venerdì 11 settembre 2015

L' 11 SETTEMBRE E LA PRIMA VOLTA IN CHAMPIONS





L' 11 SETTEMBRE E LA PRIMA VOLTA IN CHAMPIONS

11 Settembre 2001: l'esordio della Roma in Champions League è beffardamente legato alla pagina più buia della storia recente. Nelle tragiche ore seguenti ai drammatici avvenimenti di New York, la Uefa decise di andare avanti. E come accadde all'Heysel, il pallone finì per rotolare sulle macerie e sulle migliaia di vittime perite nell'inferno del WTC. 

Roma - Real Madrid andò in scena in una cornice tragicamente surreale in cui il calcio, i miliardi e i campioni, in quel momento sembrarono essere, forse per la prima volta, un qualcosa di secondario. Ero all'Olimpico a vivere una prima volta: i giallorossi in Champions. Ci entrarono con lo scudetto sul petto e con una strana maglia che ricordava la divisa delle Guardie Svizzere. 

La coda per acquistare i biglietti, la febbrile attesa, la smania di ascoltare l'inno ufficiale della UCL, la gioia di vedere in campo Totti-Batistuta e Montella a giocarsela contro quei marziani di Raul, Figo e Roberto Carlos e magari la "speranziella" di fargli un gol.

L'innò non fu irradiato e a farla da padrone non fu il bel gioco ma un "magone" tetro che aleggiava come una spada di Damocle mentre alla radio arrivavano le terribili notizie d'oltreoceano.

Vinse il Real per 2 a 1 con gol di Figo (gran punizione) e di Guti. La Roma però si svegliò nel finale: il Capitano accorciò le distanze su rigore mentre fu la traversa a negare al "vecchio" Abel Balbo la rete del pareggio con Casillas ormai battuto. Tuttavia, forse per la prima volta, al triplice fischio dell'arbitro Poll, quella sera il risultato fu l'ultima cosa che contava al mondo. 




Nessun commento:

Posta un commento