Uefa Conference League - Gruppo C - gara 4
ROMA - BODO GLIMT 2-2
ROMA: Rui Patricio; Karsdorp, Mancini, Cristante, Ibanez; Darboe (46' Villar), Veretout; Zaniolo (67' Shomurodov), Mkhitaryan (46' Perez), El Shaarawy (88' Zalewski); Abraham (80' Mayoral). A disp.: Fuzato, Reynolds, Kumbulla, Calafiori, Diawara, Bove, Missori,. All.: Mourinho.
BODO GLIMT: Haikin; Sampsted, Moe, Lode, Bjorkan; Brunstad Fet, Hagen, Konradsen (88' Mugisha); Solbakken, Botheim, Pellegrino (88' Votlesen). A disp.: Smits, Hoibraten, Kvile, Berg, Kongsro, Moberg, Pernambuco, Koomson, Nordas. All.: Knutsen
SPERANZE DI RIVINCITA FREDDATE MA NON GIRA BENE MEZZO EPISODIO
In tutto questo arcinoto contesto si innesta anche una sfortuna senza uguali nel mondo calcistico: ogni tiro colpisce il piede o la caviglia degli avversari, il miracolo di Haikin sul Faraone, la traversa colpita a porta vuota da Mancini, i due gol del Bodo sulle uniche due conclusioni nello specchio ed i due nettissimi rigori ignorati dall'arbitro greco Papapetrou. Ha senso una competizione europea senza VAR nel 2021?
La cosa più brutta della gara a mio parere sono però stati i fischi dell'Olimpico, forse più dettati dalla voglia non soddisfatta di rendere una vittoria secca ai norvegesi. Se Mourinho ha sbagliato qualcosa, a mio parere lo ha fatto nella partita di andata, giocata tra gli orsi polari, sul sintetico ma incastrata pure tra Napoli, Juve e Milan, e forse presa sottogamba. Stasera ho visto come al solito scarsezza tecnica e calo fisico in chi le gioca tutte, dato che però non fa scopa con le accuse mosse al mister, il quale da Agosto è stato invece chiarissimo ed onesto sui difetti di questo gruppo. Il 6 a 1 dell'andata ha sicuramente condizionato i pareri su questa partita e sulle recenti prestazioni della Roma, dove oltre ai problemi già noti c'è stata una sfiga senza limiti ed errori arbitrali oltre il farsesco.
Chiudo con due righe sul Bodo Glimt, meritatamente primo nel girone, più forte di noi nei 180 minuti complessivi e dimostratasi compagine dal tasso tecnico molto elevato in alcuni singoli (Solbakken,Berg,Botheim), dotata inoltre di un ottimo allenatore, bravo secondo me a mascherare alcune lacune tecniche della rosa mettendo sul campo corsa e dedizione (Bjorkan). Visti così dovrebbero vincere la Conference League a mani basse eppure, nonostante la tiritera mediatica sul calcio norvegese in ascesa, parliamo di una squadra campione del proprio paese, sicuramente forte ma che non ha raggiunto nè i gironi di Champions (eliminati dal Legia Varsavia) e che non avuto fin qui vita facile nemmeno in questa competizione (3 a 2 a fatica sullo Zalgiris Vilnius nei play off, 0 a 0 col CSKA e vittoria per 3 a 1 contro lo Zorya). Quindi attendendo le prodezze di Solbakken e compagni contro avversari tosti, credo che la Roma abbia urgente bisogno di inanellare qualche vittoria ma pure di un pò di buona sorte in poppa. In questo momento il club sta cercando di tirarsi faticosamente fuori dalle macerie e, se il concetto non fosse chiaro, sarà come costruire una nuova Basilica di San Pietro. Anche se vorrei vincere domani e mi rode tanto il culo, la cruda realtà è questa.
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