Con quel profilo filiforme e con quegli occhi spalancati in cerca della gloria ci siamo innamorati subito di lui. Stiamo parlando di Umar Sadiq, dal nostro blog ribattezzato più semplicemente Sadik. A soli 19 anni ha esordito con gol nella Roma e alle Olimpiadi di Rio con la maglia della Nigeria, dopo aver già vissuto calcisticamente e non diverse vite.
Il giovane Sadik (1.92 x 75 kg) deve parte delle sue odierne fortune alla "pittoresca" figura di Gabriele Volpi, patròn dello Spezia e al tempo stesso del Rijeka, nonchè naturalizzato nigeriano dopo aver ottenuto diverse concessioni petrolifere nel paese africano nel corso degli anni '80. Volpi nota quel ragazzone dalla silouhette affusolata nel 2013 in occasione di un torneo organizzato a Fiume, nel quale, oltre alle sue due compagini di proprietà, partecipa anche l'FC Abuja, squadra in cui è cresciuto il buon Umar. E Umar stupisce a suon di gol quella pellaccia di Volpi che se lo porta a La Spezia assieme al connazionale Nura. In Liguria Sadik viene ospitato in un pensionato dove oltre ad attendere agli studi, viene fatto tesserare per la Lavagnese, squadra di Serie D, con cui colleziona una sola presenza.
Nella stagione successiva però Umar conferma quanto di buono si era visto in Croazia, diventando un giocatore fondamentale della primavera spezzina a tal punto da vincere il titolo di capocannoniere del "Giacinto Facchetti" con ben 26 reti! Da questo momento entra in gioco Walter Sabatini che, sempre insieme all'inseparabile Nura (speriamo un giorno di scrivere anche di lui), se lo porta nella Roma Primavera. E anche in giallorosso il nome Sadik si accosta al gol: tripletta in Champions League Youth contro il Leverkusen, scudetto con la squadra di Alberto De Rossi e, poi, complice l'annata storta di Dzeko, l'esordio in Serie A con tanto di gol a Genoa e Chievo.
Adesso, mentre si parla di un trasferimento al Bologna, altri due gol ai Giochi olimpici di Rio, salvatore di una Nigeria che arriva in Brasile tra tante difficoltà ma che grazie ai sigilli di Umar Sadiq si sta mettendo in luce nel torneo di calcio.
La domanda provocatoria è quindi lecita: e se il tanto agognato bomber, un giorno, arrivasse direttamente dalla Primavera?
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