Udine - Dacia Arena - sabato 24 novembre 2018 - ore 15
Serie A - 13 Giornata
UDINESE - ROMA 1 - 0
UDINESE: Musso; Nuytinck, Troost-Ekong, Samir (24'st Pezzella); ter Avest, Fofana, Behrami, Mandragora, Larsen; Pussetto (49'st D'Alessandro), De Paul (33'st Machis). A disp.: Scuffet, Nicolas, Opoku, Micin, Pontisso, Coulibaly, Lasagna, Vizeu. All.: Nicola.
ROMA: Mirante; Santon, Fazio, Juan Jesus, Kolarov; Cristante, Nzonzi; Kluivert (20'st Ünder), Pellegrini (33'st Zaniolo), El Shaarawy; Schick (25'st Dzeko). A disp.: Fuzato, Marcano, Florenzi, Karsdorp, Lu.Pellegrini, Coric. All.: Di Francesco.
ARBITRO: Fabbri.
MARCATORI: 54' De Paul.
Al ritorno dalla sosta e subito prima della Champions, riecco un altro brutto ko. Il brutto tonfo di Udine vanifica i punti rosicchiati alle dirette concorrenti per la corsa al quarto posto dopo l'illusoria vittoria contro la Samp nel precedente turno. Come se non bastasse la brutta prestazione offerta dai nostri, i rimpianti aumentano pure perchè la sconfitta arriva in un turno sulla carta favorevole, con lo scontro Lazio-Milan, terminato in parità, che avrebbe potuto agevolare gli uomini di mister Eusebio nella risalita della classifica.
Invece, rientriamo dal Friuli con le pive nel sacco a raccontare le nefandezze di un copione ampiamente già testato. L'Udinese, mediocre compagine con l'acqua alla gola e che oggi vede l'esordio del nuovo tecnico Nicola, si rintana nel contropiede più sfrenato. Tuttavia i friulani, sostenuti dal tifo sfrenato della "Dacia Arena", dimostrano di avere più fame, più rabbia e, come al solito, più velocità di una Roma incolore, scoordinata nei movimenti e senza personalità sotto porta, meritando quindi la vittoria e i tre punti.
A decidere le sorti della partita è un gran bel gol di De Pol al quarto d'ora del secondo tempo, concretizzatosi dopo un pasticcio tattico su rimessa laterale, che esalta la salgemmatica lentezza di Santon, Jesus e Piè Veloce Fazio. Poi si rimane per mezz'ora ad attendere la risposta dei giallorossi che, però, sfuma tra tanto possesso palla, tiri sballati e altrettanta fuffa. A proposito di statistiche...rimane incredibile il fatto per cui una squadra che in novanta minuti tiene palla per il 64% contro un avversario non trascendentale, effettua 22 tiri e chiude con 12 calci d'angolo a 0, non riesca a buttarla dentro nemmeno per errore.
E' vero che oggi mancano Olsen, Manolas, De Rossi oltre a Florenzi e Dzeko lasciati in panchina per turn over, però chi va in campo non fa nulla per non far rimpiangere gli assenti o non ha proprio lo spessore manco per competere contro la quartultima in classifica. Insomma, parlare di prime posizioni e poi avere la tremarella su ogni affondo dei vari Puzzetto, De Pol o Fofanà mi sembra abbastanza deprimente. Così come vedere Samìr (dico Samìr eh...uno scarsone che gli anni scorsi lo regolavi tranquillamente con la doppia ammonizione) trasformarsi e prendere il DNA misto di Roberto Carlos e Bale. Inoltre in novanta minuti, su 22 tiri scagliati verso la porta di Musso, non si annota una conclusione che faccia tremare effettivamente i bianconeri.
Nel contesto di un poco rassicurante effetto yo-yo fatto di buone prestazioni alternate a ko clamorosi, si ritorna a quella brutta sensazione di avere di fronte una Roma ridimensionata che non riesce più ad avere la meglio su avversari che, in passato, venivano regolati quasi senza patemi. Insomma una navigazione a vista per una squadra mentalmente acerba e con qualche giocatore privo della personalità giusta, che non riesce a trovare continuità e a concentrarsi specialmente in vista delle grandi partite.
Singoli: Scic purtroppo non si è svegliato col gol alla Samp..anzi, il ceco conferma appieno il soprannome di "Bello Addormentato". El Sciaraui e Kluivert oggi sono caricati a salve: il primo è come se non fosse in campo mentre il secondo sgasa a mezza palla e conclude poco. Zonzo ritorna a essere un lampione. Sempre in ritardo sui diretti avversari, il francese fallisce incredibilmente un gol di testa a pochi metri dalla porta. Cristante disputa un discreto primo tempo, in cui ci fa vedere un paio di buone aperture, ma non tiene alla distanza e sparisce nella ripresa. Pellegrini, nonostante non disputi la migliore partita, cerca di creare gioco ma poi si rompe e esce (occhio...altra tegola in vista del Madrid e dell'Inter!). Santon appare spesso e volentieri a disagio contro De Pol. Dzeko leggermente meglio quando entra. Kolarov svuotato e pasticcione: a 33 anni e con 50 partite stagionali sulle gambe magari dovrebbe avere un degno rincalzo per farlo rifiatare, no? Mirante un sacco di patate, mentre di Jesus e Fazio ho già parlato.
In passato ho scritto che ci sarebbero voluti mesi (almeno quattro-cinque) per amalgamare un nuovo gruppo fatto di giovani e raggiungere la continuità necessaria per disputare un campionato all'altezza (non oltre il quarto posto). Sarebbe necessario sfruttare bene il mercato di Gennaio, sperando di non assistere ad altre svendite. Se no tra infortuni dei migliori, punti buttati e avversari al momento più forti, si rischia veramente di naufragare. E adesso un'altra settimana di passione? Vedremo....
Cristante imposta il gioco. Nel primo tempo un paio di buone intuizioni. Nella ripresa, invece, il crollo. |
Kluivert anticipa Behrami. Tanta corsa ma poca sostanza. |
Anche Pellegrini è andato così e così. Un infortunio muscolare lo ha costretto ad uscire. Salterà Real e Inter? |
Purtroppo ancora una volta Patrik Schick si conferma disastroso. Verrà sostituito da Dzeko nel secondo tempo. |
Male anche El Sharaawy, praticamente impalpabile e impreciso. La mancanza di continuità sembra essere la macchia di questo ragazzo. |
Deludente anche Nzonzi, spesso anticipato dagli avversari più veloci. Il francese si divora un clamoroso gol di testa su calcio d'angolo mandando alto da ottima posizione. |
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