mercoledì 2 dicembre 2015

CHE FINE HA FATTO....KJAER IL VICHINGO


Il danese Simon Kjaer rappresenta uno dei degli enigmi più grandi della contemporanea storia giallorossa. Il giocatore arriva a Roma dai tedeschi del Wolfsburg (in prestito) nell'estate 2011 sotto l'ala protettrice del neo ds Sabatini con cui aveva già brillantemente lavorato al Palermo. Di lui si dice un gran bene anche alla luce dell'ottima esperienza in rosanero che successivamente lo ha fatto esordire in Bundesliga, dove però è reduce da una stagione con poche luci e qualche ombra di troppo. "Kjaer è forte" - garantisce Sabatini- "ha fatto un primo anno spettacolare a Palermo. Deve trovare il suo equilibrio definitivo". In molti gli danno credito.



Sul campo però le cose vanno diversamente. Il vichingo, spesso titolare accanto a Heinze o a Burdisso, si dimostra lento e impacciato, in pratica la controfigura del difensore col vizio del gol ammirato alla Favorita giusto un paio di stagioni prima. Forse l'aria di Germania non gli ha fatto bene, tant'è che la conferma dei cattivi presagi arriva nel derby d'andata quando il danese, con la Roma in vantaggio, fa un liscio clamoroso su Brocchi lanciato in area per poi stenderlo. Rigore per la Lazio ed espulsione per il romanista che lascerà la squadra in inferiorità numerica per tutto il secondo tempo. Per la cronaca, la Roma finirà per perdere quel derby.



Le partite successive confermano il trend negativo e il difensore n.44 darà più di qualche diavolo per capello a Luis Enrique. Memorabili i suoi svarioni contro l'Udinese e nella gara di ritorno contro il Milan dove finirà letteralmente "ciancicato" da Ibrahimovic, che vincerà da solo la partita. Indimenticabile anche il commento di un tifoso che lo apostrofa dicendo: "Ahò...ma stò Kìar pare che c'ha n'a bomba a mano in mezzo ai piedi al posto der pallone".



A fine stagione il danese non viene riscattato e torna al Wolfsburg nonostante i giornali testimonieranno più volte i suoi tentativi di tornare a Trigoria (con titoli del tipo Kjaer: "Voglio tornare alla Roma per rimanerci"). Per fortuna, nulla di fatto. La carriera del nostro prosegue con un altro anno in Germania (22 presenze 2 gol) per poi trasferirsi al Lille, l'ex squadra di Rudi Garcia. In Francia le cose vanno meglio e Kjaer strappa pure qualche gettone in Europa League dove segna un gran gol su punizione ai russi del Kuban Krasnodar.

Poi, quest'anno, dopo 66 presenze e 1 gol in Ligue 1, il trasferimento in riva al Bosforo, destinazione Fenerbahce. In Turchia finora colleziona soltanto 3 presenze. Ma sotto sotto si vocifera che il buon Simon sogni ancora la maglia giallorossa della Roma.   

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