domenica 6 dicembre 2015

TORINO - ROMA 1 - 1



Torino - Stadio Olimpico - Sabato 06 Dicembre 2015 ore 15:00
SERIE A - 15 Giornata
TORINO - ROMA 1 - 1
TORINO Padelli; Bovo, Glik, Moretti; Bruno Peres, Acquah, Vives, Baselli (dal 24' s.t. Benassi), Molinaro (dal 41' s.t. Martinez); Quagliarella (dal 21' s.t. Maxi Lopez), Belotti (Castellazzi, Ichazo, Zappacosta, Gazzi, Jansson, Amauri, Prcic, Pryyma): All. Ventura.
ROMA Szczesny; Florenzi, Manolas, Rudiger, Digne; Pjanic, De Rossi, Nainggolan (dal 26' s.t. Vainqueur); Iago (dal 40' s.t. Torosidis), Dzeko, Gervinho (dal 25' p.t. Iturbe) (Lobont, De Sanctis, Castan, Keita, Gyomber, Emerson, Uçan, Di Livio, Sadiq). All. Garcia.

ARBITRO Damato di Barletta. MARCATORI: 82'Pjanic, 45'+3' Maxi Lopez rig.


LA SOLITA STORIA...

...squadra senza idee, senza mordente e incapace di blindare anche il minimo vantaggio a meno di dieci minuti dal termine. La Roma torna dalla rognosa trasferta di Torino con un punticino in tasca e la consapevolezza di non poter tenere il passo delle prime della classe. Peccato perchè in una gara nella quale a dominare è principalmente il freddo che si abbatte sul Comunale, sono proprio i giallorossi a passare in vantaggio con l'unica conclusione pericolosa della partita, una punizione di Pjanic la cui traiettoria dai 30 metri sfugge a tutti, Padelli incluso. L'orologio segna il minuto '82 di una prestazione come al solito molto al di sotto delle aspettative in cui i buoni propositi non sono materializzati in gol. Dopo il consueto inizio di pastafrolla durante il quale il redivivo Sczeszny è chiamato al miracolo per negare il gol a un Toro grintoso ma tecnicamente non eccelso, in casa giallorossa il gioco latita di brutto (nel primo tempo zero tiri in porta). L'unico episodio a provocare un minimo di sussulto è purtroppo l'infortunio di Gervigno, il quale tornava proprio oggi da un mese di stop. Per l'ivoriano un ennesimo risentimento muscolare che, con molta probabilità, lo terrà out dalle due gare da dentro o fuori contro Bate e Napoli. Con buona grazia dello staff medico che aveva dato l'ok al rientro.

La coperta è corta, ormai lo sanno pure i sampietrini. Quindi, ecco in campo Iturbe, autore di una prestazione ai limiti del grottesco.Su tante palle ahinoi strusciate, l'argentino si fa notare soltanto nella ripresa quando riesce finalmente ad azzeccare una conclusione degna di nota. Peccato, però, che qualcuno dovrebbe spostargli la porta di un paio di metri. Per il resto tanta confusione e, col passare dei minuti, tanto nervosismo: Digne perde il confronto con Bruno Peres, Florenzi da qualche settimana è visibilmente in flessione, Nainggolan decente ma menone, De Rossi non brilla, Iago sembra più un Falchetto che un rapace. E poi c'è Dzeko...bravo coi piedi, spesso utilissimo come pivot ma il bosniaco continua a mancare gli appuntamenti col gol. Probabilmente il modulo di Garcia lo tiene, a nostro parere, troppo lontano dalla porta finendo per penalizzarlo ma è pur vero che oggi fallisce un altro gol di testa, specialità che dovrebbe rappresentare il suo piatto forte.

