lunedì 21 dicembre 2020

ATALANTA - ROMA 4 - 1



 


Bergamo - Gewiss Stadium - domenica 20 dicembre 2020 ore 18.00
Serie A - 13 Giornata
ATALANTA - ROMA 4 - 1

ATALANTA: Gollini; Toloi, Romero (45′ Palomino), Djimsiti; Hateboer, de Roon, Freuler, Gosens (89′ Mojica); Pessina (45′ Ilicic), Malinovskyi (81′ Miranchuk); Zapata (71′ Muriel).A disposizione: Rossi, Sportiello, Sutalo, Depaoli, Gyabuaa, Lammers, Diallo.Allenatore: Gian Piero Gasperini
ROMA: Mirante; Mancini, Smalling, Ibanez; Karsdorp, Pellegrini (81′ Carles Perez), Veretout (81′ Villar), Spinazzola (65′ Peres); Pedro (74′ Cristante), Mkhitaryan; Dzeko.A disposizione: Pau Lopez, Kumbulla, Fazio, Jesus, Calafiori, Santon, Diawara, Borja Mayoral.Allenatore: Paulo Fonseca

Arbitro: Di Bello
Marcatori: 3′ Dzeko, 59′ Zapata, 70′ Gosens, 72′ Muriel, 85′ Ilicic


Alla Roma non basta un buon primo tempo durante il quale trova subito il vantaggio con Dzeko e in cui riesce a tenere botta con buona gagliardia fallendo anche altre due palle gol. L'Atalanta si dimostra più forte e, nella ripresa, ribalta il risultato e s'impone per 4 a 1. Dopo quella di Napoli ecco quindi un'altra trasferta - imbarcata che ridimensiona le aspirazioni degli uomini di mister Fonseca ma, al momento, non la classifica.


La brutta sconfitta di Bergamo a mio parere ruota su tre punti:

1) Mister Fonseca stasera sbaglia la lettura della partita e non riesce a cambiare in corsa nei tempi/modi giusti. Quando nell'intervallo Gasperini ridisegna l'assetto dei suoi e l'Atalanta inizia a pressare a tutto campo, il tecnico, nonostante i giallorossi appaiano un pò opachi, indugia a procedere con le sostituzioni. Come già successo a Napoli, con cinque cambi a disposizione, Fonseca poteva probabilmente inventarsi un piano b che arginasse lo strapotere fisico degli avversari e magari cambiare assetto prima di venire sbranati dai nerazzurri. Così non è stato. Spero ne faccia, prima o poi, lezione.

2) Rosa corta e qualitativamente inferiore all'Atalanta. Non credo sia immorale dirlo e penso non ci sia nulla di strano, basta mettere a confronto le due panchine. Ritengo che la Roma sia una buona squadra nel suo undici titolare ma quando a qualcuno cala il fiato e deve essere sostituito, si intravedono i limiti della rosa. Gasperini, ad esempio, ha inserito un giocatore tecnico come Ilicic e ha creato il panico sia tatticamente sia tecnicamente. Di seguito gli ingressi di Muriel e di gente come Miranciuk che a centrocampo va a fare scopa coi vari Malinoschi (per me un campioncino) e i già noti Freuler, Hateboer, Gosens e compagnia cantante. Noi rispondiamo con Brunetto Peres per Spinazzola (tra i migliori ma costretto alla resa anzitempo) proprio dove gravita Ilicic o con Ciàrles Perez o Mayoral, promettenti ma evidentemente non ancora pronti fisicamente e mentalmente per farti fare il salto di qualità in partite come questa. Preoccupano poi, pur essendo problemi già noti, l'assenza di alternative di livello a centrocampo e tra i pali. Il confronto tra la papera di Mirante e le due parate di Gollini, che salvano la baracca ai bergamaschi nel momento più brutto, è evidente.

3) La fisicità dell'Atalanta non ha pari in tutta Europa. E' una delle poche squadre che puntualmente ribalta risultati sfavorevoli quando gli avversari calano e se questi sono riusciti a vincere pure ad Enfield Road, ho detto tutto. Quindi, a mio parere, non vedo il problema, tanto nell'errore di Mancini (una culata per loro che poi Ilicic sfrutta magistralmente servendo Zapata) o in Dzeko che fa solo un gol, quanto in un centrocampo privo di alternative, nel quale giocano sempre i soliti (Veretù è uscito sfinito) e che, per forza di cose, contro squadre forti che pressano lì in mezzo per 95 minuti, alla fine scoppi. La Roma ha avuto eccome le occasioni per chiuderla: un palo colpito, due volte para Gollini alla grande, e nella ripresa, prima del pareggio, i nostri centrocampisti sbagliano sanguinosamente forse a causa della stanchezza due, tre contropiedi che avrebbero messo le punte davanti al portiere. Con il crollo fisico (uno Smalling non ancora a pieno regime non riesce a contrastare Zapata) e mentale, ecco poi arrivare, implacabile, l'imbarcata. Il calcio è anche questo.



Me rode tanto er chiccherone ma credo che la situazione sia evidente. La Roma non è da scudetto ma non è nemmeno una squadra da buttare via in preda al pessimismo cosmico. A Trigoria, caso unico in Italia, hanno buttato dieci stagioni e una folta lista di campioni in nome del finanziamento plusvalenziale - finito, peraltro, sotto una montagna di debiti da cui i Friedkin sono dovuti ripartire -  Durante questo tempo si è concesso spazio illimitato per la ricostruzione all'Inter (passata di mano due volte), all'Atalanta, a Lotito e perfino al disastroso Milan post berlusconiano - che l'anno scorso è stato escluso dalle Coppe e che vedremo alla fine dei giochi dove arriverà.
Dalla scorsa estate, pure col Covid di mezzo, la musica in casa giallorossa sembra essere cambiata ma siamo gli ultimi, in ordine temporale, della lista. La nuova dirigenza ha iniziato un percorso non immediato basato anche su tanti giocatori giovani e, praticamente da un anno, è l'unica delle "big" a giocare senza il suo migliore talento (Zaniolo). Ciò nonostante, fino ad oggi il percorso è stato incoraggiante e, comunque, la classifica ancora non ci volta le spalle. Necessario sarebbe riprendersi contro il Cagliari prima della pausa e, a Gennaio, operare un paio di ritocchi alla rosa (quelli che si possono fare a Gennaio) per ovviare alle carenze che poi determinano certi risultati. Dal concretizzarsi o meno di queste manovre si potrà capire se la nuova proprietà vuole davvero, nel medio termine, riportare la Roma al livello che, per tradizione, le spetterebbe. Adesso stiamole vicino!

        
Mister Fonseca esce a testa bassa dal campo. Gravi i suoi errori in questa pesante sconfitta

Pedro braccato dalle maglie atalantine. Per l'ex Barcellona una partita non brllante

Ilicic esulta dopo aver segnato il 3 a 1. Poco dopo andrà a segno anche Muriel

La grinta di Veretout, autore di un ottimo primo tempo 

Mikitaryan e Malinovski si contendono la sfera

L'Atalanta passa in vantaggio grazie all'incornata di Gosens. L'uscita di Mirante, però, è da dimenticare

Dopo aver fallito due contropiedi, la Roma incassa il pari. Un magistrale assist di Ilicic trova la zampata vincente di Zapata. L'Atalanta sembra correre di più e l'ingresso dello sloveno risulta devastante.

Pellegrini tiene palla

Con la Roma in vantaggio, Gollini è decisivo con due grandi parate


 

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