domenica 27 dicembre 2015

"TIRA BONACI'...TIRA" - ESSERE UN PORTATORE D'ACQUA NELLA ROMA DEI PRIMI '90


Parli del "Cina" e tornano alla mente le emozioni dei 18 anni. La Roma dei primi '90, aleggiante tra il baratro e le acque minerali della gestione Ciarrapico e una la chance di sopravvivenza chiamata Sensi-Mezzaroma. Quella Roma in Adidas, quella della "blu notte", quella del Principe, con i capelloni e la barba, quasi un profeta costretto a predicare in un panorama spesso avaro di piedi talentuosi. Parli del "Cina" e mi torna in mente Roma-Torino 5 a 3, l'apoteosi in una serie di delusioni calcistiche a cui non si riesce maledettamente a volere male perchè quelle squadre, nonostante fossero poco abbondanti di piedi, erano ricche di attributi e di uomini calcisticamente veri.

Parli del "Cina", un bergamasco a Roma ai tempi in cui furoreggiava Bossi, e ti vengono in mente le sgroppate, i contrasti, il sudore che dava ancora più valore a quella maglia. E assieme a lui Gigione Garzya e Piacentini, i cosiddetti portatori d'acqua, calciatori lontani dalla ribalta scudetto o dai fari della Nazionale, ma faticatori che nel loro essere "essenziali" ci hanno regalato emozioni indelebili.

Parli del "Cina" ed è subito Roma-Napoli 2-3, una partita incredibile culminata in un'altrettanta incredibile delusione. All'acuto di Renato Buso risponde Rizzitelli. Poi, nella ripresa, l'ennesimo sgarbo ai giallorossi portato da Di Canio, arrivato in riva al Golfo di Napoli per vestirsi ancora una volta di celeste. La partita è tosta: il Napoli di Nonno Lippi appare inscalfibile e sugli spalti si cerca conforto in qualche nocciolina da sgranocchiare per diluire la tensione.

Poi, quando sembra non ci sia più nulla da fare, un ultrà ciccione e barbuto si alza in piedi quasi come per gridare ai protagonisti in campo la sua personale soluzione al problema: "Tira Bonacì...tira...li mortacci tua". Sì...Bonacina...uno che segna un gol ogni due anni...è un urlo di totale disperazione.

Ma quella è una Roma di uomini veri e, qualche secondo dopo, è proprio il "Cina" a far partire un missile dalla trequarti che non lascia scampo a Taglialatela. L'Olimpico e il nostro settore impazzisce. E' avvenuto il miracolo. La gioia purtroppo dura poco e la Roma torna sotto dopo un quarto d'ora grazie al gol di Ciro Ferrara che fissa lo score sul 2 a 3 per i partenopei. Poi, nel finale, la rudezza dei nostri fieri portatori d'acqua: vi diamo la vittoria ma all'Olimpico non passeggiate. Piacentini e Bonacina vengono espulsi dall'arbitro Cardona e la Roma finisce in nove.

Noi 18enni malati di pallone già vediamo i nostri due eroi vestiti dell'Azzurro Nazionale e poi siamo certi che l'anno prossimo Ferrara sarà giallorosso. Non rimane che terminare quel triste pomeriggio come pubblico di Michele Plastino in "Gol di Notte", quando ancora non c'era Sky e i giocatori non erano ancora "calciattori". Altri uomini, altro calcio....   



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