giovedì 21 novembre 2019

BOSNIA - ITALIA 0 - 3




BOSNIA-ITALIA 0-3 (0-2)
BOSNIA: Sehic, Kvrzic, Kovacevic, Bicakcic, Kolasinac, Besic (16′ st Saric), Pjanic (32′ st Jajalo), Cimirot, Visca (16′ st Hodzic), Dzeko, Krunic. (1 Buric, 2 Civic, 9 Duljevic, 14 Hajradinovic, 20 Hajrovic, 15 Hotic, 17 Memisevic, 16 Mihojevic, 22 Piric). All.: Prosinecki.

ITALIA: G.Donnarumma (43′ st Gollini), Florenzi, Bonucci, Acerbi, Emerson Palmieri, Barella, Jorginho, Tonali, Bernardeschi (30′ st El Shaarawy), Belotti, Insigne (41′ st Castrovilli). (1 Sirigu, 2 Di Lorenzo, 4 Biraghi, 5 Izzo, 13 A.Romagnoli, 11 Zaniolo, 16 Mandragora, 14 Chiesa, 17 Immobile). All.: Mancini.
Arbitro: Shaerer (Svizzera).
Reti: nel pt 21′ Acerbi, 37′ Insigne; nel st 8′ Belotti.




Vittoria inaspettata, bella e molto rinfrancante. Mancini riscrive addirittura la storia azzurra. Battendo la Bosnia sul campo di Zenica per 0 a 3, diventa il primo ct a ottenere la decima vittoria consecutiva sulla panchina della nazionale. La gasatissima redazione di Raisport, con piglio da Istituto Lvce, sottolinea che il CT ha staccato addirittura il fu Vittorio Pozzo che si era fermato a quota 9. Per fortuna è Mancini stesso che, pur mostrando un sorriso del tipo "lo sò che sò fico ma ce vòle umiltà", getta acqua sul fuoco di fronte a paragoni al momento ingombranti. Pozzo rimane sempre vincitore di due Mondiali. Mancio ha stravinto un girone abbordabile in cui l'unico competitor è stata la Finlandia. Speriamo sia comunque una premonizione di buon auspicio.

La Nazionale continua a piacermi anche se la prova del nove sarà per forza contro gli avversari di sempre: Francia, Germania e compagnia cantante. Ho visto una squadra tosta, volitiva fino all'ultimo, piena di giovani interessanti che speriamo possano fiorire alla grande. E poi la testa: con il biglietto per gli Europei già in tasca ero pronto a vedere un'Italia al minimo sindacale: pigra, svogliata, magari sconfitta. E invece no. La prima rivoluzione effettuata dal mister sembra essere proprio a livello mentale: si gioca, sempre, per vincere. Anche se già qualificati.

El Sciaraui sempre nei nostri cuori


La Bosnia, costretta a batterci, non è stata comunque a guardare. Donnarumma compie infatti due miracoli su Cimirot e Kovacevic, Emerson salva da ultimo baluardo su Besic, ma gli Azzurri sono stati praticamente perfetti andando a segno con Acerbi, Insigne e Gallo Belotti. Incredibile ma vero: bene Bernardeschi. Ok Barella e l'esordiente Tonali. Debutti importanti per Castrovilli e il portiere Gollini.

Romanisti in campo - Si rivede Florenzi, che in Nazionale ha sempre supporto. Partita discreta, di impegno. Speriamo si riproponga anche in giallorosso: seppur fiaccato dagli infortuni che ne hanno limitato l'efficacia fisica evidenziandone alcune lacune tecniche, nonostante qualche uscita non proprio da Capitano, a Florenzi je vojio bene. Mi dispiacerebbe vederlo lontano dalla Roma. Dzeko - pur stanchissimo, dà il fritto per portare la Bosnia agli Europei. E' comunque na serataccia. Zaniolo - in panca. Di ex ce ne stanno na cifra: Palmieri, Pjanic, El Sciaraui.

L'Italia come la Samp di Zio Vuja? La celebriamo con un aforisma del maestro Boskov: "Un 3 a 0 è un 3 a 0 e quando fai 3 a 0 vinci".

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