sugli zombie e lanciare le folate di Immobile/Lazzari.

Il raddoppio di Luis Alberto. Nulla può Pau Lopez

Dzeko tacchinato da Luis Alberto. Il bosniaco è stato assente per 89 minuti: l'unica conclusione, debole di piatto, è stata respinta da Reina. 

Uscita alta di Pau Lopez. L'estremo giallorosso è stato forse l'uomo più decente in campo.


Male anche il reparto arretrato (su tutti Smalling) e quello offensivo (Dzeko spento) dove continua, a mio parere, ad essere determinante l'assenza di uno stoccatore (1 tiro nello specchio in 90 minuti) e, di conseguenza, anche l'insistere, pure quando le cose non vanno, su un modulo che prevede una sola punta. Quindi male anche mister Fonseca, a mio parere tanto ingenuo nel preparare questa gara limitandosi a definire il derby "solo una partita", quanto rassegnato nel non sapersi inventare nulla al fine di riaddrizzarla. Sappiamo tutti, dai tempi de Mazzone, che il derby non è affatto solo una partita. Proprio per questo motivo ha vinto, con merito, la squadra più organizzata, più arrabbiata e con più appartenenza, che ha sudato per i tre punti, per i tifosi e per la maglia. E che, arrivati a una certa, ha, per nostra fortuna, deciso di fermarsi evitandoci il commento di un match di tennis.

 

Mikitarian resiste a Milinkovic. L'armeno forse è quello che ha corso di più, affondando tuttavia nella mediocrità generale della squadra romanista

Ibanez esce dal campo a testa bassa

Mister Fonseca con le mani tra i capelli. La gestione tattica del derby è stata disastrosa.

Ora, non credo che nella Roma di colpo in bianco sia diventato tutto da buttare via, però, dopo un intero girone non si è riusciti MAI a vincere contro una grande. Anzi, negli scontri con le big sono arrivate spesso e volentieri sonore legnate (Napoli, Bergamo, Lazio) che nella corsa all'agognato quarto posto, nonostante tutto ancora alla portata, avranno un proprio peso specifico. Siamo all'inizio di un percorso societario e per forza di cose la squadra è acerba. C'è molta strada da fare, soprattutto sul piano della personalità, dell'esperienza e dello spirito, sempre tenendo presente che non ci sono campionissimi in rosa. Non mi aspetto miracoli ma vorrei vedere tanto amore per questi colori dentro i quadri societari e non sentire più frasi tipo "il derby è una partita come le altre". Nell'immediato è auspicabile che la squadra rimanga compatta, evitando, come avviene tradizionalmente a Gennaio, gli assurdi sbandamenti che conosciamo bene da anni. In fondo c'è ancora un girone da terminare e mezzo campionato da scrivere. Speriamo che l'ennesima dura lezione che ci siamo dovuti mandare giù questa sera, stavolta sia servita una volta per tutte.   



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