domenica 3 marzo 2019

LAZIO - ROMA 3 - 0


Roma - Stadio Olimpico - Sabato 02 Marzo 2019 ore 20.30
Serie A - 26 Giornata
LAZIO - ROMA 3 - 0

LAZIO: Strakosha; Bastos, Acerbi, Radu; Marusic, Milinkovic-Savic, Leiva, Luis Alberto (70′ Parolo), Lulic; Caicedo (64′ Immobile), Correa (78′ Cataldi). A disposizione: Proto, Guerrieri, Luiz Felipe, Patric, Durmisi, Romulo, Jordao, Badelj, Neto. Allenatore: Simone Inzaghi.

ROMA: Olsen; Florenzi, Fazio, Jesus, Kolarov; Cristante, De Rossi (65′ Pastore), Pellegrini; Zaniolo (62′ Perotti), Dzeko, El Shaarawy (82′ Schick). A disposizione: Mirante, Fuzato, Santon, Marcano, Karsdorp, Coric, Nzonzi, Kluivert. Allenatore: Eusebio Di Francesco.

Marcatori: 12′ Caicedo, 73′ Immobile, 89′ Cataldi
Arbitro: Mazzoleni


Nel giorno del derby, crocevia importante per i destini del nostro campionato, riecco la Roma piccolissima, non all'altezza del posto Champions, schiacciata da una Lazio più forte dal punto di vista fisico e mentale. Considerato che il loro giocatore più temibile (Immobile) è stato limitato dai postumi del recente infortunio a giocare soltanto l'ultima mezz'ora, durante la quale sono pure arrivati due gol, il quadro appare abbastanza desolante e privo di appigli per giustificare qualcuno o qualcosa.

Tre tiri subìti tre gol incassati, difesa che lascia Caicedo (di certo non un fulmine di guerra) libero di porre la firma sulla stracittadina, Cataldi che la infila di giustezza dal limite al termine di un contropiede ubriacante, Fazio che ancora non ha capito cosa sia successo in campo. Sono mancati cuore e dignità, assenze che in questa stagione ci hanno già fatto vivere pagine di sport molto molto amare e qualità che purtroppo, al momento, sembra proprio difficile poter infondere a questa rosa.

Singoli: difficile salvare qualcuno. Oggi abbiamo visto bene come potrebbe essere la storia in caso di cessione di Manolas. Piè Veloce Fazio, Giggilungo Marcano e Jesus non possono fare i titolari a certi livelli. In tre non riescono a tenere Caicedo e quando entra Immobile, più rapido nel contropiede, cala il sipario. Il centrocampo: male De Rossi, colto più volte dal panico senza essere aiutato dagli addormentati compagni. Non bene Kolarov che alla fine perde la testa e finisce espulso. Cristante-Pellegrini perdono a livello fisico lo scontro con i dirimpettai Leiva-Correa. In più Milinkovic, arretrato da Inzaghi, rende più in quel ruolo che nella sua naturale posizione. 

Florenzi, bene in avanti ma disastroso in fase di copertura, viene annullato da Lulic. Dzeko finisce risucchiato sia da Acerbi che da Bastos (!). Zaniolo sembra l'unico a cercare di tenere botta, sportellando addosso a Radu fino al puntuale infortunio. 

Gravi responsabilità anche per mister Di Fra, specialmente per quanto riguarda l'atteggiamento caratteriale della squadra, rinunciataria all'inverosimile. Vero che la rosa non è quella dell'anno scorso, vero pure che gli infortuni (Under, Karsdorp, Scic, Manolas) si stanno facendo sentire ma se è stata già un'impresa vincere contro Bologna e Frosinone, una stracittadina approcciata a due all'ora, non può che avere questo esito. Immancabile, poi, l'episodio anticalcistico: l'errore sottoporta del Flacco Pastore è sanguinoso e ancora una volta mi fa maledire i tanti milioni spesi per un giocatore praticamente mai utile alla causa romanista. Così, da uno score che si sarebbe potuto riaggiustare, questa "fatal cazzata" finisce invece solamente per incanalare in favore della Lazio gli esiti della contesa. 


Dodici minuti e la Lazio è avanti: Jesus e Fazio, in anticipo sulla palla, non tentano il controllo e servono il gol a Caicedo su un piatto d'argento

De Rossi in tackle su Caicedo. Il capitano è apparso spesso in difficoltà ed è stato sostituito.

El Sharaawy altro insufficiente. Nonostante il buon periodo di forma, oggi il Faraone non l'ha mai vista. Abulico e inconcludente. 
Nel secondo tempo la Roma aumenta leggermente la pressione. Clamoroso è però l'errore di Pastore che, solo davanti a Strakosha, manda la palla fuori. La partita della Roma finisce qui.

A chiudere i giochi ci pensa Fazio. Correa lo brucia in velocità e lo costringe al fallo da rigore. 

Dagli undici metri Immobile non lascia scampo a Olsen. Altro che Italia-Svezia... Nel finale, Cataldi segnerà il definitivo 3 a 0. Per i giallorossi è notte fonda.

Zaniolo è l'unico a metterci grinta e a fare sportellate con Radu. Il ragazzino uscirà infortunato.

Mister Eusebio in piena confusione ancora una volta. Squadra brutta dal punto di vista del gioco, ancora più inguardabile sotto il profilo caratteriale.
foto da asromaultras.org

foto da asromaultras.org



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