mercoledì 23 marzo 2016

STORIE: DA ITURBE A IL TURPE IN 30 RIGHE



Abbiamo ancora nitide le immagini dell'arrivo a Roma di Juan Manuel Iturbe. Sabatini che slaloma in mezzo ai bagagli nel terminal voli nazionali per fermare il giocatore partente per Vinovo (provincia di Juventus). Una sigaretta, un goccio di bianco, 30 milioni e l'argentino diventa della roma. Sembra una telenovela. E poi gli strombazzi mediatici "Ahò v'avemo fregato sto fenomeno", il CEO Zanzi che ride, ricchi premi e cotillons. Poi, il campo: tiro, gol ai russi del CSKA nell'esordio Champions, ahò questo è 'n fenomeno pè davero, pereppeppeppeppè. Poi, l'infortunio e la dura risalita fatta di qualche dribbling di troppo, voli pindarici, sbuffi, pianti isterici. "E'bravo ma nun se impegna" o meglio "Se impegna ma nun è bravo". Poi il gol alla Lazio e la fiducia ritrovata ma dissolta nel naufragio tardo autunnale. Giusto il tempo per un gol al Frosinone e poi Iturbe diventa Il Turpe. Allora destinazione Bournemouth, un luogo impronunciabile. Gli inglesi promettono 22 "cucuzze" per il riscatto ma il tutto si traduce come a Roma: panchina. A questo punto probabile un ritorno a Roma in estate a meno che, secondo voci di corridoio non confermate, il Porto non si riprenda il giocatore facendo pure un grosso favore alla Roma. Noi cmq a Manuel Iturbe gli vogliamo bene lo stesso....

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