mercoledì 12 settembre 2018

PORTOGALLO - ITALIA 1 - 0




La trasferta di Nations League a Lisbona ci consegna una Nazionale molto deludente che incassa dai padroni di casa una sconfitta di misura nel punteggio, ma molto più ampia se guardiamo il punto di vista del gioco. Gli Azzurri sono lenti, con un centrocampo da pianto e un attacco con le pistole ad acqua. Quasi nessuno salta l'uomo, in avvio di manovra si perde palla spesso e volentieri in maniera elementare scoprendo più volte il fianco agli avversari con delle "fatali cazzate" di prim'ordine. Pure stavolta, se non fosse stato per un reattivo Donnarumma, la conta dei gol subiti sarebbe stata, con molta probabilità, più lunga. Piccolo particolare: il Portogallo non schierava Cristiano Ronaldo. Con lui in campo, probabilmente, non escludo di dire che ci avrebbero fatti a fette.


Immobile,oggi capitano, si dispera

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Mancini sperimenta, mette dentro tutti, deve giustamente valutare tutti ma il risultato è che nell'arco dei novanta minuti si vede soltanto un tiro in porta (Chiesa), peraltro non da strapparsi i capelli. "Ci vorrà molto tempo" - "Tra un mese la squadra avrà più gamba": queste le dichiarazioni del CT e dei protagonisti in campo ai microfoni di una RaiSport che una volta tanto ha ammesso di non aver gradito quanto visto in campo. Forse una parte della verità è quella che ci racconta il mister, alle prese con un compito tanto gravoso sulle spalle come quello di risollevare, presto e bene, le sorti di una Nazionale decaduta. Tuttavia qualcuno ha ricordato a Mancini che ormai è necessario vincere i retour match contro i lusitani e la Polonia per evitare la retrocessione nella lega inferiore del torneo?


Cristante lotta a centrocampo. Partita da dimenticare per il romanista

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Riflessione: nell'82 c'era il blocco Juve, nel 94 il blocco Milan, nel 2006 tanta qualità. Oggi i team contribuenti della Nazionale si chiamano Spal, Sassuolo, Genoa, Torino, Cagliari. Non ce ne voglia nessuno, anzi complimenti a a queste squadre, ma nelle grandi di Serie A (e quindi nel calcio che conta, nel calcio che gioca la Champions, per intenderci), i calciatori italiani si trovano col lanternino.

Romanisti in campo: Cristante...ogni tocco un infarto. Più bestemmia che gerundio. Dopo il passaggio al Chelsea si rivede anche Emerson Palmieri: esordio in Azzurro per un quarticello finale al posto di Criscito. Un pochino più energico rispetto al catatonico quadro generale, l'ex romanista non sfigura. Almeno un paio di cross in mezzo al nulla riesce a metterli dentro.


Dopo cinque partite da CT, Mancini appare già provato. La trasferta portoghese è stata un disastro e il calibro tecnico dell'Italia sembra essere lontano dai top team continentali. Per le prossime gare di Nations League il mister dovrà cercare di sperimentare meno e avere le idee più chiare anche se l'organico a sua disposizione non è il massimo e il compito senza dubbio arduo.   




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