Liverpool - Anfield - martedì 24 aprile 2018
Champions League - semifinale (andata)
LIVERPOOL - ROMA 5 - 2
LIVERPOOL: Karius 5,5; Alexander-Arnold 6,5, Van Dijk 7, Lovren 5,5, Robertson 6,5; Oxlade-Chamberlain 6 (18' Wijnaldum 7), Henderson 7, Milner 6,5; Salah 9 (30' st Ings 5,5), Firmino 8 (58' st Klavan sv), Manè 6. A disp.: Mignolet, Clyne, Moreno, Solanke. All.: Klopp 7,5
ROMA: Alisson 5,5; Fazio 5, Manolas 4,5, Juan Jesus 4 (22' st Perotti 6); Florenzi 5, De Rossi 5 (22' st Gonalons 6), Strootman 4,5, Kolarov 5; Under 4,5 (1' st Schick 5,5), Nainggolan 5,5; Dzeko 6. A disp.: Skorupski, Bruno Peres, Pellegrini, El Shaarawy. All.: Di Francesco 4,5
Arbitro: Brych (Ger)
Marcatori: 35', 45' Salah (L), 11' st Manè (L), 16' st, 24' st Firmino (L), 36' st Dzeko (R), 40' st RIG Perotti (R)
L'inizio era stato incoraggiante: una traversa di Kolarov che grida vendetta, venti minuti di ottima Roma, alta e compatta, in un Anfield quasi ammutolito e l'infortunio di Oxlade Chamberlain, considerato l'uomo più tecnico degli avversari. Con l'ingresso di Giorgino Wijnaldum, però il Liverpool cambia passo e i giallorossi, schiacciati all'indietro, finiscono tritati a livello fisico e mentale, specialmente a centrocampo, che francamente non sembra poter competere con l'incredibile velocità e intensità dei Reds.
La cessione di Salà, esponenzialmente migliorato sotto tutti gli aspetti anche grazie alla cura Klopp e all'apporto di una squadra che, a differenza dei nostri, corre al completo, si conferma, purtroppo, sanguinosa. Momo, confezionando una doppietta e a due assist, esce da Anfield con i meritati galloni di uomo della gara ma soprattutto come un papabile alla vittoria del Pallone d'Oro.
La Roma stasera perde quasi ogni contrasto senza poi proporre fisicamente i tempi giusti per raddoppiare la marcatura e recuperare la palla persa. Questa carenza, principalmente in mezzo al campo, favorisce il gioco del Liverpool che ha così costantemente più uomini liberi per lanciare le terribili incursioni dell'ottimo Firmino e di Salà. La goleada degli inglesi, si concretizza anche sull'onda di un brutto crollo psicologico (prima paura e poi addirittura rassegnazione) avvenuto nel corso del secondo tempo. Assente, nel pacchetto arretrato e sulla corsia di sinistra, quella concentrazione e quella determinazione registrate in alcune precedenti partite. A testimonianza di ciò basta rivedere i tanti, elementari, errori di palleggio in fase di costruzione e/o ripartenza, anche quando l'avversario non è il primo sul pallone.
Nel finale, tuttavia, quando Salà viene sostituito e i ritmi del Liverpool calano improvvisamente a piombo, uando mister Eusebio imposta la squadra sul 4-3-3 mettendo dentro il più tecnico Perotti al posto di un Jesus largamente insufficiente, e quando la Roma non ha più nulla da perdere se non la faccia, ecco arrivare i gol di Dzeko e Perotti (rigore) che rendono leggermente meno amaro il viaggio di ritorno verso casa.
La gara all'Olimpico si prospetta quasi impossibile da ribaltare. Gli inglesi, a differenza del Barcellona, viaggiano a una velocità tripla rispetto ai giallorossi, che, onestamente, non sembrano avere nemmeno i palleggiatori adatti per fare fronte a uno strapotere fisico così evidente. Nonostante il Liverpool non appaia essere squadra irresistibile in difesa, la Roma dovrà per forza attaccare esponendosi alle terribili folate delle frecce a disposizione di mister Klopp. Infine mi hanno colpito le espressioni buie e quasi rassegnate di alcuni giocatori giallorossi, De Rossi su tutti, volti che fanno presagire poco di buono. Tuttavia la palla è rotonda e, riavvolgendo il film della partita, si può e si deve almeno sperare di fare meglio rispetto alla disastrosa, svagata prestazione di stasera. Forza Roma.
EPISODI: Sul terzo gol, Salà sembra essere in evidente fuorigioco. Vero che i pianti servono a poco ma un gol in meno sul groppone sarebbe servito molto.
SINGOLI: Nainggolan il migliore per tigna, Dzeko per il bel gol, Perotti impatta bene con la gara. Strotman e De Rossi male: appaiono sotto tempo e non incidono in entrambe le fasi. Kolarov, Fazio e Manolas in difficoltà fisica e mentale. Under non pervenuto. Jesus disastroso.
La Roma inizia nel migliore dei modi: squadra alta e compatta. Kolarov, qui contrastato da Oxlade Chamberlain, colpisce anche una clamorosa traversa (21esimo legno stagionale) |
Ma quando il Liverpool cambia passo iniziano i guai: Momo Salah porta in vantaggio i Reds con una bellissima parabola che si insacca sotto al sette. |
Il volo di Alisson che purtroppo non può nulla |
Incassato il gol, la Roma "sbraga" mentalmente e Salah firma il 2 a 0 in chiusura di tempo |
Nella ripresa, il crollo: prima segna Manè |
...e poi due volte Firmino |
Nainggolan, il migliore della Roma, ha lottato come un leone |
Nel finale di gara Edin Dzeko, qui guardato a vista da Manè e da Milner, segna un gol molto bello |
Il Liverpool perde improvvisamente colpi negli ultimi minuti di gioco. Perotti segna il definitivo 5 a 2 su rigore. |
De Rossi e Strootman sfiniti mentalmente e fisicamente. L'immagine della brutta Roma di Anfield. |
Jurgen Klopp esulta. Il Liverpool ha più di un piede nella finale di Kiev. |
Di Francesco, invece, può soltanto sperare nell'ennesimo miracolo da realizzare nel proibitivo match di ritorno all'Olimpico. |
5-1 - Dzeko
5-2 - Perotti rig
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