domenica 25 febbraio 2018

ROMA - MILAN 0 - 2


Roma - Stadio Olimpico - domenica 25 Febbraio 2018 ore 20.45
Serie A - 26 Giornata
ROMA - MILAN 0 - 2

ROMA: Alisson 6,5; Bruno Peres 5, Manolas 5, Fazio 5,5, Kolarov 5; Pellegrini 5,5 (34' st Gerson sv), Strootman 6, Nainggolan 5,5 (19' st Dzeko 5,5); Ünder 6 (28' st Defrel sv), Schick 5, Perotti 6.A disposizione: Lobont, Skorupski, Capradossi, Florenzi, Juan Jesus, Silva, De Rossi, El Shaarawy. 
Allenatore: Eusebio Di Francesco 5
MILAN: Donnarumma 6; Calabria 7, Bonucci 6,5, Romagnoli 7, Rodriguez 6; Kessie 6,5, Biglia 6, Bonaventura 6,5 (44' st Montolivo sv); Suso 7 (37' st Borini sv), Cutrone 7,5 (21' st Kalinic 6,5), Calhanoglu 6,5.A disposizione: Storari, Guarnone, Abate, Gomez, Musacchio, Zapata, Locatelli, Mauri, André Silva. Allenatore: Gennaro Gattuso 7

Arbitro: Mazzoleni
Marcatori: 3' st Cutrone (M), 29' st Calabria (M)


Prestazione vergognosa. Difficile, Alissò a parte, salvare qualcuno. Difficile anche fare un'obiettiva disamina della partita se non rimarcare la pochezza di giocatori senza fiato, senza testa, senza personalità, senza orgoglio.
Il gol che indirizza la gara arriva al primo tentativo del Milan dopo quarantasette minuti. Ma, nè prima nè dopo, la Roma riesce mai a dare la sensazione di essere pericolosa e a imbastire due, tre passaggi di fila e un tiro verso la porta avversaria. Una squadra fragile e stanca, forse limitata tecnicamente in alcuni protagonisti e totalmente disunita, che sembra essere uscita terribilmente malconcia dalla trasferta di Champions in casa dello Shakhtar.


Preoccupa non poco l'apparente difficoltà da parte di mister Di Fra nel riuscire a gestire una situazione sempre più intricata. Cambi nuovamente sbagliati, dichiarazioni poco attinenti alla realtà delle cose, comportamenti che sembrano far pensare a una confusione totale e a una serpeggiante incapacità di gestire uno spogliatoio che in buona parte parte non sembra marciare a tempo col proprio tecnico.
E in un clima di sfiducia generale, impossibile non ricordare le follie di mercato del mese scorso da parte di una società che, invece di rafforzare la squadra, ha finito per deprimere tutti: calciatori e tifosi.









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