giovedì 22 febbraio 2018

SHAKTHAR - ROMA 2 - 1



Kharkiv - OSK Metalist Stadion - Mercoledì 21 Febbraio 2018 ore 21.45 (20.45 italiane)
Champions League - Ottavi di finale - andata
SHAKHTAR - ROMA 2 - 1

SHAKHTARPyatov 6; Butko 6, Kryvtsov 5,5 (48' Ordets 6), Rakitskiy 6, Ismaily 6; Fred 7, Stepanenko 6; Marlos 7, Taison 6,5, Bernard 6 (47' st Kovalenko sv); Ferreyra 6,5.
A disp.: Shevchenko, Petriak, Zubkov, Dentinho, Patrick. All.: Fonseca 6,5
ROMA: Alisson 7,5; Florenzi 4,5 (27' st Bruno Peres 6), Manolas 5, Fazio 6, Kolarov 5,5; De Rossi 5,5, Strootman 6; Ünder 6,5 (27' st Gerson 6), Nainggolan 5 (38' st Defrel sv), Perotti 6; Dzeko 6.
A disp.: Skorupski, Juan Jesus, Pellegrini, Schick. All.: Di Francesco 5
Arbitro: Collum (Scozia)
Marcatori: 41' Ünder (R), 7' st Ferreyra (S), 26' st Fred (S)


L'illusione, dopo un discreto primo tempo e l'ennesimo gol di Cencio Under su pregevole suggerimento di Dzeko, svanisce nella ripresa in cui abbiamo rivisto la solita Roma lenta, svogliata e inadeguata, pronta allo sbaglio sui semplici fondamentali e a farsi divorare da un avversario abile a punire i giallorossi sul proprio lato debole: il ritmo e la testa.


Peccato perchè i giallorossi nel corso della prima frazione, giocata a ritmi bassi, avevano dimostrato non solo di poter controllare il pallino del gioco senza correre eccessivi pericoli ma anche di poter impensierire seriamente Pyatov in almeno due occasioni. Peccato però che a Dzeko sia mancata, come al solito, la cattiveria necessaria per metterla dentro al momento giusto.  
E allora lo Shakhtar, apparso comunque non irresistibile in difesa e alla prima partita vera dopo la pausa invernale, decideva di iniziare il secondo tempo raddoppiando la velocità di azione. Tattica risultata vincente contro il fiato mozzo dei romanisti che concedevano il gol del pari a Ferreira, bravo a non farsi riprendere da Manolas, dopo un "liscione" clamoroso di Florenzi con la difesa schierata. I minuti successivi si trasformavano in una via crucis che vedeva lo stesso Ferreira e Marlos polverizzare Florenzi (N.B: sceso in campo nonostante un virus intestinale) e l'ormai bollito Kolarov su entrambe le corsie di competenza. Alla fine un pur immenso Alissò era costretto a capitolare sulla maligna punizione di Fred che regalava così il vantaggio agli ucraini.


Incassato il 2 a 1 la Roma perdeva totalmente la testa concedendosi totalmente allo Shakhtar. Bisogna ringraziare soltanto un grandissimo Alissò (e nel finale anche Brunetto Peres) se non si è tornati dal gelo di Kharkiv con le ossa irreparabilmente rotte e con una speranziella di poter ribaltare lo score nella gara di ritorno all'Olimpico.



Singoli: Si salvano soltanto Alisson e Under. Male tutti gli uomini più importanti, da Florenzi a De Rossi a Dzeko a Kolarov (visibilmente in crisi da tempo in quanto costretto a giocare sempre) a Perotti a Strotman e all'inconsistente Nainggolan. Male anche Di Francesco che tarda i cambi dando anche l'impressione di toppare la lettura tattica della partita.

Nota: L'applauso più grande va ai tifosi giallorossi che si sono sobbarcati una trasferta perigliosa nel gelo di Kharkiv sostenendo la squadra per tutti e novanta i minuti. Non meritano di certo di assistere a queste prestazioni.



In avvio di gara subito due palle gol per la Roma. Ma in questa occasione Dzeko e Manolas non riescono a battere a rete.

Il colpo vincente di Cengiz Under, servito molto bene da Dzeko


In panchina si esulta nonostante il freddo. Juan Jesus nel gelo. 

Nel secondo tempo lo Shakhtar alza il ritmo e la Roma subisce il pareggio. Qui Fazio fatica a fermare Marlos 

Come successo in tante altre occasioni, Alisson si rivela l'ultimo baluardo a difesa della tremolante baracca giallorossa. Strepitosa la sua parata su Taison. 

De Rossi tenta il tackle su Marlos
Ma Fred beffa il portiere giallorosso con una punizione maligna

Lo Shakhtar è in vantaggio

E la delusione è tanta. La Roma ha giocato soltanto un tempo e il primo round va agli ucraini


I veri vincitori: i tifosi giallorossi arrivati fino a Kharkiv



0 - 1: Cengiz Under




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