Vedere la Spagna di Luis messa ko all'ultimo secondo dai croati è stato emozionante non poco. Sapere poi che in quel punteggio ci sta pure una doppietta di Tin Tin Jedvaj, mi provoca una sensazione di sorpresa e sgomento forse simile a quella che, intorno al 1990, un normale cittadino sovietico avrebbe potuto provare entrando dentro un Mc Donald's.
Giallorossi jugoslavi in rampa di lancio: Tin Tin Jedvaj, Ljajic e Pjanic |
Adesso è troppo facile dire "l'avevo detto" oppure alzare gli occhi al cielo sbuffando "Ahò, però Sabatini c'aveva visto lungo". Se qualcuno fino a ieri avesse parlato di Jedvaj, avrebbe probabilmente focalizzato soltanto il suo zazzerone roscio e quello sguardo ficcante che fa molto "Educazione Siberiana". Però il ragazzotto di Zagabria aveva pure un bel piede e copriva agevolmente più ruoli. A Trigoria non se ne accorse nessuno. Nemmeno Garzìa che, tra una boutade e l'altra, lo bollò come ribelle mandandolo a giocare in Primavera per poi farlo rivendere dal Sabba all'altro Rudi (Voeller). Tin Tin, così, da una semplice plusvalenza è forse diventato un campione? L'aria pare quella. Vedremo...
Ramos e De Gea non credono ai propri occhi. Jedvaj ha appena messo a segno una doppietta. |
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