lunedì 18 aprile 2016

TO BE BORRIELLO: TRASFORMARSI DA PATINATA STAR DEL GOSSIP A IRADIDDIO IN 30 RIGHE




Pensi a Marco Borriello e rispondi subito Belen, il gossip, le mille donne. Poi ci ripensi e rispondi di nuovo: un velo di malinconia sotto il tocco di cipria, una Napoli lontana, la polemica con Saviano, una gavetta durata anni, il gol pure cercato in mezzo alle nebbie trevigiane, la gavetta che continua anche quando sei al Milan. Poi ci ripensi ancora e, in fondo, quel personaggio superficialmente trendy ha un retrogusto umano che ti piace...sì..sì..ti piace e manco poco.

C'è l'Italia sfigata di un allenatore bravo e sfigato come Donadoni, l'incompiuta romanista, i mille prestiti e i mille ritorni a Trigoria dove seppur destinato a fare il giardiniere perchè nessun allenatore alla fine lo vede, tu speri che Borriellone, proprio lui, ti risolva la partita della vita.

Passa il tempo, lo vedi cambiare ogni inverno una maglia diversa, e ci ripensi...il calcio alla fine è una droga. E' stato al Milan e era una promessa, ha vinto uno scudetto alla Juve ma se lo ricordano in pochi, è stato addirittura in Inghilterra al West Ham ma lì non se lo ricorda nessuno. Poi quella zuccata che spacca in due la porta del Chievo e regala la decima di fila al sergente Garcia. Niente da fare...la conferma non arriva. Piccinini urlerebbe "non va", dopo essersi divorato il microfono. Quindi giusto il tempo di fare il mattatore di un ultimo dell'anno passato con la squadra e poi, ancora prestiti ed infortuni.


Arriva il Carpi e pensi..."beh..giusto lì può fare bene" col suo gel, l'abbronzatura sempre viva e il tribale che gli copre il corpo. E invece Borriello ti purga proprio all'Olimpico. Sarà una nuvola passeggera, tanto è un ex giocatore, dopo tre mesi manco al Carpi lo vogliono più. Sì sì...vai da Nonno Reja che li stai bene. E poi, all'improvviso, il gossipparo vede giallorosso e torna ad essere un'iradiddio. Colpo di tacco per l'avvelenato D'Alessandro...gol. Stacco imperioso di testa come ai bei tempi...gol. La tocca un pò sporca e la palla carambola in rete come se guidata da un campione di biliardo...gol. E come se non bastasse, di gol se ne divora altri due.

Questo è il vero Marco Borriello, un centravanti di ottima fattura che non è sbocciato nel cielo delle stelle per spargerne la loro polvere sui nebbiosi campi di provincia. Un serio professionista la cui romantica malinconia non è mai stata del tutto compresa in quanto sempre offuscata da uno sdolcinato profumo di vamp e da un'imperscrutabile velo di cipria e di paillettes prese in prestito chissà in quale discoteca. Ma nonostante la partita di domenica, noi gli vogliamo bene.


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