mercoledì 25 aprile 2018

LIVERPOOL - ROMA 5 - 2



Liverpool - Anfield - martedì 24 aprile 2018
Champions League - semifinale (andata)
LIVERPOOL - ROMA 5 - 2

LIVERPOOL: Karius 5,5; Alexander-Arnold 6,5, Van Dijk 7, Lovren 5,5, Robertson 6,5; Oxlade-Chamberlain  6 (18'  Wijnaldum 7), Henderson 7, Milner 6,5; Salah  9 (30' st Ings 5,5), Firmino 8 (58' st Klavan sv), Manè 6. A disp.: Mignolet, Clyne, Moreno, Solanke. All.: Klopp 7,5
ROMA: Alisson 5,5; Fazio 5, Manolas 4,5, Juan Jesus 4 (22' st Perotti 6); Florenzi 5, De Rossi 5 (22' st Gonalons 6), Strootman 4,5, Kolarov 5; Under 4,5 (1' st Schick 5,5), Nainggolan 5,5; Dzeko 6. A disp.: Skorupski, Bruno Peres, Pellegrini, El Shaarawy. All.: Di Francesco 4,5
Arbitro: Brych (Ger)
Marcatori: 35', 45'  Salah (L), 11' st Manè (L), 16' st,  24' st Firmino (L), 36' st Dzeko (R), 40' st RIG Perotti (R)


L'inizio era stato incoraggiante: una traversa di Kolarov che grida vendetta, venti minuti di ottima Roma, alta e compatta, in un Anfield quasi ammutolito e l'infortunio di Oxlade Chamberlain, considerato l'uomo più tecnico degli avversari. Con l'ingresso di Giorgino Wijnaldum, però il Liverpool cambia passo e i giallorossi, schiacciati all'indietro, finiscono tritati a livello fisico e mentale, specialmente a centrocampo, che francamente non sembra poter competere con l'incredibile velocità e intensità dei Reds.
La cessione di Salà, esponenzialmente migliorato sotto tutti gli aspetti anche grazie alla cura Klopp e all'apporto di una squadra che, a differenza dei nostri, corre al completo, si conferma, purtroppo, sanguinosa. Momo, confezionando una doppietta e a due assist, esce da Anfield con i meritati galloni di uomo della gara ma soprattutto come un papabile alla vittoria del Pallone d'Oro.


La Roma stasera perde quasi ogni contrasto senza poi proporre fisicamente i tempi giusti per raddoppiare la marcatura e recuperare la palla persa. Questa carenza, principalmente in mezzo al campo, favorisce il gioco del Liverpool che ha così costantemente più uomini liberi per lanciare le terribili incursioni dell'ottimo Firmino e di Salà. La goleada degli inglesi, si concretizza anche sull'onda di un brutto crollo psicologico (prima paura e poi addirittura rassegnazione) avvenuto nel corso del secondo tempo. Assente, nel pacchetto arretrato e sulla corsia di sinistra, quella concentrazione e quella determinazione registrate in alcune precedenti partite. A testimonianza di ciò basta rivedere i tanti, elementari, errori di palleggio in fase di costruzione e/o ripartenza, anche quando l'avversario non è il primo sul pallone.
Nel finale, tuttavia, quando Salà viene sostituito e i ritmi del Liverpool calano improvvisamente a piombo, uando mister Eusebio imposta la squadra sul 4-3-3 mettendo dentro il più tecnico Perotti al posto di un Jesus largamente insufficiente, e quando la Roma non ha più nulla da perdere se non la faccia, ecco arrivare i gol di Dzeko e Perotti (rigore) che rendono leggermente meno amaro il viaggio di ritorno verso casa.


La gara all'Olimpico si prospetta quasi impossibile da ribaltare. Gli inglesi, a differenza del Barcellona, viaggiano a una velocità tripla rispetto ai giallorossi, che, onestamente, non sembrano avere nemmeno i palleggiatori adatti per fare fronte a uno strapotere fisico così evidente. Nonostante il Liverpool non appaia essere squadra irresistibile in difesa, la Roma dovrà per forza attaccare esponendosi alle terribili folate delle frecce a disposizione di mister Klopp. Infine mi hanno colpito le espressioni buie e quasi rassegnate di alcuni giocatori giallorossi, De Rossi su tutti, volti che fanno presagire poco di buono. Tuttavia la palla è rotonda e, riavvolgendo il film della partita, si può e si deve almeno sperare di fare meglio rispetto alla disastrosa, svagata prestazione di stasera. Forza Roma.
EPISODI: Sul terzo gol, Salà sembra essere in evidente fuorigioco. Vero che i pianti servono a poco ma un gol in meno sul groppone sarebbe servito molto.
SINGOLI: Nainggolan il migliore per tigna, Dzeko per il bel gol, Perotti impatta bene con la gara. Strotman e De Rossi male: appaiono sotto tempo e non incidono in entrambe le fasi. Kolarov, Fazio e Manolas in difficoltà fisica e mentale. Under non pervenuto. Jesus disastroso.


La Roma inizia nel migliore dei modi: squadra alta e compatta. Kolarov, qui contrastato da Oxlade Chamberlain, colpisce anche una clamorosa traversa (21esimo legno stagionale)

Ma quando il Liverpool cambia passo iniziano i guai: Momo Salah porta in vantaggio i Reds con una bellissima parabola che si insacca sotto al sette.

Il volo di Alisson che purtroppo non può nulla

Incassato il gol, la Roma "sbraga" mentalmente e Salah firma il 2 a 0 in chiusura di tempo

Nella ripresa, il crollo: prima segna Manè

...e poi due volte Firmino

Nainggolan, il migliore della Roma, ha lottato come un leone

Nel finale di gara Edin Dzeko, qui guardato a vista da Manè e da Milner, segna un gol molto bello

Il Liverpool perde improvvisamente colpi negli ultimi minuti di gioco. Perotti segna il definitivo 5 a 2 su rigore.

De Rossi e Strootman sfiniti mentalmente e fisicamente. L'immagine della brutta Roma di Anfield.

Jurgen Klopp esulta. Il Liverpool ha più di un piede nella finale di Kiev.

Di Francesco, invece, può soltanto sperare nell'ennesimo miracolo da realizzare nel proibitivo match di ritorno all'Olimpico.



5-1 - Dzeko



5-2 - Perotti rig

Nessun commento:

Posta un commento