Arriviamo così all'82' quando Pjanic decide di accendere un cerino in un paesaggio tenebroso portando in vantaggio la Roma con un calcio di punizione dalla parabola inimmaginabile che fa secco Padelli sul palo più lontano. Per il bosniaco si tratta del settimo sigillo stagionale mentre noi pregustiamo una vittoria tanto rubacchiata quanto preziosa. Ma con la Roma non bisogna mai illudersi e così si arriva al secondo minuto di recupero su quattro concessi dall'arbitro. Il clima è quello consueto da cavalleria rusticana. Ventura non ci sta a perdere e suona la carica ai suoi. Maxi Lopez tenta l'incursione alla disperata...uno, due..quattro passi in area. Sull'argentino ci sono addirittura due uomini: Rudiger e Manolas. Non bastano, perchè la "fatal cazzata" si materializza all'istante. Il tedesco si ferma all'improvviso alzando la testa al cielo come San Paolo fulminato sulla via di Damasco. Il greco interviene di slancio sulla palla, che esce in calcio d'angolo, e poi colpisce la gamba dell'avversario. Damato non ha dubbi: è rigore. Secondo noi il penalty è molto dubbio. Purtroppo non ha dubbi nemmeno Maxi Lopez il quale, a un minuto dalla fine, riaddrizza lo score per i granata.
Morale: una prestazione davvero brutta che, purtroppo, rimarca ancora una volta la scarsa duttilità tattica di Rudi Garcia e lo scarso spessore tecnico e psicologico di alcuni protagonisti in campo. Un trend negativo già registrato contro Bologna, Barca e Atalanta. Occhio, però: il Bate Borisov e il Napoli sono alle porte e nonostante sia ancora Dicembre, a causa delle tante difficoltà fin qui mostrate dai giallorossi, siamo già costretti a parlare di partite che valgono una stagione. Partite che, assaporato l'andazzo delle cose, dovranno essere affrontate al 110% se si vuole evitare un doloroso fallimento. Speriamo bene.

LA STAMPA



IL MESSAGGERO - Garcia: "Il rigore non c'era ma è anche colpa nostra" «L’episodio del rigore decisivo? Questo pareggio è anche colpa nostra perché alla fine della gara potevamo gestire meglio il vantaggio, potevamo fare il secondo gol ma sembra che Manolas prenda la palla. Può succedere ma è un errore pesante perché sono due punti persi per noi, adesso dobbiamo solo pensare alla prossima partita. Squadra convalescente per il momento di difficoltà? Nel primo tempo eravamo troppo contratti, nella ripresa abbiamo fatti meglio, abbiamo avuto sempre la palla e abbiamo creato tanto per poter segnare più gol. Il gruppo ha ritrovato la sua compattezza? Bastava essere nello spogliatoio per capire, c’era chi urlava, chi era arrabbiato, erano molto delusi i ragazzi come me, ma sul piano della coesione e del gruppo abbiamo dimostrato di essere una squadra vera. Mi aspettavo questo impegno dei ragazzi. La situazione di Gervinho? Non so come stia, vedremo domani. Era guarito altrimenti non avrebbe giocato. Era previsto giocasse solo un tempo e ho preferito inserirlo subito. Speriamo non sia niente di grave, non sono pentito di averlo schierato, lo rifarei. I singoli devono dare di più? Per venire qua e fare un pressing alto vuol dire che abbiamo fiducia nei nostri mezzi. Sappiamo le partite chiuse le risolvono o i calci piazzati o le giocate dei singoli. Cercheremo di migliorare su questi aspetti già da mercoledì. Cosa ci manca per vincere lo Scudetto? Il nostro obiettivo è di lottare per i primi posti. Abbiamo perso altri due punti, per fortuna siamo ancora nel girone d’andata e anche la Champions ci toglie un po’ di energia. Dobbiamo sfruttare le opportunità per vincere le gare e oggi non l’abbiamo fatto»

IL MESSAGGERO - Roma, è arrivato Pallotta: "Sono un pò arrabbiato. Ho in programma diversi incontri. Le cose si aggiusteranno"
Queste le prime dichiarazione del presidente Pallotta appena atterrato a Roma all'areoporto di Ciampino. Non ho visto il match, ero sull’aereo,. Bel rigore... (ironico). Sono un po’ arrabbiato, ho in programma diversi incontri sia per il nuovo stadio che con il Prefetto Gabrielli. Le cose si aggiusteranno»

TUTTOSPORT - Garcia:" Errore pesante sul rigore. Ci toglie due punti". Ventura: "Rigore difficile da giudicare"


IL FILM DELLA PARTITA

La partita si dimostra subito ostica. Nel primo tempo la Roma non tira mai in porta. Qui Nainggolan è contrastato da Glik

Sczeszny e Rudiger anticipano Belotti e Quagliarella

Dopo 82 minuti di nulla Pjanic realizza la punizione che porta in vantaggio la Roma

Ma a un minuto dalla fine un generoso rigore concesso da Damato ai granata permette a Maxi Lopez di realizzare il definitivo 1 a 1.

Finale: Dzeko esce a testa bassa. Immagine simbolica di una brutta Roma che vede allontanarsi la vetta mentre la Juve è ormai a -1

Al 23' Gervinho, rientrato oggi dopo un mese di stop, deve lasciare il campo per una ricaduta muscolare. Sicuramente anche la fortuna non sta aiutando la squadra di Garcia.

L'intervento di Manolas su Maxi Lopez sembra sul pallone. Damato concede il rigore.

VIDEO


0 - 1: Pjanic

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