domenica 11 dicembre 2016

TO BE....ROMA - MILAN


27 Maggio 2001: non c'è più un biglietto disponibile per nessun settore dell'Olimpico. La partita la si guarda davanti alla tv, su Stream. Dopo aver rimontato la Juve a Torino, tra la Roma e lo Scudetto rimangono Milan, Bari, Napoli e Parma. Un Milan targato Cesarone Maldini, non più grande ma sempre fastidioso e in grado di fare male. Infatti, in finale di tempo, mentre tutti noi temiamo Sheva, a buttarla nel sacco è il giocatore più improbabile, l'allora modaiolo Coco che di testa beffa Antonioli. La partita è tosta e la palla non vuole entrare: palo di Montella, Totti manda fuori di un soffio. Ma, nella ripresa, Montella pareggia i conti alla sua maniera: dribbling elegante su Chicco Giunti, Maldini manca l'entrata in tackle, uno sguardo al volo e palombella, di sinistro, sotto al sette con Seba Rossi che non ci arriva. Poi il doppio brivido: i rossoneri colgono un palo incredibile con Roque Junior e sulla ribattuta Samuel mura la botta sicura sempre di Coco a due passi dalla porta. Poi il triplice fischio di Bellachioma Cesari e il salotto diventa di colpo un catino infernale. Mi ritrovo a terra sommerso dai miei amici di sempre in un mix di esultanza e parolacce. Vincenzo Montella è stato uno dei pochi uomini in grado di togliermi la "connessione" con il mondo per 10 secondi: una volta a Torino, un'altra volta in quel Roma-Milan. Averlo come avversario è dura perchè rimane uno di quei personaggi che porterai sempre nel cuore.



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