giovedì 2 marzo 2017

LAZIO - ROMA 2 - 0





Roma - Stadio Olimpico - 01 Marzo 2017 ore 21.00
COPPA ITALIA (Semifinale - andata)
LAZIO - ROMA 2-0

LAZIO: Strakosha 6,5; Bastos 6,5, De Vrij 6, Wallace 6,5; Basta 6, Parolo 6,5, Biglia 6,5, Milinkovic-Savic 7 (46' st Murgia sv), Lukaku 6,5 (35' st Crecco sv); Felipe Anderson 6,5 (22' st Keita 6,5), Immobile 7. A disp.: Vargic, Adamonis, Spizzichino, Hoedt, Mohamed, Luis Alberto, Lombardi, Djordjevic. All.: Inzaghi 7ROMA: Alisson 5,5; Rudiger 5, Fazio 5, Manolas 5; Bruno Peres 5,5 (41' st Totti sv), Paredes 5,5 (19' st Perotti 5,5), Strootman 6, Emerson 5,5; Salah 5 (24' st El Shaarawy 5,5), Nainggolan 5; Dzeko 6. A disp.: Szczesny, Lobont, Juan Jesus, Vermaelen, Mario Rui, De Rossi, Gerson, Grenier. All.: Spalletti 5
ARBITRO: Irrati 6
MARCATORI: 30' Milinkovic-Savic (L), 33' st Immobile (L)




Il primo atto della stracittadina in Semifinale di Coppa Italia si chiude con un' improvvisa e poco onorevole debacle che, di colpo, mette un inquietante punto interrogativo sul prossimo futuro della squadra di Spalletti. Premesso che stasera la Lazio è stata perfetta nell'interpretare la partita della vita e che la squadra di Inzaghetto ha meritato la netta vittoria per come ha interpretato la partita, negli occhi rimane l'inquietante prestazione di una Roma forse scesa in campo con la saccenza di poter regolare gli avversari in pochi minuti e, contemporaneamente, con le pile pericolosamente scariche a tre giorni dalla faticosa trasferta di Milano contro l'Inter. Due variabili che, assieme a una gestione poco accorta della partita da parte del tecnico (perchè con 180 minuti da giocare non attenderli invece di gettarsi all'arma bianca addosso al catenaccio avversario?), hanno finito per favorire prima le perfette, asfissianti marcature e poi le temibili ripartenze dei biancocelesti, a segno con Milinkovic e Immobile.




I giallorossi, invece, lenti, lunghi e mai pericolosi dalle parti di Stracoscia, non ne azzeccano mezza. Mai accennata la ricerca del gioco sugli esterni, squadra totalmente sbilanciata in avanti, mai un contrasto vinto, decine di palloni scodellati in area senza idee, mentre Dzeko finisce regolarmente spalmato sul muraglione biancoceleste. Si confermano quindi tutti i timori (in verità esternati anche da Spalletti) espressi a inizio Gennaio: in concomitanza di tante partite importanti e tutte ravvicinate tra loro, la rosa, si sta dimostrando troppo corta. Così se qualcuno tra Nainggolan (guardato a vista da mezza Lazio), Fazio, Dzeko subisce un comprensibile calo e se De Rossi è tenuto in ghiacciaia a tirare il fiato, i rincalzi chiamati in causa o sono numericamente pochi o deludono le aspettative (Paredes è apparso inadeguato a sfide di questo tipo, El Sharaawy sbiadito rispetto a quello dello scorso anno).

Come se non bastasse, in alcuni protagonisti, va sottolineata anche l'assenza di continuità, dello stare sul pezzo, di fiutare l'atmosfera della partita decisiva, insomma...non si dimostra mai di essere di un altro livello quando la partita che conta per davvero chiama ad esserlo. Dopo Torino, Villarreal e Inter pensavamo che la squadra fosse maturata. Niente di più falso. E così ecco andare in scena gli orrori di Manolas irriso da Keità, Paredes lento e sperduto in mezzo a un centrocampo largo come un cratere, un desolante Brunetto Peres macinato da Lukaku, Salah che quando, oltre alla velocità deve usare i piedi, di colpo, tende a scomparire, Segnali che a tre giorni dal Napoli e a una settimana dal Lione non ci fanno stare proprio sereni.



Per quanto riguarda la qualificazione, adesso sembra sia bella che impiccata. Spalletti parla, forse, per l'ennesima volta un pò troppo in maniera ardita, di "risultato ribaltabile" in occasione della gara di ritorno. Speriamo abbia ragione ma la tradizione, in questi casi non è mai favorevole per i colori giallorossi: i miracoli, storicamente, non abitano infatti a Trigoria, E vista la Roma di questa sera, francamente, la missione appare molto molto difficile. Quindi adesso silenzio e pedalare, sperando che il carattere degli uomini squadra scacci al più presto questa nuvola minacciosa senza farla diventare una lunga tempesta.

FR











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