sabato 7 maggio 2016

FOCUS: PERCHE' IN MOLTI VOGLIONO MIRALEM PJANIC?



"Non è mai decisivo quando serve", "Sparisce dal campo", "Si eclissa", "Si vede solo sui calci di punizione", "Non lotta". Quante ne abbiamo dette (noi per primi) e sentite sul conto di Miralem Pjanic, ex allievo di Juninho Pernambucano al Lione ed attualmente il giallorosso (escludendo Totti e De Rossi) con più anni sulle spalle a Trigoria. Un calciatore, il bosniaco, benvoluto da quasi tutti gli allenatori avvicendatisi sulla panca romanista dal 2011 in poi ma, forse, amato a corrente alternata dai tifosi quasi a ricalcare l'efficacia discontinua delle sue prestazioni in campo. Eppure se Pjanic sembra essere cercato da diversi top club europei pronti a sborsare cifre consistenti per accaparrarsene le prestazioni sportive, un motivo dovrà pure esserci.

Effettivamente, spulciando la carriera statistica del bosniaco, che ricordiamo è arrivato a Roma per giocare titolare e regalare fantasia in campo a soli 21 anni, di motivi ne abbiamo trovati più di uno.


  • La costante crescita generale che, nelle ultime due stagioni, l'ha portato a levitare il proprio rating da 7.17 al 7.40 odierno (anche se il top, 7.54, è stato toccato durante il primo anno di Garcia).


  • Il costante incremento in fase offensiva che in questa stagione, ancora non ultimata, consta di ben 10 assist in 2474 minuti di gioco complessivi (stesso record della stagione 2014/2015 che però lo aveva visto in campo per più di 2500 minuti complessivi), trend che lo ha portato ad essere uno tra i migliori assist men della Serie A. In crescita anche la percentuale di tiri a partita, salita da 2 a 2.1, bissando i risultati del suo primo anno a Roma, e soprattutto quella dei passaggi chiave, arrivata da 2 a 2.3. Specularmente è sceso anche il rating degli errori in fase di controllo da 1.3 a 1.1. Se poi al tutto aggiungiamo anche le 9 reti fin qui siglate, con una frequenza altissima su calcio piazzato, la stagione di Pjanic, tra le cinque disputate in giallorosso, è forse quella più completa.



  • E veniamo all'analisi del piatto forte di Pjanic, i passaggi, che ci raccontano anche qui di un'incremento  rispetto al passato. Percentuale dei passaggi a palla lunga per partita 3.9 (il migliore di sempre), così come è la migliore di sempre anche la percentuale dei cross con un bel 1.4. La precentuale di passaggi riusciti è però minore rispetto al passato con 84.3 ma bisogna considerare anche la flessione per quanto riguarda i minuti giocati nella seconda parte di stagione. 



  • Infine la fase difensiva in cui si conferma un l'andamento delle palle intercettate e dei tackles con un 1.5 mentre i falli fatti sono cresciuti a 1.7 (contro l'1.6 della scorsa stagione). Nel dato bisogna ovviamente anche considerare le caratteristiche fisiche di Miralem Pjanic.


Dopo questa analisi possiamo ipotizzare una prossima maturazione anche per il fantasista bosniaco che ovviamente non può essere considerato un giocatore "fisico" ma probabilmente un arma in più per arricchire un centrocampo muscolare o ,molto più probabilmente, da far giostrare a ridosso del reparto offensivo, dove pur non risultando appariscente, riesce di fatto a conseguire risultati significativi che, nel breve futuro, potrebbero diventare importanti. A patto che Pjanic acquisti quella continuità e quel carattere fondamentali i n un campione la cui assenza, ad oggi, ne hanno frenato la carriera ad alti livelli. Alla Roma l'ultima scelta: crederci fino in fondo o venderlo per fare cassa.




Fonte dati: whoscored.com


Nessun commento:

Posta un commento